REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
SISTEMA TRAM PALERMO FASE II

Inviato il 12/03/2023 | Di TEAM TRAMBUSTO A PAGLIARELLI | @TrambustoP

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

Il progetto SISTEMA TRAM PALERMO FASE II si pone l’ambizioso obiettivo di rendere quella che nel 2022 è risultata la decima città più trafficata al mondo con ben 121 ore all’anno perse negli spostamenti quotidiani, Palermo, in una città più vivibile.
Il macro progetto attuale nasce da un concorso di progettazione internazionale conclusosi nel 2018 indetto dall’ente attuatore, cioè il Comune di Palermo, guidato, allora, dal Sindaco Leoluca Orlando e in sette anni di modifiche, rallentamenti, proteste e contestazioni della società civile e della politica, sembra vedere la luce con la nuova amministrazione della nuova giunta del Sindaco Lagalla e dell’Assessore alla mobilità, Maurizio Carta.

Attività previste

La realizzazione del progetto prevede diversi step ed una confluenza di risorse economiche (fondi europei, PON e fondi per la coesione e lo sviluppo) e sebbene l’inizio degli interventi fosse previsto per l’1 gennaio 2022, solo a dicembre dello stesso anno si è materializzato il bando di gara per il primo step.
Di seguito vengono riportate le fasi:

• Tratte A, B, C – I Stralcio Funzionale: riguardante 21,6 km di tratte tramviarie e la fornitura di n. 9 vetture
• Tratte A, B, C – II Stralcio Funzionale: riguardante pavimentazioni e sistemazioni stradali complementari alle tratte A, B e C
• Tratte A, B, C – III Stralcio Funzionale: riguardante rigenerazioni urbane, opere di finitura e di arredo complementari alle tratte A, B e C.
• Parcheggi di interscambio: comprendente sette parcheggi di interscambio (Don Bosco, De Gasperi, Libertà, Ungheria, Boiardo, Giulio Cesare, Francia) funzionali alle tratte A, B, C;
• Tratta E1: riguardante 4 km di tratta tramviaria;
• Tratte D, E2, F, G e Parcheggi di interscambio: riguardante 39 km di tratte tranviarie, cinque parcheggi di interscambio (Strasburgo, Mongibello, Galatea, Foro Italico, Sferracavallo) e la fornitura di 35 vetture.

La nuova amministrazione comunale ha inoltre individuato delle priorità nell’attuazione del primo step e cioè la tratta C e quella B, rispetto alla A
• Tratta C: sarà il prolungamento della Linea 4 esistente per km 8,180 (A/R), secondo l’attuale schema (singolo binario per ogni carreggiata), lungo viale della Regione Siciliana sino alla Stazione Orleans. In pratica il tracciato, dal ponte di Corso Calatafimi proseguirà sulla Circonvallazione connettendosi a via Ernesto Basile e alla cittadella universitaria.
• Tratta B: prolungamento della Linea 1 per Km 1,330 (A/R), dalla Stazione Notarbartolo a via Duca della Verdura
• Tratta A: sarà il prolungamento della Linea 1 esistente per Km 11,550 (A/R), dalla Stazione Centrale (via Balsamo) a viale Croce Rossa, passando per via Roma, via Emerico Amari e via Libertà. Sarà una linea che attraverserà il Centro Storico, tutta in stile’ catenary free’ cioè senza pali né barriere. I mezzi wireless, puliti e silenziosi, si ricaricheranno col sistema dell’induzione magnetica, grazie ad una batteria ultrapotente e leggera. Al momento questa tratta è in stand by, per ulteriori approfondimenti sull’impatto ambientale sull’asse viario di via Libertà, in considerazione delle numerose proteste da parte di associazioni di cittadini. In totale poco più di 21 km di rete tranviaria nuova.

Origine del progetto

Nel momento in cui nell’aprile del 2016 viene sottoscritto il PATTO PER PALERMO da parte della Presidenza del Consiglio e dell’allora Sindaco della città metropolitana di Palermo Leoluca Orlando e, poco dopo, il CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) delibera l’assegnazione delle risorse necessarie, forse per la prima volta nella storia di questa bellissima e martoriata città, si comincia a pensare ad una vera rivoluzione che riguarda contemporaneamente infrastrutture, ambiente, sviluppo economico, turismo e cultura, riqualificazione e sicurezza urbana.
Si tratta di un percorso unitario e sinergico, da sviluppare nel tempo (2014-2020) che può attingere a diversi fondi, tra cui quelli per la coesione e lo sviluppo. Ma soprattutto è un patto tra le istituzioni, che, con tutti gli adeguamenti, le precauzioni, i miglioramenti, gli studi di fattibilità possibili, va rispettato agli occhi dei cittadini.
Sebbene nato da un concorso pubblico di idee, a cui hanno partecipato diversi studi di progettazione, il progetto ha incontrato una certa opposizione: a livello politico e civile, i maggiori dubbi hanno riguardato i costi eccessivi di mantenimento rispetto al trasporto pubblico su gomma e il forte impatto ambientale, specie in zone centrali della città, con un alto valore storico-architettonico (ad esempio la linea A su via Libertà).

Soggetti Beneficiari

Ci siamo appassionati a questo progetto, non solo perché riguarda la nostra amata città, ma anche (in tutta onestà) perché la prima priorità individuata dall’amministrazione Lagalla è proprio quella famigerata tratta C, cioè il prolungamento della linea 4 (C. Calatafimi-Notarbartolo), così vicina al nostro quartiere, ma anche tanto lontano al momento.
È innegabile che tutti i cittadini, di qualsiasi fascia d’età, con i più diversi obiettivi di spostamento (studio, lavoro, svago) non possono che trarre vantaggio da un’infrastruttura capillare quale promette di essere la linea tranviaria di Palermo e questo dato emerge chiaramente da un sondaggio di opinione on line condotto dal nostro team, oltre che dalle interviste ‘on the road’: c’è un forte desiderio di mobilità sostenibile nel nostro quartiere, che soffre particolarmente dell’isolamento dovuto alla sua collocazione rispetto alla città e alla struttura delle strade poco agevoli (strette e tortuose), per cui ci si affiderebbe volentieri ad un trasporto pubblico efficiente, abbandonando la storica mentalità di affidamento totale all'auto privata per spostamenti anche minimi. L’altra faccia della medaglia è costituita però dai tempi di realizzazione, spesso incerti quando si tratta di grandi opere nel nostro paese e dai forti disagi che subirebbe per anni l’attuale viabilità, già gravemente ‘infartuata’, come l’ha definita l’assessore alla mobilità Maurizio Carta.

Contesto

Il nostro progetto ‘nasce e cresce’, potremmo dire, in un contesto ben più ampio di riorganizzazione degli spazi urbani a livello europeo, una sorta di vento di cambiamento nel pensare e vivere le nostre città: il tema dell’accessibilità infatti diventa centrale, fissando l’obiettivo comune di garantire a quante più persone possibili un ambiente di vita più sano, in un quadro generale di sostenibilità ambientale, economica e culturale.
Secondo le Linee Guida ELTIS (“Guidelines for developing and implementing a Sustainable Urban Mobility Plan” approvate nel 2014 dalla Direzione Generale per la Mobilità e i Trasporti della Commissione Europea) e il loro aggiornamento del 2019 un “Piano Urbano della Mobilità Sostenibile è un piano strategico che si propone di soddisfare la variegata domanda di mobilità delle persone e delle imprese nelle aree urbane e peri-urbane per migliorare la qualità della vita nelle città. Il PUMS integra gli altri strumenti di piano esistenti e segue principi di integrazione, partecipazione, monitoraggio e valutazione”.
Le linee guida italiane per l’elaborazione dei PUMS sono state elaborate nel D.M. del 4/08/ 2017 e aggiornate nel 2019 con il decreto n.396, decreto che ne ha sancito anche l’obbligo di adozione, intesa come condizione essenziale per accedere ai finanziamenti statali destinati a nuovi interventi per il trasporto rapido di massa, per tutti i Comuni con più 100.000 abitanti.
Palermo, in qualità di città metropolitana, ne elabora uno nel 2019 da sviluppare entro il 2030, con tappa intermedia al 2025 e contiene una serie di interventi integrati quali il passante e l’anello ferroviario, l’ampliamento della rete tranviaria, l’incentivazione della mobilità dolce, il potenziamento dele piste ciclabili e la costruzione di parcheggi negli snodi fondamentali del trasporto pubblico. Sebbene alcune azioni previste, come la Metropolitana Automatica Leggera, sono naufragate, il PUMS rimane un punto di riferimento per andare incontro al bisogno dei cittadini di un trasporto efficace, efficiente, affidabile e sostenibile. I fondi a cui attinge sono diversi, dalle risorse PON a quelli per la coesione e lo sviluppo (in particolare il progetto Sistema tram fase II) e ultimamente anche a quelli del PNRR, che si rendono necessari per andare a coprire eventuali aumenti dei costi dovuti all’attuale scenario internazionale.

Avanzamento

Non essendo riusciti ad incontrare (per il momento...ma non demordiamo!) esponenti dell’ente attuatore Comune di Palermo per chiedere chiarimenti circa lo stato dei lavori, le uniche notizie in merito le ricaviamo da una testata giornalistica on line che ci ha guidato nel difficile lavoro di reperire informazioni, Mobilita.org Palermo.
Il 30 dicembre 2022 infatti, viene pubblicato un articolo che dettaglia la pubblicazione del bando di gara per le tratte A, B, C – Stralcio funzionale I.1 con scadenza 23 febbraio 2023 ed apertura delle buste con le offerte il 27 febbraio, con un valore stimato di € 402.576.206,44 per la realizzazione della parte del progetto che riguarda la tratta C, quasi tutta la tratta B e la fornitura di 9 vetture.
A questo va aggiunto, se si scorre il portale del Comune per gli appalti, ma anche il portale UREGA della Regione Sicilia, che un altro bando che è scaduto il 16 marzo, intende affidare la costruzione di 7 nuovi parcheggi collegati ai punti di snodo delle infrastrutture strategiche, con un partenariato pubblico-privato, dettagliando la quota di partecipazione delle parti, per l’importo stimato di 412.113.965,25 €.
Secondo l’articolo poi, il cronoprogramma ipotizzato prevede 3 mesi per esaminare le offerte ed effettuare l’aggiudicazione, 5 mesi di progettazione esecutiva e l’inizio dei lavori previsto ottimisticamente per Dicembre 2023/Gennaio 2024.
Secondo un articolo di Blog Sicilia del 12 marzo a cura di Pietro Minardi poi, mancherebbero all’appello 170 milioni (effetto anche dei rincari del prezziario regionale) che potrebbero arrivare dai fondi PNRR e che ancora, purtroppo, non sono stati richiesti al governo centrale dall’amministrazione Lagalla. Certo, sarebbe bello sapere perché…

Risultati

Punti di debolezza

Per noi ragazzi, è davvero difficile trovare aspetti negativi in questo progetto perché, per quello che conosciamo, sembra una cosa molto positiva per Palermo e in particolare per il nostro quartiere.
Forse per la nostra giovane età, proviamo un naturale ottimismo anche quando la storia della nostra città ci insegna il contrario.
Potremmo dire che, paradossalmente, il punto di forza che abbiamo individuato nell'essere un progetto di ampio respiro è anche il suo punto più debole, perchè più soggetto a perdersi nel mondo dell'incompiuto.

Punti di forza

Un aspetto molto positivo di questo progetto, a nostro parere, riguarda la cura per gli elementi artistici e paesaggistici che i progettisti hanno mostrato e che abbiamo apprezzato grazie ai rendering pubblicati dalla stampa.
Inoltre, questo intervento del tram, si inserisce in una cornice di azioni interconnesse tra loro per lo sviluppo di una mobilità sostenibile. Non da ultimo, il progetto prevede diverse infrastrutture connesse, come i parcheggi che noi riteniamo fondamentali per la comodità di lasciare l'auto e prendere i mezzi pubblici, come nelle grandi città europee.

Rischi

È proprio il rischio dell’incompletezza o della non realizzazione in tutte le sue parti che pregiudicherebbe l’efficienza e l’efficacia di tutto il progetto: per potere migliorare la qualità della vita della nostra città è necessario agire su tutto il territorio e con un approccio multimodale.
Non abbiamo l’esperienza e la competenza per valutare se altre soluzioni sarebbero state migliori di questa, ma una cosa è certa: non vogliamo sperare invano, sopportare grossi disagi per cantieri avviati e mai conclusi per mancanza di fondi, corruzione o rimpalli politici. Sarebbe una delusione troppo grande.

Soluzioni e Idee

Sarà importante, una volta ultimato il progetto, incentivare la popolazione all’uso dei mezzi pubblici, magari con campagne promozionali per gli abbonamenti e i biglietti giornalieri. L’utenza ha bisogno di provare in prima persona i benefici di una mobilità sostenibile, specie per cambiare la nostra mentalità di prendere l’auto per qualsiasi meta, anche quelle raggiungibili facilmente a piedi.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento

Purtroppo non siamo riusciti ad intervistare persone direttamente coinvolte nel progetto. Abbiamo contattato il Responsabile unico procedimento (R.U.P) Ing. Marco Ciralli, ma nessuna risposta (3 marzo). A partire dal 20 febbraio, sono stati frequenti i contatti con la segreteria dell'Assessore alla mobilità e pianificazione urbanistica, Prof. Maurizio Carta, ma non è riuscito ad incontrare il nostro team, nonostante abbia manifestato l'intenzione di farlo e posticipato questo incontro alle prossime settimane.
Abbiamo poi pensato di interpellare la IV Circoscrizione, il cui territorio sarà interessato dagli interventi sulla tratta C (corso Calatafimi), circoscrizione a cui appartiene la nostra scuola (alcuni plessi appartengono alla III). Ci ha gentilmente risposto e rilasciato una breve intervista la consigliera Nella Maniaci.

Domande principali

Nonostante non si sia concretizzata la visita con l'Assessore Carta, noi abbiamo preparato le domande...e siamo fiduciosi che a queste prima o poi risponderà. Noi siamo pronti.
All'Assessore avremmo voluto chiedere, tra le altre domande: 1. Nella gara di appalto avviata per le priorità 1 e 2 (linea C e linea B), quali sono i prossimi passi e con quali tempi?
2. Secondo BlogSicilia mancherebbero 170 milioni a copertura dell’attuale bando di gara per le tratte B e C, fondi che potrebbero essere chiesti nell’ambito del PNRR e che il Comune, sempre secondo la testata giornalistica, non avrebbe ancora chiesto al governo. Corrisponde al vero? Come mai?
Alla consigliera di circoscrizione abbiamo chiesto: 1)Quanto è stato considerato il punto di vista della circoscrizione in fase di pianificazione del progetto SISTEMA TRAM PALERMO FASE II? 2)Siete al corrente dei motivi che stanno causando questi ritardi nell’avvio dei lavori?
Agli abitanti del quartiere, abbiamo chiesto: 1)Cosa pensa del trasporto pubblico nel suo quartiere? È adeguato o insufficiente? 2)Potrebbe dare un voto da 1 a 10 al suo ottimismo circa il fatto che Palermo possa diventare in futuro una città più vivibile?

Risposte principali

Le risposte dell'Assessore le aspettiamo fiduciosi.
La consigliera Nella Maniaci ha così risposto (in sintesi): 1) a quanto lei sappia, considerato che ricopre la carica da meno di un anno, il progetto non è stato trattato in maniera esaustiva con la circoscrizione. 2) le notizie ufficiose, in mancanza di notizie ufficiali dell'amministrazione, dicono che i ritardi siano dovuti ad un blocco nell'erogazione delle somme destinate al progetto oppure ritardi nella messa in atto del progetto esecutivo.
Le risposte degli intervistati in strada, sebbene con qualche minima differenza, sono: trasporto pubblico nel quartier, totalmente insufficiente e un fantastico ottimismo circa la possibilità che Palermo possa diventare più vivibile, ottimismo valutato da tutti tra 7 e 10.