REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
LAVORI DI RECUPERO DEL CENOBIO DI SAN GIOVANNI BATTISTA

Inviato il 18/02/2023 | Di I Cenobiti del Bulgheria | @https://twitter.com/afm_3a?s=21&t=lN6L8SmTaryjVFODgbwDPw

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

Il progetto "LAVORI DI RECUPERO DEL CENOBIO DI SAN GIOVANNI BATTISTA", consiste nella ristrutturazione di un antico monastero fondato nel 900 dai monaci basiliani, nel comune di San Giovanni a Piro in provincia di Salerno. Lo scopo del restauro è di valorizzare il territorio e divulgare il patrimonio materiale e immateriale, riconducibile al fenomeno italo - greco dei territori cilentani.
Sicuramente, uno degli obiettivi più importanti è quello di incrementare i flussi turistici, considerato che secondo il report del 2022 di Unioncamere Campania, il 35% dei turisti visitano la Campania per il suo patrimonio artistico e architettonico.

Attività previste

A seguito di una prima operazione di ripristino di tutto il sito archeologico che ha riportato alla luce i resti del monastero, le 4 annualità sono state suddivise nei seguenti lotti: i primi due hanno interessato il restauro della torre merlata e della cappella, dove sono stati ritrovati due affreschi, uno di Sant'Antonio di Padova e uno di San Basilio; la terza annualità, invece, viene destinata al ripristino del sentiero che collega il Cenobio alla Grotta del Ceraseto che corrisponde al primo insediamento di vita cenobitica nel territorio. Sulla quarta annualità vige ancora l'incertezza su come sarà utilizzata; l'idea dei promotori del progetto è di migliorare l'efficientamento energetico della zona circostante, al fine di rendere più suggestiva la sua visita nelle ore notturne. Dalle informazioni reperite dalle interviste, lavori sono iniziati il 28/06/2021 e sono ancora in corso. Sulla piattaforma di OpenCoesione le date di inizio e fine dei lavori non sono ancora disponibili.

Origine del progetto

Analizzando le varie delibere comunali, abbiamo rilevato che, nel 2000, veniva approvato il progetto preliminare per “interventi di restauro, valorizzazione ambientale e paesaggistica dell’area, riqualificazione funzionale del Cenobio Basiliano”, per l’importo di L.1.500.000.000. Solo quattro anni dopo, nel luglio del 2004, con la delibera di Giunta regionale, veniva inserito, con il codice “I27”, l’intervento dal titolo “Cenobio Basiliano” per la cui realizzazione erano state destinate risorse comunitarie del P. O. R. Campania 2000/ 2006 per un importo complessivo di €750.000,00. In seguito, con il decreto del Soprintendente del 21/ 07/ 2005, veniva richiesto alla regione Campania l’erogazione del primo acconto del finanziamento comunitario, ma con il decreto dirigenziale del 31/12/ 2006, la Regione rideterminò l’originaria spesa dell’intervento a €624.289,02. Tali fondi, però, sono stati erogati solo in parte e utilizzati per riportare alla luce l’intero sito storico. Successivamente, il Comune e la Soprintendenza presentarono alla regione Campania un’istanza di riassegnazione di un’ulteriore somma per l’importo di €125.710,98 , ma non c’è stato nessun riscontro. Il 15/10/2018 il comune di San Giovanni a Piro aderì all'invito della regione Campania e della fondazione Mida, per sottoscrivere un protocollo di intesa finalizzato alla tutela dei beni materiali e immateriali, riconducibili agli esiti storici prodotti dal fenomeno del monachesimo italo- greco. Nel 2020 finalmente si riesce ad ottenere, grazie al DPCM 17/ 07/ 2020, un finanziamento di €136.790, da destinare ad investimenti in infrastrutture sociali, la cui somma è stata suddivisa in 4 quote annue di €34.197,50 l'una.

Soggetti Beneficiari

I soggetti beneficiari del progetto sono sicuramente la cittadinanza, non solo del Comune di San Giovanni a Piro ma anche di quelli limitrofi, oltre alle attività turistiche e commerciali che accolgono quotidianamente visitatori da tutta Europa, come tedeschi e francesi. Il sito storico è anche oggetto di importanti eventi culturali come il "Premio Rugarli". Purtroppo, però, una volta che sarà terminata la ristrutturazione della torre merlata, sarà difficile far accedere le persone diversamente abili. Il Sindaco e l'amministrazione tutta sono già all'opera per garantire, al tempo stesso, sia la salvaguardia del luogo che dei diritti dei più svantaggiati.

Contesto

Il progetto opera in un territorio a forte vocazione turistica, sia in termini di balneabilità che di fruizione delle suggestive aree interne, fortemente penalizzato dal ritardo nella concertazione istituzionale e dall’emergenza di bisogni primari non corrisposti, soprattutto nelle realtà più disagevoli in termini di comunicazioni e innovazioni. Da anni vive, infatti, una condizione di depotenziamento economico, con un contesto sociale fortemente influenzato dalla perdita di reddito delle famiglie, a partire dagli anni 90, dovuto al blocco delle assunzioni nell’area pubblica. La strategia intrapresa dalle istituzioni, è volta a integrare i vari progetti per valorizzare i particolarismi storici che caratterizzano questi territori, nei quali insistono molti comuni di piccole dimensioni, in un contesto ricchissimo di patrimonio culturale e naturale che fanno di questa area una zona unica in Campania e nel mondo.

Avanzamento

Il sito storico è giunto quasi al termine dell'intervento di restauro, fatta eccezione per la torre merlata che risulta essere ancora interessata da interventi di restauro, come affermato dall'Architetto Giovanni Villani, così come il sentiero del Ceraseto, i cui lavori sono ripresi il 07/03/2023 secondo le dichiarazioni della guida escursionistica Lucio Sorrentino.

Risultati

Secondo quanto emerso dalle interviste effettuate, i lavori di recupero e ristrutturazione che hanno interessato il progetto hanno riportato alla luce i resti del monastero con la sua cappella ed i suoi affreschi. L'aumento dei flussi turistici verso il sito storico è stato il risultato più importante ottenuto dal Comune di San Giovanni a Piro.

Punti di debolezza

Uno dei principali punti di debolezza che abbiamo individuato, nel progetto da noi monitorato, è stato sicuramente l'inizio dei lavori in un periodo storico difficile dovuto allo scoppio della pandemia che ha, indubbiamente, causato un ritardo nella consegna. Successivamente, anche l'inizio della guerra in Ucraina, oltre ad aver rallentato il lavoro, ha comportato un innalzamento dei costi. Inoltre, la realizzazione di una scala per aumentare la fruibilità della torre merlata, continua ad oggi a far sorgere continue difficoltà, visto lo spazio ristretto in una struttura divenuta delicata con il trascorrere del tempo.

Punti di forza

Il punto di forza di questo progetto è la sinergia tra i diversi enti promotori che hanno creduto nella sua fattibilità sin dal primo giorno.
Grazie ai confronti gentilmente concessici prima dal Sindaco Ferdinando Palazzo e poi dal RUP, l'ingegnere Paolo Ferraro, fino all'ex presidente della Soprintendenza, l'architetto Giovanni Villani, è stato possibile interfacciarsi con il loro amore per il territorio sin dal primo momento. L'impegno e la passione erano palpabili in ogni loro parola, d'altronde dietro un grande progetto, c'è sempre un grande team.

Rischi

Negli ultimi dieci anni, nonostante l’arrivo dei fondi strutturali europei al sud, la situazione economica e sociale non ha avuto grossi cambiamenti. Relativamente al nostro progetto il rischio per il futuro è che i flussi turistici possano diminuire se le imprese al sud non investono sull’innovazione, sul miglioramento della professionalità del proprio personale, sulla destagionalizzazione. Infatti non basta avere dei paesaggi unici in un raggio di pochi chilometri, non basta avere avuto una storia che ha lasciato monumenti e opere d’arte uniche al mondo, non basta puntare sull’enogastronomia, sul clima mite e temperato, per attirare i turisti italiani e stranieri. Occorre una maggiore apertura internazionale, occorre investire sulle infrastrutture. E’ di questi giorni la polemica sul progetto dell’alta velocità che taglierà fuori proprio il basso Cilento e questo renderà ancora più difficile raggiungere il nostro territorio sia dal nord Italia, che dall’estero.

Soluzioni e Idee

Per poter meglio raggiungere gli obiettivi che il progetto da noi monitorato si prefigge, si dovrebbe innanzitutto intervenire per migliorare il trasporto pubblico locale, perché per un turista che arriva nel nostro territorio, senza un mezzo proprio, è difficile raggiungere i vari paesi soprattutto quelli interni.
Sarebbe poi necessario creare un piano di marketing territoriale per lo sviluppo e rilancio del nostro territorio, quale destinazione turistica. Ciò permetterebbe di migliorare l’attrattività e la competitività della destinazione Cilento, trasformando il turismo in motore di sviluppo economico e fonte per la creazione di posti di lavoro.
Si potrebbe poi creare un brand territoriale che rappresenti l’offerta turistica che oggi nelle nostre località è frammentata, frutto di scelte dei singoli operatori e priva di un efficace coordinamento tra soggetti pubblici e privati.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
  • Intervista con i referenti politici

È stato un piacere per noi intervistare il disponibilissimo Sindaco Ferdinando Palazzo, l'ingegnere Paolo Ferraro, nonché RUP, l'architetto Giovanni Villani, ex presidente della Soprintendenza beni culturali Salerno, la guida turistica Daniela Palladino e la guida escursionistica Lucio Sorrentino.

Domande principali

Sindaco, cosa vi ha spinto a portare avanti i lavori delle precedenti amministrazioni visto che i lavori di recupero del Cenobio risalgono agli anni 2000? (Sindaco del Comune di San Giovanni a Piro)
Qual è lo stato di avanzamento del progetto? (Architetto della soprintendenza)

Risposte principali

(Sindaco) Perché quando si assume una carica anche se si è la prosecuzione di un’amministrazione precedente c’è la continuazione di un lavoro che parte dal passato. Non si può pensare di cancellare il passato e di non tenere conto di quello che è stato tra le altre cose il Cenobio Basiliano. Esso è l’origine della nostra comunità e quindi non si poteva non pensare di continuare a investire su questo che è il luogo di origine del nostro paese ed è la matrice storica del nostro passato, per cui noi siamo stati felici di investire sul Cenobio e vorremmo scoprire attraverso delle indagini, che stiamo effettuando, tutte le notizie storiche che ci possono dare le tracce di quello che è un passato che ci ha dato il modo di diventare quel che siamo oggi.

(Architetto) Il progetto è stato mandato in gara ormai da un po’ di tempo, resta da definire la realizzazione della scala interna alla torre che consentirà poi alla fine dei lavori di accedere alla sommità, così come facevano i monaci dell’epoca che cercavano di difendere questo sito vedendo da una certa distanza gli eventuali aggressori.