REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
MARGINAMENTO TRATTI ANTISTANTI DELLE DITTE ALCOA ED ENEL, SPONDA SUD DEL CANALE INDUSTRIALE SUD

Inviato il 16/02/2023 | Di l'H2O a cuore | @lH2Oacuore

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

Il progetto integrato Fusina è un intervento di carattere strategico perché consiste in interventi di marginamento delle sponde delle aree a terra nel Sito di Interesse Nazionale di Venezia - Porto Marghera. In particolare esso prevede la gestione dei sedimenti più inquinati provenienti dallo scavo dei canali industriali e portuali di Marghera, fornendo servizi connessi ad esigenze di bonifica e di riqualificazione delle aree interessate, migliorando così, la rete idrica di Venezia-Marghera.
L’intervento ha, quindi, come obiettivi: la diminuzione dell’inquinamento nelle acque lagunari, un trattamento degli scarichi civili, un’ottimizzazione della gestione delle risorse idriche e una bonifica sostanziale di alcuni siti di Porto-Marghera.

Attività previste

I marginamenti sono un muro di palancole di acciaio infissi nel terreno i quali, grazie a un sistema di incastro verticale creano una parete continua di contenimento. L’intervento prevede la realizzazione di una banchina operativa lunga 525 m. La struttura è un sistema a cavalletta costruita da diaframma in calcestruzzo alta 21m, completa di tiranti orizzontali in acciaio, pali FDP verticali e barre autoperforati inclinate a 30°/35°. E’ prevista, inoltre un sistema di tubazioni per convogliare le acque di falda. La fine dei lavori per il lotto Alcoa è previsto entro il 31.12.23 mentre per il lotto Enel entro il 2024.

Origine del progetto

Il progetto rientra nell’accordo di programma del 16.04.2012 afferente “ procedimento di bonifica e risanamento ambientale” nel quale si prevede che la Regione Veneto provvederà a realizzare alcuni tratti di marginamento finalizzati a “chiudere” le due macroisole “ Nuovo Petrolchimico” e “ Fusina”.
In particolare, il progetto “ marginamento tratti antistanti le ditte Alcoa ed Enel, sponda sud del Canale industriale sud rientra al punto 7 del programma degli interventi per un importo totale di euro 33.800.000,00 di cui euro 32.122.368,01 sono a carico del bilancio del MATTM e euro 1.677.631,99 fondi finanziati dal FSC programma 2014-2020, come risulta dal piano degli interventi deliberati dalla giunta Regionale n.35 del 10 marzo 2020 (art.4 allegato A dell’accordo di programma).
Al fine di velocizzare tutti gli interventi di bonifica riguardanti il SIN di Venezia -porto Marghera è stata istituita una “Cabina di regia per il SIN di Porto Marghera” , nata dall’intesa tra il MATTM , la Regione Veneto, il Comune di Venezia e l’autorità del sistema portuale del mare adriatico settentrionale, allo scopo di coordinare tutte le procedure di intervento e rendere più agevole le procedure amministrative.
L’attività di progettazione e di esecuzione dell’opera è stata affidata dalla Regione Veneto alla società Veneto Acque spa in quanto società specializzata in materia di bonifica di siti inquinanti di competenza pubblica e per avere acquisito nel settore una significativa esperienza grazie anche alla specializzazione di figure professionali.
Il progetto Fusina si inserisce all’interno di altre varie infrastrutture pubbliche di bonifica del territorio come l’impianto SG 31, per il trattamento delle acque e l’incenerimento fanghi, la Cassa di colmata A per la fitodepurazione dei reflui di origine civile e altri ancora.

Soggetti Beneficiari

Il progetto ha una rilevanza strategica perché attraverso la costruzione dei marginamenti si viene a costituire una grande muraglia che dovrebbe isolare la laguna dai veleni provenienti dalla lavorazione industriale di oltre cinquant’anni. Grazie a questi marginamenti l’inquinamento sarà ridotto permettendo così tutta la comunità civile di vivere in un ambiente più salubre. Un ambiente meno inquinante attira anche l’interesse di tutti i giovani che sono spesso sensibili a questi temi.

Contesto

In particolare Il progetto nasce dall’esigenza di ridurre l’inquinamento generato nel bacino scolante e sversato nella laguna di Venezia, tramite il controllo centralizzato e il trattamento spinto dei reflui e la loro estromissione dalla laguna; bonificare i siti inquinati di Porto Marghera; ottimizzare la gestione delle risorse idriche, poiché il riuso delle acque depurate per scopi non potabili all’interno dell’area di Porto Marghera (per la maggior parte destinate alle centrali ENEL) permetterà di liberare risorse idriche di buona qualità del fiume Sile per essere utilizzati a scopo potabile; la riqualificazione ambientale della Cassa di Colmata “A” di estensione pari a circa 100 ha, diventerà un’area attrezzata fruibile in una zona di transizione tra la terraferma e la laguna. In quest’area si verrà a creare un habitat naturale diversificato, in grado di fornire importanti opportunità per i diversi usi ricreativi e di educazione ambientale e costituirà un polmone verde che si congiungerà con le aree verdi nell’entroterra veneziano, quali il Bosco di Mestre e il Parco di S. Giuliano e il parco lineare di Moranzani; il ripristino dei fondali dei canali navigabili: individuando in località Moranzani un sito di stoccaggio definitivo, per lo smaltimento dei sedimenti di dragaggio che, per la loro contaminazione, non possono essere smaltiti all’interno della conterminazione lagunare.

Avanzamento

Il Team ha intervistato l’ingegnere Trevisan Francesco della Veneto acqua s.p.a che ci ha comunicato che Il progetto doveva essere ultimato entro il mese di febbraio 2023, ma ci sono stati dei rallentamenti per il sito Enel perché i lavori sono stati bloccati per consentire, da un lato, la bonifica bellica, e, dall’altro, per far ripartire la centrale elettrica dell’Enel in seguito alla crisi energetica. Pertanto per continuare i lavori è stato necessario condividere con l’Enel lo spazio per il cantiere. Mentre per il sito di Alcoa non ci sono stati grossi problemi.
Tuttavia i lavori seppure con qualche ritardo proseguono e si presume saranno ultimati per il sito Alcoa entro il 31 dicembre 2023 mentre per il sito Enel entro Il 31 dicembre del 2024.

Risultati

Nello specifico Il progetto prevede di realizzare una panchina portuale o semplicemente uno sbarramento per evitare che la laguna di Venezia venga contaminata e inquinata dalle acque che provengono dal petrolchimico di Marghera. In particolare la banchina operativa, lunga 525 m, verrà costruita con una profondità di 26 metri ed avrà un peso di 5 mila tonnellate per metro quadro. Con questa struttura l’acqua contaminata, invece che farla fuoriuscire in laguna, verrà condotta tramite un sistema di tubature allargo delle coste del mare Adriatico.

Punti di debolezza

Riteniamo il progetto molto importante per la tutela del nostro territorio, ma purtroppo abbiamo notato che la cittadinanza locale non è adeguatamente informata, soprattutto nella zona di Marghera dove l’inquinamento ad opera dell’industria è sempre stato un problema rilevante.
Inoltre, altri punti di debolezza sono i ritardi dei lavori a causa della bonifica bellica del tratto ENEL e la mancanza di aggiornamenti dei dati nel sito di opencoesione. Considerato il fatto che Il dott. Matteo Lizier, direttore dell’Unità organizzativa bonifiche ambientali e legge speciale per Venezia, presso la Direzione Progetti speciali per Venezia della Regione Veneto che abbiamo intervistato, ci ha comunicato che sono stati spesi 21.000.000,00 milioni per il sito Alcoa e circa 12.800.000,00 milioni per il sito Enel e che l’ente ogni due mesi provvede a rendicontare i soldi spesi.
Noi ci auguriamo che questi tratti di marginamenti possano realizzarsi entro il 2024 come hanno riferito i responsabili dei lavori intervistati, perché i tratti Alcoa e Enel , seppure di 525 m, sono la parte conclusiva di un cerchio di una serie di marginamenti, circa 30 Km, che sono state fatte a sostegno della laguna di Venezia. Pertanto, in caso di non realizzazione della struttura si rischierebbe di compromettere l’intera area di bonifica .

Punti di forza

Il progetto presenta i seguenti punti di forza:
Tutela la laguna contro l’inquinamenti provenienti dal dorso delle sponde perché le palancole impediscono l’entrata delle acque inquinanti verso la laguna e attraverso un sistema di tubature vengono versati verso gli impianti di trattamento delle acque; tutela la fauna marina; arresta fenomeni erosivi; ottimizza le risorse idriche; garantisce un trattamento degli scarichi civili.

Rischi

Uno dei rischi principali che potrebbe mettere in pericolo l’efficacia del progetto monitorato è la sospensione dei lavori per rincari dei prezzi nel caso in cui i tempi fossero prolungati. Per questo sarebbe opportuno informare maggiormente i cittadini del progetto e della sua importanza, cosicché essi stessi possano innescare una maggiore pressione sui decisori pubblici.

Soluzioni e Idee

Riteniamo il progetto molto utile non solo perché riduce l’inquinamento dal petrolchimico di Marghera ma anche come strumento di prevenzione e cura del nostro territorio. E poiché è un progetto di grande impatto positivo sul territorio di Venezia, proponiamo ai decisori pubblici di creare un sito specifico che metta in evidenza e con chiarezza di linguaggio, tutte le fasi del progetto, la sua utilità, lo stato di avanzamento, i fondi utilizzati e altro ancora, allo scopo di informare tutti i cittadini dell’opera di bonifica.


Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

Il nostro monitoraggio è stato arricchito dalla disponibilità del dott. Matteo Lizier, direttore dell’Unità organizzativa bonifiche ambientali e legge speciale per Venezia, presso la Direzione Progetti speciali per Venezia della Regione Veneto e dal l’ingegnere Trevisan Francesco della Veneto acqua s.p.a. L’ incontro è avvenuto a scuola giorno 15 marzo 2023 entrambi ci hanno spiegato il progetto dal punto di vista tecnico e risposto alle nostre domande.
In questa occasione abbiamo compreso che il progetto è in fase di realizzazione, in particolare il sito Alcoa si trova al 70% dell’avanzamento dei lavori e sarà concluso entro dicembre 2023; mentre il sito Enel è al 20% dell’avanzamento dei lavori e si concluderà entro il 2024.
Inoltre, abbiamo intervistato telefonicamente il dott. Maurizio Vesco responsabile dell’ARPAV dipartimento provinciale di Venezia che ci ha confermato che il progetto rientra nel SIN di Venezia-di Porto Marghera e vede la partecipazione di diversi attori, il Ministro dell’Ambiente, la Regione Veneto, Il Comune di Venezia e della città Metropolitana di Venezia. Il progetto è sicuramente necessario perché riduce l’inquinamento nella laguna di Venezia anche se gli effetti positivi si vedranno nel lungo termine, in quanto il contenimento dei marginamenti hanno una funzione preventiva ma non eliminano del tutto l’inquinamento causato dall’industria petrolchimica di Marghera per oltre mezzo secolo.

Domande principali

Domanda n.1 : Ci può indicare nello specifico gli obiettivi del progetto, tenendo conto che esso è importante a carattere nazionale ed è finanziato da fondi europei?
Domanda n. 2: secondo i dati di opencoesione il progetto doveva essere ultimato in data 28/02/2023. Volevamo chiederle se avete riscontrato ritardi ed eventualmente per quale motivo?

Risposte principali

Risposta n. 1 : l'obiettivo di questo progetto è quello di realizzare una banchina portuale lunga 525 m per evitare che la laguna di Venezia venga contaminata dalle acque che provengono dagli scarichi del petrolchimico di Marghera. Precisamente verranno costruite le banchine nell’area Alcoa e Enel. Grazie a un sistema di tubature le acque inquinate verranno indirizzate al largo del mare Adriatico.
Risposta n. 2: I lavori proseguono con buon ritmo. La parte del progetto che riguarda il sito Alcoa si trova al 70% dell’avanzamento ed è quindi nella fase conclusiva, che si prevede entro dicembre 2023. Il progetto riguardante il sito Enel, invece è al 20% dell’avanzamento e la sua conclusione si prevede entro il 2024.