REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
RIEFFICIENTAMENTO PRELIMINARE DEGLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO TMB DI SIDERNO E GIOIA TAURO E DELLE ESISTENTI LINEE WTE DI GIOIA TAURO

Inviato il 19/03/2021 | Di Eco-mind | @eco_mind2020

Descrizione

Vivere una vita al passo con l'ecologia è un argomento ormai fin troppo attuale, i dannosi cambiamenti climatici ci esortano, quotidianamente, ad agire per tentare di cambiare le cose. Per noi tutto ebbe inizio quando il 24/09/20 nel tardo pomeriggio , gli abitanti di Siderno mirarono nel cielo l'innalzarsi di una nube scura e densa proveniente dall'ormai in fiamme "Impianto di trattamento rifiuti di San Leo". Ciò ha causato il rilascio nell'aria di sostanze tossiche, quali diossine e furani, che hanno portato la popolazione limitrofa a chiudersi in casa nei giorni successivi. Il nostro impegno è dedicato proprio a questa struttura, fondamentale per la società. Il progetto ha l'obiettivo di promuovere una realtà inclusiva capace di adattarsi all'Agenda 2030 dell'ONU per lo sviluppo sostenibile. E', quindi, necessaria una verifica sui piani di gestione e sullo stato degli investimenti in relazione agli impianti. La situazione dei rifiuti deturpa profondamente il nostro territorio ancora lontano dal lungo cammino che abbiamo deciso di intraprendere per portare la Calabria sulla strada della sostenibilità. Insieme auspichiamo che l'impianto di San Leo, un tempo in fumo, possa rinascere e giovare alla collettività.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Per quanto riguarda il progetto monitorato, le informazioni raccolte mettono in evidenza che il progetto è avviato ad una realizzazione completa e la delibera della Giunta Regionale, datata 02/11/2020 ne dà conferma. Tale delibera che aggiorna il PRGR (Piano Regionale Gestione Rifiuti) del 2016, avvia la riqualificazione e l'ampliamento dell'Impianto TMB di San Leo con ulteriori finanziamenti. A tale proposito la Regione: a) ha acquisito il progetto definito, redatto dai progettisti nominati; b) ha avuto la procedura espropriativa con l'avviso dell'avvio del procedimento di imposizione del vincolo espropriativo, funzionale all’adozione variante; c) ha già convocato la Conferenza dei servizi ai sensi dell’art. 208 del Codice Ambientale che prevede una procedura unitaria per il rilascio dell'autorizzazione unica agli impianti di smaltimento e recupero rifiuti. Se vogliamo essere precisi e limpidi: sempre nell'art.208 al comma sesto del Codice Ambientale si prevede che il provvedimento autorizzatario unico per gli impianti di smaltimento e recupero rifiuti “sostituisce”, ad ogni effetto, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali, costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico e comporta la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità dei lavori. Per il nostro lavoro un bel passo avanti, anche
se dobbiamo sottolineare l'indifferenza della regione alle nostre richieste di confronto. Per la cittadinanza un passo importantissimo, perché finalmente supererebbe il problema degli odori nelle aree circostanti.

Risultati

Intervento utile ma presenta problemi - Ha avuto alcuni risultati positivi ed è tutto sommato utile, anche se presenta anche aspetti negativi

Il progetto sull’Impianto TMB di San Leo non si può dire concluso, sul sito di opencoesione risulta ancora in corso, oltretutto la delibera del 02 /11/2020 della Giunta Regionale, dà prova che ancora c'è molto da fare nella riqualificazione dell’Impianto, sia riguardo la sua efficienza nelle operazioni di smaltimento che nel miglioramento delle vie di scorrimento che portano al sito in questione. L'importante è che le cose si muovano e noi le aiuteremo a non incepparsi, la fluidità delle nostre idee chiare e decise, lubrificheranno di volontà ed entusiasmo la loro realizzazione.

Punti di debolezza

Dalla visita di monitoraggio abbiamo potuto evidenziare diverse debolezze, nonostante la gestione di “Ecologia Oggi”, che cerca al meglio di controllare costantemente il funzionamento corretto dell’Impianto TMB di san Leo. Bisogna tener conto che, controlli a parte, il 24 Settembre 2020 si è sprigionato un incendio che ha interessato la zona circostante di emissioni di gas nocivi per alcuni giorni e per molti km. Ma andiamo con ordine. Prima di tutto le vie di scorrimento nei pressi dell’Impianto sono quasi totalmente inagibili, dissestate in più punti e non asfaltate, e questo per un lungo tratto prima di giungere ad una strada percorribile. Questo non permette una viabilità fluida nel rispetto della tempistica prevista per la raccolta dei rifiuti. Un’altra debolezza, emersa dall’intervista all’ing. Giardiello, è quella della presenza di un solo biofiltro, mentre un impianto del genere ne dovrebbe avere almeno quattro, senza parlare dell'inceneritore che utilizza legname per la combustione, quindi a rischio incendio. Attraverso la nostra visita abbiamo notato anche indirettamente che, per essere un Impianto di quelle dimensioni, con grandi quantità di rifiuti da trattare, non c’era una presenza adeguata di personale, diciamo il minimo indispensabile.

Punti di forza

Premesso che non esiste la soluzione definitiva al problema rifiuti, e che solo un processo di gestione integrata può davvero sperare di ottenere risultati positivi, l’impianto TMB di contrada San Leo, secondo la nostra visita di monitoraggio e quello che è emerso dalle nostre interviste, consente di trattare in modo adeguato il rifiuto residuale, separando la frazione umida da quella secca, lavorandole seguendo due processi differenti. In questo modo si ottiene una porzione di materiale da riutilizzare in vari campi e una percentuale minima di rifiuto da conferire; conferire in discarica un rifiuto essiccato che non produce metano. Offre, quindi una parziale soluzione ad un problema
annoso, come la riduzione dei rifiuti da trattare, visto che da 15 anni almeno, grazie alla presenza dell'Impianto, non si vedono discariche a cielo aperto.

Rischi

Qualora non potesse essere attivata un’adeguata riqualificazione dell’Impianto TMB di san Leo, ci sarebbe il rischio che tornino quei cattivi odori che per tanto tempo hanno penalizzato la città di Siderno e particolarmente tutta la zona di contrada Pellegrina, più esposta alla vicinanza del sito che ospita l’Impianto. Il rischio del peggioramento delle criticità odorigene è legato al fatto che si sta parlando di un prodotto, la FORD (Raccolta Organica da raccolta differenziata) che per il ciclo completo di maturazione deve stazionare all'interno dei tunnel per almeno 3 mesi e che i miasmi vengono percepiti dalla cittadinanza anche durante il transito dei mezzi adibito al trasporto della FORD verso l'Impianto TMB. La via di scorrimento, poi, una via di collegamento diretto tra lo svincolo della nuova variante SS 106 e l'Impianto e che bypassa il centro abitato, è quasi
completamente inagibile, dissestata in più punti e non asfaltata e questo non agevola, di certo, la fluidità del trasporto, rallentando di molto il ciclo di trattamento, con il rischio di un accumulo sempre crescente di rifiuti da smaltire.

Soluzioni e Idee

Il nostro team Eco – Mind, che già durante il percorso di monitoraggio, nell'utilizzare i social, oltre a far presente le tappe del nostro percorso, abbiamo anche cercato di trasmettere moniti e suggerimenti ai pubblici cittadini su come utilizzare al meglio la raccolta differenziata e l'importanza di preservare il nostro ambiente per poterlo lasciare in mano alle nuove generazioni con uno stimolo e una speranza in più. Per questo avevamo pensato di attivare un sito “Occhio all’Ambiente”, incentrato sulla tematica ambientale, con particolare attenzione al nostro territorio. Su questo sito condivideremo i nostri suggerimenti e le nostre riflessioni, ma anche il percorso di monitoraggio come punto di inizio di un impegno civile per l'ambiente che continuerà nel tempo. Metteremo tutte le notizie riguardanti i possibili interventi e decisioni sulla realtà dell’Impianto TMB di san Leo, e dove trovare le informazioni a riguardo (link per eventuali notizie o per visionare dati), ma attivare anche una rete di confronto (Forum) con i pubblici cittadini e con le amministrazioni, in cui possano dire la loro, aprendo ad una critica costruttiva che parta da una conoscenza adeguata e consapevole del proprio territorio.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

  • Twitter
  • Facebook
  • Instagram
  • Eventi territoriali organizzati dai team
  • Settimana dell'Amministrazione Aperta

Connessioni

  • giornalista , EdicCalabria&Europa

Contatti con i media

  • Giornali Locali
  • Blog o altre news outlet online

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

  • Nessuna risposta

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
  • Intervista con altre tipologie di persone

Il nostro evento "La rivincita di San Leo" ci ha offerto l'occasione non solo di visitare la struttura ubicata nel nostro territorio ma anche e soprattutto la possibilità di intervistare gli esperti locali; tra essi presenziava Maria Rosaria Tino, presidente dell'Osservatorio cittadino di Siderno, il capo impianto Rosario Michienzi, che si occupa della gestione tecnica della struttura ed infine l'ingegnere Alessandro Giardiello, uno dei gestori della stessa.

Domande principali

Molta era la curiosità e il desiderio di conoscere le peculiarità di una struttura fondamentale per la pubblica società, pertanto molte sono state le domande poste agli intervistati. Fondi Europei e lentezza burocratica sono stati solo alcuni dei temi da noi trattati, che rappresentano forse anche i limiti del nostro progetto. L'interrogativo che segue ha visto protagonista l'Ingegnere Giardiello al quale abbiamo chiesto: 1)Sul sito di opencoesione abbiamo potuto analizzare i dati di contesto del progetto e abbiamo constatato che i finanziamenti, provenienti in parte dalla comunità Europea , sono stimati intorno ai 9.000.000.00 di euro, ma solo il 70% di questi è stato speso, come?
Anche il quesito che segue è stato posto all'esperto prima citato: 2)Secondo quanto abbiamo appreso nella Deliberazione n.340 della seduta del 2 novembre 2020 della giunta regionale, riguardante l'adeguamento del Piano Regionale Gestione Rifiuti, approvato precedentemente con delibera del 19 dicembre 2016, si parla di finanziamenti per la riqualificazione dell'impianto. Si è già attivato qualcosa o ci troviamo di fronte alla lenta burocrazia che purtroppo ci contraddistingue?

Risposte principali

Alla prima domanda è seguita una pronta delucidazione che purtroppo riteniamo non esaustiva ma che, per l'importanza, riportiamo in seguito: "In realtà noi siamo gestori dell'impianto per conto della città metropolitana, quindi l'impianto, di proprietà della regione, è stato dato in una sorta di comodato alla città metropolitana, pertanto il flusso dei fondi è veicolato tramite gli enti pubblici".
Infine anche alla seconda risposta riscontriamo delle perplessità da abbattere, ma la riportiamo comunque: "Anche in questo caso non siamo coinvolti poiché l'impianto è regionale; c'è però un iter già avviato, un progetto definitivo presentato in regione che comprende procedura di collocazione in impatto ambientale e autorizzazione integrata".