REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
25/06/2023: Termoablazione ottimizzata?

Inviato il 1/03/2022 | Di Termoablazione per la sanità molisana | @tab_research

Descrizione

Il progetto che abbiamo scelto di monitorare è “RICERCA OTTIMIZZARE UNA TECNOLOGIA MOLTO POTENTE PER CURARE FORME TUMORALI ATTRAVERSO L'APPLICAZIONE DELLA TERMOABLAZIONE”.
L’obiettivo che ci siamo posti è quello di dimostrare che anche nel Molise, nonostante sia una regione molto piccola, si investe per migliorare la tecnologia e di conseguenza garantire cure efficaci e all’avanguardia.
La tecnologia è quella della termoablazione usata soprattutto nella cura del carcinoma epatico. Consiste in una terapia, meno invasiva dell’intervento chirurgico, che utilizza il calore localizzato per distruggere una massa tumorale.
Attualmente, nella nostra regione, la termoablazione si effettua presso il Gemelli Molise in radiologia interventistica, con a capo il dottor Roberto Iezzi (Ricercatore e responsabile dell'Unità Semplice di Radiologia Interventistica Generale presso l’Istituto di Radiodiagnostica del Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma e Molise). Ma il progetto che stiamo monitorando è della facoltà di Ingegneria medica dell’Unimol, quindi il soggetto programmatore è il Ministero dell’Università e della Ricerca e il beneficiario è l’Università degli Studi del Molise. A capo di questo progetto vi è il professore e ingegnere meccanico Giuseppe Peter Vanoli, coadiuvato dal professore Luigi Ambrosone, chimico e fisico, e dal ricercatore Claudio Tucci.
Lo scopo è quello di sviluppare una tecnica più efficace perché attualmente gli strumenti usati per la termoablazione non mantengono la temperatura costante e quindi il medico deve bruciare anche il tessuto sano per garantire la riuscita della terapia.
Il progetto finanziato ha lo scopo di avere una simulazione in anteprima dell’intervento che il medico farà. L’attività di ricerca si sta occupando di realizzare dei modelli matematici (modelli di trasmissione a calore molto complessi), e di validare tali modelli attraverso esperienze cliniche (ovvero informazioni che provengono direttamente dal medico che ha fatto l’intervento). Il progetto è ancora nella fase di sperimentazione in laboratorio, dove si stanno sviluppando dei prototipi (nei quali tramite la necrosi di cellule tumorali con una fluidodinamica si realizza effettivamente lo scambio termico che ci sarebbe in un organo umano).
Il progetto è stato approvato nel 2020 e sono stati stanziati € 377.395,50 dal Ministero dell’Università e della Ricerca, dei quali sono stati erogati € 168.071,12. La nostra attività di monitoraggio punta a verificare come sono stati impiegati i fondi previsti, se i risultati prefissati sono stati raggiunti, e se durante lo svolgimento del progetto sono stati riscontrati problemi di natura amministrativa.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Secondo le informazioni presenti sul portale di OpenCoesione, la data dell’inizio del progetto era prevista il 13/03/2020, ma a causa della situazione pandemica del Sars-CoV-2 è stata posticipata al 25/06/2020. Da informazioni dirette, provenienti dal responsabile del progetto Giuseppe Peter Vanoli, sappiamo che il progetto è stato avviato, e i fondi stanziati fino ad ora € 168.071,12 sono stati destinati all'ingaggio di due ricercatori e per l'acquisto di materiali da laboratorio. La fine prevista del progetto, invece, è il 25/06/2023, ma essendo ancora in via di sviluppo la fine effettiva non è ancora disponibile.

Risultati

Intervento molto utile ed efficace - Gli aspetti positivi prevalgono ed è giudicato complessivamente efficace dal punto di vista dell'utente finale

Per quanto riguarda lo stato di avanzamento del progetto, ad oggi la parte modellistica è stata completata, mentre la parte sperimentale è appena stata avviata. Grazie ai nuovi strumenti di calcolo, per la ricerca teorica è stato possibile avere dei tempi ben definiti, mentre per quanto riguarda la ricerca sperimentale, essa ha tempi molto più lunghi, soprattutto perché nella misurazione bisogna essere sicuri che non ci siano fattori esterni che influenzino il risultato. Quindi la messa a punto dell’apparato sperimentale richiede più tempo proprio perché il concetto in sé di misura è uno dei più complicati in assoluto. I ricercatori stanno procedendo alla validazione dei modelli matematici tramite esperienze in laboratorio e hanno già acquistato parte dei materiali. La sperimentazione prevede l’utilizzo di un generatore a microonde che tramite dei prototipi consentono di verificare se il modello utilizzato effettivamente corrisponde nella realtà. L’obiettivo per cui si sta lavorando per avere risultati entro il 2023 (fine prevista del progetto) è riuscire ad avere un’anteprima di ciò che sarà l’intervento che il radiologo andrà ad effettuare.

Punti di debolezza

• Sono state riscontrate (fino ad oggi 5 marzo 2022) problematiche a causa della centralizzazione degli acquisti.
• L’Università del Molise è l’unico ateneo in Italia ad essersi mobilitato nel campo della modellistica della termoablazione.
• L’ablazione attualmente viene effettuata secondo l’esperienza personale del medico, quindi ha un certo margine d’errore: il risultato è determinato soprattutto dalla “bravura” del medico.

Punti di forza

• L’obiettivo principale del progetto è sempre rimasto invariato.
• Durante lo svolgimento del progetto non sono stati riscontrati problemi di natura amministrativa.
• Si può utilizzare l’informazione medica senza accendere una convenzione con un ente esterno perché si hanno sia ingegneri che medici nello stesso dipartimento.
• Il progetto mira ad avere strumenti di simulazione in anteprima dei risultati della termoablazione, quindi permette lo sviluppo futuro di tecniche di ablazione più efficaci. In futuro il progetto potrebbe continuare e l’intervento potrebbe essere effettuato con le nano tecnologie.

Rischi

L'assenza di personale per il completamento del progetto potrebbe allungare i tempi; inoltre la scarsa disponibilità di materiale ex vivo su cui poter attuare le sperimentazioni, potrebbe impedire il perfezionamento dei modelli di simulazione della termoablazione.

Soluzioni e Idee

Aggirare i problemi amministrativi per procurarsi più personale o materiale per le ricerche, potrebbe rappresentare un punto di svolta per il progetto. In secondo luogo, la collaborazione con più università, anche estere, potrebbe non solo facilitare e velocizzare il progresso di questa ricerca ma anche costruire un legame più stretto tra le facoltà di ingegneria e medicina.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

- Giuseppe Peter Vanoli, professore ordinario dell'Università degli Studi del Molise, ingegnere meccanico, è il responsabile del progetto insieme alla collaborazione del fisico e chimico Luigi Ambrosone, anch'egli professore ordinario dell'Università degli Studi del Molise.
- Dottore Claudio Tucci, è uno dei ricercatori che si occupa della parte modellistica e sperimentale sulla termoablazione

Domande principali

- All'ingegnere meccanico Giuseppe Peter Vanoli:
1. Come sono stati utilizzati i fondi?
2. Durante lo svolgimento del progetto sono stati mai riscontrati problemi di natura amministrativa? Come si sono superati?
3. Per avere dati reali avete delle convenzioni con degli ospedali?

-Al ricercatore Dott. Claudio Tucci:
4. Cosa volete raggiungere attraverso i modelli matematici che state realizzando?

Risposte principali

- Giuseppe Peter Vanoli:
1. I fondi stanziati sono differenti, infatti per realizzare il progetto parte delle spese sono sostenute dall’università altre invece provengono dai fondi europei. Il finanziamento complessivo sarà impiegato sia per l’ingaggio di ricercatori sia per l’acquisto di materiali.
2. In questo progetto in particolare non ci sono stati problemi. Mediamente i problemi sorgono per l'acquisizione di materiale e servizi, non tanto per l'ingaggio di persone. Nel caso in cui vi è un ingaggio di persone, i soldi vengono anticipati proprio dall'università che apre un bando, e dopo gli verranno restituiti dal ministero, quindi non ci sono problemi. I problemi invece si riscontrano nell’acquisto di materiali, perché la pubblica amministrazione deve rivolgersi necessariamente al MePA e questo a volte rallenta gli acquisti. Per quanto riguarda il finanziamento non si sono riscontrati problemi perché l'università ha anticipato i soldi e poi gli sono stati restituiti mentre i problemi (in minima parte) si sono riscontrati proprio a causa della centralizzazione di acquisti.
3. Usiamo i nostri colleghi medici: il fatto di avere nello stesso dipartimento ingegneri e medici è uno dei tanti vantaggi. Si può utilizzare l’informazione medica dal vivo senza accendere una convenzione con un ente esterno.

-Dott. Claudio Tucci:
4. Il ruolo della modellazione ingegneristica dello scambio termico nei tessuti biologici è fondamentale per predire accuratamente la distribuzione della temperatura durante una termoablazione di un tessuto. In questo modo si raggiunge il duplice obiettivo della completa necrosi del tessuto tumorale stesso, evitando la successiva ricomparsa del tumore da un lato e allo stesso tempo la salvaguardia dei tessuti sani circostanti.