REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Un museo divertente per imparare giocando: il Children's Museum Verona

Inviato il 3/03/2022 | Di Smart Developers | @S_Developerss

Descrizione

Da due anni è stato inaugurato il “Children’s Museum Verona”, il suo obiettivo è utilizzare il gioco come strumento di apprendimento per avvicinare i bambini al mondo della scienza. Situato nella zona degli ex Magazzini Generali a pochi minuti dal centro storico, è una proposta ludico-didattica destinata a scuole e famiglie che segue il paradigma STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics). Il progetto nasce grazie a un’idea di Pleiadi, un gruppo che opera nell’ambito dell’educazione e della comunicazione, con la collaborazione della Fondazione Cariverona e della Regione Veneto.
Il museo ha la struttura di un grande openspace ed è composto da varie zone:
- "Playground dell'immaginazione" con lo scopo di stimolare la creatività;
- "Genius Zone", la zona delle costruzioni che permette di convertirti in "ingegnere";
- "Muro d'Aria", caratterizzato da un impianto pneumatico;
- "Mostra Suonati" con tanti strumenti musicali che è possibile suonare;
- "Stanza della Luce" nella quale vengono proposti effetti ottici;
- "Water Zone", l’area dedicata ai giochi d’acqua,
- "Trasformati In" che offre la possibilità di assumere le sembianze di animali e personaggi di fantasia.
E' presente un grande scivolo, cui percorso permette di "nuotare" nella "vasca" con le palline.
Il museo offre la possibilità di farti sentire a contatto con la natura, così al centro si trova un grande albero e una "mucca" (artificiale), che è possibile mungere ottenendone del latte. E’ presente una stanza relax in cui è possibile lasciare scarpe e giubbotti. I genitori e i docenti sono invitati a seguire i piccoli utenti durante il tour.
E’ possibile raggiungere il museo sia con mezzi propri che pubblici: è dotato di un parcheggio (per ora di 45 posti auto) che verrà ampliato in futuro. Il Comune di Verona, anche in accordo con il museo, ha varato l’iniziativa “Domeniche Ecologiche”. Essa, rivolta a tutte le famiglie, intende disincentivare l’utilizzo del mezzo proprio a vantaggio di quello pubblico, e soprattutto dell’ambiente. Durante queste giornate i costi relativi al trasporto pubblico vengono completamente azzerati per tutte le famiglie.
Il Children’s Museum Verona aderisce alla rete museale internazionale “Hands On!”: è un museo che offre ai bambini non solo la possibilità di guardare ma anche quella di prendere e scoprire le cose maneggiandole direttamente. La parola d’ordine è infatti “vietato NON toccare”!
Nel primo periodo, da settembre 2019 a febbraio 2020, il museo ha avuto ottimi riscontri, essendo quasi sempre sold out. Nel 2021 ha ospitato oltre 21.000 visitatori, di cui più di un terzo sono stati bambini di età fino a 13 anni, provenienti soprattutto dal centro città. L’affluenza è stata certamente condizionata dalla novità dell’iniziativa e dai giorni di apertura (solo dal venerdì alla domenica) ma soprattutto dalla pandemia: il museo è rimasto chiuso per gran parte del tempo sia nel 2020 (anno dell’inaugurazione) che nel 2021.
Gli accessi hanno finora interessato maggiormente le famiglie, infatti solo alcune scuole primarie hanno potuto sceglierlo come meta delle loro uscite didattiche a causa delle restrizioni al movimento degli studenti. Nel 2022 il museo è stato riaperto, è in funzione e i risultati sono superiori rispetto alle aspettative dei promotori.
I fondi necessari alla realizzazione del museo ammontano a euro 253.290,00 di cui il 70% sono stati a carico delle risorse della politica di coesione e il restante 30% da risorse private.

Per approfondire:
- https://www.cmverona.it/museo
- https://www.pleiadi.net
- https://it.wikipedia.org/wiki/STEM
- https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_dei_bambini
- https://www.fondazionecariverona.org/news/childrensmuseumverona

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto "Children's Museum Verona" è stato realizzato, i finanziamenti sono stati erogati e ora si è in fase di rendicontazione.
La realizzazione del progetto è stata avviata nel secondo semestre nel 2019; divenuto rapidamente operativo le sue attività hanno tuttavia subito un rilevante blocco a causa della pandemia. L'erogazione dei fondi, riportata correttamente nel sito di OpenCoesione (e confermataci nelle interviste dai responsabili) si è conclusa nell'ottobre 2021. Si è in attesa che venga fornita copia della rendicontazione finale prodotta dagli uffici amministrativi di Pleiadi. I finanziamenti pubblici previsti ed erogati sono ammontati a euro 176.344, 00 di cui 88.172 dall'Unione europea, 61.720 dal Fondo di Rotazione e 26.452 da fondi regionali. I restanti 76.946 provengono da co-finanziamenti privati.

Risultati

Intervento molto utile ed efficace - Gli aspetti positivi prevalgono ed è giudicato complessivamente efficace dal punto di vista dell'utente finale

Il progetto ha avuto ottimi riscontri per il primo periodo da settembre 2019 a febbraio 2020, in cui è sempre stato sold out. Il COVID-19 ha ostacolato la frequenza museale, il museo è stato chiuso sia nel 2020 sia nel 2021, pertanto l'utenza ha subito una netta diminuzione. Ciononostante la struttura è stata riaperta, è in funzione e i risultati sono superiori rispetto alle aspettative dei promotori.
Nonostante le difficoltà imposte dal periodo la realizzazione "fisica" del museo (predisposizione degli spazi e delle attrezzature espositive) è stata ultimata in modo da poter accogliere già nei primi 8 mesi di attività oltre 20.000 visitatori. L'adesione alla rete culturale degli altri musei dei bambini italiani si è concretizzata così pure come l'avvio di relazioni di collaborazione con le istituzioni pubbliche e scolastiche del territorio. I primi segnali dal momento della riapertura post pandemica confermano l'interesse e la partecipazione del bacino di utenza di riferimento identificato dai responsabili con il territorio raggiungibile con raggio di due ore di percorrenza (e quindi più che provinciale). Sono in corso di avvio le relazioni con le istituzioni extra - provinciali.

Punti di debolezza

La difficoltà riscontrata nella realizzazione del progetto monitorato si identifica nel raccordo con le istituzioni pubbliche (culturali e non) e con le diverse organizzazioni scolastiche.

Punti di forza

I punti di forza riscontrati nella realizzazione del progetto sono:
1. Ambiente accogliente: design moderno e adatto all'utenza;
2. Metodologie adeguate all'età degli utenti: il gioco è uno strumento di apprendimento;
3. Ottimo accompagnamento didattico: operatori di ottimo livello sia sotto l'aspetto scientifico che quello pedagogico.

Rischi

Non sono previsti rischi per il progetto monitorato.

Soluzioni e Idee

Alcune soluzione ed idee efficaci da proporre sono:
- Ulteriori percorsi destinati ad utenti di maggiore età;
- Attività di workshop in presenza e online;
- Coinvolgimento culturale delle famiglie.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

  • Twitter
  • Facebook
  • Instagram
  • Blog/Sito web del Team
  • Richiesta di audizioni o incontri a porte chiuse

Connessioni

Contatti con i media

  • Altro

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

Non le abbiamo contattate

Descrizione del caso

Il progetto "Children's Museum Verona" ha avuto impatto tra i soggetti che gestiscono il museo. Questa affermazione è frutto di vari episodi concreti, tra cui:
- il coinvolgimento (e la conseguente consapevolezza) degli amministratori pubblici (circoscrizione, assessorato) dell'esistenza e dell'effettiva attuazione del "monitoraggio civico"
- l'opportunità della riproposizione dell'iniziativa delle "domeniche ecologiche", varata dal Comune di Verona, anche in collaborazione con il museo e alla valutazione della risposta positiva verificatasi fra i potenziali utenti (come dimostrato dai dati di affluenza)
- per i promotori scientifici del progetto la soddisfazione ma anche la responsabilità relativa alla contezza che la loro creatura è oggetto di attenzione per i fondi pubblici attribuiti e anche sottoposta, appunto, ad iniziative di monitoraggio
- la produzione (da parte nostra) di materiale divulgativo che può essere messo a disposizione dell'ente attuatore per l'ulteriore promozione e divulgazione tra la cittadinanza.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
  • Intervista con i referenti politici

- Lavinia Luciani: direttrice didattica del Children's Museum Verona;
- Raimondo Dilara: presidente della V circoscrizione;
- Alessio Scaboro: direttore artistico e scientifico del Children's Museum Verona;
- Lucio Biondaro: direttore operativo del Children's Museum Verona;
- Michela Falzi: studentessa/ cittadina informata.

Domande principali

1. Da cosa, da chi e da quante persone è nata l’idea del museo? (Dott.ssa Luciani, Dott. Biondaro, Dott. Scaboro)
2. Il piano di azione inizialmente previsto, è stato modificato significativamente? (Dott. Biondaro, Dott. Scaboro)
3. Cosa ne pensate riguardo l'idea di gemellaggio/ collaborazioni? (Dott.ssa Luciani, Dott. Biondaro, Dott. Scaboro)

Risposte principali

1. L’idea nasce dal gruppo Pleiadi, esattamente da due scienziati: Lucio Biondaro e Alessio Scaboro. Il gruppo Pleiadi è una realtà molto più vecchia del museo, di divulgazione scientifica, che svolge la sua funzione principalmente sul territorio del Nord-Est, si occupa di avvicinare i bambini al mondo della scienza all’interno delle scuole, tramite eventi nelle aziende, scuole e città. Il Museo nasce due anni fa, precisamente a settembre del 2019. Alessio → direttore artistico creativo, Lucio→ parte manageriale e direttore marketing.

2. Inizialmente non abbiamo rispettato le previsioni su due fronti. In corso d’opera abbiamo aggiunto il coraggio di buttarci con dei primi fondi e con il tempo abbiamo implementato il progetto non mantenendo il piano iniziale. Era già un business plan in evoluzione.

3. La pandemia è stato un periodo difficile per tutte le istituzioni culturali italiane ma questo ha permesso di creare la “rete dei musei”, di cui fanno parte quattro musei italiani, tra cui il Museo Dei Bambini di Roma, il Children’s Museum di Verona, la Città Dei Bambini e dei Ragazzi di Genova e il Muba di Milano, che hanno avuto la possibilità di confrontarsi. Il Children's Museum Verona fa parte anche di Hands On, associazione internazionale dei musei dei bambini e di Excite Europea, con i quali si condivide il metodo di apprendimento: "imparare facendo".