REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Recupero Chiesa del Collegio di Marsala a Museo degli Arazzi - Museo Diocesano della Chiesa Madre

Inviato il 19/02/2022 | Di Tessitori di Sogni | @Tessitoridsogni

Descrizione

Si dice che tessere sogni sia un’ardua impresa… ma per noi è la cosa più bella del mondo! Siamo i Tessitori di Sogni del Liceo “Pascasino” e vogliamo prendervi per mano e raccontarvi una storia, che affonda le sue radici nella leggenda e che, dalla fiorente Bruxelles, giunge fino a noi, in un territorio ricco di bellezza e cultura, la città di Marsala, in provincia di Trapani.
Si narra che un tempo otto arazzi fiamminghi, pregevole esempio di arte tessile e pittorica del XVI secolo, furono donati dalla regina Maria Tudor in persona, come compenso dei servigi prestati a corte, a don Antonio Lombardo, che alla sua morte, nel 1589, legò il destino della collezione alla Chiesa Madre di Marsala, sua città d’origine. Per secoli, gli arazzi furono dimenticati, finchè il 3 dicembre 1984 trovarono sistemazione in un piccolo edificio nel centro della città e di proprietà della Chiesa Madre. Il museo, però, si rivelò, ben presto, non adatto alla fruizione della collezione: la struttura dell’edificio rendeva, infatti, il museo non accessibile ai soggetti a ridotta mobilità e, prevedendo la collocazione delle tele in cinque vani, non restituiva al visitatore una visione d’insieme e non gli consentiva di comprendere il dipanarsi della storia. Queste ed altre ragioni ne decretarono la chiusura nel 2021.
Oggi gli arazzi tornano alla ribalta della cronaca, grazie al sogno che stiamo tessendo!
Ma – si sa! - anche i sogni hanno un prezzo, che, in questo caso, è finanziato con risorse del Po Fesr Sicilia 2014-2020 e rientra tra le linee di intervento del “Patto per il Sud”. Il costo ammonta a € 3.000.000,00. Durante le fasi della ricerca di monitoraggio, è emersa la complessità del lavoro che persegue un duplice obiettivo: la valorizzazione del “contenuto”, la collezione di Arazzi Fiamminghi, e del “contenitore”, la Chiesa del Collegio dei Gesuiti di Marsala. Diverse ed importanti sono le esigenze che hanno orientato le scelte progettuali: offrire uno spazio unico sullo stesso livello che consenta una lettura unitaria del racconto raffigurato negli arazzi, accogliere le opere in ambienti con un trattamento dell’aria ed una stabilizzazione della temperatura e dell’umidità, tali da evitare il deterioramento delle fibre e assicurare la percorribilità e la visita della struttura anche ai soggetti con ridotta mobilità, in sicurezza.
Come ha sottolineato più volte l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, l’avvio dei lavori per la realizzazione del Museo degli Arazzi è un’iniziativa sulla quale il governo Musumeci ha molto puntato, per rafforzare l’offerta culturale. Con il Museo degli Arazzi, che si aggiunge alle già presenti peculiarità storiche, naturalistiche e architettoniche, la città di Marsala potrebbe diventare uno dei poli culturali più attrattivi della Sicilia.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Lo stato d’avanzamento del progetto non è documentato dal portale "Open Coesione". Secondo i dati presenti, l’inizio del progetto era previsto per l’08/03/21 e la data di fine per il 30/12/21. Tuttavia, dal sito, non si evince ancora nessun pagamento e il progetto risulta non essere avviato. In realtà i lavori sono iniziati e sembrano procedere: il 14/02/20 gli arazzi sono stati trasportati presso l’Oratorio dei Bianchi di Palermo, dove sono stati sottoposti ad una complessa opera di restauro, unitamente ad alcuni paramenti sacri, a cura dell’impresa Scancarello. Una volta ultimata l’opera di restauro, gli arazzi hanno fatto ritorno a “casa” e, al momento, sono opportunamente custoditi presso la “Sala degli Angeli” della Chiesa Madre di Marsala. I lavori per il restauro della Chiesa del Collegio, presso cui troverà sede il Museo diocesano degli Arazzi e del patrimonio tessile antico sono stati consegnati il 10/12/21 e hanno avuto ufficialmente inizio il 31/01/22. I lavori di adeguamento della Chiesa a Museo saranno realizzati dalla A.T.I. COSER S.r.l. e D’Alberti Costruzioni per un importo complessivo di 1.837.999,55 euro.
Al momento, il cronoprogramma pianificato sembra essere rispettato: a parte la trafila burocratica relativa all’occupazione del suolo pubblico, l’impresa sta procedendo allo smantellamento, in una sezione del tetto, delle vecchie tegole, che avevano causato delle infiltrazioni e all’applicazione di lastre impermeabilizzanti, sopra le quali verranno fissate nuove tegole. Subito dopo questo intervento, si procederà alla chiusura di quella sezione dell’area absidale, che custodirà gli otto arazzi fiamminghi.

Risultati

Non è stato possibile valutare l’efficacia dell’intervento - Es. il progetto non ha ancora prodotto risultati valutabili

Il progetto monitorato non è ancora concluso. Il progettista stima che i lavori termineranno, all'incirca, entro un anno dalla data di apertura del cantiere.

Punti di debolezza

Tra i punti di debolezza del progetto, in generale, sono da annoverare i tempi elefantiaci dell’amministrazione e le lungaggini burocratiche, che si sono tradotti in un considerevole ritardo dell'inizio del progetto. In particolare, una volta avviati i lavori, parecchi giorni sono stati dedicati alla definizione del suolo pubblico, nel quale impiantare il cantiere.

Punti di forza

Il nuovo spazio, rispetto alla precedente sistemazione, presenta numerosi punti di forza: in primis, la struttura garantisce la percorribilità e la visita, in sicurezza, anche ai soggetti a ridotta mobilità. In secundis, la grande sezione in legno lamellare e vetro opacizzato, destinata ad accogliere gli arazzi, consentirà di climatizzare, microfiltrare l’aria e assicurare un'umidità costante che eviterà il deterioramento delle opere.
Un altro punto di forza è costituito dall’inserimento negli spazi tra le colonne, lungo le navate laterali, di alcune vetrine, destinate ad accogliere una ricca selezione di paramenti sacri, risalenti ad un periodo compreso tra il ‘500 e l’800, custoditi, al momento, presso i locali della Chiesa Madre e provenienti anche dalla vicina Diocesi di Mazara. I paramenti, impreziositi da pregiati ricami e filigrane, sono stati catalogati e censiti dalla dottoressa Eleonora Romano, storico dell’arte. Tra di essi, alcune “pianete”, paramento liturgico usato dal presbitero per presiedere la celebrazione eucaristica, la “dalmatica”, l’abito proprio dei diaconi e il “piviale”, paramento usato in celebrazioni diverse dalla messa.
Le vetrine nelle quali saranno collocati i paramenti, oltre ad essere dotate di uno speciale sistema di illuminazione, saranno composte da un particolare tipo di plexiglass, in grado di garantire un’elevata trasparenza.
Altro punto di forza del nuovo Museo degli Arazzi sarà la presenza di una sala-conferenze, la cui ideazione è strettamente legata a un ripensamento dell’idea stessa di museo: il nuovo museo non sarà un mero contenitore, sarà una “casa dell’arte”, una “dimora” da vivere, da abitare, adibita alla riunione di più persone, per gli scopi più vari. La sala-conferenze risponderà a questa esigenza e fungerà da punto di riferimento all’interno del nuovo spazio. Circa 150.000,00 dei fondi stanziati saranno destinati all’allestimento multimediale (virtual tour, QR code, digital library, altre app per smartphone e tablet), che consentirà di rendere il percorso di visita un tour esperienziale.
Da quanto emerso dalla nostra ricerca, dunque, il nascente museo rispetterà i canoni della moderna musealizzazione e sarà in grado di offrire al visitatore un percorso coinvolgente e personalizzato.

Rischi

Un primo rischio potrebbe essere strettamente connesso alla natura del progetto: i lavori di restauro sono tra i più complessi al mondo e, in corso d’opera, potrebbero emergere problemi strutturali o cedimenti di parti, che, in apparenza, integre, potrebbero rivelarsi deteriorate.
In secondo luogo, si teme che i rincari causati dalla crisi Russia-Ucraina potrebbero far lievitare i prezzi del petrolio e del gas, con un conseguente aumento dei costi di trasporto, e comportare difficoltà nel reperimento delle materie prime (legno, ferro ed acciaio).

Soluzioni e Idee

In futuro, bisognerebbe promuovere la fruizione del museo, attraverso un’adeguata campagna pubblicitaria. Oltre ai canali tradizionali, sarebbe auspicabile attuare strategie di marketing sui social, così da accattivare quella fetta di pubblico più giovane, normalmente lontana dai circuiti del turismo culturale. In tal modo, si mirerebbe all’autosufficienza finanziaria del sito museale. Potrebbero essere previsti, inoltre, all’interno del museo, dei “Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento” da realizzare tramite la stipula di convenzioni con gli enti locali, con gli operatori della Pro Loco, la Soprintendenza di Trapani, al fine di rendere gli studenti protagonisti nella promozione, salvaguardia e fruizione del sito. L'inserimento, infine, del nuovo polo museale all'interno di una rete, nella quale possano intersecarsi gli itinerari turistici della città (percorsi eno-gastronomico, archeologico, balneare etc.) potrebbe, infine, incrementare il flusso di visitatori.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

  • Twitter
  • Facebook
  • Instagram
  • Blog/Sito web del Team

Connessioni

  • Assesore ai Beni Culturali, Comune di Marsala
  • Architetto, Comune di Marsala
  • Arciprete della Chiesa Madre di Marsala, Comune di Marsala

Contatti con i media

  • TV Locali
  • Giornali Locali

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

  • Promesse concrete

Descrizione del caso

La vivace interazione instauratasi con i progettisti e i soggetti coinvolti fa ben sperare! A breve, tra l’altro, il nostro team prenderà parte alla Festa dell’Europa, aderendo ad un’iniziativa, organizzata dal centro Europe Direct di Trapani: noi Tessitori di Sogni, insieme agli altri team della provincia, daremo il nostro personale contributo, esponendo e dispiegando la bandiera dell’Europa in un suggestivo angolo della città di Marsala. Le immagini di questo evento confluiranno in un video, che verrà proiettato in una cerimonia finale.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i referenti politici

Don Marco Renda, arciprete della Chiesa Madre e presidente dell’associazione “Amici del Museo degli Arazzi”.
Architetto Carla Giustolisi, membro dell’associazione “Amici del Museo degli Arazzi”.
Architetto Luigi Biondo, redattore del progetto e direttore del Museo regionale di arte moderna e contemporanea di Palazzo Belmonte Riso (Palermo).
Dott. Arturo Galfano, assessore ai beni culturali del comune di Marsala.
Sara Parrinello e Simona Piccione, membri dell’associazione culturale “Nonovento”.
Abbiamo, inoltre, somministrato un questionario (cartaceo e on line) a 283 cittadini marsalesi.

Domande principali

Domande poste all'Architetto Luigi Biondo:
- La valorizzazione del patrimonio artistico-culturale, ed in particolare degli otto arazzi fiamminghi, può fungere da "driver" per il turismo della città di Marsala?
- A parer suo, il turismo culturale potrebbe promuovere una maggiore coscienza civile, favorire il senso di appartenenza al proprio territorio e al patrimonio in esso custodito, ponendosi come antidoto contro l’illegalità?

Risposte principali

Risposte dell'Architetto Luigi Biondo
- Sì, il turismo culturale può fungere da “driver”, a patto che si esca dal proprio guscio e si impari a “fare rete”, “fare sistema” sul territorio. L’inserimento del Museo degli Arazzi in un itinerario turistico più ampio, che metta in relazione le diverse risorse della città, potrebbe essere considerata un’ulteriore opportunità di valorizzazione territoriale.
- Io mi auguro che un luogo della cultura, una casa dell’arte, un museo, che si ponga come volano per l’economia, possa combattere la delinquenza e la criminalità. L’arte può essere più forte di qualsiasi bruttura.