REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
COASTAL AND MARINE WATERS INTEGRATED MONITORING SYSTEMS FOR ECOSYSTEMS PROTECTION AND MANAGEMENT

Inviato il 4/05/2023 | Di Ninja Turtles

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

Il progetto monitorato è CASCADE (CoAStal and marine waters integrated monitoring systems for ecosystems proteCtion AnD managemEnt). Si tratta di un Progetto a valere sul Programma INTERREG CBCItalia-Croazia (https://www.italy-croatia.eu/) coordinato dalla Regione Puglia e finalizzato alla definizione di un sistema integrato di monitoraggio per la protezione e gestione degli ecosistemi costieri.
Il Progetto, di durata triennale, l’obiettivo di aumentare le conoscenze sulla biodiversità marina e le aree umide di transizione delle coste del Mare Adriatico dei due Paesi coinvolti dal Programma al fine di proporre l’implementazione di efficaci strategie di monitoraggio e gestione degli ambienti marino-costieri.
Il progetto si è articolato in una serie di azioni coordinate mirate a:
– valutare qualità e vulnerabilità degli ecosistemi costieri in Italia e Croazia;
– identificare azioni di recupero di specie minacciate;
– offrire un valido supporto allo sviluppo di piani integrati di gestione.
Obiettivo ultimo di CASCADE è quello di contribuire ad una migliore gestione e conservazione degli ecosistemi e dei servizi ad essi associati, dal livello locale a quello transfrontaliero.Il partenariato progettuale è composto da 10 partner italiani e 6 croati e coinvolge quattro partner associati
tra cui la Regione Molise e l’Area Marina Protetta di Torre del Cerrano in Abruzzo.
In questo Progetto, che ha permesso di consolidare ed incrementare la ricerca sui sistemi costieri adriatici, ha avuto un ruolo chiave il dialogo e lo scambio di buone pratiche tra gli enti di ricerca di entrambi i paesi interessati dal Programma ed i portatori d’interesse strategici, con l’obiettivo di incrementare la consapevolezza sulla funzionalità e conservazione di questi ecosistemi.
CASCADE ha risposto all’urgente bisogno di supporto scientifico per la definizione di piani integrati di gestione costiera a livello regionale ed ha dato un particolare contributo allo sviluppo e miglioramento dei sistemi di monitoraggio, all’accesso ai dati, all’implementazione di azioni pilota di ripristino ambientale e al miglioramento dei sistemi di gestione integrata. Il progetto ha dato la possibilità di lavorare, in modo
interdisciplinare e con il coinvolgimento di una ampia varietà di istituzioni, sulla protezione e il recupero della biodiversità in ambito marino e costiero in Italia e Croazia.

Attività previste

Il Progetto CASCADE ha previsto numerose attività.
Per cominciare, l’avvio ufficiale si è avuto nel corso dell’ultima settimana di giugno 2020, quando in Puglia si è tenuto il Kick-Off meeting del progetto. Sempre in Puglia, però il 13 aprile 2023, presso le Officine Cantelmo a Lecce, si è svolto invece l’evento finale di progetto. Sono stati coinvolti le autorità ed enti gestori insieme a ricercatori e stakeholders e sono
stati presentati gli importanti risultati raggiunti dal progetto tutti utili la protezione e il recupero della
biodiversità in ambito marino e costiero in Italia e Croazia. Presente anche l’Università degli studi del
Molise che ha potuto presentare alcuni risultati di progetto realizzati sia in ambito di ricerca scientifica che
di dialettica costruttiva attivata con gli enti gestori, sia per quanto concerne il coinvolgimento di
stakeholder e cittadinanza. Più nel dettaglio sono stati presentati i risultati di monitoraggio della efficacia di
azioni di recupero ambientale in ambienti umidi costieri (Litorale di Campomarino - area pilota 7) in parte

pubblicati sulla rivista Wetlands, cosi come attività svolte nell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano (area
pilota 10), e la piattaforma di citizen scence Wild Coast Cascade (sviluppata appositamente per il progetto).
Torniamo al ruolo dell’Università del Molise, in qualità di partner del progetto. Il team dei ricercatori
coinvolti ha scelto di dedicare particolare attenzione alle coste (siti natura 2000 costieri e all’Area Marina
Protetta Torre del Cerrano in Abruzzo (http://www.torredelcerrano.it/
Il progetto CASCADE ha consentito di realizzare, nel Molise, le seguenti iniziative:
“Il 29 aprile 2021 presso il Porto di Termoli si è svolto l’evento “Training antipollution” organizzato dalla
Guidotti Ships s.r.l. a cui il Progetto CASCADE ha dato il suo patrocinio. Durante l’iniziativa, che ha visto la
partecipazione dello staff di CASCADE, si è tenuto un intervento volto a presentare obiettivi e finalità del
Progetto e le sue attività progettuali in corso e future, sottolineando l’importanza del coinvolgimento dei
portatori d’interesse locali per accrescere il successo e l’impatto progettuale. All’evento hanno partecipato:
istituzioni locali (Capitaneria di Porto, Comune di Termoli), rappresentanze politiche del Molise e regione
limitrofa (Puglia), addetti della Protezione Civile, imprese e operatori del settore (Guidotti Ships s.r.l. e altri
armatori), le associazioni ambientaliste Legambiente Molise e Fridays for Future, il servizio meteorologico
RAI-Meteo Molise, il Dirigente scolastico con docenti e allievi dell’Istituto Tecnico Nautico Statale di
Termoli.
Sabato 29 maggio 2021, presso il Centro di Educazione Ambientale “Le Fantine” di Campomarino (CB), si è
svolto il secondo evento del programma BioBLITZ nell’ambito del Progetto CASCADE. L’osservazione
naturalistica è stata guidato da docenti dell’Università degli Studi del Molise ed organizzata con
l’associazione Ambiente Basso Molise. I partecipanti, con maglietta e borraccia CASCADE, sono stati
accompagnati alla scoperta delle specie presenti nelle dune. Il Bioblitz è un evento di “osservazione”
naturalistica e scientifica e consiste nel ricercare, individuare e possibilmente classificare il maggior numero
di forme di vita animali e vegetali. Le informazioni raccolte sono confluite in WILD COAST CASCADE.
Il 3 marzo 2022 si è tenuto presso Campomarino l’evento organizzato nell’ambito del Progetto Interreg
CASCADE “CoAStal and marine waters integrated monitoring systems for ecosystems proteCtion AnD
managemEnt” con l’associazione Ambiente Basso Molise. L’evento intitolato “Dove il fiume incontra il
mare” ha permesso ai partecipanti di vivere un percorso che, partendo dalla Zona Umida di Campomarino
arriva fino alla Foce del Biferno. Protagonisti della giornata sono stati, esperti di ambiente marino e
costiero, volontari e cittadini, uniti dalla voglia di scoprire la biodiversità della zona, che fa parte delle aree
pilota del progetto CASCADE, nonché apportare il loro contributo a rendere salubre il territorio.
Durante il percorso, infatti, si sono svolte attività di plogging, che unisce il jogging alla raccolta dei rifiuti (le
persone hanno utilizzato dei sacchetti disposti lungo il tragitto per ripulire porzioni di terreno),
birdwatching, cioè l’osservazione degli uccelli nel loro habitat naturale.
Si sono svolte, inoltre, attività di citizen science, con il coinvolgimento diretto dei partecipanti, mediante
la raccolta di rilevazioni su specie animali e vegetali, che sono poi state inserite nel database di biodiversità
costiera Wild coast Cascade, sulla piattaforma di citizen science iNaturalist.
Il team di Guglionesi (III D) Ninja Turtles, nell’ambito del progetto A Scuola di Opencoesione ha avuto modo
di incontrare il 18/04/2023, i rappresentanti dell’Università del Molise (Dott. Marco Varricchione e Dott.ssa
Federica Compagnone, parte del team CASCADE coordinato dalla Prof.ssa M Laura Carranza). Mattinata
interessante in quanto i due tecnici, hanno illustrato con un maggiore dettaglio alcune delle principali
attività svolte nel contesto del progetto nel nostro teritorio. L’incontro non solo ha consentito di
approfondire la conoscenza del progetto ma ha anche cosentito di conoscere l’attività di cittadinanza attiva
e di monitoraggio in campo scientifico che prende citizen science. E’ stato significativo venire a conoscenza
della piattaforma iNaturalist che consente ad ogni cittadino di svolgere una azione di monitoraggio inviando

foto di esemplari di flora e/o di fauna rilevati. Tutto il materiale inoltrato consente di avere una visione di
insieme, nel tempo, di quello che accade nel luogo monitorato e questo è davvero di grande aiuto agli
studiosi che non possono essere sul campo ogni giorno. Il team ha deciso che si recherà alla foce del fiume Biferno proprio per svolgere questa attività e tastare con mano il suo funzionamento.
Per quanto riguarda i partner italiani sono stati organizzati complessivamente 13 eventi durante il progetto, l'ultimo è quello di Lecce il 13 di Aprile. Numerose attività sono state svolte anche dai partner croati che il 04 Maggio hanno organizzato l'evento finale a Rovigno.

Origine del progetto

Il progetto Cascade è un progetto strategico, è stato presentato dalla Regione Puglia unitamente ad altri 18 partner italiani e croati che includono istituzioni pubbliche, università, centri di ricerca e organizzazioni ambientaliste in risposta ad una call Interreg. Italia Croazia, asse di riferimento: ambiente e patrimonio culturale. L’obiettivo specifico del progetto è contribuire a proteggere e ripristinare la biodiversità.
Il progetto, partito nell’estate dell’anno 2020, intende sviluppare una serie di azioni coordinate tese ad aumentare i livelli di conoscenza, valutare la qualità e definire la vulnerabilità degli ecosistemi interni, costieri e marini in Italia e Croazia con l’obiettivo finale di proteggere le specie in pericolo e supportarne la gestione integrata. Nessuna categoria di cittadini è stata esclusa dal progetto.

Soggetti Beneficiari

La possibilità di vivere in un ambiente tutelato, ricco di flora e di fauna autoctoni, espressioni della biodiversità del territorio, consente a tutti i cittadini indistintamente di godere di questo immenso patrimonio, che costituisce una importante attrattiva per i turisti. Tutti però, indistintamente, cittadini e turisti, devono impegnarsi per non arrecare danno ai delicati ecosistemi attuando o rispettando tutte le
misure previste ed appositamente studiate per salvaguardarli.

Contesto

Tutta la costa molisana, dal punto di vista naturalistico, è caratterizzata dalla presenza di dune con numerosi esemplari di fauna e di flora autoctoni. L’equilibrio di questo delicato ecosistema è monitorato periodicamente dalle Istituzioni competenti, lavorando per la sua integrità ovvero per ripristinarlo in caso di necessità.
CASCADE fa un po' tutto questo, concentrandosi sulle aree pilota individuate dai vari partner. Nel Molise l’area pilota è quella della foce del fiume Biferno, in Campomarino.
Gli studi condotti con il progetto CASCADE hanno anche evidenziato il pericolo costante dell’erosione della costa, ancora più marcato con i cambiamenti climatici. Lo spazio di costa eroso dal mare, in alcuni punti, può arrivare persino a 5 metri all’anno. Questo vuol dire che dove ora c’è una spiaggia tra qualche anno non ci sarà più e vuole anche dire che sono a rischio tutte le abitazioni costruite sulla riva.
L’Interreg CASCADE, nella più ampia strategia di politica Regionale e dell’Università degli studi del Molise, ha contribuito a costruire e consolidare procedure di intervento comuni per difendere il mare e le coste incentivando le collaborazioni già in atto, realizzando attività formative, promuovendo scambi di esperienze innovative per la gestione integrata dei sistemi costieri.
Il progetto ha attivato un percorso di partecipazione, coinvolgimento e creazione di rapporti e sinergie tra i giovani della comunità locale ed alcuni dei protagonisti della implementazione di azioni pilota svolte nelle regioni Abruzzo e Molise.
Il progetto CASCADE ha dato vita alla piattaforma Wild Coast CASCADE
https://www.inaturalist.org/projects/wild-coast-cascade
promossa per accrescere le conoscenze dellabiodiversità costiera in Molise ed Abruzzo e raccogliere informazioni, foto e video sulle specie osservate, attraverso una attività di citizen science denominata Inaturalist.
La piattaforma ha anche una pagina FB creata per favorire la conoscenza del progetto sui social.
https://www.facebook.com/people/Wildcoast_cascade/100077287236766/?paipv=0&eav=AfbCju_FYhr_B
Ptxp8ygW96aNZUz1HUDXnnpVmopbN1z9j0hSFHZ5AtXfDHm_qp24s4&_rdr
Il progetto si collega anche al progetto LIFE Maestrale e all’iniziativa RETICULA – Reti ecologiche, greening e green infrastructure nella pianificazione del territorio, una indagine condotta da ISPRA e dal Sistema Nazionale per la protezione dell’ambiente.

Avanzamento

Sulla base delle informazioni raccolte sul portale opencoesione.gov.it, sul sito dedicato ad Interreg Italia Croazia dove si parla del progetto, di quanto riferito dal partner Università degli studi del Molise, il progetto è in fase conclusiva. La dead line è prevista per il 30 giugno 2023.

Risultati

L'efficacia e l'utilità dei risultati sono evidenti già durante l'attuazione del progetto perchè sono state svolte numerose attività all'interno delle 11 aree pilota individuate e sono state sviluppate metodologie per monitorare gli effetti estremi sugli ecosistemi marini e costieri. Le fonti le abbiamo reperite su motori di ricerca e siti internet dei lead partner e dei partner, sul sito di interreg Italia -Croazia, sulla pagine facebook del progetto e testate giornalistiche on line. In Italia sono stati organizzati 13 eventi e tra le attività svolte si contemplano 11 in italia, tra cui quello finale a Lecce il 13 Aprile è stato organizzato un evento finale anche in Croazia in data 04 Maggio.

Punti di debolezza

Sulla base di quello che abbiamo riscontrato, esaminando le fonti primarie e secondarie, i documenti di progetto e dopo aver ascoltato l'intervento degli esperti dell'UNIMOL possiamo affermare che il progetto si è svolto nei tempi e che gli obiettivi sono stati raggiunti; pertanto non presenta punti di debolezza.

Punti di forza

Il progetto CASCADE presenta una serie di punti di forza. Intanto il partenariato che è davvero numerosissimo ed è estremamente composito in modo da fornire un approccio davvero complessivo alla tematica trattata e nello stesso tempo fornire soluzioni "strategiche" che possano essere veramente impattanti e durature nel tempo. La numerosità dei partner ha consentito di effettuare sperimentazioni ampie: parliamo infatti di ben 11 azioni pilota su un territorio veramente vasto.
Altro punto di forza non trascurabile è il collegamento del progetto ad altre iniziative similari(progetti e studi). Nella nostra regione si possono trovare connessioni con un progetto Life dal titolo MAESTRALE e con uno studio ISPRA e SNAPA sull' inquinamento della costa ad opera dei rifiuti provenienti dal mare.

Rischi

Il rischio è che non ci sia un proseguo di questo progetto e che non vengano svolti altri progetti di ricerca che impattano sulle aree individuate. Se queste aree non saranno più monitorate, le azioni di tutela che sono state implementate fino ad ora sono messe fortemente a rischio, con grande pericolo sia per la flora che per la fauna al momento ripristinate, catalogate e tutelate. Se anche l'attenzione da parte delle associazioni ambientaliste verrà a mancare l'alto rischio sarà quello di veder vanificati gli obiettivi raggiunti dal progetto.

Soluzioni e Idee

Il coinvolgimento delle associazioni ambientaliste che lavorano sulla costa potrebbe aumentare l'efficacia del progetto monitorato. Nella zona interessata dall'azione pilota opera l' associazione "Ambiente Basso Molise" che è nata proprio per tutelare gli ecosistemi dunali e retrodunali. Questa associazione è stata coinvolta dal partner Università degli Studi del Molise in numerose attività e ha conosciuto da vicino il progetto. Questo potrebbe garantire il mantenimento di una attenzione alta e duratura volta alla tutela del territorio. Anche il coinvolgimento dei comuni e la sensibilizzazione delle scuole potrebbe aiutare a salvaguardare le zone ed essere di supporto per favorire l'azione di monitoraggio e di tutela delle aree protette scelte.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

Le persone che abbiamo contattato e intervistato sono due ricercatori dell'Università degli Studi del Molise che fanno parte del team individuato per seguire il progetto CASCADE. E' stato organizzato un incontro e sono venuti a scuola per farci conoscere meglio il progetto e chiarirci bene obiettivi, finalità, azioni svolte, ecc.

Domande principali

La prima domanda è stata:
1) Qual è il ruolo che ha ricoperto l'Università degli studi del Molise in questo progetto? (UNIMOL)
A seguire:
2) Si prevede una continuazione di questo progetto attraverso la riproposizione di un altro progetto simile
sotto lo stesso Programma o anche con un Programma diverso?(UNIMOL)
3) I risultati previsti dal progetto nella zona oggetto dell’azione Pilota sono stati raggiunti??
4) Chi vi ha sostenuto nell’attuare le iniziative??
5) In che modo noi come cittadini possiamo aiutare a salvaguardare l'area protetta? (UNIMOL)
6) Ci può delucidare meglio come utilizzare la piattaforma iNaturalist?
7) Il progetto ha monitorato sia le aree costiere che le aree marine cosa avete scoperto?

Risposte principali

Le risposte fornite sono state le seguenti:
1) Qual è il ruolo che ha ricoperto l'Università degli studi del Molise in questo progetto? (UNIMOL)
L’Università degli studi del Molise è uno dei partner di progetto. E’ stato coinvolto il Dipartimento di Bioscienze e territorio. L’Università ha assunto l’incarico di monitorare due aree corrispondenti ad altrettante aree pilota: una nel Molise (foce del fiume Biferno) ed una in Abruzzo (Torre del Cerrano).
Nell’attuare le attività a proprio carico ha cercato di coinvolgere sin da subito le associazioni ed i cittadini anche attivando una azione di citizen science. Per favorire una maggiore conoscenza e diffusione del progetto è stata anche creata una pagina fb:
https://www.facebook.com/cascadeinterregproject/

A seguire:
2) Si prevede una continuazione di questo progetto attraverso la riproposizione di un altro
progetto simile sotto lo stesso Programma o anche con un Programma diverso?
Unimol sta svolgendo da anni e con altri progetti approvati azioni simili a quella di CASCADE. Ci auguriamo che ci possano essere le condizioni per riproporre un progetto, magari con gli stessi partner per rafforzare e rendere più duraturo quello che abbiamo fatto finora.
3) I risultati previsti dal progetto nella zona oggetto dell’azione Pilota sono stati raggiunti?? S^, sono stati
tutti raggiunti nonostante il covid che ci ha costretti a chiedere una proroga
4) Chi vi ha sostenuto nell’attuare le iniziative??
Ci siamo rivolti alle associazioni ambientaliste, in particolare ad Ambiente Basso Molise, che lavora da diverso tempo sulle tematiche del progetto, che ci ha sostenuto nell’attuare le iniziative e coinvolgere cittadini e studenti.
5) In che modo noi come cittadini possiamo aiutare a salvaguardare l'area protetta? (UNIMOL)
Il progetto ha creato una interessante attività di citizen science, vale a dire chiunque va sul posto (foce del Biferno) può fare delle foto della flora e della fauna ed inviarle su una app che si chiama iNaturalist. Le foto consentono di avere una idea di quello che accadeva in quel momento in una delle aree monitorate. Le foto vengono inserite in Wild Coast CASCADE, una piattaforma che le raccoglie e ne fornisce un quadro di
insieme: https://www.inaturalist.org/projects/wild-coast-cascade
6) Ci può delucidare meglio come utilizzare la piattaforma iNaturalist?
Occorre scaricare la app (disponibile per android ed apple) e seguire le istruzioni. E’ estremamente facile.
7) Il progetto ha monitorato sia le aree costiere che le aree marine cosa avete scoperto?
Il progetto non ha monitorato solo le aree costiere dove è stata monitorata la flora e la fauna e si è cercato di ripristinare quella autoctona limitando/eliminando l’impatto delle specie invasive. Per proteggere le zone dal calpestio si è pensato di costruire delle passerelle. I ricercatori sono spesso sul posto per effettuare il monitoraggio, che ormai dura da diversi anni.
Il progetto però, ha consentito di monitorare anche l’ambiente marino a ridosso della costa e si è scoperto che vi sono delle specie vegetali marine che potrebbero proteggere la costa dall’erosione. Questo è particolarmente significativo ed importante visto che i cambiamenti climatici hanno esacerbato il problema dell’erosione delle coste per cui molte località marine nei prossimi decenni potrebbero essere sommerse
dalle acque.