REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Dimostratore per la simulazione di reti, sistemi e applicazioni in modalità realistiche
Inviato il 7/04/2020 | Di error_4A4_
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Descrizione
Cyber Trainer è un progetto che vede Leonardo S.p.A. come capofila di un raggruppamento di enti di ricerca, tra cui l’Università de L’Aquila, e alcune PMI appartenenti al settore eletronico della Regione Abruzzo, quali la Reiss Romoli, la G&A Engineering SRL, la Tekne, la Sintau.
Il progetto, finanziato dalla Regione Abruzzo nell’ambito dell’Asse I del POR FESR Abruzzo 2014-2020, in seno al dominio tecnologico ICT/Aerospazio della RIS3 Abruzzo, è stato selezionato attraverso l’Avviso Pubblico per il “Sostegno a Progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale delle Imprese afferenti ai Domini individuati nella Strategia regionale di Specializzazione Intelligente RIS3 Abruzzo. (PROGETTI superiori a 5 MEuro)”, emanato nel 2016. Il costo totale è di € 7.114.520,50 e il contributo richiesto è di € 3.181.645,33. All'azienda capofila sono destinati € 1.024.082,50.
Il progetto prevede la realizzazione di un dimostratore per la simulazione di reti, sistemi e applicazioni in modalità realistiche, con l’obiettivo di facilitare l’addestramento di responsabili e operatori della cyber security, sia singolarmente che in gruppo. Il dimostratore simulerà scenari di attacco, consentendo di osservare e valutare il comportamento degli operatori e degli attaccanti, e avrà caratteristiche di elevata flessibilità e gestibilità. Sarà inoltre possibile riprodurre tipologie di reti diversificate, sia civili che militari, e la capacità di integrare, negli scenari, sistemi non altrimenti riproducibili.
Cosa abbiamo scoperto
Avanzamento
Il progetto è in fase di svolgimento, in particolare si trova nell’ultimo semestre di attività. La conclusione, che era prevista per il 13 febbraio 2020, è stata prorogata a dicembre 2020. E’ stato effettuato il 40% dei pagamenti dovuti alla Leonardo Spa.
Risultati
Non è stato possibile valutare l’efficacia dell’intervento - Es. il progetto non ha ancora prodotto risultati valutabiliIl progetto non è concluso e pertanto non è possibile valutarne i risultati dal punto di vista dell’utente finale, ma, già nell’avvio dello stesso, si possono individuare degli esiti positivi: basti considerare le ricadute in termini di know-how acquisibile, di impatto tecnologico, di impatto di filiera, di grado di trasferibilità dei risultati di valorizzazione del capitale umano, di ricadute occupazionali e di impatto ambientale. L’attuale situazione di emergenza Covid ha portato ad un’esponenziale remotizzazione del lavoro ed all’implementazione dello “smart working” come modalità “stabile” e, o alternativa, di prestazione dell’attività lavorativa con l’utilizzo massivo della rete quale infrastruttura di riferimento anche per attività normalmente svolte con modalità “ordinarie”. La sicurezza dei contenuti e delle operazioni on line sono quindi divenute elementi centrali, risultando particolarmente apprezzabili come output del progetto, in termini di trasferibilità dei risultati e delle soluzioni rinvenute.
Punti di debolezza
Il progetto, attualmente in corso di realizzazione, non presenta particolari debolezze; qualche criticità si è riscontrata nella gestione delle attività, ritardandone la conclusione. La complessità della gestione del progetto, dovuta all’eterogeneità ed alla molteplicità degli stakeholder, può limitare il dinamismo e la velocità richiesti da uno scenario quale quello della cyber security.
Punti di forza
Oltre alle evidenti ricadute dirette nel settore ICT, il progetto ha attinenza e forte potenzialità di ricaduta trasversale su settori applicativi di rilievo per la Regione Abruzzo, con inerenza alla cyber security e alla micro elettronica. Inoltre, le PMI locali, attive nei settori di intervento, potranno avere accesso ad ambienti di addestramento, sperimentazione e test, altrimenti inaccessibili perché fuori dalla loro capacità di gestione economica autonoma.
Altro punto di forza, particolarmente apprezzabile è nel fatto che il progetto garantisce la propensione verso modelli collaborativi con la ricerca pubblica e privata e nuovi rapporti e metodologie di collaborazione. Spesso la necessità di adottare strategie di innovazione sistematica e continua nei prodotti, nei servizi e nelle tecnologie, finisce per scontrarsi nelle imprese con limiti strutturali, organizzativi e finanziari. Qui, la creazione di una unità di servizio si traduce, invece, in un modello di governance capace di far interagire i diversi attori, sollecitandoli ad adottare strategie di innovazione aperta e continua nei prodotti, nei servizi e nelle tecnologie, ponendoli in relazione in base alle esigenze avvertite, nonché promuovendo investimenti sulle modalità di comunicazione capaci di creare valore reciproco.
Rischi
Non si prefigurano rischi futuri; con frequenza semestrale, è stata redatta una relazione di gestione del progetto che comprende anche l’analisi qualitativa dei risultati e il rapporto di gestione dei rischi.
Soluzioni e Idee
Considerate le potenzialità del progetto, per valorizzarne esiti e ricaduta, si auspicano misure volte a favorire le attività di divulgazione e di disseminazione dei risultati, il coinvolgimento degli utenti finali e degli stakeholders, relazioni con altri progetti per favorire la crescita ed un migliore posizionamento dell’Abruzzo nell’ambito del dominio tecnologico ICT.
Risultati e impatto del monitoraggio
Diffusione dei risultati
Connessioni
- Funzionario pubblico, Provincia di Chieti
- Funzionario pubblico, Tekne
Contatti con i media
Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio
Non le abbiamo contattate
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
Abbiamo cercato di reperire informazoni contattando interlocutori delle diverse aziende coinvolte. Ci sono stati scambi con la capofila Leonardo – divisione Cyber Security, nelle persone del dott. Paolo D’Antoni, referente del progetto, e del dott. Vincenzo Fiordigigli. Era stato pianificato un loro intervento in occasione dell’Open Data Day che è stato poi annullato a causa dell’emergenza Covid.
Abbiamo predisposto interviste a distanza con il dott. Daniele Antinarella, funzionario responsabile dell’attuazione del progetto per la Regione Abruzzo, soggetto programmatore di Cyber Trainer, e il dott. Francesco Barcio, referente della Tekne (una tra le PMI della filiera atta alla sicurezza nelle nuove tecnologie di comunicazione).
Domande principali
1. Le esigenze dell’impresa trovano risposte adeguate nello stato della ricerca?
2. Azienda e ricerca riescono, con tali progetti, a sollecitare nuove possibilità occupazionali?
Risposte principali
1. "L’impatto dell’iniziativa sulle aziende proponenti è del tutto evidente, nella misura in cui il progetto contribuisce a supportare l’innovazione e l’arricchimento di competenze e di tecnologie. Tali fattori sono rilevanti e strategici per migliorare il livello competitivo di tutti i proponenti, essendo le tematiche illustrate nella proposta progettuale interconnesse, evidentemente, con le loro missioni aziendali o istituzionali. Le finalità del progetto permettono un avanzamento per tutti i proponenti in termini di innovazione e di dotazione tecnologica, con il conseguente miglioramento del relativo posizionamento competitivo e consentono di valutare la possibilità di realizzare nuove iniziative imprenditoriali, basate sull’erogazione di servizi, che possono essere realizzate sulla base di accordi tra i proponenti, da formalizzarsi successivamente al termine del progetto. … La scelta di porre attenzione a questo settore strategico consente, tra l’altro, di valorizzare al meglio le competenze di alcune qualificate PMI presenti sul territorio, dando valore al loro know-how che ritrova collegamento strutturato con una filiera che, oggi, permette loro di svolgere il ruolo di coprotagoniste nello sviluppo dell’innovazione; caratteristiche rappresentative dell’intero settore di industria che possono portare a sopperire alle carenze di radicamento industriale. Gli obiettivi del progetto, di costituire metodologie e tecnologie flessibili, sono trasversali a molti domini di applicazione; ciò consentirà, in fase di maturità industriale, di prendere in considerazione, oltre ai casi d’uso focalizzati sulla sicurezza delle reti, sulla sicurezza dei veicoli e sulla gestione degli edifici, già inseriti nella proposta, altri scenari applicativi, aumentando, di conseguenza, le numerose opportunità di trasferimento tecnologico già individuate." ( Dott. Antinarella, funzionario responsabile dell’attuazione del progetto per la Regione Abruzzo)
2. "In relazione all’effettivo sviluppo dei volumi di mercato, si stima un impatto occupazionale come difesa di posti di lavoro esistenti. Infatti, a fronte dei continui cambiamenti imposti dalle dinamiche del settore della cyber security, il progetto permette la riqualificazione di alcuni dipendenti verso competenze e ruoli professionali maggiormente adeguate alle richieste del mercato che si prefigurano nel medio periodo. Il progetto consente, nella panoramica dinamica di mercato rilevata, di conservare occupazione e/o crearne di nuova, per offrire al territorio della Regione Abruzzo l’opportunità di caratterizzarsi come bacino di competenza nazionale sulla sicurezza informatica e contribuire al processo di digitalizzazione del Paese con un approccio orientato alla sicurezza, con la conseguente possibilità di creazione di nuovi posti di lavoro nel territorio." ( Dott. Antinarella, funzionario responsabile dell’attuazione del progetto per la Regione Abruzzo)