REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Nuovo abside per il Museo di Santa Caterina

Inviato il 14/02/2022 | Di 21-22_166

Descrizione

Il progetto scelto riguarda la ricostruzione dell’abside e il restauro delle facciate di una delle ex-chiese più importanti della città, ora sede dell’omonimo museo civico, famoso per il ciclo di Sant’Orsola di Tommaso da Modena, una serie di affreschi medievali raffiguranti la storia della santa. Il focus del report è sullo sviluppo del progetto, sotto il doppio profilo tecnico e finanziario, nonché sulle ripercussioni che potrà avere sul territorio dal punto di vista dell’offerta culturale e formativa per i residenti e per i turisti.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Una prima idea del progetto è nata nel 2005, ma i lavori sono iniziati un anno dopo la presentazione dello stesso per poi essere sospesi a causa del ritrovamento di fondamenta più antiche che hanno reso necessaria una revisione della progettazione iniziale. Questa pausa ha reso possibile l'accesso ai fondi per lo sviluppo e la coesione, che prima non erano stati considerati. I lavori sono dunque ripresi il 2 novembre 2021 (in leggero ritardo rispetto al mese di agosto indicato su opencoesione.gov.it) e dovrebbero concludersi in novembre di quest'anno. I lavori sono stati appaltati alla Garbuio s.r.l., impresa locale specializzata nel restauro di edifici storici; sono coinvolti circa 40 lavoratori suddivisi in squadre di 7-8 componenti che operano in tempi diversi a seconda della fase del progetto e della specialità richiesta. Per costruire il nuovo abside sarà necessario l'abbattimento del muro costruito in età napoleonica e, per non danneggiare il prezioso ciclo di affreschi di Sant'Orsola e gli altri affreschi della chiesa, sarà creato un sistema di travi in legno e nastri in maniera da mettere in sicurezza gli interni.

Risultati

Non è stato possibile valutare l’efficacia dell’intervento - Es. il progetto non ha ancora prodotto risultati valutabili

Il progetto è in corso d'opera

Punti di debolezza

Alcune difficoltà sono state riscontrate durante la costruzione delle fondamenta, soprattutto per la necessità di realizzare una struttura rispettosa dello studio filologico condotto e al contempo nel rispetto della normativa antisismica vigente.
La dovuta attenzione al budget dell'ente pubblico ha influenzato la scelta dei dettagli costruttivi.

Punti di forza

Il progetto ci ha davvero colpito in quanto ha come obbiettivo il rifacimento di una struttura antica e preziosa, aggiungendo un elemento architettonico che era stato demolito; l'obiettivo non è però quello di ricostruire un manufatto che imita l'originale ma riproporre un'opera che integra moderno e antico. Infatti, nonostante utilizzi tecniche e materiali moderni, cerca di seguire le fondamenta medievali della chiesa. Sono stati utilizzati vari colori artigianali, legno di abete e particolari mattoni realizzati ad hoc da un'impresa locale, che nei colori e nella consistenza riproducono gli originali. Questo nuovo abside fornirà una collocazione capace di valorizzare il ciclo di affreschi di Sant'Orsola di Tommaso da Modena.
Il progetto è anche un esempio della collaborazione efficace tra enti pubblici (in particolare MIBACT, Comune di Treviso ed Unione Europea) e un rinomato architetto locale.
Infine, questo progetto amplia l'offerta culturale della città in concomitanza con la creazione di un city pass, che permetterà di accedere a tutti i musei cittadini con un unico biglietto; l'idea è quella di avere lo stesso gestore per la biglietteria di ogni museo. Inoltre verrà creata un'app che darà la possibilità di visitare il museo da remoto.


Rischi

I fondi europei permettono la realizzazione dell'opera ma, nell'analisi costi-benefici, bisognerà considerare i costi di manutenzione, di breve e lungo periodo.
Nonostante lo studio filologico condotto dall'architetto, la fusione tra elementi moderni ed antichi potrebbe non incontrare il favore della cittadinanza.

Soluzioni e Idee

Il progetto ha davvero molto potenziale e per sfruttarlo appieno proponiamo prima di tutto di avvicinare la fascia più giovane, sia attraverso i social, che tramite visite ed eventi creati ad hoc per loro, anche a livello scolastico, per tutti gli studenti di ogni ordine e grado.
Inoltre, sarebbe davvero interessante organizzare eventi legati a percorsi enogastronomici che, legati alla cultura, valorizzino il museo, creando delle collaborazioni con enti turistici che organizzano tour enogastronomici nella provincia, e attività limitrofe, per incentivare il turismo di prossimità.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

  • Twitter
  • Instagram

Connessioni

Contatti con i media

  • Giornali Locali

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

  • Promesse concrete

Descrizione del caso

Gli assessori del Comune di Treviso Lavinia Colonna Preti e Sandro Zampese hanno collaborato nella fase di indagine. Hanno affermato che questo tipo di attività è una modalità interessante per avvicinare i giovani alla conoscenza del patrimonio culturale della città. L'assessore ai lavori pubblici S. Zampese ha organizzato l'incontro con l'architetto Toni Follina per il sopralluogo al cantiere cercando di rispettare i tempi previsti dalla timeline di ASOC.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con i referenti politici

Lavinia Colonna Preti - Assessore comunale al turismo e ai beni culturali;
Sandro Zampese - Assessore comunale ai lavori pubblici.

Domande principali

1. Qual è lo stato dei lavori?
2. Chi è il visitatore “tipo” del Museo di Santa Caterina?

Risposte principali

1. I lavori sono iniziati secondo il programma, dopo la conclusione dell'iter amministrativo previsto per l'approvazione del progetto e la scelta dell'impresa. Attualmente si sta realizzando la nuova fondazione, con una soluzione rispettosa del manufatto medievale ma sicura dal punto di vista strutturale. I finanziamenti stanno arrivando regolarmente: con i fondi europei è molto importante fornire adeguata rendicontazione.
2. Il museo è caratterizzato da un turismo di prossimità, ovvero i visitatori provengono dalle vicinanze di Treviso. Questo è diventato molto più evidente a causa dell'emergenza Covid-19. Inoltre, vista l'importanza storico-artistica dell'ex chiesa, molti visitatori sono ricercatori o appassionati di storia dell'arte.