REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Basento-Musmeci

Inviato il 10/02/2022 | Di Team Musmeci Bridge | @https://twitter.com/musmeci_bridge

Descrizione

Il Team Musmeci Bridge ha scelto come progetto da monitorare "Basento-Musmeci", per svolgere attività di approfondimento del PCTO. Il progetto è stato inserito nel ciclo di programmazione FESR 2014-2021 e fa capo all’agenda di quel settennato Cultura e Turismo. I lavori destinati al Ponte sono iniziati solo nel 2017 e sono continuati per circa 3-4 anni. Al momento il costo monitorato è pari a €1.065.634,84 di cui il 76% dei fondi proviene dall'Unione Europea e la restante parte dal fondo di rotazione e dalla regione Basilicata. L'obiettivo di questo progetto è quello di riqualificare il tratto fluviale del Basento e ammodernare ciò che lo circonda e lo sormonta come ad esempio il Ponte Musmeci, il parco fluviale e lo spazio urbanistico.
Per monitorare questo progetto il Team si è munito di tanta voglia di conoscenza ed è riuscito a organizzare una giornata di monitoraggio (17/02/2022) e a sottoporre varie domande a vari esperti del settore.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Abbiamo avuto l’onore di intervistare l’arch. Telesca che ha fornito degli atti pubblici, tra i quali la determina del dirigente, la relazione tecnica illustrativa, documentazione fotografica, quadro economico e quadro di raffronto con il progetto precedente, analisi dei prezzi, computo metrico estimativo, calcolo e incidenza della manodopera e lo schema atto di sottomissione. In aggiunta abbiamo potuto constatare dalla delibera n°206 datata 2 maggio 2017, che il costo totale del progetto è di 1.200.000,00€. Inoltre abbiamo potuto toccare con mano i risultati di questo progetto anche confrontandosi con una donna di terza parte, Lucia Sabia, che il team ha intervistato al viale Basento, la quale ci ha confermato che i lavori in questi anni sono andati avanti e ci ha potuto informare anche sul confronto tra lo stato attuale del ponte e lo stato di 20 anni fa data la sua assidua frequentazione del posto.

Risultati

Intervento utile ma presenta problemi - Ha avuto alcuni risultati positivi ed è tutto sommato utile, anche se presenta anche aspetti negativi

Il risultato del progetto monitorato dal Team Musmeci Bridge nel tratto di interesse cittadino è il ripristino e la reale valorizzazione degli argini e delle sponde del Fiume Basento il quale è percorso da tre ponti con la funzione di collegare una riva del fiume all’altra: il Ponte Musmeci, il Ponte San Vito e infine il Ponte pedonale sul Basento. Il progetto ha una notevole discrepanza della situazione burocratica e la messa a terra dei lavori al viale Basento; questo perché dal punto di vista economico esso risulta concluso e infatti i verbali sono stati compilati. Inoltre nella determinazione dei costi, datata il 2 maggio 2017 e fornita al team Musmeci Bridge dall’arch. Telesca, i costi totali risultano di 1.200.000€ ma, considerando l’effettiva realizzazione del progetto monitorato, la situazione è ancora all’inizio.

Punti di debolezza

Si è riscontrato che sulla piattaforma di dati aperti www.opencoesione.it lo stato di avanzamento dei lavori del progetto Basento-Musmeci ammonta ed è ferma al 75%. Questo dato ha fortemente condizionato la scelta dei progetti da scegliere e da monitorare; si è infatti ritenuto più intrigante scegliere di monitorare un progetto ancora in corso ma che sarebbe dovuto terminare nel 2018, piuttosto che un progetto già terminato (100%) oppure non ancora iniziato (0%), perché inevitabilmente avrebbe nascosto qualche groviglio da sciogliere. Lo stato di avanzamento del progetto Basento-Musmeci sulla piattaforma però risulta discordante rispetto a quello che si è ricavato dall’analisi dei documenti condivisi dall’arch. Telesca e dal geom. Licciardi. Dato che il sito viene aggiornato ogni 2 mesi e che si tratti di un sito fortemente attendibile, si è individuata come maggiore difficoltà la mancata comunicazione tra piattaforme, ossia la mancanza di collegamento tra chi ha finanziato e la piattaforma del sito. Abbiamo potuto verificare che il progetto scelto è terminato. Inoltre, come è emerso dai risultati di un questionario somministrato agli studenti e alle loro famiglie, ai docenti e al personale ATA del liceo scientifico Galileo Galilei di Potenza, la valorizzazione da parte degli enti territoriali non viene percepita da parte della comunità potentina. Un’ulteriore difficoltà riscontrata è quella di rendere maggiormente visibile un ponte, che per livello architettonico non ha pari, per chi viaggia sulla superstrada Basentana. Il ponte non è visibile ai viaggiatori di passaggio eppure risulta tra i migliori ponti scelti e studiati nelle tesi di laurea e di dottorato per gli studenti delle facoltà di ingegneria e architettura.

Punti di forza

Il team Musmeci Bridge ha riscontrato due principali punti di forza nel progetto Basento-Musmeci. In primo luogo, il Team ha potuto apprezzare il fattore artistico del ponte Musmeci: l’unicità del ponte si può individuare nella sua particolare struttura, costituita da un’unica membrana di cemento armato con uno spessore uniforme di 30 cm, modellata a formare quattro arcate contigue, caratterizzate ognuna da un interasse di 69,20 m e una luce libera di 58,80 m tra gli appoggi. Ed è proprio per questo motivo che il ponte è stato dichiarato nel 2003 monumento di interesse culturale del Ministero per i beni e le attività culturali. In aggiunta il Ponte Musmeci rappresenta anche uno snodo fondamentale per la rete autostradale lucana e funge da arteria di collegamento tra la superstrada Basentana e la città di Potenza, inoltre il ponte fa parte della rete ferroviaria Napoli-Potenza-Taranto così come aveva ideato Sergio Mumseci sin dai primi anni della sua progettazione, avvenuta a partire dal 1967 Il secondo aspetto sul quale il team Musmeci Bridge ha focalizzato la propria attenzione è quello urbanistico per comprendere in che modo questo progetto ha avuto un impatto sulla città di Potenza. Il progetto pone particolare attenzione alle relazioni dell’intervento con la città e con il contesto territoriale immediatamente circostante, nella convinzione che il recupero integrato dell’ambito fluviale possa avviare il complessivo processo di riqualificazione dell’area. La rigenerazione naturalistica riguarda le piante autoctone del parco fluviale del Basento: il progetto è iniziato con un intervento di disboscamento a causa di un accumulo di vegetazione, in un secondo momento sono intervenuti gli impianti di depurazione che hanno ripulito le diverse zone del ponte e ora, in prospettiva futura, ritroviamo il percorso di recupero di piante particolari, le piante altee, per valutare ulteriormente l’ordine degli agronomi. Pertanto, la rigenerazione naturalistica e l’offerta di servizi e spazi per il tempo libero è stata pensata non solo rispetto ai luoghi da riqualificare ma, anche, quale anello di una rete di relazioni con il contesto (attività commerciali e terziarie, funzioni pubbliche, residenziali) ed, al fine di rendere più efficace l’intervento.

Rischi

Uno dei maggiori rischi futuri per il ponte e nel quale potrebbero imbattersi i progettisti è quello della mancanza di fondi nel recente futuro: se i fondi iniziassero a scarseggiare infatti l'avanzamento dei lavori del piano di riqualificazione sarebbe compromesso e ciò comporterebbe forti rischi per la messa a terra del percorso di ristrutturazione dato che gli esperti non sarebbero stimolati ad intervenire senza un compenso economico dietro. Per quanto riguarda il ponte invece, sono necessari in maniera ciclica degli interventi di monitoraggio tecnico, come ad esempio i 5 interventi segnalataci dal ricercatore del CNR dott. Loperte avvenuti nelle seguenti città: Montagnole (Francia), Marsiconuovo (Italia), la linea ferroviaria Napoli – Potenza - Taranto, il ponte Sihlhochstrasse a Zurigo (Svizzera) e infine il Ponte Musmeci a Potenza. Proprio per questo motivo è fondamentale ricercare sempre nuovi fondi come ad esempio quelli del PNRR (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza)

Soluzioni e Idee

(Ing. D’Onofrio): La soluzione che ci viene da proporre al team Musmeci Bridge per evitare in futuro problemi legati al collegamento tra un ufficio e l’altro è quella di istituire una cabina di regia che cerchi i fondi e che li utilizzi per continuare a migliorare il tratto del parco fluviale del Basento. È quindi necessario creare un unico centro per la coordinazione come l’istituzione del RUBA (Responsabile Unico del procedimento amministrative), un ufficio di programmazione con il ruolo di coordinare tutti i sistemi di monitoraggio in grado di soddisfare le informazioni richieste dai vari uffici. È possibile paragonare questa istituzione a un bravo project manager di un qualsiasi progetto che coinvolge più enti, infatti per riuscire ad esaudire tutte le richieste, questa figura è fondamentale e insostituibile.
Un altro suggerimento che ci sentiamo di aggiungere riguarda la valorizzazione del progetto Basento-Musmeci, in quanto la popolazione potentina non percepisce il lavoro di riqualificazione che è avvenuto e sta avvenendo lungo il viale Basento, quindi il nostro suggerimento è quello di divulgare il più possibile questo progetto alla società civile in modo che essa si senta partecipe dell'abbellimento del Ponte Musmeci.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

  • Twitter
  • Facebook
  • Instagram
  • Blog/Sito web del Team
  • Richiesta di audizioni o incontri a porte chiuse

Connessioni

  • responsabile del settore urbanistica e gestione del territorio del Comune di Potenza; responsabile del procedimento dell'intervento di restauro conservativo del ponte Musmeci; presidente protempore dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Potenza,
  • geometra; responsabile del verde urbano del comune di Potenza,
  • architetto; responsabile del procedimento dell’intervento Basento Musmeci.,

Contatti con i media

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

  • Promesse concrete

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
  • Intervista con i referenti politici

Giuseppe D’Onofrio: responsabile del settore urbanistica e gestione del territorio del Comune di Potenza; responsabile del procedimento dell'intervento di restauro conservativo del ponte Musmeci; presidente protempore dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Potenza

Antonio Vigilante: ingegnere; vicesindaco della città di Potenza; assessore ai lavori pubblici e l’urbanistica: definisce le priorità sugli ambiti d’intervento del Comune rispetto alle necessità, affianca gli uffici nel portare avanti il restauro conservativo del ponte Musmeci, agisce al fine di valorizzare la città di Potenza mettendo in evidenza le migliori qualità architettoniche.

Michele Telesca: architetto; responsabile del procedimento dell’intervento Basento Musmeci.

Vincenzo Licciardi: geometra; responsabile del verde urbano del comune di Potenza

Domande principali

1) (Domanda rivolta all'arc. Telesca e all'ing. D'Onofrio): Il team Musmeci Bridge del liceo Scientifico Galileo Galilei di Potenza ha potuto riscontrare che sulla piattaforma di dati aperti www.opencoesione.it lo stato di avanzamento dei lavori del progetto Basento-Musmeci è fermo al 75%, questo dato risulta discordante da quello che è riuscito a ricavare dall’analisi dei documenti condivisi dall’Arch. Telesca e dal Geom. Licciardi. Come si può spiegare questa discrepanza tra il sito ufficiale di Open Coesione e i risultati dell’indagine finora svolta? Certo che il sito venga aggiornato ogni 2 mesi e che risulta essere un sito attendibile, il Team vi chiede come è possibile porre rimedio a questa discrepanza. Potete ritenerlo un errore? Prima di segnalarlo, il team vorrebbe approfondire.

2) (Domanda rivolta all'ing. D'Onofrio) Il team Musmeci Bridge del liceo Galilei di Potenza, relativamente al sondaggio somministrato al campione di 1030 persone, in una domanda ha chiesto quale aspetto del ponte Musmeci va migliorato; la maggioranza delle persone si è espressa a favore dell’incremento della sicurezza sismica e dell’aggiunta di luci sulle carreggiate laterali del Ponte; praticamente la comunità locale lucana ha quindi ravvisato in questi due punti delle criticità. Quali informazioni potreste fornirci Voi riguardo a questi due aspetti? Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono stati previsti investimenti per la sicurezza stradale, al fine di migliorare la sicurezza e la resilienza climatica/sismica di ponti e viadotti. Alla luce di quanto il Ponte Musmeci sia uno snodo molto importante per la città e alla luce di quanto Potenza sia una città ad alto rischio sismico, sono previsti ulteriori interventi volti a migliorare la sicurezza e la fruibilità del Ponte? Se non per il ponte Musmeci, sono previsti interventi su altri ponti o viadotti della città o della regione? La sicurezza per l’aspetto sismico può essere considerato un punto di debolezza del Ponte Musmeci? Quali sono invece i punti di forza da sfruttare per valorizzare il Ponte con i progetti in corso? Il team si chiede infine se ci sono stati oppure se ci potrebbero essere in futuro dei reali rischi (di qualsiasi matrice) a compromettere la giusta esecuzione dei lavori?

Risposte principali

Risposta alla domanda 1
Arch. Telesca: Il lavoro risulta chiuso, inoltre ha subito 2 iter di controllo, sia effettuato dalla regione sia dalla comunità europea, ora nonostante siano presenti questi 2 iter di controllo il problema persiste quindi significa che la discrepanza il problema dai lunghi tempi dell’attività di rendicontazione.

Giuseppe D’Onofrio: In un regime di scarsità di risorse umane e di professionalità, condizione in cui versano numerosi comuni della provincia, è difficile rimanere aggiornati e aggiornare gli innumerevoli sistemi di monitoraggio. Spesso infatti si perde più tempo a rendicontare che a realizzare; questo è chiaramente un nostro limite, ma in questi anni c’è stato un aumento di sistemi di rendicontazione e questo disallineamento potrebbe essere dovuto a un mancato collegamento con il sito di OpenCoesione. Una possibile soluzione a questo problema è l’istituzione del RUBA (Responsabile Unico del procedimento amministrative), un ufficio di programmazione con il ruolo di coordinare tutti i sistemi di monitoraggio in grado di soddisfare le informazioni richieste dai vari uffici; questo è da finanziare con i soldi del PNRR.

Risposta alla domanda 2
Ing. D’Onofrio: gli interventi da prevedere per quanto riguarda il ponte Musmeci hanno bisogno di grandi finanziamenti perché è un ponte dotato di grande prestigio dato che durante la sua prima realizzazione è stato superato il budget preventivato. Ad oggi i lavori svolti al miglioramento della struttura sono vincolati in quanto sta per partire il restauro finanziato dall’Asse Cultura dell’ITI della città di Potenza. Per noi però diventa fondamentale che l’opera resti in piedi e che possa espletare la sua funzione. Lo sforzo è proprio quello di migliorarla e riportarla il più possibile alla sua bellezza tant'è che uno dei temi era la fruizione pedonale. Innanzitutto abbiamo necessità di metterla in sicurezza. In realtà nel suo complesso l’opera è sicura perché Musmeci l’ha progettata per poter resistere ad ogni tipo di sollecitazione, però è pur vero che dopo il terremoto dell’1980 e il cambiamento delle norme tecniche per le costruzioni, c’è necessità di aggiornare e migliorare l’opera rispetto a delle performance non prese in considerazione in passato. L’obiettivo principale è fare una verifica di vulnerabilità della struttura dal punto di vista sismico. Sono già presenti alcuni dati e il professor Ugo Peretti, uno dei massimi esperti internazionali di progettazione di strutture, ci ha in realtà rassicurati sulla sicurezza del ponte durante i meeting settimanali sull’avanzamento del progetto. È fondamentale quindi ripristinare le selle gerber, elementi non ispezionabili facilmente, sollevando questi pezzi di impalcato e sigillarli con nuova armatura e malte cementizie per garantire la tenuta. Per attuare questo progetto si pensa di stanziare 2 milioni di euro e realizzare dei cantieri pilota. Altrimenti è stato chiesto di poter avere un progetto di riferimento in modo da poterlo attuare per step successivi.