REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
DA EX-OSPEDALE A CENTRO POLICULTURALE: STORIA DI UN PROGETTO E DI UNA RINASCITA

Inviato il 3/03/2022 | Di RIGENERATIONZ

Descrizione

L’oggetto del progetto è la riqualificazione urbana dell’ex ospedale della città rigenerato come centro culturale polifunzionale Accabì-Hospital Burresi. La nuova struttura ospita al suo interno: la biblioteca comunale Gaetano Pieraccini, uno spazio per i più piccoli, sale per eventi culturali, la scuola pubblica di musica ed alcuni uffici comunali. Un’altra area è stata riservata a migliorare la fruizione dei servizi pubblici.
Dal 1886 al 2000 la Villa Burresi è stata la sede dell’ospedale della città. I lavori di ristrutturazione, che sono durati circa tre anni, hanno avuto inizio nel Giugno 2009 e sono terminati il 14 Giugno 2012. Il 26 Ottobre 2013 è stato inaugurato il centro Polifunzionale “Accabì-Hospital Burresi”.
Dal 20 Ottobre 2015 nella struttura sono stati trasferiti anche alcuni uffici comunali dalla sede principale.
Il costo totale del progetto ammonta a €6.256.652,11 ed è stato finanziato per il 6,78% da Fondi Europei, per il 48,35% dal Fondo di Rotazione e per il 44,87% dal Comune.
Il monitoraggio ha come obbiettivo valutare e verificare quanto la riqualificazione abbia valorizzato il patrimonio della città e l’offerta culturale ed in particolare l’impatto sulla nostra generazione.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

I lavori di ristrutturazione, del centro Polifunzionale “Accabì-Hospital Burresi”, hanno avuto inizio nel Giugno 2009. Essi sono terminati il 14 Giugno 2012. La struttura è stata inaugurata il 26 Ottobre 2013.

Risultati

Intervento molto utile ed efficace - Gli aspetti positivi prevalgono ed è giudicato complessivamente efficace dal punto di vista dell'utente finale

Il progetto ha restituito ai cittadini una nuova importante area, sostituendo l’ex ospedale.
È avvenuta una riqualificazione dell’area circostante, la quale ha donato una grande ricchezza sociale, culturale ed allo stesso tempo sostenibile ai cittadini e visitatori del territorio. La struttura resta un punto di riferimento importante per la città: se in precedenza aveva come scopo la cura fisica, ora rappresenta un luogo di ristoro per la mente e l’anima.

Punti di debolezza

- La presenza degli uffici comunali, pur rappresentando un oggettivo risparmio finanziario, ha impedito la creazione di ulteriori spazi di socializzazione.

Punti di forza

- La nuova sede della Biblioteca G.Pieraccini è più ampia, accessibile e con un'organizzazione migliore degli spazi rispetto al passato (più postazioni, notevole aumento del patrimonio librario).
- Accessi e prestiti superiori alla media delle biblioteche toscane e delle biblioteche dei comuni da 10.001 a 30.000 abitanti.
- La gestione affidata a terzi della Biblioteca, molto attiva sia nell'organizzazione di eventi per la comunità cittadina che nella comunicazione social.
- Spazi dedicati alle diverse utenze, in particolare l’area dedicata e arredata per i bambini.
- Riduzione dei costi di affitto degli uffici comunali, che avevano sede in un palazzo non di proprietà dell'amministrazione comunale.
- La biblioteca si è dimostrata in grado di rispondere prontamente alle esigenze dovute all'evoluzione della situazione pandemica, ad esempio attivando una cassetta all’esterno della struttura per il prestito e restituzione dei libri.
- Sala eventi a disposizione delle associazioni del territorio.

Rischi

Non sono stati rilevati rischi futuri.

Soluzioni e Idee

- Proseguire con la rigenerazione urbana della città, intesa non solo come riqualificazione di edifici, ma creazione di luoghi e spazi di socialità condivisa.
- Trovare un altro spazio per gli uffici comunali che non comporti un aggravio sulle finanze del comune e destinare l'ala attualmente occupata al progetto di ambiente di ristoro precedentemente ideato.
- Promuovere il coinvolgimento di noi giovani con proposte di eventi sociali affinché possiamo sentirci più consapevoli della gestione dei beni comuni, per una seconda fase da protagonisti del nostro monitoraggio civico.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
  • Intervista con i referenti politici

Assessore alla cultura e Vicesindaco del comune di Poggibonsi, Nicola Berti.

Domande principali

1) Nella gestione della struttura in questi anni sono emersi aspetti critici? Avete individuato aree di miglioramento?
2) L’Accabì ha promosso molti progetti durante gli anni, tra i quali “Born in library”, “700 anni di Dante, “Star Wars Day”, che impatto hanno avuto sulla comunità? L’amministrazione comunale ha verificato quale proposta culturale dell’Accabì ha ottenuto più gradimento?

Risposte principali

1) Il principale aspetto critico è legato alla presenza degli uffici comunali, in quanto nel progetto iniziale non erano previsti. Gli uffici occupano un'intera ala della struttura, che doveva invece essere destinata in parte ad ampliare gli spazi della biblioteca ed in parte ad un'area di ristoro, concepita come un caffè letterario. Inoltre per ragioni legate alla sicurezza degli uffici comunali non è possibile l'apertura serale e nei giorni festivi del centro Accabì.
2) Gli eventi organizzati negli anni, pensati per target diversi di utenza, hanno consentito di avvicinare la comunità al centro culturale e di dargli una connotazione di luogo di socialità a disposizione di tutti i cittadini. Più che il gradimento l'obiettivo dell'amministrazione comunale è mettere al centro della sua azione il cittadino, indipendentemente dalla sua età.