REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Complesso Monumentale di Santa Croce

Inviato il 27/03/2021 | Di Santa Croce Uncovered | @S_C_Uncovered

Descrizione

L’obiettivo del progetto in fase di monitoraggio è stata la riqualificazione strutturale di parte del complesso monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo, imponente struttura edificata per volere di Papa Pio V. Il pontefice, al secolo Antonio Michele Ghislieri, essendo originario del piccolo centro nelle campagne Alessandrine, volle lasciare il complesso in dono al paese natio, allestendo la realizzazione di un'opera che, per il calibro artistico e architettonico, non avrebbe sfigurato nelle strade della Capitale.
Come risultato dei lavori compiuti, sono state migliorate la fruibilità degli ambienti, nonché l’aspetto della struttura in generale. Questa attività di ricerca nasce dall’esigenza di far risorgere Santa Croce dalla condizione di tragico abbandono e inutilizzo in cui si è inabissata. Riconoscendo il calibro di questo immenso patrimonio il Team SantaCroceUncovered esplora ogni plausibile possibilità di valorizzazione, confrontandosi con enti e personalità coinvolte al fine di individuare, alla conclusione di questo percorso la migliore tra queste.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Come si evince dalla pagina dedicata sul sito web di OpenCoesione il progetto monitorato risulta concluso nel dicembre 2015.

Risultati

Intervento utile ma presenta problemi - Ha avuto alcuni risultati positivi ed è tutto sommato utile, anche se presenta anche aspetti negativi

Gli interventi preventivati sono stati svolti nella loro interezza, nello specifico si è conclusa la riqualificazione di alcune parti del piano terra con la realizzazione di sale congressi. Inoltre, sono stati restaurati alcuni elementi della chiesa. Nonostante queste migliorie la struttura risulta ad oggi utilizzata solamente in minima parte rispetto alle potenziali capacità; la valorizzazione e il pieno impiego delle quali necessiterebbe di un ulteriore impegno in risorse umane e monetarie.

Punti di debolezza

Durante lo svolgimento dei lavori, terminati in un tempo estremamente ridotto per il tipo di riqualificazione, non vi sono stati particolari intoppi o rallentamenti. L’unico avvenimento degno di nota consistette nel cedimento di una conduttura cinquecentesca che, a partire dai locali adibiti alla preparazione di vivande, era inserita nel pavimento di un corridoio e ne costituiva il sistema di riscaldamento. Questo elemento denota l’avanguardia della struttura che già ai tempi integrava un primitivo sistema di riscaldamento a pavimento.

Punti di forza

Due sono i principali punti di forza del progetto: in primo luogo l’idea di convertire un monumento di questo calibro da struttura ancora parzialmente abbandonata all’incuria a polo culturale, con grande attrattiva per il paese e le zone limitrofe. In secondo luogo colpisce la grande flessibilità che caratterizza gli ambienti, spendibili e allestibili nelle modalità più variegate.

Rischi

Un prolungato stato di inutilizzo, combinato con un'insufficiente manutenzione di opere e ambienti, non soltanto rischierebbe di eliminare definitivamente l’immenso valore, sia artistico che logistico (i vasti ambienti necessiterebbero di minime opere di adeguamento per essere resi pienamente fruibili), ma comprometterebbe gravemente anche gli spazi del complesso attualmente in uso; tra questi il museo Vasariano e le sale congresso già impiegate in occasione del World Political Forum.
(Questa fondazione nasce da un’idea di Mikhail Gorbaciov che nel 2003 lo fonda con Andrei Grachev, ex capo di gabinetto del presidente dell’Unione Sovietica, il giornalista Giulietto Chiesa e con l’allora presidente della Provincia di Alessandria Fabrizio Palenzona.
Obiettivo principale della fondazione è stato lo studio dei profondi e rapidi cambiamenti determinati dal processo di globalizzazione ed è stata concepito come struttura permanente per il dibattito internazionale riguardo ai problemi del XXI secolo, con particolare attenzione per la complessa interdipendenza geopolitica, economica e sociale.)

Soluzioni e Idee

Esistono due fondamentali alternative per quanto concerne la spendibilità delle risorse del complesso monumentale di Santa Croce: queste possono essere investite in un’unica funzione, o in una molteplicità di esse.
Perseguendo questa seconda opzione si arriverebbe alla costituzione di un centro polifunzionale e polivalente, ad uso del Comune di Bosco Marengo, come di enti privati e organizzatori di eventi.
Ben più allettante sarebbe invece un progetto che permetterebbe di dedicare le molteplici potenzialità e disponibilità dello stabile ad un’unica funzione, portando senza alcun dubbio alla costituzione di un polo di immensa rilevanza nazionale e internazionale.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

Le nostre attività esplorative hanno interessato personalità coinvolte in vari settori e amministrazioni. Il Team ha per primo incontrato l’architetto Stefano Pezzato, RUP (responsabile unico del procedimento) del progetto monitorato, in una prima riunione nel Dicembre del 2020, poi nuovamente incontrato in occasione del tour virtuale di Santa Croce.
In questo più recente incontro diversi personaggi strettamente legati al Complesso monumentale, tra cui, i custodi e la memoria storica, hanno accompagnato il team SantaCroceUncovered in una visita guidata di opere e ambienti, tenutasi a distanza a causa dell’attuale situazione epidemiologica.
Più recentemente è stato di notevole impatto formativo l’incontro tenutosi con i protagonisti del progetto “Leone X” dell’Istituto Saluzzo-Plana di Alessandria; questo team, anch’esso formato da ragazzi delle superiori, ha condotto una delle attività di ricerca sul Complesso Monumentale di Santa Croce, simile in molti aspetti al nostro percorso, ma al contempo ricco di interessanti spunti ancora non vagliati durante il nostro monitoraggio.

Domande principali

Durante gli incontri con le personalità competenti è stata posta grande attenzione su due aspetti in particolare: considerata l’emergenza sanitaria in corso e la conseguente impossibilità di effettuare un sopralluogo, la prima domanda che è stata rivolta agli intervistati ha riguardato lo stato attuale in cui si trova la struttura.
Secondariamente, considerata la condizione di paralisi operativa in cui si trovano risorse del complesso, si è posta particolare attenzione sui possibili impieghi futuri per la struttura.

Risposte principali

In risposta ai quesiti del team la totalità degli intervistati ha evidenziato come, benché i lavori di riqualificazione strutturale e restauro abbiano prodotto i risultati, queste migliorie non abbiano allontanato il complesso dalla condizione di profondo inutilizzo in cui si trova.
Per investire concretamente ed efficacemente l’immenso potenziale di Santa Croce è in corso l'esplorazione di soluzioni alternative a quella inizialmente pianificata, e successivamente fallita, di realizzare un “rifugio” per opere d’arte provenienti da zone a rischio, continuando ad perseguire collaborazioni con altri enti e amministrazioni.