REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Alla scoperta dell'acquedotto carolino
Inviato il 25/02/2022 | Di Watanka
| @21_watanka
Descrizione
Ci siamo soffermati sul monitoraggio del progetto "Riqualificazione del nucleo antico. Illuminazione dell’Acquedotto Carolino". Questa iniziativa, oramai conclusa, ha due obiettivi principali: valorizzare un importante sito archeologico, negli anni precedenti quasi del tutto abbandonato, ed incrementare il turismo della zona, ricca di attrazioni turistiche che costituiscono la memoria storica ed artistica del Meridione. Questo progetto è stato reso possibile mediante finanziamenti da parte di tre enti principali: Unione Europea, Fondo di Rotazione (Co-finanziamento nazionale) e Regione Campania. Prima di procedere con i lavori riguardo l’illuminazione dell’acquedotto, è stato fondamentale la riqualificazione del sito stesso, riguardante soprattutto la rimozione di una parte di vegetazione che aveva preso il sopravvento. Nonostante questo progetto sia già stato liquidato e concluso, è importante monitorarlo, affinché tutto ciò che è stato fatto non vada perduto.
Cosa abbiamo scoperto
Avanzamento
Sulla base delle informazioni raccolte possiamo affermare che il progetto monitorato si è concluso in 290 giorni dalla sua approvazione, tuttavia sul sito di Open Coesione non risulta ancora la data di fine effettiva. Abbiamo chiesto al sindaco Buzzo di Valle di Maddaloni, durante l'intervista che gli abbiamo rivolto, di illustrarci i motivi di questa incongruenza. Egli ci ha spiegato che ciò è dovuto a problemi e rallentamenti burocratici, dato che manca la relazione finale, la quale dovrebbe essere elaborata ed inviata via telematica dai membri dell'ufficio tecnico.
Risultati
Intervento molto utile ed efficace - Gli aspetti positivi prevalgono ed è giudicato complessivamente efficace dal punto di vista dell'utente finaleIl più evidente risultato ottenuto da questo progetto (ormai concluso) riguarda senz'altro il turismo. Lo stesso sindaco Buzzo lo indica come "un volano, un attrattore turistico senza precedenti" e spiega inoltre che, a suo parere, senza alcun merito abbiamo la fortuna di avere un monumento di tale importanza nel nostro territorio e per questo motivo è bene valorizzarlo al massimo. Infatti, dalle ricerche da noi effettuate e riportate nel Data Journalism, si evince un incremento del turismo nell'intervallo di tempo che va dal 2014 al 2018, anno in cui sono terminati i lavori e si è riscontrato il picco massimo di afflusso turistico. In più c'è da dire che lo svolgimento di questo progetto ha fornito attività lavorative nel territorio. Infatti, la ditta che si è occupata dei lavori, sebbene non sia di Valle di Maddaloni, proviene comunque da un comune limitrofo.
Punti di debolezza
Le difficoltà riscontrate hanno riguardato soprattutto l'ambito burocratico, poiché l'acquedotto carolino, prima di essere un bene a sé, è parte integrante della Reggia di Caserta. Pertanto, il comune ha dovuto firmare una convenzione con la stessa, che prevedeva l'attribuzione della manutenzione dell'acquedotto interamente al comune di Valle di Maddaloni fino a dicembre 2021. Inoltre, anche se di minore importanza, non sono mancate le difficoltà tecniche, inevitabili durante l'attuazione di un progetto. Queste problematiche, riguardanti soprattutto i materiali e il territorio, sono state facilmente superate e non di intralcio per la realizzazione del progetto.
Punti di forza
Questo progetto presenta diversi punti di forza. Tra questi vi è sicuramente la rapidità con la quale si sono conclusi i lavori, infatti tra il bando di gara e la fine effettiva sono trascorsi circa 290 giorni. Inoltre, siamo stati colpiti dall'importanza data alla sostenibilità del progetto: nonostante non sia stato possibile l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, il sindaco Buzzo ha affermato che l'intervento è stato realizzato nel rispetto delle norme ambientali. In più l'attuazione del progetto è stata quanto meno invasiva possibile anche nei riguardi dell'acquedotto stesso. Infatti, i documenti fornitici dal comune dichiarano che "come corpi illuminanti sono stati utilizzati dei proiettori a Led di colore Neutral White, di piccole dimensioni, ubicati in zone dell'acquedotto carolino, tali da non renderli visibili nella maggior parte dei casi."
Rischi
Uno dei maggiori rischi riguarda in particolar modo la manutenzione dell'acquedotto carolino. Infatti, la sua assenza nel tempo potrebbe rendere vano il progetto da poco attuato. La continua manutenzione, però, potrebbe comportare problematiche in primis economiche, dato che il comune non è in grado di far fronte a tutte le spese necessarie. Un altro rischio, invece, riguarda il turismo: la mancanza di un parcheggio, di un info-point e di punti di ristoro rende problematica la visita dell'acquedotto. Per esempio, la visita dell'acquedotto risulta complessa anche per le scolaresche, tenendo conto anche del fatto che si trova lungo una strada stradale molto trafficata.
Soluzioni e Idee
Parte di questi rischi potrebbero essere risolti mediante la cooperazione tra il comune di Valle di Maddaloni e la Reggia di Caserta, per esempio attraverso la creazione di un percorso turistico che leghi i due monumenti (la Reggia e l'acquedotto). Inoltre, potrebbe contribuire all'incremento del turismo e alla valorizzazione dell'opera anche l'intervento di autorità maggiori al fine di costruire un parcheggio e punti di ristoro presso l'acquedotto. Infine, per far fronte al problema della manutenzione si potrebbe, anche in questo caso, dar vita ad una convenzione con la Reggia di Caserta, in modo da condividere le spese, oppure ricorrere ad attività di volontariato, come già accaduto negli anni passati.
Risultati e impatto del monitoraggio
Diffusione dei risultati
- Blog/Sito web del Team
Connessioni
- Sindaco, Città di Valle di Maddaloni
- Assessore, Città di Valle di Maddaloni
Contatti con i media
Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio
- Promesse concrete
Descrizione del caso
Il nostro monitoraggio non sta avendo un grande impatto tra i soggetti che gestiscono il progetto, dato che quest'ultimo è stato già concluso. Nonostante ciò, il sindaco del comune di Valle di Maddaloni conta su di noi per aiutare l'amministrazione a far presente alcuni problemi che in futuro potrebbero compromettere l'opera realizzata.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
- Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
- Intervista con i referenti politici
Sono state intervistate due persone: Buzzo Francesco, attuale sindaco di Valle di Maddaloni, e Coscia Raffaella, assessore dello stesso comune. Infatti, è stato il comune stesso ad occuparsi della gestione del progetto con l'aiuto delle diverse associazioni culturali presenti sul territorio comunale. Entrambi, sia il sindaco sia l'assessore, sono stati intervistati in quanto sono non solo gestori del progetto ma anche cittadini informati dell'iniziativa e di tutto ciò che riguarda l'acquedotto carolino.
Domande principali
-Può illustrarci brevemente le diverse tappe di realizzazione del progetto?
-Come è nata questa iniziativa?
Risposte principali
Per quanto riguarda la prima domanda il sindaco Buzzo ci ha spiegato che l'attuazione del progetto ha avuto inizio con la partecipazione ad un bando regionale nel 2013, dove l'iniziativa è stata dichiarata ammissibile a quel finanziamento. In seguito, è stato superato tutto un processo burocratico, durante il quale è stata anche firmata una convenzione con la Reggia di Caserta che riguardava diversi aspetti. Si è poi svolta una gara d'appalto, dopo la quale hanno avuto inizio i lavori, terminati nel marzo 2016.
Invece, rispondendo alla seconda domanda, il sindaco Buzzo ci ha informati del fatto che l'illuminazione dell'acquedotto è sempre stata un sogno degli abitanti di Valle di Maddaloni, ma anche di quelli dei paesi limitrofi. Il sindaco ha infatti dichiarato che questo progetto è sempre stato "argomento da consiglio comunale e allo stesso tempo da bar". Questa iniziativa, infatti, avrebbe contribuito non solo ad un maggiore apprezzamento dell'acquedotto, ma anche ad un incremento turistico, che di fatto si è registrato.