REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
ADEGUAMENTO IMPIANTO DI SELEZIONE, BIOSTABILIZZAZIONE E COMPOSTAGGIO - CONSORZIO INDUSTRIALE CHILIVANI OZIERI

Inviato il 28/02/2022 | Di terza.biotecnologie@gmail.com | @https://twitter.com/RifiutiI/status/1466708076837449729?t=7f42nUA1bcbT9T2OUloqVQ&s=08

Descrizione

Il progetto riguarda l’adeguamento dell’impianto di compostaggio esistente nel territorio comunale di Ozieri. L’impianto comprende una sezione di rifiuti solidi e urbani e una piattaforma di selezione della parte organica per la produzione di compost. La discarica appartiene al consorzio ZIR Chilivani-Ozieri ed è gestita dalla Chilivani Ambiente Spa. Il progetto è stato realizzato fra il 2012 e il 2015 con fondi regionali (25%), europei (25%) e statali (Fondo di Rotazione, 50%), per un totale di 3.328.510,28 euro. Il nostro monitoraggio potrà avere un certo interesse per la comunità; infatti, vorremmo condurre un’indagine per capire se questa ingente spesa pubblica abbia portato vantaggi alla popolazione, in particolare se la spesa per i rifiuti sia diminuita in seguito ai lavori. Sarebbe interessante anche capire se ci sono ancora dei problemi legati ai miasmi provenienti dalla zona e quale sia la filiera del compost prodotto dall’impianto.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto che stiamo monitorando, da quanto abbiamo potuto constatare sulla piattaforma Opencoesione, è concluso

Risultati

Intervento molto utile ed efficace - Gli aspetti positivi prevalgono ed è giudicato complessivamente efficace dal punto di vista dell'utente finale

Abbiamo fatto un'indagine, tramite dei questionari inviati alle famiglie, presso la popolazione di Ozieri e dei centri del circondario che conferiscono i rifiuti umidi e indifferenziati nel centro di Ozieri; nell'indagine sono state coinvolte 145 famiglie, alle quali abbiamo posto alcune semplici domande relative alla composizione del gruppo familiare, alla conoscenza del ciclo dei rifiuti e alle spese annuali per la "nettezza urbana". Dalle indagini è emerso che circa il 70% degli intervistati è a conoscenza dell'esistenza dell'impianto e circa l'88% ritiene che la raccolta dei rifiuti sia ben organizzata; soltanto l'11,7% ritiene che la raccolta non sia ben organizzata e fornisce alcuni suggerimenti: fra questi, si chiede di mettere a disposizione più cassonetti, di migliorare il ritiro dei rifiuti ingombranti, che ha tempistiche troppo lunghe, di organizzare il "porta a porta" anche per gli oli esausti, e che vengano attivati maggiori controlli per coloro che trasgrediscono alle norme dettate dai comuni per la differenziata. Per quanto attiene l'aspetto economico, l'82,8% dei cittadini coinvolti ha rilevato un aumento sulla tassa dei rifiuti; una percentuale pari al 28,3%,, afferma che annualmente la tassa sui rifiuti ammonta ad una cifra superiore ai 250 euro.
Durante la visita all’impianto abbiamo invece intervistato tre degli addetti alla gestione dell'impianto; nel corso della visita ci è stato confermato che questo processo di lavorazione dei rifiuti permette al comune e ai cittadini di risparmiare notevolmente sullo smaltimento.

Punti di debolezza

In un primo momento abbiamo faticato nel capire quale importanza potesse avere il progetto che abbiamo deciso di monitorare; nessuno di noi aveva idea dell'impatto che impianti di questo tipo avessero sul territorio, ma ora abbiamo capito che strutture analoghe dovrebbero essere realizzate in più centri di ciascuna regione. Per altro, non abbiamo riscontrato particolari difficoltà nell'attuazione del progetto monitorato.

Punti di forza

Ci è piaciuto il fatto che abbiamo potuto visitare l'impianto e renderci conto di quanto sia utile per la gestione dei rifiuti, soprattutto perché dai rifiuti umidi viene prodotto terriccio di alta qualità, che viene utilizzato nelle aziende agrarie della zona, fra le quali anche nell'azienda agraria del nostro istituto.

Rischi

Il rischio è che non vi siano i fondi e gli interessi politici che permettano all'impianto di adeguarsi costantemente alle normative e di stare al passo con tecnologie sempre all'avanguardia, e che quindi non possa continuare a lavorare in modo efficace.

Soluzioni e Idee

Al momento sembra che il progetto monitorato non abbia problemi

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

Abbiamo intervistato i responsabili della gestione dell'impianto; si tratta di due ingegneri e un agronomo.

Domande principali

1) Durante la prima quarantena i rifiuti covid come venivano smaltiti?
2) Quanti operai lavorano in impianto?

Risposte principali

1) Durante quel periodo i rifiuti speciali (COVID) venivano "isolati" in una delle 4 celle per una quindicina di giorni, dopo venivano smaltiti normalmente o bruciati.
2) In impianto lavorano 9 persone ed ognuno ha il suo ruolo.