REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
MORCIANO DI LEUCA-INTERVENTI DI RECUPERO DELLE AREE PERT. ESTERNE DEL CONV. DEI CARMELITANI-AU007D

Inviato il 20/03/2024 | di I.C. SALVE (LEIC803002) - 3U

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del Progetto

Il progetto di restauro e di valorizzazione del Palazzo Strafella (Ex Convento dei Carmelitani) in Morciano di Leuca ha previsto la realizzazione al suo interno di una casa della storia che impegnasse coloro che volessero ripercorrere il vecchio asse viario turistico-religioso che collegava Gallipoli con il santuario di Leuca. L’idea progettuale, quindi, partendo da un’attenta analisi del contesto storico sociale ed economico di cui fa parte
il Comune di Morciano di Leuca, si è sviluppata nell’intento di valorizzare l’aspetto storico e architettonico del Palazzo Strafella conferendogli, con una destinazione di accoglienza, una nuova fase della sua vita consapevoli che la vera valorizzazione dei monumenti architettonici passa dalla loro fruizione.
La nostra attenzione si è rivolta sul recupero dell’area in cui un tempo sorgeva il Convento dei Carmelitani, per comprendere come tale intervento abbia avuto un impatto positivo sulla comunità locale e sul turismo.

Giudizio

Il recupero del bene in esame ha avuto sicuramente un impatto positivo per tutta la Comunità locale ma anche per il turismo. Allo stato attuale esso è sede di diverse attività culturali, quali manifestazioni e/o concerti.
Da una idea chiara di fruizione virtuosa dei beni sostenuta anche da studi sul Salento effettuati dal CISET della Ca’ Foscari di Venezia e dai dati sul crollo delle utenze nelle maxi imprese ricettive quali Resort e Residence, nasce l’idea di recuperare funzionalmente e ristrutturare il palazzo Strafella per la creazione di una casa di storie e di ospitalità, “Lu Cumentu” dal nome dialettale della parola “Convento”, una casa della storia che offra una attività culturale responsabile in cui la storia religiosa e civile, la campagna e l’enogastronomia siano una fetta importante accanto al mare
e alla musica.
L'intento progettuale pubblico ha teso alla creazione di una struttura polifunzionale dotata di libreria con sala lettura utile alla realizzazione di eventi culturali legati al patrimonio storico-religioso ed alla civiltà contadina, rivolti all’esterno ed agli utenti interni, con possibilità di accoglienza fino a 20 operatori culturali ed interazione degli stessi con l’intero Capo di Leuca. Il Palazzo Strafella, tra l’altro, risulta essere strutturalmente perfetto per questa idea progettuale vista la presenza di corridoi con sale indipendenti.
Secondo il nostro parere, molto è stato fatto ma c'è ancora tanto da fare, soprattutto per quanto riguarda una più mirata e continuativa programmazione di svariate attività che si potrebbero porre in essere (perché il bene ha tante potenzialità)), che vedano un maggiore coinvolgimento di tutta la Comunità, anche creando delle opportunità occupazionali e in periodi non strettamente estivi.

Punti di debolezza

Il Bene dovrebbe essere maggiormente valorizzato considerato che esso ha enormi potenzialità e che si configura come centro polifunzionale in grado di accogliere svariate attività laboratoriali e manifestazioni culturali. Manca una programmazione più attenta e pianificata e servirebbero maggiori investimenti previsti in bilancio.
Infine, le attività programmate non dovrebbero concentrarsi prevalentemente nei mesi estivi.

Punti di forza

Il Bene considerato si presenta quale struttura polifunzionale, su due livelli, con ampio spazio esterno e dotata di vari e ampi ambienti con possibilità di accoglienza. Il Palazzo Strafella, tra l’altro, risulta essere strutturalmente perfetto per questa idea progettuale vista la presenza di corridoi con sale indipendenti.

Suggerimenti

Sicuramente, maggiori investimenti pubblici per i beni e i servizi culturali, previsti in bilancio, giustificherebbero maggiormente il recupero del bene. Inoltre sarebbe auspicabile che la valorizzazione del Palazzo andasse di pari passo con la creazione di nuove opportunità lavorative per i residenti.
Nella fase progettuale di recupero sono state previste varie opportunità di fruizione. Tra queste sarebbe auspicabile realizzare e/o incentivare:
1. Corsi di cucitura, intreccio fibre vegetali, conoscenza delle erbe spontanee e del patrimonio orticolo per mezzo di dimostrazioni culinarie di show cooking, esperienze didattiche di cucina divulgativa nelle sue declinazioni storico-agricole, di botanica per mezzo di escursioni e lezioni frontali. Promozione e valorizzazione del celeberrimo cultivar “il pomodoro di Morciano”.
2. Seminari convegni e lezioni complementari, itinerari storico-religiosi con guide abilitate nel territorio della Terra di Leuca (Comuni di Tricase, Tiggiano, Alessano, Castrignano del Capo, Gagliano del Capo, Morciano di Leuca, Corsano, Patù, Salve).
3.Attività di ospitalità interattiva degli operatori culturali con la comunità. Attività divulgativa della produzione e trasformazione cerealicola, apicoltura, saponificazione.
Nella parte superiore de "Lu Cumentu" si potrebbe realizzazione una sala polifunzionale con esposizione di pezzi d’archivio datati tra il 1604 e la fine del XIX° secolo, di un ambiente per l’illustrazione dei “cultivar locali” come il pomodoro di Morciano, il loro studio, le loro proprietà con piano attrezzato di lavorazione divulgativa e saletta di degustazione divulgativa, della storia della cucina; di un ambiente didattico attrezzato con tavoli e l'occorrente.
realizzazione di una sala polifunzionale con esposizione di pezzi d’archivio datati tra il 1604 e la fine del XIX° secolo, come specificato nel progetto; di un ambiente per l’illustrazione dei “cultivar locali” come il pomodoro di Morciano, il loro studio, le loro proprietà con piano attrezzato di lavorazione divulgativa e saletta di degustazione divulgativa, della storia della cucina; di un ambiente didattico attrezzato con tavoli e l'occorrente.
Infine, potrebbero essere realizzate delle attività culturali di teatro, di narrazione, di docenza, di archivistica e biblioteconomia legate anche al tema della via leucadensis e del sistema ambientale e culturale in cui il bene è inserito.