REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
PISU ALESSANDRIA PONTE SUL FIUME TANARO DI COLLEGAMENTO CON AREA DELLA CITTADELLA MILITARE

Inviato il 22/03/2021 | Di i TreMondi | @itremondi

Descrizione

Questo progetto si occupa della riqualificazione urbana di una porzione della città di Alessandria e comprende la costruzione del ponte che prende il nome dell’architetto famoso che ne ha realizzato il progetto, Richard Meier. Questa infrastruttura si affaccia sul fiume Tanaro per collegare la Cittadella militare settecentesca con la città di Alessandria e ricreare il collegamento tra le due sponde dopo la demolizione del precedente ponte Cittadella. Grazie all'osservazione delle fonti messe a disposizione dal sito di OpenCoesione e dall'Ufficio tecnico del Comune di Alessandria, abbiamo analizzato i costi per la costruzione del ponte e i costi relativi al PISU che ha coinvolto la città insieme ad altri progetti ad esso coordinati.
È importante monitorare questo intervento perché la sua costruzione ha attraversato momenti di grande difficoltà soprattutto dal punto di
vista burocratico e organizzativo. Per la sua realizzazione sono state spese ingenti somme. L’obiettivo di questo progetto è stato collegare la città e il suo centro storico con la Cittadella militare utilizzando questa infrastruttura moderna: un ponte strallato ad unica campata.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto risulta concluso. Adesso la nostra attenzione è rivolta a capire se sono previsti interventi di manutenzione per tenerlo in buono stato e cosa si sta facendo o si potrà fare da oggi in poi per renderlo un elemento di attrazione anche dal punto di vista del turismo.

Risultati

Intervento utile ma presenta problemi - Ha avuto alcuni risultati positivi ed è tutto sommato utile, anche se presenta anche aspetti negativi

Al momento il ponte risulta piuttosto apprezzato dalla cittadinanza, anche da coloro che inizialmente non lo apprezzavano. Dalla sua inaugurazione è stato preso in considerazione più volte da registi e fotografi per farlo diventare set di riprese dedicate alla pubblicità. Molte manifestazioni locali hanno utilizzato il ponte come luogo di ritrovo o di partenza, altre lo hanno scelto come punto di passaggio. Potrebbe essere sfruttato come oggetto di visita per un pubblico interessato a scoprire la città di Alessandria e le sue emergenze architettoniche oltre che paesaggistiche.

Punti di debolezza

Sicuramente tra i punti di debolezza abbiamo evidenziato la lunghezza esagerata del cantiere e della prassi burocratica che ha fatto sì che la città restasse divisa in quel punto per circa un ventennio. Osservando le risposte al nostro questionario proposto ai cittadini sono state rilevate lamentele riguardanti la pendenza all’ingresso del ponte dal lato verso la città (piazza Gobetti) e la difficoltà per quanto riguarda la viabilità delle automobili alle quali è riservato uno spazio piuttosto ridotto (la larghezza totale è divisa in tre corsie, una carreggiata diretta verso la Cittadella e due verso il centro città).

Punti di forza

Uno dei punti di forza può essere evidenziato nella continuità dell’incarico del RUP, ing. Marco Neri, che ha seguito il progetto dalle fasi di ideazione fino alla realizzazione. Questo ha permesso di perseguire, per quanto possibile, gli sviluppi previsti sin dall’inizio.
Osservando le risposte al nostro questionario proposto ai cittadini, risulta che viene molto apprezzato e vissuto per piacevoli passeggiate grazie anche al grande spazio pedonale. Dalle interviste, inoltre, risulta che è riconosciuto come uno dei simboli della città anche quando non è stato visto in prima persona.
Inoltre, tra gli aspetti interessanti di questo progetto si può porre l’attenzione all’approccio della comunicazione, un po’ controcorrente, che ha puntato al coinvolgimento della popolazione locale, ma non solo, utilizzando tutti i media per divulgare le informazioni raggiungendo anche un pubblico più giovane.

Rischi

Abbiamo riscontrato alcune perplessità in merito alla previsione di interventi di manutenzione. Non abbiamo ancora ben inteso se e quali siano previsti.

Soluzioni e Idee

Durante il monitoraggio e a seguito del nostro questionario alla popolazione, abbiamo rilevato alcuni elementi che dimostrano poca attenzione alla sicurezza. Tra questi, ricordiamo ad esempio, l’altezza dei parapetti giudicata non sufficiente e la presenza, ai due estremi del ponte, di grandi blocchi di cemento che vengono utilizzati come sedute diventando pericolosi. Dalle interviste risulta anche una esigenza relativa al posizionamento di panchine lungo il percorso pedonale del ponte.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone

Ing. Marco Neri – RUP (Responsabile Unico del Procedimento) – Comune di Alessandria
Tomaso Serloreti – Art director della Comunicazione (Attività di comunicazione e coordinamento ambito PISU)
Lucio Laugelli – videomaker e addetto alla gestione dell’immagine del PISU relativo alla costruzione del ponte sul fiume Tanaro sui social
Gualberto Ranieri – esperto esterno PCTO, giornalista, corrispondente dall’estero, responsabile della comunicazione del Gruppo Fiat a Londra, New York, Chicago e Detroit, collabora con l'Università del Piemonte Orientale, Cavaliere dell’Ordine della Stella d'Italia
Sergio Serafini – guida FAI (Fondo Ambiente Italiano) – sede di Alessandria
Popolazione residente nella città di Alessandria, nelle aree limitrofe e non.

Domande principali

1 - Abbiamo rilevato dalla documentazione presente sul sito del Comune di Alessandria che un grande impegno economico è stato dedicato alla “Comunicazione” del PISU relativo alla costruzione del ponte, oggetto del nostro monitoraggio, ma anche degli altri PISU che hanno interessato la riqualificazione urbana di una grande porzione della città di Alessandria. Quanto è stata meditata e voluta questa scelta?
2 - Perché la scelta di Richard Meier? Le sembra una giusta decisione?

Risposte principali

1 - L’ingegner Marco Neri ci ha raccontato che la scelta di gestire direttamente la “Comunicazione” verso la popolazione della città è stata fortemente voluta, molto importante, fondamentale e complessa. Il Comune ha dovuto in qualche modo imporsi rispetto alla prassi che prevede che tutta la comunicazione di progetti sviluppati con grandi finanziamenti venga operata dalla Regione. L’impegno economico dedicato a questa attività è stato di oltre 200.000 euro. Questa quota è stata investita anche nella creazione di uno spazio dedicato (un vero e proprio ufficio PISU) dove sono stati svolti tutti gli eventi destinati alla comunicazione come le conferenze stampa, le risultanze del concorso fotografico con una mostra, oltre a manifestazioni,
pubblicazioni, distribuzione di gadget di vario genere, foto, video, sito web, presenza sui social e sui media locali e non solo. L’ingegnere ha evidenziato il fatto che non si può fare un progetto di questo valore e non comunicarlo a nessuno. Uno degli aspetti significativi della divulgazione di progetti di questa entità è quello di essere esempio e volano per altri interventi e altri enti che volessero realizzare idee simili.
2 – A seguito dell’alluvione del 1994 sono stati rifatti quattro ponti sul fiume Tanaro. Per uno di questi, il Sindaco allora in carica, ha desiderato proporre un segno forte nel territorio. Sono stati contattati alcuni professionisti nazionali di alto livello tra i quali anche Renzo Piano che in quel momento, però dichiarò di non essere disponibile. Dante Benini, importante architetto milanese, ha creato i contatti con alcuni progettisti di fama internazionale: Richard Rogers, Frank O’Gehry e Richard Meier. Alla fine è stato proprio quest’ultimo ad accettare l’incarico e a proporre un suo progetto.
Per quanto possa apparire strano, la scelta di Richard Meier è coerente con la storia architettonica della città. Alessandria si presenta come una palestra dell’architettura del Novecento e anche della contemporaneità. Sono moltissimi gli interventi che annoverano la presenza di grandi studi di progettazione.
Tra i principali si possono ricordare, ad esempio, lo Studio Benini (parcheggio di via Parma), Paolo Portoghesi (centro Agorà e palazzine residenziali), Leon Krier (Borgo Città Nuova e edificio in piazza Marconi), ma soprattutto I Gardella (Dispensario antitubercolare, Ospedale Borsalino e relativa chiesa, ecc.).
In particolare, Ignazio Gardella è riconosciuto come uno dei padri del razionalismo europeo e soprattutto italiano. In questo contesto, Richard Meier si lega, pur avendo origini americane, in quanto discepolo della cultura di origine razionalista di Frank Lloyd Wright.
In questo scenario va collocato anche un progetto non finito di Daniel Libenskind (Palazzo dell’edilizia del Collegio costruttori – non finito) che potrebbe completare e ampliare il panorama architettonico cittadino.