REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
SITO AD ALTO RISCHIO - BONIFICA EX DISCARICA LOCALITA' LIMPICELLA

Inviato il 13/03/2023 | Di Green Team - Istituto di Istruzione Superiore ITG e ITI Vibo Valentia | @2023_green

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

Il progetto, concluso nel Settembre 2022, si prefiggeva di bonificare un sito ad alto rischio, la ex discarica sita in località Limpicella nel Comune di Zambrone.

Attività previste

Le attività di bonifica sono consistite nella rimozione di ingombranti e materiali spigolosi che potevano compromettere la tenuta della geomembrana sovrastante, nella realizzazione di un sistema di raccolta delle acque meteoriche che incidevano sul sito, captazione e deviazione di un' acqua sorgiva che avrebbe potuto infiltrarsi nel sito, creazione di pendenze opportune del terreno per favorire il drenaggio delle acque meteoriche, posa nell' ordine di uno strato drenante in ghiaia, di uno strato argilloso, di una geomembrana e di un terreno di riporto, su cui è stato seminato e fatto crescere un manto erboso.

Origine del progetto

La discarica di Zambrone fu aperta negli anni 80. L'aumento esponenziale dei rifiuti prodotti, unito alla non differenziazione dei rifiuti, portò alla necessità, intorno agli anni 90, di chiudere la discarica perchè ormai al collasso. Nel 2008, in seguito alle procedure di infrazione aperte dall' Unione Europea, fu emesso un bando per la caratterizzazione della discarica. Il sito fu dichiarato ad alto rischio e come tale fu inserito nell' elenco dei siti che necessitavano interventi di Bonifica. Con il Patto per la Calabria nel 2017 furono stanziati i fondi per realizzare la bonifica di questi siti. Iniziò quindi nel 2018 la progettazione degli interventi e l'espletamento delle procedure che poi hanno portato, nel settembre del 2021 ad iniziare i lavori, che si sono poi conclusi nel settembre 2022.

Soggetti Beneficiari

Il soggetto programmatore dell' Intervento è stata la Regione Calabria. Beneficiario ed attuatore dell' opera di bonifica è stato il Comune di Zambrone. Il beneficio comunque si estende a tutto il comprensorio vibonese ed al turismo in Calabria, in quanto Zambrone è una cittadina ad alta vocazione turistica e la ricettività dei borghi è legata alla genuinità delle specialità gastronomiche ed alla salubrità ed il decoro dei luoghi.

Contesto

Il problema dei rifiuti in Calabria non sta tanto nella quantità di rifiuti prodotti, ma nella loro scarsa differenziazione. Infatti, come risulta dai dati ISPRA 2021, ogni calabrese produce in media 381 kg di rifiuti all’anno, meno della media nazionale di 488kg. Però la Calabria differenzia il 53% dei suoi rifiuti, contro una media nazionale pari al 64%. Troppo di quello che non differenzia lo butta in discarica: la percentuale di rifiuti che vengono smaltiti in discarica è circa il 28% in Calabria, superiore alla media nazionale che è il 19%. Questo comporta varie implicazioni sia che economiche che ambientali. Partiamo dal dato economico: i materiali che vengono conferiti al CONAI (Consorzio NAzionale Imballaggi) sono “ripagati” attraverso il contributo ambientale, invece le amministrazioni pubbliche devono “pagare” i gestori per potere smaltire i rifiuti in discarica: mediamente 110€/ton in Italia, 170€/ton in Calabria. Questo si traduce in tasse salate che i cittadini calabresi devono pagare:348€/anno per una famiglia media in Calabria contro 314€/anno della media nazionale. Dal punto di vista ambientale il ricorso eccessivo alle discariche per conferire l'indifferenziato ha causato il proliferare delle discariche abusive: il decreto Ronchi, del 1997, introduceva infatti la possibilità in situazioni di emergenza di creare depositi provvisori di rifiuti. Da noi però questi depositi provvisori diventarono delle vere e proprie discariche abusive che, non avendo sistemi di trattamento del percolato e del biogas, provocarono l’ inquinamento di centinaia di siti.
Sin dal 2003 la Commissione Europea ha dato corso a varie Procedure di Infrazione in materia di rifiuti. In particolare l’Italia è stata condannata a causa della presenza, sul territorio nazionale, di un consistente numero di discariche abusive ed incontrollate. Il Governo ha inviato nel 2009 alla Regione Calabria una lista di 447 siti regionali oggetto di procedura di infrazione, sui quali avviare azioni di bonifica. La Regione Calabria è stata per decenni commissariata sul settore ambientale, sono stati negli anni varati vari Piani per la gestione dei Rifiuti che gradualmente hanno portato a ridurre i siti inquinati a 43, di cui 8 nella sola provincia di Vibo Valentia. La discarica di Zambrone era tra questi siti.

Avanzamento

I lavori di bonifica della ex discarica di Zambrone sono iniziati il 3 Settembre 2021 e si sono conclusi il 3 Settembre 2022, ovvero nei tempi previsti. In corso d'opera si è resa necessaria una perizia di variante, approvata in data 18/7/2022 e regolarmente espletata. L' approvazione degli atti contabili e la liquidazione delle somme è avvenuta con determina del 30/12/2022, salvo definizione dei maggiori importi dovuti all' adeguamento dei prezzi ai sensi dell' art. 26 del D. lgs n. 50/2022. Per il collaudo finale si attende l'atto amministrativo della Provincia, mentre il parere tecnico dell' Arpacal è già risultato favorevole.

Risultati

La bonifica ha consentito di ridare decoro e bellezza ad un territorio ad alta vocazione turistica ed agricola.

Punti di debolezza

Lo scarso strato di terreno riversato sopra la geomembrana a chiusura della ex discarica non consentirà di utilizzare il fondo a fini agricoli o per floricoltura. Però l'ampia area disponibile consentirà di posare un campo fotovoltaico e quindi di valorizzare il terreno a fini energetici.

Punti di forza

La bonifica ha trovato attuazione nei tempi previsti, senza contestazioni e senza aggravio di spesa rispetto alle somme stanziate dall' Unione Europea.

Rischi

E' previsto un piano di manutenzione della ex discarica, con sfalcio periodico dell' erba, pulizia dei canali di scolo, campionamento delle acque prelevate nei piezometri esistenti e confronto con l'acqua di un piezometro posto a monte del sito. L'unico rischio è quello di non attuare questo piano di manutenzione, con conseguente incuria e rischio di abbandono illegale di ulteriori rifiuti.

Soluzioni e Idee

Il modello "Zambrone" andrebbe replicato nelle altre cittadine in cui vi sono siti ad alto rischio. C'e' una Calabria che funziona, e non solo va messa in luce, ma anche imitata.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

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Connessioni

  • Giornalista, Radio Onda Verde

Contatti con i media

  • Altro

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

  • Risposta parziale

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
  • Intervista con i referenti politici

Dott. Corrado L' Andolina, Sindaco del Comune di Zambrone, nonchè neo presidente della provincia di Vibo Valentia.
Dott. Francesco Venneri, Dirigente UOA "Coordinamento dei Programmi - Progetti Strategici", Regione Calabria

Domande principali

Sig. Sindaco, dal portale Opencoesione lo stato di avanzamento del progetto di bonifica dell' ex discarica di Zambrone risulta al 70%. A che punto sono i lavori?
Dott. Venneri, dal portale Opencoesione risultano finanziamenti per 80 milioni di euro per la gestione dei rifiuti nella provincia di Vibo Valentia, ma solo 30 milioni di questi sono stati effettivamente spesi. Si tratta di disfunzione nell' aggiornamento del portale o di effettivi ritardi?

Risposte principali

Risposta del dott. L'Andolina: l'intervento è stato completato. E' stato rilasciato il parere favorevole dell' Arpacal e si è in attesa del conseguente certificato di collaudo finale.
Risposta del dott. Venneri: l’organizzazione amministrativa della Regione assegna al Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente la gestione degli interventi. Pertanto lo scrivente non è in possesso del fascicolo amministrativo per poter verificare un eventuale disallineamento tra quanto fisicamente realizzato e quanto riportato in SIURP.