REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
MESSA IN SICUREZZA E RISANAMENTO CONSERVATIVO DELLA CHIESA AVE GRATIA PLENA

Inviato il 14/03/2023 | Di Time travellers | @Timetra21

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

Il progetto ebbe come oggetto la Chiesa Ave Gratia Plena di Piedimone Matese (Ce), un importante e superbo edificio religioso, totalmente in stile Barocco, cuore e fulcro di un intero quartiere; nello specifico, l’obiettivo del progetto fu la messa in sicurezza e il risanamento conservativo del bene in seguito ai danni subiti dallo stesso con il sisma del 2013 che colpì il massiccio del Matese.

Attività previste

Le attività di messa in sicurezza e risanamento conservativo riguardarono l’intera struttura; il sisma comportò svariati danni e diverse lesioni, tra i lavori più significativi citiamo: il ripristino della copertura dell’edificio, il cambiamento delle travi, l’inserimento di fasce metalliche, la sostituzione delle sotto tegole e delle tegole, il ripristino degli stucchi della navata centrale, la chiusura delle lesioni longitudinali delle navate laterali, l’inserimento di tiranti per evitare che le pareti delle navate laterali si allontanassero, la chiusura delle lesioni relative alla volta della facciata.

Origine del progetto

La Chiesa, un importante edificio religioso, risalente probabilmente al IX secolo e frutto di successive stratificazioni, in seguito al sisma che colpì il massiccio del Matese, dopo attente osservazioni e considerato anche l’evolversi delle lesioni interne, fu chiusa al pubblico da una squadra di tecnici composta da rappresentanti del Ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo, Vigili del Fuoco ed esperti dell’Università. Per l’adeguamento statico e conservativo dell’Ave Gratia Plena, insieme a tutte le altre Chiese e ai Beni ecclesiastici ricadenti nelle zone maggiormente colpite dal terremoto, fu predisposta un’istruttoria finalizzata all’emissione del decreto di ammissione al finanziamento a valere sulle risorse dei pertinenti Obiettivi Operativi del POR FESR 2007-2013. In seguito, con DGR n. 344 del 08/08/2014 fu approvato lo schema di Protocollo di Intesa sottoscritto tra la Regione Campania e la Diocesi di Alife – Caiazzo (beneficiaria degli interventi) e sulla scorta di tale documento, con pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania dei rispettivi Decreti Dirigenziali, fu autorizzata l’assegnazione delle prime risorse a valere sul POR Campania FESR 2007-2013, Asse 1, Obiettivo Operativo 1.9. Per l’Ave Gratia Plena, in particolare, con D.D. n. 168 del 27/03/2015, furono, ammesse a finanziamento le seguenti risorse: importo intervento: € 603.711,65 (importo lavori € 463.894,00 + somme a disposizione della stazione appaltante € 139.817,65). Dei 606.711,65 €, € 83.035 con Decreto-Dirigenziale n. 132/2016, furono demandati a valere sul POC Campania (PROGRAMMA OPERATIVO COMPLEMENTARE 2014-20).

Soggetti Beneficiari

L'intera comunità di Piedimonte Matese ha tratto beneficio dagli esiti del progetto.

Contesto

La Chiesa dell’Ave Gratia Plena, parrocchia popolosissima e custode di un prezioso patrimonio artistico e culturale della città di Piedimonte Matese, si trova invia Angelo Scorciarini Coppola nel rione "Vallata". Il sisma del 29 dicembre 2013, oltre alle lesioni relative alla struttura e all’interruzione dell’attività pastorale, comportò anche la chiusura dell’intera zona, causando ulteriori disagi di carattere pubblico, sociale ed economico relativi alle attività commerciali ubicate a pochi metri dalla chiesa.

Avanzamento

Con le indagini sul campo e con le interviste fatte ai diversi soggetti coinvolti, abbiamo constatato che tutti i lavori sono stati ultimati ed il progetto è concluso contrariamente a quanto riportato sul sito di Open Coesione dal quale risulta, invece, che il progetto è ancora in corso.

Risultati

Il consolidamento ha consentito di ridare alla città il suo "tesoro d’arte"; grazie ai fondi pubblici stanziati, l’iter di consolidamento ha permesso alla Diocesi di restituire al territorio l' importante patrimonio artistico e culturale del bene garantendone ancora per lunghi decenni la conservazione e la piena fruibilità.

Punti di debolezza

Nonostante l'imponente struttura, non sono state riscontrate grandi difficoltà nella realizzazione del progetto. Legati ad esso, vi erano solo imprevisti relativi, ad esempio, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio artistico che avrebbero potuto comportare un prolungamento di alcuni lavori e dei tempi prestabiliti a causa anche dell’intervento di altre Autorità competenti.

Punti di forza

• Tempi abbastanza brevi;
• Valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale del territorio;
• Rinnovamento e consolidamento del bene;
• Incremento del numero dei visitatori e dell’economia locale;
• Accessibilità e fruibilità della zona interdetta a causa del sisma;

Rischi

A distanza da diversi anni dall'intervento, nessun evento ha messo in pericolo l'efficacia del progetto.

Soluzioni e Idee

Per aumentare l'efficacia del progetto monitorato, data l'importanza del bene dal punto di vista storico e culturale, si potrebbe inserire lo stesso in nuove offerte integrate di turismo; ciò potrebbe accrescere l’attrattività e la competitività della zona in cui viviamo e far sì che il patrimonio culturale assurga ad attrattore turistico del nostro territorio.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

• Intervista all’ingegnere Livio Di Buccio e all'architetto Linda Petrella, Progettazione esecutiva, Direzione lavori e coordinamento sicurezza;
• Intervista a Don Antonio Sasso, responsabile dell’Ufficio Arte sacra e Beni culturali ecclesiastici della Diocesi Alife – Caiazzo;
• Intervista a Don Emilio Meola, direttore dell’Ufficio Tecnico e Responsabile dell’Edilizia di Culto della Diocesi Alife – Caiazzo;
• Intervista ai cittadini e ai commercianti della zona;

Domande principali

1) Sappiamo che l'iter procedurale per ottenere il finanziamento è stato molto elaborato, potete spiegarci nel dettaglio? (Linda Petrella, Progettazione esecutiva, Direzione lavori e coordinamento sicurezza)
2) Secondo voi questi soldi finanziati e investiti per la ristrutturazione della chiesa sono stati spesi bene? (Cittadini e commercianti della zona)

Risposte principali

1) "I fondi, come in ogni finanziamento pubblico ma anche nell'edilizia privata, vengono erogati per step, in base allo stato di avanzamento lavori.Il finanziamento pubblico per il post terremoto 2013 prevedeva un anticipo sull'importo dei lavori per finanziare la parte progettuale ed, in seguito, è stata fatta la rendicontazione man mano che i lavori andavano avanti. Per avere un finanziamento tutto parte dalla redazione di un quadro economico. Le spese sono state totalmente rendicontate.
2) "Si sono stati spesi bene, sono stati fatti i lavori, infatti si vedono, poi sono stati fatti anche dei miglioramenti sia nell’impianto elettrico, impianto acustico e di tinteggiatura…”