REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Museo civico dell'arte e della storia di Castellammare Di Stabia

Inviato il 14/03/2023 | Di 4att del Vitruvio di Castellammare Di Stabia (Resilienza Stabiese).

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

Il progetto che stiamo monitorando è relativo alla nascita del "Museo civico dell'arte e della storia di Castellammare di Stabia". Esso avrà sede al secondo piano dei locali della Reggia di Quisisana, palazzo reale borbonico, che già accoglie il museo archeologico di stabia "Libero d'Orsi". L'implementazione "Museo civico dell'arte e della storia di Castellammare di Stabia" è un progetto ambizioso che vuole fare della cultura un motore di rinascita della nostra città, ricca di risorse, attraverso la conservazione, la documentazione e la promozione delle radici e dell'identità della comunità stabiese. Esso potrebbe rappresentare un interruttore capace di attivare tutta una serie di progetti di sviluppo territoriale e di miglioramento economico e sociale.

Attività previste

Il Museo Civico, la cui fine dei lavori è prevista presumibilmente a dicembre 2023, sarà composto da 5 sezioni: sezione navale e di archeologia industriale, sezione teatrale, sezione Archivio storico comunale, sezione Panicoteca e, infine, sezione Storia e tradizioni. Sarà un gioiello di architettura in armonia e continuità con il Museo Archeologico “Libero D’Orsi”. Saranno implementati percorsi multisensoriali nella storia e nella cultura di Stabia attraverso sistemi virtuali ed ultramoderni. Il museo sarà organizzato caratterizzando ogni sezione sulla base dei 4 primordiali elementi naturali: acqua, terra, aria e fuoco. Attraverso la tecnologia si realizzeranno ricostruzioni in 3D e ambienti immersivi che indurranno il turista a vivere un’esperienza in grado di rendere attuale il passato. Sarà allestita una sorta di sala cinematografica dove verranno proiettati filmati, sarà riprodotto il vagone di un treno in cui basterà sedersi e guardare dai finestrini per scorrere le immagini che hanno segnato la storia della nostra città, sarà allestita un 'edicola multimediale dove verranno riproposti i titoli dei giornali che hanno segnato la storia stabiese, saranno installate delle tendine virtuali che riprodurranno il suono dello scrosciare delle acque, accompagnate dalla descrizione delle sorgenti, grande ricchezza naturale del territorio stabiese, sul quale scorrono ben 28 sorgenti naturali che hanno fatto di Castellammare nel secolo scorso un’importante destinazione turistica termale. (Terme oggi chiuse!!!!).

Origine del progetto

Con la delibera del Consiglio comunale del 24 Marzo 2017, con Sindaco Pannullo, fu approvata l’istituzione del Museo civico presso la Reggia di Quisisana.
Con l'accordo di Programma firmato in Regione Campania il 9/12/19 tra il Sindaco Cimmino e il governatore Vincenzo De Luca sono stati intercettati più di 1,200 milioni di fondi europei di coesione per rendere fattibile l'implementazione del Museo in oggetto.
Nel ciclo di programmazione 2014/2020 POR Campania FESR ASSE 10 OBIETTIVO SPECIFICO 6.8-Azione 6.8.3 P.I.C.S.CASTELLAMMARE DI STABIA è stato decretato il 18/03/21 l'intervento relativo al Museo civico il 24 Febbraio 2022 viene sciolto e commissariato il Comune di Castellammare di Stabia per infiltrazioni camorristiche sulla proposta del ministro dell’interno Lamorgese, presentata sulle basi di una relazione di una commissione d’indagine, approvata dal Consiglio dei ministri. Nominato Commissario straordinario Raffaele Cannizzaro (le prossime elezioni amministrative, con la fine del commissariamento, ci saranno nell’autunno 2023).
L'amministrazione straordinaria comunale ha bandito con provvedimento del 25/02/21 la gara per l'aggiudicazione della progettazione del museo, vinta dall'architetto Lorenzo Greppi di Firenze a cui è stato conferito l'incarico con determina n.1962 del 9/9/21 per un importo complessivo di Euro 37.893 più IVA.
In riferimento alla determina dirigenziale del 7/11/2022, l'11/11/22 è stato pubblicato il bando per l'affidamento dell'appalto dei lavori per il Museo, firmato dal Dirigente del settore urbanistico, ing. Mario Oscurato e dal Rup, archit. Clara Forino.
Con determina del 20/01/23, il Dirigente Mario Oscurato ha aggiudicato l'appalto di tutti i lavori per l’attuazione dell’intervento di allestimento multimediale integrato del “Museo civico dell’arte e della storia" ad un "Raggruppamento temporaneo di imprese" BawerS.p.a-Punto RecStudios S.r.l., per un importo di euro 838234,45.
Attraverso la narrazione della storia amministrativa del progetto si evince che i Sindaci Pannullo e Cimmino, e le rispettive giunte ,che sono stati protagonisti nelle fasi iniziali sono rimasti esclusi nelle fasi successive della sua definizione.
Per quanto concerne l’aspetto comunicativo del progetto, fino a questo momento sono mancati eventi pubblici di presentazione o di consultazione pubblica.

Soggetti Beneficiari

La nascita del museo civico potrà avere delle ricadute importanti sulla nostra città, tanto bella quanto problematica. Innanzitutto può suscitare o comunque rafforzare nei cittadini, attraverso il recupero dell’identità e delle radici antropologiche, l’orgoglio di sentirsi stabiesi. Esso racchiuderà le eccellenze della città nel campo della cantieristica, dell’arte, della letteratura, del teatro. La ricaduta, si spera, sia anche economica e sociale in quanto, il Museo civico potrebbe essere un volano di sviluppo economico e sociale del territorio stabiese, e quindi , produrre in modo diretto o indiretto, benefici per tutti i cittadini nella misura in cui esso riesca a diventare un attrattore anche di altre risorse turistiche del territorio, trasformando Castellammare in una meta turistica e non solo una città di transito temporaneo. Questo processo di trasformazione deve, però, avere i caratteri della sostenibilità e quindi bisogna difendere la città da uno sviluppo turistico selvaggio. Si pensi alla forte pressione su servizi, forniture energetiche, trasporti, smaltimento dei rifiuti, alla penuria di disponibilità di case per abitazioni civili per la riconversione delle stesse in B&B, all’inquinamento dell’aria e del traffico automobilistico, all’inquinamento acustico, all’eventuale acquisto di privati di aree pubbliche, e cosi via. Un turismo selvaggio oltre a deturpare le risorse e il territorio con enormi danni che si consegnano alle generazioni future, crea anche forti ingiustizie sociali ed economiche perché esclude la maggior parte della cittadinanza dal beneficio dei risultati conseguiti con vantaggi solo per determinate lobby.

Contesto

Castellammare di Stabia è situata nella parte sud della città metropolitana di Napoli, nel territorio compreso tra la fine della zona vesuviana e l’inizio della penisola sorrentina.
Nei secoli scorsi Castellammare ha avuto un’economia basata sul turismo termale e su alcune tipologie di industrie, in primis quella cantieristica, suo fiore all’occhiello. Alla fine del secolo scorso, a partire dal terremoto del 1980, la città ha vissuto una crisi economica e civile, segnata dalla chiusura di diverse industrie localizzate sul territorio della città, che negli anni addietro erano state protagoniste del ciclo delle partecipazioni statali, si pensi all’industria cantieristica e quella metallurgica. Inoltre la recrudescenza della camorra ha trasformato la città per lunghi anni in un terreno di morte. La presenza della criminalità ha inquinato il tessuto produttivo, portando alla chiusura tante attività sane, scoraggiando l’attività di impresa, generando il sottosviluppo e il depauperamento del tessuto produttivo, aggravando la miseria e la disoccupazione da cui essa stessa si alimentava.
Dopo questi anni bui, che hanno visto anche la chiusura delle terme stabiane, si presenta alla nostra città una sfida con l’arrivo dei fondi PICS (programmi integrati delle città sostenibili) inseriti nel POR CAMPANIA FESR 2014-2020 che riconosce a 19 città medie della Campania, fra cui anche Castellammare, l'obiettivo di contrastare la povertà e il disagio, di valorizzare l’identità culturale e turistica della città, di miglioramento della sicurezza urbana e accessibilità dei servizi per i cittadini. Il finanziamento dei fondi europei rappresenta, quindi, per Castellammare una linfa vitale perché la città dopo una lunga agonia ha bisogno di ripartire puntando sulla legalità e sulla valorizzazione delle innumerevoli risorse, naturali, archeologiche, architettoniche ed enogastronomiche, di cui è dotata.
Il progetto che stiamo monitorando si trova su questa scia insieme ad altri progetti ad esso collegati che sono i seguenti:
Sistemazione del viale di accesso alla Reggia di Quisisana (Reggia che ospiterà il Museo Civico, e che già ospita il Museo archeologico di Stabiae “Libero d’Orsi”, quest’ultimo oggetto di restyling a partire dal 6 Marzo 2023). La Reggia è un elemento di grande attrattività con un parco di notevole valore paesaggistico e naturalistico. Nel ciclo di programmazione 2014/20 sono stati stanziati per tale progetto quasi 2.200 milioni, anche se erogati ad oggi appena 58.400.
Recupero e valorizzazione della Reggia e del parco borbonico di Quisisana con trasformazione della Colombaia borbonica in un’area di sosta e di ristoro (Nel ciclo di programmazione 2014/20 sono stati stanziati per tale progetto circa 761.000 euro, di cui erogati circa 153.000).
Lavori di sistemazione delle ville archeologiche di Varano (Villa Arianna e Villa San Marco). Nel ciclo di programmazione 2007/2013 sono stati stanziati per tale progetto quasi 740.000 euro, tutti erogati.
Vi sono altri finanziamenti europei, già erogati e, quindi, con lavori già effettuati ,che sono inerenti alla conservazione delle risorse naturali di Castellammare, come: la riqualificazione di una parte del Waterfront (655.363 euro) e la Riqualificazione del borgo marinaro di Pozzano (346.642 euro).
Altri finanziamenti europei, anche se non fanno parte della tematica “Cultura e turismo", incidono comunque sul turismo, in particolare quelli riguardanti i trasporti e l’ambiente. A tal proposito si individuano i finanziamenti per il potenziamento della rete ferroviaria della circumvesuviana, per la quale sono state stanziate risorse per circa 40.000.000 di euro, non ancora erogate ma con lavori in corso. (Alla fine di febbraio 2023, durante gli scavi connessi a tali lavori, raddoppio dei binari della circumvesuviana a Castellammare, è stata rinvenuta una vasca di epoca romana, terzo ritrovamento di reperti archeologici nel giro di un anno, che ha acceso un grande dibattito sull’opportunità del proseguimento dei lavori che comunque non ha convinto l’EAV, azienda pubblica dei trasporti, a bloccare i lavori) i finanziamenti per l’adeguamento della funivia del Faito per 1.636.852 di euro, non ancora erogati ma con lavori in corso finanziamenti per sistemazione idrogeologica sul versante del Faito incombenti sulla statale che da Castellammare porta sulla penisola sorrentina per 10.000.000 di euro non ancora erogati ma con lavori in corso finanziamenti per il consolidamento delle antiche terme stabiane per 9.619.799 euro già erogati per 6.315.927 finanziamenti per realizzazione sistema di barriere galleggianti per intercettare rifiuti lungo il fiume Sarno per 1.996.312 euro, non ancora erogati ma con lavori in corso.
Sono stati riportati i progetti più importanti, ma c’è ne sono anche altri che comunque in maniera indiretta fanno sistema con il progetto che stiamo monitorando.

Avanzamento

Navigando in rete per la ricerca dei dati aperti del Comune di Castellammare di Stabia inerenti al progetto monitorato, abbiamo appreso che il progetto è in corso. E' stato redatto il progetto tecnico, ad opera di un architetto fiorentino e sono stati appaltati i lavori per la realizzazione di tutte le opere cantieristiche. Le informazioni raccolte sono state pubblicate anche sui giornali locali, Metropolis, Corrierino, ecc..., e chiarite dall’intervista fatta al Dirigente responsabile del progetto, espressione degli organi di Commissariamento del Comune, e dei suoi collaboratori.

Risultati

Il Museo civico di Castellammare che sarà implementato, si spera, nel giro di una decina di mesi vedrà l’utilizzo di strumenti multimediali interattivi, con uno scopo ben preciso: informare, attrarre ed emozionare. Saranno creati ambienti immersivi e percorsi ipertestuali Virtualità e reti stratificano l’informazione, consentendo ad ogni utente di muoversi secondo le proprie esigenze ed il proprio stile e bagaglio culturale.
Ciò, secondo il nostro punto di vista, farà del “Museo civico dell’arte e della storia di Castellammare di Stabia” un importante attrattore turistico per vari segmenti di mercato, non solo per un pubblico di livello culturale medio-alto, perché intreccerà cultura, comunicazione e intrattenimento. La visita al Museo sarà un’ esperienza di apprendimento piacevole e potrà competere sul mercato del tempo libero con altre offerte di consumo culturale (cinema, teatro, concerti), viste dai consumatori come meno impegnative e quindi preferite.
Fonti: interviste agli architetti del Comune che ci hanno illustrato il progetto.

Punti di debolezza

- Location con difficoltà di parcheggio (si tratta di una zona che rientra nel Parco regionale dei monti Lattari, sottoposta a vincoli di flora e di fauno).
- Dualismo nella gestione dei due musei implementati presso la Reggia di Quisisana: il sito di Quisisana è di proprietà del Comune che ha concesso parte dell’edificio in comodato d’uso al parco archeologico di Pompei per i suoi fini istituzionali, quindi il Museo Civico dell’arte e della storia “sarà gestito dal comune di Castellammare, invece quello archeologico, il museo “Libero d’Orsi”, è già gestito dal parco archeologico di Pompei.

Punti di forza

- Capacità di rafforzare il senso di appartenenza del cittadino al territorio, suscitando il sentimento di orgoglio di essere stabiese.
Location, individuata nella Reggia di Quisisana (antica dimora reale, che ospita anche il Museo archeologico “Libero d’Orsi", situata nella zona collinare di Castellammare con vista su un panorama mozzafiato del golfo di Napoli).
- Utilizzo di sistemi virtuali ed ultramoderni che stimolano conoscenza ed emozioni.
- Proiettato alle nuove generazioni.
- Inserito in un più ampio progetto di riqualificazione della Reggia (visione strategica e sistemica).

Rischi

Un progetto è efficace quando raggiunge gli obiettivi individuati nella fase della sua pianificazione che nel caso specifico sono stati identificati nel potenziamento dell’offerta culturale della città per attrarre turisti e favorire il rilancio e la rinascita economica. I rischi che ciò non avvenga sono legati a diversi fattori, tra cui si segnalano:
Mancanza di obiettivi condivisi e di comunicazione tra gli attori del mondo politico, economico e sociale.
Conseguenze del dissesto idrogeologico.
Inadeguatezza dei servizi connessi all'ospitalità.
Inefficienze amministrative ed economiche nel sistema di gestione del Museo civico e delle risorse turistiche ad esso collegate.
Infiltrazioni camorristiche negli organi di governo del Comune, ente territoriale di gestione del Museo.
Criminalità diffusa.
Marketing territoriale insufficiente, incapace di costruire un’identità della città che attiri i turisti.
Trasporti insufficienti e poco integrati.
Incuria ambientale.
Carenza della cultura dell’accoglienza dei cittadini stabiesi.

Soluzioni e Idee

L'attività di monitoraggio del progetto scelto ha evidenziato il rispetto dei criteri di efficacia (capacità di raggiungere gli obiettivi programmati) e di efficienza (capacità di raggiungere gli obiettivi minimizzando i costi) da parte degli organi a cui è stata affidata la sua gestione. Si tratta di un giudizio parziale in quanto le attività necessarie per il completamento del progetto sono ancora numerose. Anche il giudizio sulla complementarità di altri progetti in corso è estremamente positivo perché ogni progetto lo si può vedere come un pezzo di un puzzle da comporre (la rinascita della nostra città è l'obiettivo finale verso il quale i diversi progetti convergono). Ma non si può concludere il discorso senza evidenziare una carenza inerente l'aspetto comunicativo pressoché inesistente. La comunicazione riveste un ruolo fondamentale per promuovere la partecipazione attiva dei cittadini che hanno bisogno di sentirsi parte attiva dell'amministrazione della "cosa pubblica", di comprendere il perché delle scelte, di conoscere i germi del cambiamento per aiutarli a crescere sulla base di un patto di corresponsabilità.
Alla luce di queste ultime considerazioni stiamo progettando un evento pubblico che prevede la partecipazione dei rappresentanti pubblici, e delle diverse componenti del territorio.
Ci auguriamo che le parti coinvolte sappiano cogliere questa opportunità.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

  • Facebook
  • Instagram
  • Eventi territoriali organizzati dai team
  • Volantinaggio o altri metodi off-line (non via Internet)
  • Richiesta di audizioni o incontri a porte chiuse
  • Interviste ai media

Connessioni

  • Referente Europe Direct, Comune
  • Referente ISTAT, Napoli
  • Ingegnere, Dirigente, Ufficio Tecnico, Commissariamento Comune
  • Responsabile Unico del procedimento, Comune
  • Assistente al Responsabile del procedimento, Comune
  • Dirigente della sezione economica e del patrimonio, Comune
  • Guida turistica, Regione Campania
  • Giornalista, Testata locale Metropolis
  • Docente, Regione Sarda
  • Pensionato, Cittadino di Castellammare di Stabia
  • Pensionato, Cittadino di Castellammare di Stabia
  • Commercianti, Cittadino di Castellammare di Stabia
  • Ristoratori, Cittadino di Castellammare di Stabia
  • Camerieri, Cittadino di Castellammare di Stabia
  • Barman, Cittadino di Castellammare di Stabia
  • Docente, Cittadino di Castellammare di Stabia
  • Universitario 1, Cittadino di Castellammare di Stabia
  • Universitario 2, Cittadino di Castellammare di Stabia
  • Adolescente 1, Cittadino di Castellammare di Stabia
  • Adolescente 2, Cittadino di Castellammare di Stabia

Contatti con i media

  • Giornali Locali

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

  • Risposta parziale

Descrizione del caso

Per monitorare il progetto scelto abbiamo chiesto e ottenuto, in tempi diversi, due incontri al Comune con i gestori del progetto.
Nel primo incontro abbiamo illustrato l'attività ASOC e chiesto chiarimenti in merito alle informazioni raccolte navigando su open coesione relative al progetto da monitorare.
Già da questo primo incontro il nostro stile comunicativo è stato assertivo. L'attività di monitoraggio ci ha reso da subito appassionati, entusiasti, consapevoli e, ciò ha suscitato l'ascolto degli interlocutori (questa è stata la sensazione che abbiamo percepito). Ci stavamo conquistando il rispetto dei nostri interlocutori!!
Il secondo incontro, avvenuto agli inizi di Marzo, ha avuto, se così si può dire, un taglio giornalistico.
Le domande rivolte ai nostri interlocutori sono state specifiche e mirate, alla fine dell'intervista si sono complimentati per la loro appropriatezza e profondità. Ci è sembrato questo il momento opportuno per chiedere agli interlocutori, gestori del progetto, di partecipare all'evento pubblico che pensiamo di organizzare a breve per un tavolo di discussione aperto alle diverse componenti della nostra città sull'impatto del "museo civico", ossia sui possibili scenari futuri, culturali, sociali ed economici ad esso collegati.
Non possiamo chiudere questa parte del report senza manifestare l'enorme soddisfazione di essere stati contattati da un giornalista di una testata locale che ha avuto modo di leggere il nostro secondo report pubblicato sui social.
In seguito ad una sua richiesta abbiamo avuto un incontro a scuola, dove ci siamo scambiati informazioni e pareri sul futuro della nostra città. Dopo qualche giorno ci siamo rivisti presso la redazione del giornale e in quell'occasione ci ha presentato al direttore. L'esperienza del monitoraggio ci sta insegnando che ad accettare le sfide c'è sempre da guadagnare perché le sfide spingono i nostri limiti sempre più in avanti e fanno emergere qualità altrimenti non sviluppate.
Detto ciò la nostra sensazione è che la nostra attività di monitoraggio abbia qualche impatto nei soggetti che gestiscono il progetto. In quale misura ciò avvenga, non lo sappiamo ancora. Ma per le ragioni sopra esposte, siamo convinti che stiamo facendo qualcosa di importante.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone

Per il supporto abbiamo contattato:
Il dottor DI CRESCENZO di Europe direct del comune Napoli e il dottor Caleprico dell’ISTAT
Abbiamo intervistato:
Il dirigente dell'ufficio Tecnico l'ingegnere Mario Oscurato (Dirigenza del commissariamento straordinario del Comune per infiltrazioni camorristiche).
L'architetto Salvatore Gallo assistente al Responsabile del procedimento.
L'architetto Clara Forino Responsabile unico del procedimento.
Dottor. Antonio Verdoliva responsabile della sezione economica del Comune.
Guida turistica
Docenti e studenti sardi in visita al Museo Libero d’Orsi.
Cittadini stabiesi.
Abbiamo provato ad intervistare la direttrice del Museo Libero d’orsi, ha risposto dopo tempo alla nostra e-mail e non ci ha concesso l’intervista adducendo che era piena di impegni e che si sarebbe liberata solo dopo il 9 Marzo, data in cui il Museo era chiuso per lavori di restyling.

Domande principali

Ai responsabili del procedimento: Dopo aver chiesto notizie in merito all’inizio dei lavori, al contenuto dell’esposizione, alle modalità espositive, abbiamo chiesto se in questa fase si sta provvedendo ad eliminare, o comunque arginare, i punti di criticità (difficoltà di parcheggio, rischi di frane, collegamenti di trasporti quasi inesistenti).
Ai cittadini stabiesi abbiamo chiesto se erano a conoscenza del progetto.

Risposte principali

I responsabili del procedimento hanno sottolineato che vi sono diversi progetti in corso per eliminare le criticità.
Per quanto riguarda il parcheggio bisogna, invece, individuare una zona vicina perché quella di Quisisana non può essere adibita a zona parcheggio per i vincoli faunistici.
I cittadini stabiesi, nella quasi totalità, hanno risposto di non essere a conoscenza del progetto.