REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Che Macello!
Inviato il 2/03/2022 | Di Vincenzo De Franchis
| @eighteenagers19
Descrizione
La struttura nasce come mattatoio della città sin dal 1940 e per ben cinquant’anni ha rappresentato un centro di lavoro per migliaia di lavoratori e operatori commerciali, da quando non è più funzionante, è stata soggetta ad atti vandalici e incurie da parte dei cittadini, diventando un luogo di degrado in una zona del paese importante dal punto di vista sociale. Il progetto consiste in opere di conservazione e recupero dell’ex Macello comunale di Piedimonte Matese, ma al momento i lavori sono fermi. L’area dell’ex macello insiste su un lotto di proprietà comunale, è compreso nella zona F – Zona Attrezzature Collettive. Gli edifici ricadono in zona R.U.A. del vigente P.T.P. “Ambito Massiccio del Matese” approvato con D.M. 04/09/2000. L’area non ricade all’interno della perimetrazione del Parco Regionale del Matese prevista dall’art. 34 L.R. n°18/2000. L’idea iniziale, secondo la quale i lavori di recupero dovessero essere finalizzati ad ospitare un complesso di negozi, fu soppiantata da quella di riqualificare strutturalmente l'ex macello comunale con l’obiettivo di dare una nuova collocazione del comando dei Vigili Urbani, della protezione civile locale, dell’ufficio di piano d’ambito C4 per servizi essenziali ed assistenziali ai cittadini. I lavori sono stati finanziati con risorse comunitarie assegnate dalla Regione Campania mediante la misura di accelerazione della spesa. Si prevede, inoltre, di conservare ed esporre la strumentazione da lavoro d'epoca utilizzata nell'ex Macello, ricadendo, l'edificio, nella categoria dell'archeologia industriale. E’ importante monitorare il progetto in quanto la struttura è abbastanza centrale e vicina a tutti gli istituti scolastici, e l’obiettivo sarà quello di rendere tutta l'area fruibile e utilizzabile come spazio pubblico, come luogo della vita collettiva dei cittadini al fine di migliorare il benessere individuale e sociale.
Cosa abbiamo scoperto
Avanzamento
Il progetto di ristrutturazione e riqualificazione delle strutture facenti parte dell'area dell'ex macello comunale di Piedimonte Matese non risulta ancora concluso. I lavori sono bloccati dal 2019, anno in cui il comune di Piedimonte Matese dichiarò il dissesto finanziario, come abbiamo appreso dalla viva testimonianza dell’ingegnere direttore dei lavori e da l'ex vice sindaco.
Dall'esame dei dati ricavati da “OpenCoesione”, del finanziamento stanziato pari a € 1.270.757,06, sono stati monitorati pagamenti per il solo 51% pari a € 658.776,25. Il finanziamento rientra nel Piano d'Azione Coesione 2014-2020 – Programma POC CAMPANIA Asse tematico PAC Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e per il patrimonio culturale Linea azione PAC Interventi di riqualificazione urbana finalizzati a migliorare il decoro urbano, valorizzare le potenzialità dei centri urbani, recuperare aree in disuso o sottoutilizzate, ridurre il disagio abitativo.
Risultati
Non è stato possibile valutare l’efficacia dell’intervento - Es. il progetto non ha ancora prodotto risultati valutabiliI lavori di ristrutturazione e di riqualificazione della struttura sono al momento bloccati.
Punti di debolezza
I punti di debolezza che elenchiamo sono, in primis, quelli emersi dalle interviste che abbiamo realizzato con i cittadini di Piedimonte:
• Gaetano ci ha detto: "Il blocco dei lavori non è una situazione sostenibile, perché è un posto per Piedimonte che potrebbe rendere, tantissimo, con associazioni socioculturali, una biblioteca e un luogo appunto di ritrovo per i giovani”.
• Edicolante: “La struttura è in uno stato di abbandono, ogni tanto iniziano i lavori ma non vengono mai conclusi”.
• Operatore ecologico: “I lavori sono fermi a causa della nostra politica”.
Le difficoltà riscontrate nell'attuazione del progetto, come ci è stato riferito dall'ex vicesindaco e dall'ingegnere direttore dei lavori, nonché dall'analisi dei dati analizzati dal nostro team, furono inizialmente dovute al fermo dei lavori per via di ricorsi avanzati da altre ditte escluse dalla gara di appalto. Il comune già dal primo finanziamento il 12 ottobre 2015, affidò i lavori alla ditta AV COSTRUZIONI DI AVERSANO NICOLINA. Dopo poco i lavori si fermarono per via di ricorsi avanzati da altre due ditte escluse dalla gara, l’impresa D’Agostino e la Alcas. Dopo vari pronunciamenti che confermavano o ribaltavano gli atti amministrativi del Comune, il TAR Campania affermò che i lavori andavano aggiudicati alla ditta D’Agostino, (come da determina dirigenziale Comune di Piedimonte Matese n.207 del 22/03/2017). La ditta riprese e proseguì i lavori fino al 2019, anno in cui il comune dichiarò il dissesto finanziario e fu commissariato (Delibera N°2 del 10/01/2019 del VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE con Oggetto: DICHIARAZIONE DI DISSESTO FINANZIARIO AI SENSI DELL'ART. 246 DEL D.LGS. N. 267/2000 - ), bloccando così i lavori da poco avanzati.
Punti di forza
I punti di forza si evidenzieranno solo quando i lavori saranno terminati. Solo allora la struttura potrà ridare un nuovo aspetto a tutta l’area dell’ex macello, vicina al centro e alle scuole cittadine, presentandosi come un luogo adeguato ad ospitare un centro polifunzionale e un punto di riferimento di diversi servizi ai cittadini.
Rischi
Se la ristrutturazione dell'ex macello non riprenderà nel più breve tempo possibile, la struttura andrà incontro ad un ulteriore deterioramento vanificando i lavori che fino ad oggi sono stati realizzati.
Come emerso dall'intervista all'ingegnere responsabile dei lavori, l'importo del finanziamento ancora da erogare rischia di non essere più sufficiente per terminare la ristrutturazione, soprattutto in seguito all'aumento dei costi delle materie prime, registrato in questi ultimi tempi.
Soluzioni e Idee
La nostra idea è quella di recuperare e riqualificare lo spazio dell’ex macello e gli edifici in esso presenti e immaginarlo come un centro sociale-culturale che possa diventare un punto di incontro e di riferimento per anziani, giovani e studenti, quindi una struttura di supporto alla città, alle scuole ed in particolare alle fasce più deboli.
La realizzazione di un centro sociale può essere un punto di riferimento per tutti i cittadini locali e non, un luogo dove ritrovarsi, esprimere le proprie capacità, avere occasioni di partecipare alle attività e trascorrere il tempo libero.
Risultati e impatto del monitoraggio
Diffusione dei risultati
Connessioni
- ex vicesindaco, Comune di Piedimonte Matese
- direttore dei lavori, Comuna di Piedimonte Matese
- tesista, Facoltà di architettura
Contatti con i media
Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio
Non le abbiamo contattate
Descrizione del caso
Durante la nostra attività di monitoraggio ci ha colpito da una parte l'entusiasmo e la preparazione dei tecnici interpellati, e dall'altra la diffidenza e la sfiducia da parte dei cittadini intervistati nei confronti dell' amministrazione comunale.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
- Intervista con altre tipologie di persone
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
- Intervista con i referenti politici
Abbiamo intervistato:
-Il prof. Leuci Costantino, ex vicesindaco all'epoca dell’erogazione del finanziamento, l’ingegnere Pietro Terreri, direttore dei lavori che ci hanno fornito informazioni dettagliate sul progetto, sulla dinamica del finanziamento e sui problemi amministrativi e tecnici che hanno portato al blocco dei lavori.
-L' architetto Danilo D'Onofrio che ha sviluppato come tesi di laurea un progetto di recupero dell’ intera area.
-Persone informate in qualità di cittadini di Piedimonte Matese.
Domande principali
-Domanda posta all'ex vicesindaco: cosa ha impedito di raggiungere i risultati preventivati?
-Domanda posta all'ingegnere: l'erogazione rimanente del finanziamento sarà sufficiente a coprire i costi per terminare le opere?
Risposte principali
-Risposta dell'ex vicesindaco: "I lavori sono proseguiti fino al 2019, anno in cui il comune di Piedimonte Matese dichiarò il dissesto finanziario causando il blocco degli stessi."
-Risposta dell'ingegnere: "Probabilmente il finanziamento residuo non basterà a causa del forte aumento dei prezzi delle materie prime."