REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
MUSEO NAZIONALE DELLA RESISTENZA AI BASTIONI DI PORTA VOLTA*VIA ALESSANDRO VOLTA E VIALE MONTELLO*REALIZZAZIONE DEL MUSEO NAZIONALE DELLA RESISTENZA AI BASTIONI DI PORTA VOLTA

Inviato il 16/03/2023 | Di Coltri Gabriele e Giulia Scaglioni

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

Il museo della resistenza di Milano si svilupperà su una superficie di 10.000 MQ (metri quadrati), nel centro di Milano, in via Volta e sarà speculare alla sede Feltrinelli di Herzog & De Meuron, in via Pasubio. Gli stessi Herzog & De Meuron saranno i progettisti del nuovo museo. Il Museo Nazionale della Resistenza nasce dal Protocollo di Intesa tra Comune di Milano e Ministero della Cultura per la realizzazione, all’interno di un’area di proprietà comunale che, originariamente era destinata alla creazione di attività terziarie, del più importante museo per la conservazione e visione del materiale storico inerente il periodo della Liberazione e dell’immediato dopoguerrra. Il progetto terrà conto della necessità della valorizzazione dei reperti archeologici relativi al ritrovamento delle antiche mura spagnole.
E’ già attivo il sito del museo https://museonazionaleresistenza.it/ che raccoglie le memorie e la storia della lotta di Liberazione in un percorso di parole, foto, video, audio e documenti d’epoca
Il progetto, in base alle notizie ricavate dalla stampa, potrebbe essere sintetizzato in cinque parole chiave:
cultura, storia, condivisione, bellezza e patrimonio. Quando si recupera il passato o una parte, come in questo caso, legata al periodo della Resistenza, da cui sono uscite le parole democrazia e libertà, i concetti di storia e cultura diventano veicoli di condivisione di un patrimonio che si offre agli abitanti di Milano, e non solo, per essere osservato, meditato e fatto proprio. Coloro che visiteranno il Museo, proveniendo anche da altri paesi, potranno fare un’esperienza visiva ed emozionale che li farà tornare a casa arricchiti.
Sarà una grande opportunità per gli studenti e le studentesse perchè poter vedere o ascoltare documenti potrebbe risultare più interessante per studiare il periodo della Resistenza. Il Museo diventa un’occasione di “costruzione” del sapere: da lì potrebbero partire nuove ricerche sull’argomento
Non da ultima è la possibilità “turistica” che il Museo offre, aprendosi ai visitatori. Il Museo Nazionale della Resistenza avrà quindi un significato importante per la comunità, compreso il fatto di poter essere anche una costruzione architettonica di pregio, nel centro della città, portando a riflettere sul delicato rapporto tra cultura e ambiente. Il progetto si propone di arrivare ai giovani e di “alleggerire” il significato che spesso “visitare un museo” porta con sè. Studiare direttamente sui documenti, attraverso percorsi multimediali, risulterà certamente più affascinante.

Attività previste

Le attività prevedono la costruzione del Museo presso i Bastioni di Porta Volta, dunque l'insediamento di un cantiere.
La fine del progetto è prevista per il 2025.

Origine del progetto

Si riporta il documento di delibera del progetto.
https://docs.google.com/document/d/1WyUyYtARw3efXZPm6MDjHKVW2lumSwJXc4OOJUgp0NU/edit

Soggetti Beneficiari

Dalla costruzione del museo ne ricaveranno vantaggio i turisti, studiosi/studenti e storici e la cittadinanza.

Contesto

Non esiste un Museo della Resistenza nella città di Milano e, in Lombardia, ne esiste solo uno in provincia di Como.

Avanzamento

Il museo Bastioni della resistenza a Milano non è ancora stato costruito perché è in atto una protesta contro la costruzione del museo da parte di cittadini ambientalisti e dai frequentatori del Circolo dei Combattenti posto proprio nel Bastione. Pare infatti che per la costruzione del Museo sarà necessario abbattere un glicine monumentale che insiste sul muro del circolo ed è enorme, con radici di settant'anni (si stanno cercando compromessi con il Comune, ma non è facile), e non si terrà conto di una parte delle Mura Spagnole sottostanti. E' stato possibile apprendere tutto ciò attraverso la visita di monitoraggio sul luogo. Le fonti ufficiali non riportano nulla al riguardo.

Risultati

La fine del progetto è prevista per il 2025, ma al momento non è presente nemmeno il cantiere.

Punti di debolezza

Manca il coinvolgimento della popolazione, in quanto davvero pochissimi, pur abitando in zona, conoscono il progetto in corso e manca, evidentemente, una visione complessiva che consideri sia l'aspetto culturale che l'impatto ambientale.

Punti di forza

Positivo è l'intento culturale del progetto.

Rischi

La diatriba in corso tra cittadini e comune potrebbe rallentare l'evoluzione del progetto.

Soluzioni e Idee

Sarebbe necessario un buon compromesso tra lo spazio occupato dal Museo e quello destinato al glicine e al mantenimento delle Mura Spagnole.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

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  • Instagram

Connessioni

Contatti con i media

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

Non le abbiamo contattate

Descrizione del caso

Il nostro monitoraggio non ha sortito interesse di per sè, in quanto i soggetti che avevamo coinvolto non ci hanno mai dato risposta. Tuttavia, del problema che il nostro monitoraggio ha individuato stanno parlando i social e i telegiornali nazionali proprio in questi giorni, in quanto è in corso un acceso dibattito tra l'Amministrazione Comunale e il Circolo reduci combattenti che vogliono difendere il glicine monumentale che occupa il luogo che sarebbe destinato al Museo della Resistenza. Siamo stati invece contattati da una signora intervistata durante la nostra visita di monitoraggio a Milano alla quale abbiamo inviato il nostro lavoro, se mai potrà servire per sottolineare il problema legato alla nascita del Museo.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con altre tipologie di persone

Noi abbiamo intervistato alcune persone che passavano vicino al luogo del potenziale cantiere durante la nostra visita e il gestore del Circolo dei Combattenti.

Domande principali

1)"Sapevi della costruzione del museo?";
2)"Che valore ha per te questo museo?".

Risposte principali

1)"No":
2)"Valore culturale".