REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
IL PROGETTO INTENSE - Itinerari Turistici Sostenibili

Inviato il 26/04/2022 | Di pedaliamo_per_l_ambiente | @per_l_ambiente

Descrizione

Il Progetto si chiama Intense – itinerari turistici sostenibili. Il nostro primo passo è stato capire che cosa fosse prima ancora di andare a cercare altri dati. Una volta acquisiti i dettagli sul progetto abbiamo iniziato la nostra analisi. Abbiamo usato i nostri strumenti digitali e la rete Internet proprio per approfondire e per ricavare il maggior numero di informazioni possibili. Abbiamo perciò scoperto che esistevano siti con link che rimandavano ad altri siti, file scaricabili e documenti disponibili in linea. Abbiamo anche avuto dei contatti con esponenti istituzionali e figure professionali che si sono occupate in prima persona del progetto stesso e che ci hanno dato risposte via Skype, per telefono e via email.
Il sito della Regione Sardegna ne parla in un articolo di presentazione di un evento del dicembre 2018 e legato a Intense e dice: “Il parco di Porto Conte rappresenta il modello cicloescursionistico della Sardegna nell’ambito di INTENSE. I percorsi cicloescursionistici si snodano lungo i tre principali comprensori del parco (Capo Caccia, Punta Giglio e Monte Doglia-Arenosu), garantiscono valori naturalistici e culturali, sicurezza, accessibilità attraverso la rete viaria, interconnessione fra tracciati e interfaccia con i tracciati previsti dal piano della Rete ciclabile della Sardegna. Assessorato regionale del Turismo e azienda speciale del parco di Porto Conte hanno condiviso un piano per interventi di ripristino e miglioramento su percorsi già esistenti e sulla segnaletica. È stata completata l’analisi del contesto, dell’accessibilità e della fruizione del parco; individuati porte d’accesso, centri, poli di fruizione e aree di fruizione integrata.” (https://www.regione.sardegna.it/j/v/2568?s=380916&v=2&c=3692&t=1).
Innanzitutto, il progetto Intense nel suo complesso è stato finanziato per la maggior percentuale tramite fondi FESR e cofinanziato dal Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020 (4.335.000 su 5.100.00 di euro). Per la Sardegna, la cifra è stata di € 346.300,00 di cui contributo FESR 294.355,00 pari all’85% del valore del budget di progetto. In questo periodo sono state portate a termine varie parti del progetto: dalla creazione degli hub posti fisicamente nelle località scelte fino alla creazione di un sistema informatico per la promozione degli itinerari turistici.
Gli itinerari turistici considerati sono precisamente cicloturistici proprio perché sono dei percorsi realizzati per chi ama pedalare immerso nella natura e muoversi in modo sostenibile. Le varie regioni si sono occupate di aspetti diversi ma hanno in comune l’idea di valorizzare le loro zone, soprattutto quelle fruibili da parte di un turista amante della natura ma che vuole usufruire di infrastrutture attrezzate per questo tipo di attività. Si è voluto anche pensare a un modo per destagionalizzare il flusso turistico soprattutto per regioni a vocazione turistica balneare.
Le varie regioni hanno standard condivisi che sono reperibili sulle Risorse correlate nel sito Interreg, sul file Che cosa si realizza, T2.2.3_IT&FR.
L’obiettivo era quello di conciliare due aspetti fondamentali: preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’efficienza delle risorse. Su questo abbiamo focalizzato la nostra attenzione e sulla valorizzazione di questo tipo di attività per incrementare l’uso della bici da parte di giovani, per incrementare le entrate economiche per gli operatori del settore, per incentivare le istituzioni a realizzare infrastrutture in zone spesso trascurate. Allo stesso tempo, però, abbiamo posto l’attenzione sul rispetto della natura perché anche le ciclovie che hanno un basso impatto ambientale possono incidere sull’ambiente in vari modi (i ciclisti che potrebbero abbandonare rifiuti nei percorsi, spesso ubicati in riserve naturalistiche; l’abbandono di parti di bici o pezzi di ricambio; le gomme che sono fatte di materiali inquinanti; la cementificazione in zone che invece dovrebbero restare incontaminate; la realizzazione dei percorsi in zone da proteggere).
Abbiamo preso in considerazione dati sull’uso delle bici precedenti l’avvio del progetto, poi il Piano regionale della mobilità ciclistica della Sardegna, gli indirizzi tecnici relativi a Intense e il piano per la realizzazione di itinerari ciclabili regionali, che ipotizzano percorsi che vanno oltre quelli voluti tramite Intense.
Nel file Output T1 002, abbiamo scoperto che la ciclovia sarda nel progetto doveva essere di 686 Km suddivisi in varie tappe. In questo documento compare un quadro conoscitivo e un quadro progettuale e si evidenziano le criticità.
Ci sono vari partner, tra cui il CRS4 (Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna) e il CIREM (Centro Interuniversitario di Ricerche Economiche e Mobilità).
Il CRS4 si è occupato dell’analisi dello stato dell’arte sulla gestione delle informazioni collegabili ai percorsi ciclabili ed escursionistici nelle Regioni Partner; del modello dei dati Intense per la rete ciclabile e quella ciclo-escursionistica; del calcolo degli indicatori intense per la rete ciclabile e quella ciclo-escursionistica; delle tassonomie intense.
Il CIREM si è occupato di fare un prospetto con il calcolo dei costi degli interventi prioritari e a completamento della ciclovia sarda.
Altri dati raccolti riguardano l’importanza del cicloturismo e i benefici che se ne traggono. Mentre abbiamo trovato sul Piano della Regione dati relativi all’uso della bici in Europa nel 2016, noi abbiamo fatto un sondaggio costituito da una serie di domande, tra le quali c’erano appunto dei quesiti riguardanti questo aspetto.
I vantaggi economici di questo tipo di turismo sono abbastanza importanti ma vanno ancor più valorizzati. Si genera reddito e occupazione a livello locale non solo per quanto riguarda gli aspetti legati all’escursione singola nella ciclovia ma anche per le strutture ricettive e per tutte le altre attività del territorio. Anche le ricadute sull’ambiente sono positive. Intanto, si usano meno mezzi che consumano combustibili fossili anche per spostarsi verso le spiagge, molto vicine alle ciclovie di Porto Conte e poi si riqualificano territori e zone magari trascurati per lungo tempo. Anche l’inquinamento acustico è ridotto con l’utilizzo della bici. Inoltre, per lo spostamento esiste una rete di trasporti pubblici, treni e autobus, predisposti per il trasporto di questo mezzo a due ruote.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Trattandosi di una sperimentazione tra scuole di diverse regioni italiane, ciascun gruppo ha monitorato lo stesso progetto ma nel proprio ambito regionale, per cui noi ci siamo occupati della situazione e dello sviluppo e realizzazione delle ciclovie nella zona del Paro di Porto Conte in Sardegna. Il progetto risulta concluso: nell'intervista inviata tramite email dal funzionario della Regione Sardegna, Assessorato al Turismo, alla domanda se il progetto è concluso ci è stato confermato che risulta concluso al 31 Dicembre 2020.

Risultati

Intervento utile ma presenta problemi - Ha avuto alcuni risultati positivi ed è tutto sommato utile, anche se presenta anche aspetti negativi

Si è realizzato un Hub cicloescursionistico nel Parco di Porto Conte con tre piste appartenenti al progetto Intense. Le piste sono poco conosciute, per il momento, e sottoutilizzate. Ciò è dovuto anche al fatto che con la pandemia il turismo ne ha risentito in modo pesante.

Punti di debolezza

Le tre piste del Parco di Porto Conte non sono collegate tra loro quindi il turista-ciclista deve spesso uscire dalle piste e utilizzare la strada statale correndo maggiori rischi.

Punti di forza

Il progetto è stato realizzato nella sua interezza e si trova in una zona storico-naturalistica molto interessante e che attira la curiosità di molti turisti, soprattutto provenienti da altri stati.
Per quanto riguarda la Sardegna, la conclusione del progetto è stata confermata da tutti i soggetti intervistati (Ente Forestas, CRS4, Regione Sardegna). Compaiono anche dei file pdf in siti istituzionali come quello delle Regione Sardegna o dell'Ente Forestas.

Rischi

Il rischio è che le piste così strutturate vengano poco considerate dagli utenti e quindi abbandonate.

Soluzioni e Idee

Servirebbero: una maggiore pubblicizzazione delle piste stesse, un maggiore coinvolgimento della cittadinanza, la creazione una rete con le scuole per attirare i giovani a queste modalità di fruizione delle bellezze paesaggistiche e storiche locali.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

  • Twitter
  • Instagram

Connessioni

  • Quotidiano locale,
  • CRS4, Centro ricerca studi superiori Sardegna
  • Funzionario , Regione Sardegna
  • Docente e referente piste ciclabili Intense, Docente Università Cagliari
  • Funzionario, Ente Forestas

Contatti con i media

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

Non le abbiamo contattate

Descrizione del caso

Noi abbiamo realizzato delle interviste e ci siamo basati sui dati disponibili online. Siamo andati sul posto per vedere quanto effettivamente fosse funzionante il progetto concluso. Crediamo che il nostro monitoraggio sia stato utile per noi per renderci conto di come funzionano alcuni aspetti della società ma non siamo soddisfatti perché non crediamo di essere riusciti a influenzare in qualche modo i soggetti che hanno attuato il progetto.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
  • Intervista con i referenti politici

Eva Barbara Lorrai, ricercatrice expert presso il programma "Geographic Information Systems" del settore "Reti e sistemi ad alte prestazioni" del CRS4
Italo Meloni, docente di Pianificazione dei Trasporti presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale ed Architettura dell'Università di Cagliari; CIREM, partner progetto Intense
Cristina Pilo, Agenzia Forestas, coordinatrice del Progetto INTENSE (Itinerari Turistici Sostenibili dell’Area Transfrontaliera) PC Italia- Francia Marittimo
Tiziano Onnis, funzionario direttivo Regione Sardegna, Assessorato Turismo, artigianato e commercio

Domande principali

Domanda posta a Tiziano Onnis, funzionario direttivo Regione Sardegna, Assessorato Turismo, artigianato e commercio: È vostra intenzione collegare tutte le aree più turistiche con una pista ciclabile?
Domanda posta a Eva Barbara Lorrai, ricercatrice expert presso il programma "Geographic Information Systems" del settore "Reti e sistemi ad alte prestazioni" del CRS4: Sono previsti fondi anche con sponsor privati per realizzare e mettere a regime i sistemi informativi geografici che sono un riferimento molto importante in un mondo digitalizzato come il nostro?

Risposte principali

-- È vostra intenzione collegare tutte le aree più turistiche con una pista ciclabile?
La Regione Sardegna ha già da tempo programmato diverse iniziative che prevedono di collegare attraverso una pista ciclabile le aree del territorio regionale comprese le aree più turistiche. Sono interventi che vedono coinvolti più Assessorati ed Enti Regionali. Tra gli interventi più importanti ci sono Protocollo di intesa tra Ministero delle infrastrutture e trasporti Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e Regione Autonoma della Sardegna sottoscritto il 9.8.2017 per la progettazione e realizzazione della Ciclovia della Sardegna all’interno del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche, il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica della Sardegna (approvato con Delibera GR 11 dicembre 2018, n. 60/20) e la R.E.S. Rete escursionistica della Sardegna come previsto dalla Delibera di Giunta Regionale n. 23/80 del 22.06.2021 https://delibere.regione.sardegna.it/it/homepage.page?selectedNode=date_2021_06_22
L’attuazione della R.E.S., dovrebbe prevedere anche l’utilizzo degli itinerari cicloturistici mappati attraverso il progetto INTENSE.
-- Sono previsti fondi anche con sponsor privati per realizzare e mettere a regime i sistemi informativi geografici che sono un riferimento molto importante in un mondo digitalizzato come il nostro?
Alcuni sistemi informativi sono già stati predisposti anche nell’ambito del progetto INTENSE, e si sta lavorando affinché vengano utilizzati al meglio con lo sviluppo della R.E.S. e con altre iniziative in corso di programmazione da parte dell’Assessorato del Turismo. Il CRS4 (Centro Ricerca e Sviluppo Studi Superiori Sardegna) si è occupato del sistema informativo per la promozione della rete ciclo-escursionistica del progetto INTENSE. Il CRS4 si occupa infatti di "attività di ricerca del Programma GIS (Sistemi Informativi Geografici) [che] sono focalizzate sulla progettazione e lo sviluppo di applicazioni finalizzate alla realizzazione di DSS (Sistemi di Supporto alle Decisioni) in ambito urbanistico, industriale, ambientale, sanitario, turistico e culturale."