REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
RECUPERO EDIFICIO 4 DELL'EX MANIFATTURA TABACCHI DESTINATO AD OSPITARE IL POLO CINE-AUDIO-VISUALE E LE SCUOLE CIVICHE DEL COMUNE DI MILANO
Inviato il 19/03/2023 | Di Classe 4LA liceo scientifico dell'istituto Feltrinelli di Milano
| @cinemonitor_4LA
Cosa abbiamo scoperto
Obiettivi del progetto Tweet
Il progetto consisteva nel restauro della manifattura tabacchi di Milano che è stato completato nel 2013 (finanziato con fondi pubblici).
L'obiettivo del restauro è rivalorizzare la zona e promuovere la cultura cinematografica attraverso le strutture che ora ospita.
Attività previste
Le attività previste dal progetto si basano sulla ristrutturazione dell'ampio spazio che un tempo era dedicato alla Manifattura Tabacchi per impiegarlo in luoghi pubblici e privati. Parte delle informazioni di seguito le abbiamo ricavate intervistando Federica Ribolla, architetto e titolare di uno studio di progettazione. Durante il recupero dell’ex Manifattura Tabacchi, nel 2013, il suo studio è stato incaricato per
la progettazione esecutiva dei lotti residenziali in quell’area ora restaurata.
L’edificio era ormai totalmente abbandonato e degradato e questo influiva molto sulla situazione del quartiere.
Origine del progetto
La ex manifattura tabacchi era un complesso industriale abbandonato a nord di Milano, nel 2007 sono stati investiti € 8.536.616,64 per riqualificare una parte della manifattura (altre parti della manifattura sono state acquistate da privati); nel 2013 i lavori di ristrutturazione sono finiti e gli spazi pubblici sono stati donati alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti e al MIC (museo interattivo del cinema).
Soggetti Beneficiari
Questo progetto interessa tutti gli abitanti della zona e non solo. La scuola del cinema offre la possibilità ai ragazzi appassionati del mondo cinematografico di poter ricevere un'educazione efficace con strumenti adeguati, il MIC (Museo Interattivo del Cinema) contribuisce a valorizzare la zona e coinvolge tutti gli abitanti del quartiere e della città, dando ad essa un posto in cui persone di ogni età possono divertirsi scoprendo la storia del cinema e i metodi di produzione che rendono i film così appassionanti.
Contesto
Questi due riutilizzi dello spazio della manifattura si uniscono agli altri spazi (comprati da privati) che sono stati destinati all’edificazione di condomini che aiutano a riqualificare il quartiere ed a offrire nuovi spazi abitativi. La manifattura era in completo stato di abbandono e questo progetti è stato fondamentale per dare nuovamente valore alla zona.
Il progetto ha soddisfatto il bisogno di una sede adatta per la scuola del cinema e ha creato delle opportunità sia lavorative sia di svago per i residenti.
Avanzamento
Il progetto è stato concluso nel 2013 portando diversi vantaggi alla zona, ovvero viale Fulvio Testi 121 Milano. I vantaggi sono la rivalorizzazione della zona, le opportunità lavorative, di svago e di cultura. Ha anche riutilizzato uno spazio che altrimenti sarebbe rimasto abbandonato e che avrebbe compromesso una bella immagine del quartiere.
Risultati
La Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti ha riscontrato dei miglioramenti da quando si è trasferita.
Il passaggio nel 2013 in Manifattura Tabacchi è stata la prima volta in cui è stata progettata una sede su misura per la scuola, anche se non del tutto. La sede era stata infatti progettata per un biennio, mentre nello stesso periodo la scuola ha subito un passaggio al triennio. Questo costringe spesso gli studenti del terzo anno a lavorare in sedi esterne.
La gestione degli spazi è fondamentale per l’apprendimento delle discipline cinematografiche, come strutture molto particolari, anche utilizzabili per gli studi post produzione o sceneggiatura.
Con la ristrutturazione sono riusciti a ricreare all'ultimo piano sei teatri di posa. Il loro studio di punta è S7, dove vengono ricostruiti interamente degli ambienti scientifici cinematografici permettendo quindi di costruire scenografie, adatte all'apprendimento degli alunni.
La sede è ben organizzata e strutturata, il che sicuramente rende l’ambiente più accogliente e funzionale dal punto di vista sia delle attrezzature che delle possibilità, come il fatto di avere vicino il MIC ed essere in stretto contatto con il comune di Milano.
Questa sede in confronto a quelle temporanee (che la scuola ha avuto precedentemente) promuove una migliore socializzazione con gli studenti e gli spazi pur non essendo grandi abbastanza sono efficaci e utili.
Nonostante il grande passo avanti, reso possibile grazie al comune di Milano, sono inevitabili grandi critiche da parte della scuola.
Non è stato possibile, ovviamente, per la scuola lavorare sulla progettazione di questo spazio in maniera approfondita. Il risultato finale va incontro a circa l’80% delle necessità effettive della scuola.
Tutti gli spazi legati alla didattica, cioè le aule assegnate ai vari corsi, non sono progettate in modo efficace. Il posto, anche se è ora più adatto, ha molto margine di miglioramento.
Alcune esigenze che non sono state rispettate si sono tramutate in problemi di spazio, che permangono. Ad esempio, le aule sono troppo piccole o troppo poche, il che porta a delle difficoltà per alcuni corsi.
Dal punto di vista strutturale, questo edificio è tutelato architettonicamente per cui non si possono fare modifiche, il che ha limitato alcune possibilità. Gli spazi sono stati divisi con delle pareti di cartongesso, e l’ultimo piano è forse l’unico spazio veramente molto ampio, per via del tetto ad arco.
Nell’insieme il giudizio è a tutti gli effetti più che positivo, anche se ci sono progetti per il futuro della scuola più ambiziosi.
Gran parte dei fondi pubblici sono stai dedicati al MIC.
I visitatori hanno descritto positivamente la loro esperienza nel museo del cinema.
Il museo, secondo loro, è interessante per adulti e bambini. Essendo interattivo, spiega bene le dinamiche sia storiche sia pratiche, soprattutto nella visita guidata. Il posto è affascinante, l’atmosfera calda e accogliente, ed è presente originale attrezzatura d’epoca per registrare e montare.
Gli intervistati hanno anche mosso una critica: nonostante il museo riesca a catturare bene l’attenzione, perché sia definitivamente un buon investimento dovrebbe venire sponsorizzato maggiormente. Il fatto che contribuisca al valore del quartiere non viene messo in dubbio, ma perché abbia un impatto sulla cultura dev’essere conosciuto, le persone devono essere coscienti della sua esistenza quindi dev’essere condiviso e pubblicizzato.
Fonti: interviste sul campo
Punti di debolezza
L’edificio era ormai totalmente abbandonato e degradato e questo influiva molto sulla situazione del quartiere.
Il recupero dell’edificio ha portato sicuramente a dei vantaggi notevoli sotto diversi aspetti, anche se non si è conformato interamente alle richieste e necessità dei fruitori.
Punti di forza
Il progetto è sicuramente servito a riqualificare la zona, aumentandone anche il valore immobiliare e migliorando l’aspetto sociale ed economico del quartiere.
Nonostante alcune lamentele sulla gestione degli spazi, soprattutto da parte delle scuole del cinema, in generale il restauro è servito ad aumentare il valore della zona.
Si è evinto anche come quello che oggi è stabilito nell’ex Manifattura Tabacchi sia uno stimolo alla cultura, e non solo per gli abitanti nei dintorni. Il fatto che gran parte della struttura sia stata adibita a funzioni pubbliche è anch’essa una nota positiva, le scuole e il museo tengono vive i dintorni.
Rischi
La scarsa possibilità di toccare con mano e modificare eventuali problemi strutturali da parte delle entità che risiedono della zona può rivelare il progetto sempre meno efficiente con il passare del tempo.
Soluzioni e Idee
Il progetto è stato efficacemente portato a termine.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
- Intervista con altre tipologie di persone
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
Abbiamo intervistato alla scuola del cinema:
Claudio Cipelletti, insegnante di montaggio e ordinatore del corso di montaggio della scuola. È stato studente e ha iniziato a insegnare prima che la scuola si spostasse dov’è ora, quindi ci ha potuto raccontare l’impatto di questo cambiamento.
Roberta Siani, responsabile produzioni della scuola. Collabora con docenti e studenti soprattutto del terzo anno.
Christian Annone, studia da due anni montaggio alla scuola.
Andrea Ansaldo, all’ultimo anno di sceneggiatura.
Emma Mariano e altri studenti come lei di riprese e fotografia.
Abbiamo raccolto informazioni sul museo intervistando:
Giulia Tirabassi e Simone De Marzo. Hanno entrambi visitato il museo del cinema in passato.
Il tentativo di mettersi in contatto con lavoratori del museo non è andato a buon fine. Non hanno dato risposta alla nostra richiesta di contattarli.
Domande principali
Le principali due domande poste agli intervistati sono state:
"pensi che questo abbia rivalorizzato la zona e promosso la cultura?"
"pensi che questo restauro sia stato efficace? Gli spazi sono stati gestiti nella maniera migliore possibile?"
Domande rivolte a residenti e lavoratori della scuola del cinema in viale Fulvio Testi 121.
Risposte principali
Queste sono state le risposte degli intervistati:
La Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti ha riscontrato dei miglioramenti da quando si è trasferita.
Il passaggio nel 2013 in Manifattura Tabacchi è stata la prima volta in cui è stata progettata una sede su misura per la scuola, anche se non del tutto. La sede era stata infatti progettata per un biennio, mentre nello stesso periodo la scuola ha subito un passaggio al triennio. Questo costringe spesso gli studenti del terzo anno a lavorare in sedi esterne.
La gestione degli spazi è fondamentale per l’apprendimento delle discipline cinematografiche, come strutture molto particolari, anche utilizzabili per gli studi post produzione o sceneggiatura.
Con la ristrutturazione sono riusciti a ricreare all'ultimo piano sei teatri di posa. Il loro studio di punta è S7, dove vengono ricostruiti interamente degli ambienti scientifici cinematografici permettendo quindi di costruire scenografie, adatte all'apprendimento degli alunni.
La sede è ben organizzata e strutturata, il che sicuramente rende l’ambiente più accogliente e funzionale dal punto di vista sia delle attrezzature che delle possibilità, come il fatto di avere vicino il MIC ed essere in stretto contatto con il comune di Milano.
Questa sede in confronto a quelle temporanee (che la scuola ha avuto precedentemente) promuove una migliore socializzazione con gli studenti e gli spazi pur non essendo grandi abbastanza sono efficaci e utili.
Nonostante il grande passo avanti, reso possibile grazie al comune di Milano, sono inevitabili grandi critiche da parte della scuola.
Non è stato possibile, ovviamente, per la scuola lavorare sulla progettazione di questo spazio in maniera approfondita. Il risultato finale va incontro a circa l’80% delle necessità effettive della scuola.
Tutti gli spazi legati alla didattica, cioè le aule assegnate ai vari corsi, non sono progettate in modo efficace. Il posto, anche se è ora più adatto, ha molto margine di miglioramento.
Alcune esigenze che non sono state rispettate si sono tramutate in problemi di spazio, che permangono. Ad esempio, le aule sono troppo piccole o troppo poche, il che porta a delle difficoltà per alcuni corsi.
Dal punto di vista strutturale, questo edificio è tutelato architettonicamente per cui non si possono fare modifiche, il che ha limitato alcune possibilità. Gli spazi sono stati divisi con delle pareti di cartongesso, e l’ultimo piano è forse l’unico spazio veramente molto ampio, per via del tetto ad arco.
Nell’insieme il giudizio è a tutti gli effetti più che positivo, anche se ci sono progetti per il futuro della scuola più ambiziosi.
Gran parte dei fondi pubblici sono stai dedicati al MIC.
I visitatori hanno descritto positivamente la loro esperienza nel museo del cinema.
Il museo, secondo loro, è interessante per adulti e bambini. Essendo interattivo, spiega bene le dinamiche sia storiche sia pratiche, soprattutto nella visita guidata. Il posto è affascinante, l’atmosfera calda e accogliente, ed è presente originale attrezzatura d’epoca per registrare e montare.
Gli intervistati hanno anche mosso una critica: nonostante il museo riesca a catturare bene l’attenzione, perché sia definitivamente un buon investimento dovrebbe venire sponsorizzato maggiormente. Il fatto che contribuisca al valore del quartiere non viene messo in dubbio, ma perché abbia un impatto sulla cultura dev’essere conosciuto, le persone devono essere coscienti della sua esistenza quindi dev’essere condiviso e pubblicizzato.