REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
SICILIA, TERRA DI RISCATTO: a Bagheria, un centro di eccellenza nella ricerca e nella cura oncologica, ospitato presso un immobile confiscato alla mafia: il Dipartimento Rizzoli

Inviato il 6/04/2022 | Di Treat Team | @treat team

Descrizione

Il progetto che abbiamo scelto di monitorare è "POTENZIAMENTO STRUTTURALE DI UNA RETE DI ECCELLENZA PER LA RICERCA PRECLINICA E CLINICA SULLA TERAPIA PERSONALIZZATA IN ONCOLOGIA E IN MEDICINA RIGENERATIVA". La sede presso cui è stato realizzato è il DIPARTIMENTO RIZZOLI di Bagheria, una "costola fuori regione " dell'IOR (Istituto Ortopedico Rizzoli) di Bologna. Il Dipartimento Rizzoli è ospitato dal 2011, in regime di convenzione con l'Assessorato alla Salute della Regione Sicilia, presso la struttura sanitaria "Villa Santa Teresa", nella quale coabita con il servizio di Diagnostica "Villa Santa Teresa" e con il servizio di Medicina Nucleare "san Gaetano", ospitato presso la struttura sanitaria "Villa Santa Teresa". Abbiamo scelto di seguire questo progetto in modo tale da sensibilizzare l'opinione pubblica su strutture e risorse poco sconosciute all'interno dell'area metropolitana e usufruibili da tutto il territorio siculo, in quanto parte del Sistema Sanitario Nazionale. Gli obiettivi di questo progetto sono stati la dotazione strutturale di un laboratorio per la ricerca oncologica legata a patologie dell'apparato muscolo-scheletrico, che operasse in sinergia con l'attività chirurgica complessa monospecialistica del Dipartimento: esso è un IRCCS (Istituto di Ricerca e di Cura a Carattere Scientifico) ed ha attivato convenzioni con diversi Enti ospedalieri e di ricerca del territorio, dall'Ospedale Civico di Palermo all'Università degli Studi di Palermo.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto ci è stato presentato dai dirigenti del Dipartimento Rizzoli di Bagheria: il dott. GIOVANNI PIGNATTI, Direttore Clinico e Responsabile dell'Unità Operativa Complessa (U.O.C.) di Ortopedia Generale, il dott. ENNIO RUSTICO, Responsabile Sanitario, la dott.ssa LAVINIA RAIMONDI, biologa e ricercatrice, il dott. GIUSEPPE DIMITRI, Responsabile Area Infermieristica. Il progetto è, ad oggi, concluso.

Risultati

Intervento molto utile ed efficace - Gli aspetti positivi prevalgono ed è giudicato complessivamente efficace dal punto di vista dell'utente finale

Il progetto ha consentito la costituzione stabile di un Laboratorio di Scienze omiche per la medicina personalizzata. Si intende per "scienze omiche" discipline che hanno ad oggetto uno studio molto approfondito della cellula, tale da consentire lo sviluppo di terapie personalizzate, di precisione, dunque più sicure ed efficaci.
Il laboratorio del Dipartimento Rizzoli, potenziato attraverso il finanziamento da noi monitorato è articolato in 2 sedi: una interna al Dipartimento Rizzoli nella sede di Villa Santa Teresa, l'altra presso il Laboratorio di Biomedicina della Facoltà di Medicina dell'Università di Palermo. Nel laboratorio interno al Dipartimento si trova la strumentazione necessaria per la ricerca immediata e la lavorazione del campione subito dopo il prelievo in sala operatoria; la sede di Palermo ospita la strumentazione più ampia. I biologi e ricercatori del Dipartimento operano tra le due sedi; quello che sembrerebbe un disagio è stato convertito in opportunità, rendendo possibili collaborazioni sinergiche con i ricercatori del Laboratorio di Biomedicina, collaborazioni che hanno prodotto numerosi lavori scientifici pubblicati, molti dei quali in lingua inglese.

Punti di debolezza

-Assenza di spazi all'interno della struttura di Villa Santa Teresa per ospitare l'intera strumentazione finanziata dal progetto; conseguente necessità di lavorare su 2 sedi;
-Parziale collaborazione con altri enti sanitari all'interno del territorio: l'attività chirurgica realizzata dal Dipartimento relativamente all'apparato muscolo-scheletrico è di alta complessità: è stata la prima struttura per numero di interventi di protesi di anca in Sicilia (fonte PNE 2017) e la seconda per numero di interventi di protesi di ginocchio (fonte PNE 2017); essa esegue anche interventi su pazienti pediatrici e di particolare complessità oncologica, come quelli di sostituzione integrale del femore e di innesto osseo. L'attività operatoria è integrata con l'attività di ricerca e l'attività di cura, accompagnando il paziente dalla prima diagnosi alla riabilitazione e al recupero, mediante una integrata piattaforma ospedaliera, in sede. E', dunque, essenziale una collaborazione multiforme con le strutture sanitarie locali e provinciali, che in alcuni casi non è risultata efficace ed agile.

Punti di forza

-Potenziamento della struttura di alta specializzazione, con conseguente riduzione della mobilità passiva (necessario spostamento dei pazienti verso strutture sanitarie settentrionali);
-Integrazione con enti sanitari e di ricerca (ospedali ed università);
-Stabilizzazione della piattaforma in un laboratorio autonomo con possibilità di richiesta di ulteriori finanziamenti e collaborazione sistematica con i ricercatori di biomedicina, documentata tramite pubblicazione di numerosi lavori scientifici.

Rischi

La determinazione, la passione, la competenza, la sinergia tra le figure apicali e i settori di intervento del Dipartimento Rizzoli di Bagheria con cui abbiamo dialogato ci rendono fiduciosi sulla valorizzazione dei fondi erogati.

Soluzioni e Idee

- Migliore coordinamento tra le strutture sanitarie del territorio locale, provinciale, regionale, mediante Protocolli proposti, curati, monitorati dall'Assessorato Regionale alla Sanità
- Realizzazione di Reti, formalizzate tramite protocolli, tra Enti sanitari affini, in modo da costituire una "filiera sanitaria" territoriale

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

  • Richiesta di audizioni o incontri a porte chiuse
  • Interviste ai media

Connessioni

Contatti con i media

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

  • Promesse concrete

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone

Dott. Ennio Rustico (responsabile sanitario Rizzoli Bagheria)
Dott. Giovanni Pignatti (direttore clinico e responsabile dell'unità operativa complessa di ortopedia generale del dipartimento Rizzoli Bagheria)
Dott. Giuseppe Dimitri (responsabile area infermieristica Rizzoli Bagheria)
Dott.ssa Lavinia Raimondi (Biologa e ricercatrice in servizio su progetti di ricerca del dipartimento)
Dott. Pino Maniaci, giornalista, sulla storia dell'immobile "Villa Santa Teresa"

Domande principali

1. Quale è la specificità del Dipartimento Rizzoli di Bagheria? (domanda rivolta al dott. Ennio Rustico)

2. L''attività di ricerca attraverso la strumentazione di precisione acquisita dal Rizzoli tramite il finanziamento a che cosa è rivolta in particolare? (domanda rivolta alla dott.ssa Raimondi)

Risposte principali

1. Il Rizzoli è un istituto di ricerca e cura a carattere scientifico, una particolarità che posseggono circa 50 enti ospedalieri nell'intero territorio nazionale; in particolare, è un istituto monospecialistico che tratta strettamente patologie dell'apparato muscolo-scheletrico. La "mission" del Rizzoli è la chirurgia di alta complessità: in particolare, nelle sale operatorie del Dipartimento si eseguono interventi sul rachide, interventi per l'impianto di protesi, interventi oncologici, anche di sostituzione integrale del femore e di innesto osseo. L'attività operatoria è integrata con attività di ricerca di precisione e attività di cura, in reparti di degenza ospedaliera e riabilitazione.

2. La strumentazione d'avanguardia di cui sono stati dotati i nostri laboratori ci ha consentito di concentrare la nostra osservazione sulle vescicole, visibili nel plasma, rilasciate dalle cellule tumorali: tali vescicole vanno in circolo e sono responsabili della creazione delle cosiddette "nicchie premetastatiche": nostro intento è quello di isolarle e studiarle, in modo da comprendere come varia la loro espressione genica e da mettere a punto metodiche diagnostiche innovative e precoci. Stiamo compiendo questo studio su materiale genetico relativamente a diverse patologie oncologiche che, durante la loro progressione, sviluppano metastasi ossee; applichiamo protocolli condivisi di ricerca tra biologi e chirurghi, lavorando su campioni provenienti dal campo operatorio e acquisendo informazioni da evidenze cliniche rilevate dai chirurghi che seguono il decorso dei pazienti. Questa sinergia fondamentale ha permesso anche di elaborare un Protocollo innovativo per la ricerca sui fattori genetici diagnostici, ma anche predittivi, del peggioramento della scoliosi.