REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Collegamento ferrovia Torino-Ceres con passante R.F.I. sotto Corso Grosseto

Inviato il 15/03/2023 | Di Zerboni Railway Team

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

Il nostro progetto ha l'obiettivo di monitorare la realizzazione del collegamento ferroviario Torino-Ceres, in particolare la tratta di collegamento Rebaudengo-Fossata e Largo Grosseto. Il progetto è importante in quanto migliorerà il trasporto e la viabilità pubblica del nostro territorio, a beneficio dei cittadini, dell'ambiente e del turismo, grazie anche al collegamento con l'aeroporto Torino Caselle.

Attività previste

L'iter progettuale è lungo ed ha inizio nel 2002, in particolare nel 2007 ha avuto luogo lo studio di fattibilità; nel 2008 è stata ottenuta l'approvazione da parte della regione; nel 2012 l'opera viene finanziata con fondi statali e regionali e vengono appaltati i lavori di costruzione; dal 2015 al 2017 vengono effettuate indagini e monitoraggi dei luoghi interessati in cui nel 2017 iniziano i lavori, che, in ordine, prevedevano: demolizione del cavalcavia di C.so Grosseto, sistemazione dei sottoservizi, realizzazione della galleria sotterranea con stazioni e fermate annesse. Nel 2022 si è proceduto all'attivazione del sottopasso viabile in C.so Grosseto e al completamento dell'armamento ferroviario. Ad oggi l'opera è attuata al 97% ed è in fase di completamento, con la previsione di fine lavori ad agosto 2023 e con l'attivazione della linea ferroviaria a dicembre 2023, salvo imprevisti relativi anche alle autorizzazioni necessarie per l'esercizio dell'attività.

Origine del progetto

Il primo progetto di fattibilità del collegamento ferroviario Torino-Ceres con il passante di Corso Grosseto risale al 8/2/1992. Significativi sono i numerosi articoli di giornale dell'epoca che promettono l'apertura del completamento ferroviario entro il 1997. Nel 2001 il sindaco Chiamparino prometteva nuovamente la riapertura della linea, salvo dover constatare l'impossibilità del progetto in ragione di un dislivello troppo importante per permettere il passaggio di un treno sotto il fiume Dora (per i torinesi "la" Dora).
E' solo nel 2009 che si raggiunge un accordo Stato-Regione, relativo alle opere della Tav sul nodo di Torino, che comprende anche il collegamento che a noi interessa. In particolare, gli amministratori decidono di bypassare il problema del passaggio sotto al fiume, prevedendo invece la demolizione del cavalcavia di Corso Grosseto e la creazione di un collegamento alla città di Torino alternativa. Le tempistiche sono chiare: giugno 2011: termine della gara per l’affidamento dell’appalto; dicembre 2012: apertura dei cantieri e dicembre 2015: fine lavori.
Effettivamente, nel 2012 la gestione della gara d'appalto per questa interconnessione viene affidata dalla Regione Piemonte il 26 luglio 2012 a Scr (Società di Committenza Regione Piemonte SpA). I lavori prendono il via nell'ottobre 2017 e sono tuttora in corso, con una fine lavori prevista per dicembre 2023.
Secondo quanto da noi appreso grazie alle interviste che abbiamo effettuato, il tempo trascorso tra la gara d'appalto e l'inizio effettivo dei lavori, ben 5 anni, sarebbe da ricercare nei numerosi ricorsi effettuati successivamente alla gara: non solo da parte di altre società, ma anche da parte di altre amministrazioni pubbliche, come per esempio il comune di Venaria.
E' stato estremamente difficoltoso reperire gli atti ufficiali che hanno portato a questo collegamento ferroviario: da un parte, sono trascorsi molti anni dai progetti iniziali, pertanto molte informazioni non si trovano più sul sito del comune di Torino o non erano mai state pubblicate. D'altra parte, le amministrazioni e le società coinvolte nel corso degli anni sono state numerose: nel tempo sono cambiati i colori politici, gli ingegneri responsabili, le società appaltatrici e l'impressione è stata quella di un progetto infinito, costellato di inesattezze, di cui nessuno vuole prendersi la responsabilità o, comunque, di cui quasi nessuno è in grado di parlare con vera cognizione di causa, in quanto al tempo erano presenti altre personalità politiche.
Da ultimo, le personalità da noi intervistate hanno tutte indicato, come una delle maggiori responsabili dei ritardi, l'ingente produzione normativa, italiana e europea, nel settore ferroviario (comprensibile, visto i tempi biblici per l'avanzamento del progetto).
Non sappiamo se ci sono stati, negli anni, momenti di consultazione pubblica e non ci risulta che le conferenze di servizi siano state tutte soddisfacenti: questo lo desumiamo dalla mole di ricorsi di cui ci è stato raccontato, ma non siamo riusciti e risalire ai documenti ufficiali, nè amministrativi, nè giudiziari.
In compenso, l'Osservatorio Torino-Ceres, un progetto di monitoraggio civico promosso dalla cittadinanza interessata dal collegamento ferroviario, ha formulato numerose proposte per rendere la linea più efficiente per la cittadinanza e più sostenibile.
La Commissione trasporti della Città di Torino prima e l'assessore ai trasporti della Città metropolitana poi, hanno invitato l'Osservatorio ad un incontro per discutere delle proposte presentate e si sono mostrati molto interessati ai risultati del questionario che l'Osservatorio aveva somministrato alla cittadinanza. Nessun riscontro, invece, da parte di Regione Piemonte.

Soggetti Beneficiari

I beneficiari del progetto monitorato sono, in primis, i cittadini delle zone e dei paesi interessati. Allo stesso tempo però queste stesse persone hanno subito, negli ultimi anni, grandi disagi proprio a causa dei lavori che hanno causato problematiche a livello di spostamenti, di acustica (per via dei rumori continui e fastidiosi).

Contesto

La ferrovia Torino-Ceres è un importante e strategico asse di collegamento del territorio con la città di Torino e il Torinese, si pone al servizio dell’aeroporto internazionale “Sandro Pertini”, della Reggia di Venaria Reale e dello Stadio della Juventus. La ferrovia e la rete di trasporti su gomma costituiscono un indispensabile mezzo per il collegamento dei centri del territorio al servizio di pendolari, studenti, viaggiatori occasionali e di potenziali turisti. I bisogni del territorio sono anche collegati con il discorso ambientale in quanto gli abitanti dei paesi limitrofi sono obbligati a spostarsi con le proprie automobili, a causa della mancanza di mezzi di trasporto pubblici provocando così un maggiore inquinamento.
Il progetto pare inserirsi nell'accordo Stato-Regione, relativo alle opere della Tav sul nodo di Torino.

Avanzamento

In data 23 Gennaio 2023 siamo stati ospitati al cantiere della fermata Rebaudengo-Fossata e ci è stato detto che il progetto prosegue entro i tempi stabiliti, contando anche i vari ritardi legati a covid e altre problematiche varie precedentemente elencate nei report. Inoltre è già stata indicata e resa pubblica una data di inaugurazione della nuova tratta per il 9 dicembre 2023.

Risultati

Il bando di gara, affidato dalla Regione Piemonte alla SRC, risale al 2012 ma fu solo nel 2017 che iniziò il cantiere. I lavori proseguirono con la realizzazione della galleria sotterranea e delle stazioni e fermate della tratta. Da ultimo, solo lo scorso anno fu attivato il sottopasso per le auto di Corso Grosseto. I ritardi maggiori pare siano stati dovuti al frenetico adeguamento normativo in atto nel settore. Infatti, se si escludono alcune maggiorazioni di costi dovute a quanto menzionato poc’anzi e per l’acquisto di apparecchiature specifiche, al 23 gennaio 2023 i lavori sarebbero stati al 97% di completamento, come affermato dall’ing. Elia, direttore di cantiere della SCR.
Non è ancora possibile valutare i risultati dell'intervento, tuttavia il collegamento tra la città e l'aeroporto appare fondamentale per una metropoli come Torino.
Da ultimo, ma non per questo di minore importanza, è necessario segnalare gli altissimi livelli di inquinamento dell'aria a Torino, città in cui la maggior parte della popolazione usa ancora l'auto per spostarsi ovunque, anche nelle zone urbane più centrali. Un serio collegamento tra la provincia torinese (e l'aeroporto) e la città appare fondamentale, considerando l'alto numero di pendolari che ogni giorno si sposta per raggiungere Torino.

Punti di debolezza

I lavori di realizzazione del progetto monitorato hanno avuto notevoli ritardi.
Tali ritardi hanno avuto come conseguenza diretta notevoli disagi per tutta la cittadinanza ma soprattutto quella dei quartieri coinvolti dai lavori di realizzazione del cantiere. Le amministrazioni locali, in carica nel momento di avvio del progetto, non erano d'accordo alla realizzazione dei lavori di esecuzione, seppure siano veramente ovvi i vantaggi per tutta la cittadinanza. I continui interventi legislativi hanno causato tanti problemi di adeguamento strutturale, con conseguenti ritardi nell'esecuzione dei lavori.

Punti di forza

Durante il nostro monitoraggio del progetto abbiamo potuto riscontrare grande attenzione del territorio interessato dai lavori di realizzazione e del benessere della cittadinanza coinvolta. Seppure possa sembrare strano, ma i progettisti hanno considerato prioritario la salvaguardia del territorio e ciò ha, inevitabilmente, comportato ritardi nell'esecuzione dei lavori.

Rischi

La conclusione dei lavori del progetto monitorato è prevista per il mese di luglio e l'apertura della linea ferroviaria entro la fine delcorrente anno, sempre che non intervengano nuove disposizioni normative che richiedano ulteriori modifiche strutturali. Il progetto è stato realizzato rispettando minuziosamente tutte le normative vigenti ma, se la normativa muta, necessariamente bisognerà adeguarsi ad essa.

Soluzioni e Idee

Le amministrazioni dovrebbero coinvolgere maggiormente la popolazione: è significativo che la Regione Piemonte, promotrice del progetto di collegamento ferroviario, non abbia incontrato l'Osservatorio Torino-Ceres, laddove la trasparenza e la partecipazione dovrebbero essere due principi cardine della Pubblica Amministrazione. Speriamo inoltre che gli orari dei nuovi treni risponderanno alle necessità della popolazione, visto che, al momento, il servizio su gomma predisposto per sostituire il collegamento ferroviario, non pare tenere in considerazione le necessità dei fruitori.
Sarebbe necessario prevedere un responsabile degli adeguamenti normativi, in quanto ci lascia perplessi constatare come una nuova legge possa travolgere a tal punto un cantiere così fondamentale per la cittadinanza.
Da ultimo, appare fondamentale una migliore comunicazione con le altre amministrazioni interessate da un progetto, al fine di evitare una definizione delle controversie in sede giudiziaria.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

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Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

Non le abbiamo contattate

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
  • Intervista con i referenti politici

Ing. Miriam Chiara della Regione Piemonte
Signor Arminio dell'Osservatorio della ferrovia Torino - Ceres
Ing. Enrico Elia e Ing. Claudio Trincianti della SCR Piemonte

Domande principali

Perché GTT ha rinunciato al lavoro di manutenzione e gestione della tratta ferroviaria Torino-Ceres? (Ing. Miriam Chiara )
Perché il comune di Venaria Reale fece ricorso nei confronti della Regione Piemonte? (dott.ssa R. Cardaci del Comune di
Venaria)
Quali problemi avete riscontrato durante l'esecuzione dei lavori del cantiere? (Ing. Elia della SCR Piemonte)

Risposte principali

Abbiamo ricevuto informazioni discordanti tra loro, in quanto inizialmente ci era stato detto che GTT aveva vinto un bando per la gestione della ferrovia, ma un'altra fonte ha affermato che GTT l'aveva già in gestione per "eredità" e che quindi il bando non aveva quello scopo.
Il comune di Venaria Reale fece ricorso, abbiamo risposte vaghe. La prima informazione che abbiamo ottenuto riguarda la mancata comunicazione del progetto da parte di Regione Piemonte che a seguito è stato vinto da quest'ultimo, le informazioni sono però ancora confuse e per questo è stato organizzato un incontro con il sindaco di Venaria.