REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
IDEAL: IDENTIFICAZIONE E CARATTERIZZAZIONE DI NUOVI APPROCCI TERAPEUTICI CONTRO IL CANCRO
Inviato il 20/03/2023 | Di eroteam
| @eroeteam
Cosa abbiamo scoperto
Obiettivi del progetto Tweet
Secondo ISTAT, nel biennio 2014-2015 la mortalità per tumore ha causato 28,1 decessi ogni diecimila abitanti. Il dato è ancora più critico in Campania dove il dato arriva a 29,5 (regione in cui la qualità della vita è tra le peggiori d’Italia). A tal proposito, l'AIRC afferma che nella scomparsa del tumore conta anche l'epigenetica. Attraverso lo studio di questa, infatti, il fine ultimo del progetto è quello di sviluppare una piattaforma biomedicale in grado di esaminare in modo comprensivo le patologie tumorali per produrre nuovi approcci terapeutici.
Attività previste
IDEAL intende sviluppare una piattaforma tecnologica, integrata verticalmente - dalla fase della drug discovery e delivery fino alla fase preclinica e clinica - in grado di esaminare in modo comprensivo le patologie tumorali a prognosi sfavorevole, integrando nuovi approcci terapeutici che prevedono la progettazione e l’uso di strumenti di drug delivery e monitoring di risposta. IDEAL prevede realizzare un’architettura qualitativa e quantitativa dei meccanismi di tumorigenesi di tumori aggressivi come il mesotelioma, il melanoma, la leucemia mieloide acuta (AML), il cancro alla mammella triplo negativo (TNBC) ed alcuni tumori cerebrali come il glioblastoma tramite l’uso integrato di strumenti preclinici e clinici.
Origine del progetto
Il bando pubblico che ha dato origine al progetto è stato il Decreto dirigenziale della giunta regione Campania 588/2018 che ha deliberato il finanziamento a favore di Epi-C SRL per un totale complessivo di € 1.041.756,10 a valere sulle risorse dell’Asse 1 del Programma Operativo Regionale Campania OS 1.1..
Soggetti Beneficiari
Dal sito di Opencoesione si apprende che i soggetti beneficiari del progetto monitorato sono l’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli e le aziende: Penta technology S.R.L., EPI-C S.R.L., Biopulse S.R.L., Biogem S.C.A.R.L.. Inoltre, dagli obiettivi prefissati si comprende che il finanziamento è volto a tutta la cittadinanza, in quanto si sviluppa sull'asse della ricerca e dell’innovazione.
Contesto
Nel 2014 (anno in cui il progetto ha avuto inizio) nella regione Campania sono stati stimati 14 542 morti di tumore. Questo risulta essere, secondo l’ISTAT, la seconda causa di morte dopo le malattie cardiovascolari. Il progetto monitorato si inserisce in un contesto più ampio. Dal sito di Opencoesione si apprende che nel ciclo di programmazione 2014-2020, infatti, il 6% dei fondi stanziati dal POR FESR Campania sono stati destinati all’asse di ricerca e innovazione.
Avanzamento
Dal portale di OpenCoesione si evince che rispetto al costo pubblico previsto, i pagamenti stanziati sono stati € 416.702,44, pari al 41% del totale. Nell’intervista alla dottoressa Altucci tenutasi il 22/02/2023, abbiamo constato che il progetto è ormai concluso e rendicontato.
Risultati
Dall’intervista tenutasi il 22/02/2023 alla dottoressa Altucci, abbiamo appreso che il progetto è concluso e rendicontato. La Seconda Università di Napoli Luigi Vanvitelli, ha dato il via ad una startup che sta portando avanti lo studio dell’epigenetica per la terapia dei tumori. Lo spin-off si chiama Epi-C, ed è un'idea nata alcuni anni fa da un gruppo di ricercatori coordinati dalla professoressa Lucia Altucci, ordinario di Patologia Generale dell’Università. Il gruppo, dalla sua nascita, ha ottenuto due brevetti: uno per la metodologia di ricerca, e un secondo per un nuovo farmaco anticancro epigenetico innovativo. Inoltre ha reso possibile la messa in commercio di un kit per facilitare la ricerca nel settore.
Punti di debolezza
L’interesse da parte del settore privato, che si riflette nella manifestazione di interesse, è stato limitato, in particolare nel settore di ricerca connesso all’oncologia. Una ragione potrebbe essere che le PMI campane sono, infatti, micro o piccole imprese. Inoltre, ci sono state numerose manifestazioni di interesse da parte di ricercatori afferenti alla stessa struttura di ricerca che descrivono progetti simili, dimostrando una mancanza di collaborazione tra i ricercatori stessi: è necessario che l’Amministrazione regionale si faccia carico di un più forte coordinamento e orientamento di questi soggetti. In aggiunta, si è ravvisata - contestualmente – anche una frammentazione nell’uso delle infrastrutture (ad esempio, le apparecchiature ad alta tecnologia non sembrano essere condivise tra gruppi di ricerca /unità dello stesso istituto /organizzazione). A tal proposito, la maggior parte delle manifestazioni d’interesse non pare essere orientata al mercato, ma piuttosto complessi e articolati progetti scientifico accademici. Pertanto, il loro impatto sullo sviluppo regionale non è molto elevato. Infine, la lotta contro il cancro coinvolge molte discipline scientifiche, ma la caratteristica di interdisciplinarità è assente dalla maggior parte delle manifestazioni d’interesse!
Punti di forza
Il primo punto di forza del progetto è stato il conseguimento del brevetto delle molecole studiate dai ricercatori degli enti beneficiari (EPIC-C e BIOGEM). Inoltre, il progetto ha permesso di ampliare una collaborazione tra aziende e università già presente, però in precedenza. In aggiunta, così come pervenuto nell’intervista alla dottoressa Altucci, il finanziamento ha permesso di assumere nuovi ricercatori e figure manageriali. Il punto di forza principale del progetto è l’ottenimento di un finanziamento di tipo internazionale.
Rischi
I nuovi progetti innescano il cambiamento che porta con sé incertezza e rischi.
Innanzitutto, la pandemia da Covid-19 ha dimostrato chiaramente l’importanza e il valore della salute in ogni società senza alcun limite territoriale. Questo non significa che il cancro e la mission contro il cancro abbiano perso di importanza o abbiano assunto una minore urgenza. L’assenza di salute nelle popolazioni sta infatti assumendo un impatto estremamente drammatico e significativo sull’economia e le conseguenze politiche e sociali sono e saranno notevoli per l’Europa e per tutto il pianeta. Se in tempi piuttosto brevi sono state trovate misure efficaci per contrastare l’epidemia Covid-19, (es.vaccino) sfortunatamente questo non è pensabile per il cancro. Al contrario, le sfide per combattere questa patologia sono aumentate proprio a causa dell’emergenza sanitaria provocata dal coronavirus: ritardi negli screening e nei processi di diagnosi, ritardi nella cura. Un ulteriore fattore di criticità del progetto è connesso alla predisposizione dei protocolli sperimentali della Fase clinica 1 che verrà avviata, alla conclusione delle attività. I progetti di ricerca basata sull’approccio traslazionale (integrazione tra fase clinica e preclinica) applicato a tumori necessitano protocolli sperimentali complessi.
Soluzioni e Idee
La prima soluzione pervenuta è preservare la qualità della gestione del progetto IDEAL soprattutto in termini di innovazione e ricerca. Il gruppo di epigenetica medica, protagonista del progetto monitorato, studia il ruolo delle alterazioni epigenetiche e delle modifiche epigenetiche, anche a livello della singola cellula, nelle patologie umane, con un focus su leucemie e tumori solidi, patologie degenerative,cardiovascolari e del metabolismo. L'individuazione di biomarcatori epigenetici permette di sviluppare nuovi bersagli terapeutici e targets diagnostici e prognostici. Il gruppo, in primis, propone attività e sviluppo di metodi diagnostici e prognostici per l’individuazione della malattia e della risposta ai trattamenti ma si concentra anche su attività di drug discovery, per individuare e caratterizzare trattamenti innovativi basati sull’uso di nuove molecole che hanno come bersaglio la cromatina. Le imprese beneficiarie in modo particolare la start up EPIC-C e il gruppo BIOGEM hanno contribuito notevolmente a garantire la qualità della ricerca anche sul fronte dell’innovazione e ciò potrebbe essere migliorato in futuro anche attraverso ulteriori partnership internazionali. Un'ulteriore soluzione potrebbe essere collaborare con diverse case farmaceutiche, biotech e istituzioni accademiche incrementando la possibilità di sviluppo di progetti di ricerca preclinica. Inoltre, si dovrebbe garantire la sostenibilità futura dei benefici che il progetto sta erogando.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
Maria Rosaria Conte: Ricercatrice e socio di Epic e collaboratrice della professoressa Altucci.
Lara Dell’Aversana: Ricercatrice CNR IEOS, collaboratrice del dipartimento di medicina di precisione, socio della start up EPIC, una delle aziende beneficiarie di IDEAL.
GianLuigi Franci: Professore del dipartimento di microbiologia e biologia chimica, socio fondatore e amministratore di EPIC.
Vincenzo Grafa: Professore del dipartimento di medicina di precisione.
Ernesto de Angelis: R.U.P. INTEGRA , Regione Campania
Domande principali
Ernesto De Angelis: A quali obiettivi di policy risponde l’intervento finanziato?
Ernesto De Angelis: Rispetto alla programmazione, ritiene che questo intervento sia stato significativo?
Dottoressa Altucci: Qual è stato il principale punto di debolezza?
Dottoressa Altucci: Su opencoesione, il progetto risulta essere ancora in stato di avanzamento. Qual è il reale stato del progetto?
Risposte principali
Ernesto De Angelis: Nell’alveo delle strategie dettate dagli obiettivi generali della politica territoriale, il documento di strategia di ricerca e innovazione regionale per la specializzazione intelligente (RIS3 Campania) è il punto d’origine dell’“Avviso pubblico per il sostegno alle imprese campane nella realizzazione di studi di fattibilità (Fase 1) e progetti di trasferimento tecnologico (Fase 2) coerenti con la RIS3”.
L’intervento “Ideal”, finanziato nell’ambito del succitato Avviso, si inserisce nella globale strategia di superare i gap individuati nell’ambito del processo di SWOT Analysis sviluppata nel contesto della RIS3, mirando a favorire la qualificazione dei processi di trasferimento tecnologico. Il sostegno agli investimenti tesi a consolidare un collegamento tra il potenziale produttivo e la ricerca, punta a favorire il trasferimento degli output di quest’ultima nel sistema economico, rispondendo più proficuamente alle esigenze del mercato e potenzia conseguentemente la competitività del sistema industriale in ambito extraregionale ed internazionale.
Ernesto De Angelis: Come anticipato, il punto d’osservazione del ROS è necessariamente più ampio rispetto al singolo intervento, il cui valore precipuo è più puntualmente considerato dagli esperti tecnici valutatori appositamente individuati per determinare un punteggio/valore in ingresso e in uscita (alla conclusione delle attività) per ogni singola iniziativa finanziata dal bando.
Globalmente considerato, l'Avviso pubblico per il sostegno alle imprese campane nella realizzazione di studi di fattibilità (Fase 1) e progetti di trasferimento tecnologico (Fase 2) coerenti con la RIS3”, ha sicuramente rappresentato un importante sforzo dell’Ente Regionale, con un investimento superiore ai 60 milioni di euro, i cui risultati sul tessuto sociale ed economico potranno, auspicabilmente, essere apprezzati nel medio termine.
Dottoressa Altucci: Il principale punto di debolezza è la comunicazione con le aziende che sono spesso private, le quali hanno bisogno di guadagnare infatti BIOPULSE ha deciso di uscire da progetto restituendo i fondi poiché ormai il progetto non rientrava più negli interessi aziendali
Dottoressa Altucci Il progetto è concluso e completamente liquidato, tranne i fondi di BIOPULSE. I brevetti sono stati tutti ottenuti e le molecole sono pronte e in produzione. Inoltre, con BIOGEN e brevetti plus stiamo realizzando un kit per diagnosi per leucemie e altri tumori.