REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
OLBIA - NURAGHE BELVEGHILE- PROGETTO PER LA FRUIZIONE E VALORIZZAZIONE. INTERVENTI DI RESTAURO, SCAVO ARCHEOLOGICO E SISTEMAZIONE DELL'AREA AL FINE DELLA FRUIZIONE

Inviato il 25/02/2022 | Di 5Dpanedda | @5dpanedda

Descrizione

Il progetto di cui ci si occupa è finalizzato al restauro, allo scavo archeologico, alla sistemazione, al fine della fruizione, del nuraghe Belveghile situato nell'agro di Olbia.
La scelta è stata determinata dalla particolarità della storia e della situazione in cui versa il Nuraghe, di cui siamo venuti a conoscenza dalla lettura di alcuni articoli di giornale.
La vicenda risale alla metà degli anni 80 quando erano stati appaltati e, quasi completamente, realizzati i lavori di una strada a scorrimento veloce che da Olbia porta ad Arzachena e alle più rinomate località turistiche. Quando i lavori di realizzazione della sopraelevata erano in fase già avanzata era stata, inaspettatamente, rilevata l’esistenza del Nuraghe. Da qui la scelta se interrompere i lavori e dare luce al Belveghile, che altrimenti si sarebbe trovato proprio sotto la campata e quasi lambito da essa, o studiare un nuovo percorso stradale con rilevanti maggiori spese e notevoli ritardi nella realizzazione dell’opera. Si trattava di una scelta molto delicata che la Sovraintendenza Archeologica di Sassari affidò direttamente al Ministero dei Beni Culturali. Il parere fu favorevole alla realizzazione della strada e, per anni, in Nuraghe è stato dimenticato.
Scopo del progetto è quello di garantire la valorizzazione e la fruizione turistica dell'area archeologica venuta alla luce con i lavori di realizzazione dello svincolo stradale che avevano dato vita, solo in minima parte, a quello che ora configura essere come uno dei più grandi complessi archeologici del nord Sardegna.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto è ancora nella fase iniziale di realizzazione. Il fondo per lo Sviluppo e la Coesione, 2014/2020, ha infatti stanziato risorse per €.1.000.000,00 ma, sul sito di Open Coesione, risultano monitorati pagamenti per €. 49.409,92, mentre dalle informazioni assunte dal responsabile dello scavo risultano già spesi €. 250,000,00, un quarto dello stanziamento. Gli interventi ad oggi realizzati consistono nella delimitazione dell'area del progetto e negli scavi nella zona circostante il Nuraghe che hanno dato alla luce un immenso villaggio nuragico. Tuttavia attualmente non è consentito, nemmeno in parte, l'accesso al sito da parte di visitatori. Lo studio delle modalità di fruizione del sito, il posizionamento di eventuali passerelle e l'utilizzo degli spazi posti sotto il viadotto, sono affidati ad uno studio di architettura, aggiudicatario della gara per la prosecuzione dei lavori. Gli interventi di recupero dovranno comunque terminare entro il 2023 e l'area dovrà essere restituita al CIPNES, ente proprietario della stessa, entro il 2024.

Risultati

Non è stato possibile valutare l’efficacia dell’intervento - Es. il progetto non ha ancora prodotto risultati valutabili

Il progetto è nella fase iniziale

Punti di debolezza

Le debolezze del progetto monitorato sono costituite dai tempi per l' esecuzione dei lavori che sono sicuramente molto lunghi. L'intera realizzazione dell'opera è strutturata in modo da prevedere l'intervento di figure professionali differenti, anche esterne all'amministrazione statale. La mancanza di continuità degli interventi e di un cronoprogramma ben preciso e dettagliato potrebbero influire sulla celere realizzazione di quanto finanziato.

Punti di forza

I lavori sino ad ora compiuti hanno consentito di far emergere un'area di notevole pregio archeologico e di grande importanza per la ricostruzione della storia della città di Olbia. Gli scavi hanno infatti dato luce ai resti di un villaggio, di notevoli dimensioni, con probabili stratificazioni storiche, che sicuramente contribuisce a delineare la rilevanza di quell'area geografica negli scambi commerciali e nel contatto tra civiltà diverse.

Rischi

Il rischio che corre il progetto monitorato, una volta realizzato, è l'abbandono. Il sito è posizionato all'interno di un agro, che sebbene molto vicino al centro abitato è pur sempre isolato. Pertanto, se non adeguatamente inserito in un circuito di gestione sia da parte di enti pubblici che privati, il rischio è che possa essere dimenticato ed esposto ad atti di vandalismo e distruzione tanto da rendere vano e inefficace l'investimento realizzato.

Soluzioni e Idee

Il progetto offre sicuramente un interessante percorso culturale capace di attrarre un grande numero di visitatori, soprattutto nel periodo estivo. Sarebbe interessante, dunque, creare un percorso che inserisca il sito del Nuraghe Belveghile all'interno di un programma di promozione e di pubblicizzazione del sito. Ed è proprio su una efficace campagna pubblicitaria e su un'adeguata cartellonistica che si dovrebbe investire per attrarre l'elevato numero di turisti e dei cittadini che vivono nel territorio e che ogni giorno percorrono il viadotto sotto il quale sorge il Belveghile e il complesso nuragico disteso ai suoi piedi. A tal proposito sarebbe auspicabile che tale attività venisse svolta da associazioni di giovani, qualificati nel settore, capaci di proporre iniziative nuove in grado di garantire il controllo del sito e la promozione dello stesso.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

E' stato intervistato l'archeologo dott. Francesco Carrera della Soprintendenza dei Beni Culturali di Sassari e Nuoro, responsabile dello scavo.

Domande principali

Domanda 1) Dai dati da noi rilevati su Open Coesione ci risulta che per la realizzazione del progetto esaminato siano stati stanziati 1.000.000,00 di euro e di essi sono stati spesi soltanto 49.409,00. E' esatto questo dato?
Domanda 2) Il progetto relativo alla fruizione del Nuraghe Belveghile prevede anche la realizzazione di uno spazio espositivo. Può illustrarci in quale area verrà realizzato?

Risposte principali

Risposta 1) Sono stati spesi più soldi, 250.000,00, un quarto della cifra stanziata. La realizzazione della prima fase dei lavori è stata messa a bando. Hanno partecipato alcune ditte e con il ribasso d'asta è stato sistemato lo scavo ed eseguiti anche dei restauri. Una volta capita l'estensione del sito la restante somma verrà usata per la sistemazione dell'area.
Risposta 2) Inizialmente si era pensato di mascherare la sopraelevata e di inscatolare la struttura creando degli spazi espositivi. A seguito degli scavi il villaggio si è dimostrato più esteso di quanto si pensasse, quindi sarebbe meglio non chiudere gli spazi. Si sta pensando di modificare il progetto musealizzando all'aperto. Solo che in questo caso la struttura sarebbe più esposta a diverse problematiche come ad esempio il vandalismo. Per questo motivo si sta ancora decidendo cosa e come fare, perché si vogliono sfruttare al massimo e senza sprechi i fondi stanziati.