REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Nuove zone di “mobilità dolce” – area Vanchiglia, area Basso San Donato, area Campidoglio, area Via Di Nanni, piazza Carducci

Inviato il 21/05/2021 | Di Moni_TO_Share

Descrizione

Il progetto monitorato interessa cinque diverse zone della città di Torino e ha l’obiettivo di riprogettare e riqualificare lo spazio pubblico in modo che sia più eco-sostenibile e più inclusivo per la cittadinanza: l’idea è quella di favorire la condivisione delle strade e delle piazze interessate come spazio pubblico, disincentivare il traffico di passaggio e incentivare la mobilità leggera (pedonale e ciclabile), secondo il pensiero che “La strada non è territorio esclusivo delle auto ma uno spazio che deve essere vissuto tra più soggetti”.
Cambiare modello di mobilità è una necessità, principalmente per due motivi.
Torino da più di un decennio è tra le città con i più alti livelli di inquinamento atmosferico, causato anche dal forte traffico urbano: l’analisi dei dati di qualità dell’aria rilevati nel 2020 certifica l’efficacia delle misure di contenimento del traffico adottate dalla città nel corso degli ultimi anni.
Inoltre, la sicurezza stradale è stata definita dal Comune come il più grave problema di sicurezza urbana: Torino è la quarta città per numero di incidenti, e quasi la metà vede coinvolti ciclisti e pedoni. Per garantire la sicurezza specie dei soggetti più deboli, il progetto prevede misure di calmierazione del traffico soprattutto davanti a scuole e nella zona del Campus universitario.
Questi obiettivi verranno raggiunti attraverso interventi di moderazione o eliminazione del traffico quali riduzioni e rialzi di carreggiata, restringimenti, chicane, cambi del senso di marcia, ampliamenti degli spazi pedonali e verdi, Zone 30, dove auto, biciclette e pedoni potranno circolare assieme.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto per la mobilità dolce è attualmente in fase di realizzazione, la fine dei lavori viene prevista durante l’estate in leggero ritardo rispetto a quanto originariamente previsto.
L’intervento in zona Basso San Donato è stato ultimato. In zona Vanchiglia e Campidoglio alcuni interventi sono già stati effettuati mentre altri non sono attualmente in fase di realizzazione o non sono ancora iniziati. In Piazza Carducci, invece, i lavori non sono iniziati e al momento, non si sa quando saranno avviati.
I ritardi dei lavori sono conseguenza diretta e indiretta della pandemia: oltre al periodo di lockdown che ha bloccato l’inizio delle operazioni, l’impresa appaltatrice ha avuto difficoltà nel reperimento dei materiali.

Risultati

Non è stato possibile valutare l’efficacia dell’intervento - Es. il progetto non ha ancora prodotto risultati valutabili

In zona Basso San Donato l’intervento ha riguardato un incrocio ritenuto pericoloso, si è intervenuti attraverso un rialzo della carreggiata, la colorazione rossa della pavimentazione stradale e un restringimento in prossimità delle svolte verso le altre vie per costringere le auto a rallentare e a prestare maggiore attenzione. Sono stati inoltre inseriti due alberi in apposite fioriere.
In zona Campidoglio i lavori non sono ancora ultimati. Si è intervenuti attraverso lievi rialzi di carreggiata in prossimità di alcune svolte verso vie oggetto della “zona 30”. Resta da ultimare la colorazione stradale di tali varchi di accesso, l’apposizione di fioriere e la pedonalizzazione di via Musinè e via Fiano.
In zona Vanchiglia sono attualmente in fase di realizzazione i lavori per la modifica della viabilità in largo Montebello che hanno interessato i lavori sul manto stradale.

Punti di debolezza

- Poco coinvolgimento dei cittadini e, in particolare, dei commercianti delle zone limitrofe all’intervento
- Diminuzione dei parcheggi: a questo proposito, è stata recentemente approvata la proposta di istituire la sosta cosiddetta “gialloblu” che permette ai residenti di non pagare il parcheggio durante la notte. Questa iniziativa, seppure in parte efficace, non risolverebbe però un problema che non interessa solo i residenti, ma anche i clienti dei commercianti delle zone e i cittadini in generale.
- Ritardo nella realizzazione del progetto, ancora non concluso in alcune aree e in alcune nemmeno iniziato
- Cambiamento in corso d’opera di un intervento
- Potenziale perdita di clienti di alcune attività commerciali per scarsa raggiungibilità
- 5 zone molto diverse tra loro, rischio che si disperda l’azione e l’impatto che il progetto avrebbe potuto avere

Punti di forza

- Aumento dei percorsi di mobilità sostenibile
- Transizione verde del territorio urbano
- Incentivazione all’utilizzo di forme di trasporto sostenibile
- Diminuzione di emissioni di Co2 in città e conseguente miglioramento della qualità dell’aria in città
- Potenziale operazione per la riduzione degli incidenti
- Riduzione della pericolosità di alcune zone critiche (es zone limitrofe a: plessi scolastici,…)
- Potenziale beneficio per alcune attività commerciali (in base alle zone e al tipo di attività commerciale)
- Miglioramento della vivibilità della zona per i residenti
- La scelta di includere nel progetto 5 diverse zone della città risponde ad un indirizzo politico che mira a distribuire le risorse sul territorio nel modo più possibile equo e perequativo

Rischi

- Potrebbe provocare dei danni economici ai commercianti delle zone limitrofe a causa della diminuzione dei parcheggi
- Potrebbe provocare proteste a causa del poco coinvolgimento dei cittadini in alcune zone interessate nel progetto
- In Largo Montebello, la riduzione del traffico potrebbe non essere così vincente: la pedonalizzazione potrebbe comportare un aumento del traffico facendolo confluire in via Rossini.

Soluzioni e Idee

L’incremento di aree verdi e pedonabili riduce sensibilmente i parcheggi e talvolta non riduce significativamente il traffico, spostandolo solo in altre zone della città. Per questo per ridurre l’utilizzo delle automobili è importante anche migliorare i servizi pubblici e incentivare la popolazione a cambiare il modo di vivere la città, attraverso l’utilizzo di mezzi alternativi e più sostenibili.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

  • Facebook

Connessioni

  • Responsabile PO Servizio Programmazione e gestione risorse europee e nazionali, Comune di Torino
  • Adg, PON METRO - ACT
  • Responsabile, OpenCoesione - PdC
  • , Kyoto Club
  • Sabuzi, Action Aid Italy

Contatti con i media

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

Non le abbiamo contattate

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

Avendo 5 zone da monitorare abbiamo deciso di concentrarci prevalentemente su due categorie di persone: commercianti e titolari di attività nelle zone di intervento; operai e responsabili di cantiere che hanno condotto i lavori. Abbiamo dunque intervistato almeno 5 commercianti per zona, cercando di coinvolgere attività differenti: bar, ristoranti, copisterie, negozi di vestiti, ma anche una scuola guida e la direttrice di una scuola. In totale abbiamo raccolto 30 diverse testimonianze. Per quanto riguarda i responsabili dei lavori, invece, abbiamo intervistato il capocantiere durante i lavori in Largo Montebello, della ditta Co.mar srl, che ci ha spiegato e descritto l'andamento dei lavori; insieme a lui abbiamo intervistato anche gli operai che stavano lavorando in quel cantiere, per comprendere meglio il loro coinvolgimento e interesse al progetto.

Domande principali

· È a conoscenza del progetto di “mobilità dolce” e dei lavori che si svolgeranno/si sono svolti nella zona?
· Pensa che gli interventi realizzati nella zona abbiano portato migliorie e vantaggi oppure no?

Risposte principali

COMMERCIANTI:

La maggior parte dei soggetti intervistati era a conoscenza del progetto prima dell’avvio dei lavori e del più ampio piano di intervento in riferimento alla “mobilità dolce” del comune di Torino. In alcune delle zone del progetto monitorato gli stakeholder connessi al progetto (cittadini, attività,…) sono stati direttamente coinvolti in fase di indagine e di valutazione dell’azione da parte del soggetto esecutore; in altre zone i cittadini ed i titolari delle attività sono venuti a conoscenza dell’imminente inizio dei lavori a ridosso delle prime operazioni.

In merito alla seconda domanda le risposte raccolte sono state discordanti. Alcuni intervistati hanno apprezzato le azioni condotte all’interno del progetto di mobilità dolce plaudendo ad una maggiore pedonalizzazione di alcune zone e ad una mobilità urbana maggiormente sostenibile. I rimanenti soggetti hanno espresso perplessità nei confronti delle conseguenze pratiche che i lavori del progetto hanno comportato/possono comportare in termini di carenza di posti auto (che potrebbe portare degli svantaggi dal punto di vista economico) e di potenziale congestione del traffico in altre zone cittadine.