REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
ABITARE UDINE: QUARTIERE SAN DOMENICO 2030 COMUNITÀ AL PLURALE” Intervento di Riqualificazione e Rigenerazione Urbana del complesso immobiliare di edilizia residenziale pubblica
Inviato il 31/01/2024 | Di Elena Canciani
| @elenacanciani3, Linkedin: linkedin.com/in/elenacanciani
Cosa abbiamo scoperto
Obiettivi del progetto Tweet
Si tratta di un progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana di un quartiere popolare di edilizia residenziale pubblica sito nel Comune di Udine in Regione Friuli Venezia - Giulia.
NOTA BENE: questa parte riguarda il progetto originale definito dal Comune di Udine nel 2021 "Nella Relazione di sintesi si legge che obiettivo del Comune è rendere »il nuovo quartiere San Domenico un polo di rigenerazione urbana per l’intero ambito ovest di Udine. » e che »l' intervento di rigenerazione urbana affronta sia la questione urbanistico-edilizia, ma soprattutto intende promuovere una maggiore integrazione ed interconnessione dell’ambito di intervento con il suo contesto di riferimento. Una integrazione sia rispetto al sistema degli spazi verdi urbani e con la rete ecologico ambientale e del paesaggio; sia con il sistema della mobilità ciclabile. Inoltre l’intervento, grazie all’apporto collaborativo del mondo del privato sociale e dell’associazionismo, sarà orientato anche ad affrontare i temi di natura socio-assistenziale e dell’integrazione dei cittadini che si trovano in situazioni di disagio o difficoltà e per i quali sono necessarie forme di accompagnamento e sostegno sociale, attraverso la rete dei soggetti che già operano sul territorio«
Il Comune afferma di voler “restituire alle oltre 160 famiglie attualmente insediate, un patrimonio abitativo (e di servizi) più̀ adeguato alle nuove esigenze abitative e, in particolare, con uno standard edilizio attento ai consumi energetici così da ridurre i costi di manutenzione e gestione a carico delle famiglie e degli enti gestori.
Da ultimo il comune fa richiamo esplicito alla Comunità sostenendo che “l’intera operazione intende rinnovare e ripensare, in un’ottica contemporanea, un’i dea di comunità. In relazione al concetto di comunità - il comune spiega - si intende lavorare su tre direzioni:
»In primo luogo, sull’idea di una comunità accogliente, votata a integrare attorno alle circa 160 famiglie attualmente insediate un nuovo nucleo abitativo che alimenti la composizione sociale immaginando la possibilità di forme abitative orientate alle nuove e attuali esigenze della popolazione siano essi giovani coppie, giovani imprenditori attraverso la soluzione di case-bottega, oppure anziani attraverso nuove forme abitative di co-housing assistito.
In secondo luogo, sull’idea di una comunità solidale, ovvero incentrata su una fitta relazione di scambi che alimentino i servizi già esistenti messi a disposizione da soggetti pubblici e del privato sociale (la scuola primaria, la Comunità Piergiorgio Onlus, la chiesa di San Domenico, Fondazione Casa dell’Immacolata di don Emilio De Roja, Anteas Regione FVG ODV) nella realizzazione di orti urbani e la concessione in gestione a diverse fasce di soggetti tra cui: famiglie, anziani, associazioni e scuole. Il progetto è un’occasione per ripensare al ruolo delle aree verdi pubbliche oggi sottoutilizzate, o ai negozi di vicinato che oggi sono quanto mai importanti nello specifico per quella fascia di popolazione anziana che necessita di beni di prima necessità nelle immediate prossimità della loro abitazione. Il progetto proposto è stata anche un’occasione per pensare all’istituzione di un Punto Integrato Sociosanitario (PIS) pubblico, che vuol mantenere al centro la persona con l’unitarietà dei suoi bisogni e la globalità della risposta, la sinergia degli operatori (medici di famiglia, assistenti sociali, psicologi, infermieri). Un punto che vada a sostegno della fascia di popolazione più fragile e che si integri con i servizi che già vengono offerti dalla Comunità Piergiorgio la quale si occupa nello specifico di soggetti con disabilità.
Infine, in terzo luogo, è possibile immaginare una comunità “energetica, ovvero una comunità che costruisce la sua futura identità anche sulla possibilità di abitare spazi domestici e utilizzare servizi costruiti in maniera sostenibile (ad esempio puntando a azzerare la CO2 prodotta dal cantiere), spazi che producano energia (ad esempio con pannelli fotovoltaici che producano più energia di quanta ne necessitino le attività del quartiere) o con impianti orientati al geotermico o ancora con la possibilità di utilizzare, per il consumo diretto, un ampio spazio comunitario autogestito destinato ad orto urbano."
Il progetto ha trovato iniziale finanziamento nel Programma Innovativo nazionale per la Qualità dell'Abitare (Art. 1 Commi 437 e seguenti, Legge N.160 del 27/12/2019) di cui si riporta di seguito il link: https://qualitabitare.mit.gov.it/login, che si poneva l'obiettivo di riqualificare e incrementare il patrimonio di residenziale sociale, rigenerare il tessuto socio-economico, incrementare l'accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini. Gli edifici interessati dall'intervento sono di proprietà del Comune di Udine e gestiti dall'ATER (azienda territoriale per l'edilizia residenziale). Il beneficiario, Comune di Udine, ha approvato l' Intervento di Riqualificazione e Rigenerazione Urbana del complesso immobiliare di edilizia residenziale pubblica denominato San Domenico, con Delibera di Giunta Comunale n.65 del 12.03.2021. Il progetto aveva un valore complessivo di 25.000.000,00 (quota contributo Ministero€ 15.000.000,00, quota carico comune €8.200.000,00, quota carico ATER € 1.800.000,00) e 10 anni di durata con avvio a marzo 2021 e conclusione a marzo 2031.
Nel progetto, il Comune descriveva la seguente fotografia del quartiere al 2021: n.164 famiglie, n.164 appartamenti, mq 8834 verde pubblico, mq orti: 0, mq 17850 costruito, mq 11824 suolo permeabile, Mq negozi: 0, mq servizi:0, classe energetica: G e prospettava al 2031 la seguente situazione: n. 180 famiglie, n.178 appartamenti, n. 9392 mq verde pubblico, n.1068 mq orti, n.mq 17600 costruito, n.mq 12396 suolo permeabile, mq 502 negozi, mq 498 servizi, classe energetica: A.
Da rilevazione condotta personalmente a marzo 2023, quindi prima dell'avvio materiale del progetto di costruzione, risultano attive a San Domenico le seguenti attività e servizi: parrucchiera, bar, fotografo, pizzeria, studio olistico, studio di consulenza coltivatori diretti, una toelettatura per cani.
Il progetto è importante perchè interviene con risorse rilevanti, 15 milioni di euro, su un quartiere della periferia udinese che, dall'analisi che ne fa il Comune beneficiario, è abitato per lo più da una popolazione “adulta” spesso composta da famiglie formate da uno o due componenti" con presenza di soggetti vulnerabili. "
Attività previste
Il progetto esecutivo è stato approvato il 5 dicembre 2023, presentato alla popolazione il 15 dicembre 2023 e connotato dal seguente cronoprogramma: consegna dei lavori 19/12/2023, inizio accantieramento gennaio 2024, inizio demolizioni febbraio 2024, durata demolizioni 6 mesi
durata dei lavori 655 giorni. Dai 16,5 milioni di euro inizialmente previsti - di cui 15 garantiti dal Pnrr - si è passati ai 19,5 milioni di euro in virtù dell'aumentato costo delle materie prime che sono stati integrati attraverso il fondo opere indifferibili istituito dal MEF per fronteggiare l'eccezionale aumento dei materiali da costruzione negli appalti pubblici (articolo 26, comma 7, del predetto DL n. 50/2022 link:https://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/attivita_istituzionali/monitoraggio/piano_nazionale_per_gli_investimenti_complementari_al_pnrr/fondo_opere_indifferibili/). Il progetto esecutivo ha inteso modificare il progetto esecutivo accogliendo le richieste del Comitato dei residenti che voleva il ripristino del mix di tipologie abitative condiviso a febbraio 2023 e poi modificato nell'approvazione di aprile 2023 dalla Giunta comunale uscente. Nel dettaglio gli Inquilini chiedevano una riduzione del numero dei monolocali e bilocali per aumentare i tri e quadrilocali.
Nel progetto approvato ad aprile 2023 e presentato alla popolazione a giugno 2023 il mix tipologico era il seguente: 72 abitazioni con 9 monolocali(34-36mq+balcone), 46 bilocali (45-50mq+balcone), 9 small trilocali (64-68mq+balcone), 4 trilocali large(75-80mq+balcone), 4 quadrilocali(90-95mq+ balcone)
Nel progetto esecutivo approvato a dicembre 2023 (lotto B) si prevede la realizzazione di 73 nuove abitazioni. La maggior parte di queste verrà affidata all’Ater mentre 5 appartamenti al piano terra lato sud saranno a disposizione della Comunità Piergiorgio per progetti di autonomia possibile destinati alle persone con disabilità. Uno degli appartamenti sarà al servizio degli altri per garantire l’assistenza e l’organizzazione delle attività.
Le abitazioni saranno in grado di ospitare un totale di 186 abitanti. Gli appartamenti si articolano in 4 tipologie abitative: 2 monolocali, 38 bilocali, 11 trilocali small, 15 trilocali large, 7 quadrilocali.
Nel progetto esecutivo sono state accolte anche le indicazioni su aree verdi e parcheggi con l'aggiunta di aree verdi di pertinenza degli appartamenti al piano terra lato nord, la creazione intorno al lotto B di due parcheggi: uno più grande, privato, a servizio dell'utenza e allargato verso il lato dell'edificio e uno più piccolo, a sud mentre su via della Faula, la via che ospita le attività commerciali, rispetto al progetto iniziale sono stati recuperati diversi posti auto e sarà realizzato il primo tratto della pista ciclabile.
Origine del progetto
Il progetto (CUP: C28I21000160001) è stato approvato nel contesto del Programma innovativo della qualità dell'abitare (PINQuA) LEGGE 27 dicembre
2019, n. 160 legge di Bilancio 2020 e finanziato attraverso la Missione 5 "Inclusione e Coesione" Componente 2-Investimento 2.3 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (D.M. 7 ottobre 2021 n. 383 https://bit.ly/3HehqoB). Il progetto è stato approvato dal beneficiario, comune di Udine, con Delibera di Giunta Comunale n.65 del 12.03.2021.
Il Comune ha coinvolto nella definizione del progetto le Associazioni del territorio con cui è stato sottoscritto un protocollo. Il progetto - nelle sue versioni iniziale e rimodulato - non è mai stato presentato ai cittadini in un'assemblea plenaria ma è stato presentato alle associazioni con slide che non sono state diffuse. Ai cittadini incontrati singolarmente al punto di ascolto da ATER e dall'amministrazione comunale è stato chiesto di esprimere i bisogni in termini di appartamento transitorio e sono state fatte delle proposte di soluzioni abitative, non si sono rinvenuti verbali di tali incontri individuali ai quali non era presente il comitato dei residenti. Il Comitato dei residenti ha organizzato incontri di condivisione con i residenti e gli inquilini e si è fatto carico, insieme alla Parrocchia di San Domenico, di supportare i traslochi con aiuti di disbrigo burocratico, supporto nelle pulizie, sostegno morale alle persone anziane nell'affrontare questo momento.
Sul progetto il documentarista Nicola Pinton ha preparato un documentario in cui sono raccolte le interviste delle persone interessate ai traslochi e le foto, video delle giornate di trasloco.
Soggetti Beneficiari
Sono interessati dal progetto i residenti del quartiere di edilizia residenziale pubblica di San Domenico a Udine, nella fattispecie si tratta dopo la rimodulazione nel progetto per l'inserimento nel programma PINQUA, di 80 nuclei familiari così presentati dal comune di Udine nella Relazione di sintesi accompagnatoria della Delibera n.65/2021 "
Analisi tipologica degli alloggi
La relazione di accompagnamento alla Delibera della Giunta comunale riporta la seguente analisi delle caratteristiche demografiche della popolazione residente nel quartiere San Domenico, spiegando che è stata condotta utilizzando i dati in possesso al Comune di Udine (Ufficio Anagrafe) e relativi al 31.12.2019.
La popolazione interessata dall'intervento di riqualificazione e oggetto dell'indagine risulta composta da poco più di 300 unità suddivisa in 153 famiglie.
La classe d’età più rappresentativa è quella che va da 40-64 anni (35%) e da 65 e+anni (35%) che rappresentano insieme il 70% degli abitanti. Interessante è la disaggregazione dei componenti delle famiglie: il 47% delle stesse è composta da un componente, mentre le famiglie formate
da due componenti rappresenta il 29%. Ciò porta a stabilire che il 76% delle famiglie del quartiere è costituito da massimo due componenti.
Anche la tipologia anagrafica delle famiglie consente di connotare maggiormente la popolazione indagata: quasi il 60% del totale delle famiglie è composta da un componente compreso in una classe di età dai 65e + anni. Questo prima disamina dei dati ci permette di tratteggiare la popolazione del quartiere San Domenico come una popolazione “adulta” spesso composta da famiglie formate da uno o due componenti."
Nel quartiere di San Domenico, nel tempo accanto alle famiglie con redditi ridotti si sono trovate famiglie vulnerabili che hanno trovato nella coesione e aiuto reciproco il sostegno e la possibilità di condurre una vita serena.
Contesto
Dal 18 aprile 2023, si è insediato nel Comune di Udine il nuovo Sindaco De Toni e la Giunta, questo ha dato un nuovo corso alla progettualità in esame e il 20 giugno 2023 presso la Parrocchia di San Domenico è stata organizzata la prima Assemblea Pubblica con la Popolazione (residenti, inquilini delle case interessate dall'intervento ed ex inquilini) per presentare il Progetto modificato dopo l'ammissione a finanziamento nel PNRR approvato in via definitiva dalla Giunta uscente ad aprile 2023. L'incontro si è svolto alla presenza di diversi Assessori comunali, del Progettista che ha curato la revisione del progetto e in tale occasione la comunità ha avuto modo di verificare i contenuti apprendendo con delusione il disegno finale modificato rispetto a quanto condiviso con le Associazione a febbraio 2023 e caratterizzato dal ridimensionamento delle abitazioni, la predisposizione di fotovoltaici sul tetto necessari al consumo delle luci negli spazi in comune e agli ascensori(anzichè volte a ridurre i consumi degli inquilini come richiesto da comitato) la decisione di costruire un nuovo edificio di 4 piani (anzichè 3 come condiviso) e la decisione di fare una gettata in cemento per creare 72 nuovi posti auto.
Per approfondire: https://www.udinetoday.it/cronaca/assemblea-progetto-san-domenico-udine.html?fbclid=IwAR0rsKAqYfoV6RS8x0m9tqN2ICoH_TgFVei2F9ejJDV9FGuYKCT9UwIzB68
Dopo l'incontro pubblico di giugno sono state acquisite dal Comune di Udine le indicazioni del Comitato dei Residenti volte a migliorare il progetto per quanto possibile, il 15 dicembre 2023 sono state presentate alla popolazione nel corso di un'assemblea pubblica le nuove soluzioni proposte prima della condivisione del vide sul percorso di uscita delle n.80 famiglie di inquilini interessati dal progetto.
Avanzamento
Da Aprile 2023 ad oggi ho preso parte a diversi momenti di incontro 20 giugno 2023 Assemblea pubblica di presentazione del progetto definitivo alla popolazione (articolo di approfondimento https://www.udinetoday.it/cronaca/assemblea-progetto-san-domenico-udine.html?fbclid=IwAR0rsKAqYfoV6RS8x0m9tqN2ICoH_TgFVei2F9ejJDV9FGuYKCT9UwIzB68), 30 settembre 2023 giornata con la comunità alla presenza del documentarista che ha curato la ripresa video sui traslochi delle 80 famiglie(articolo di approfondimento https://www.udinetoday.it/cronaca/riqualificazione-urbana-san-domenico.html), 15 dicembre 2023 presentazione pubblica del progetto esecutivo e del documentario sul PINQUA di san Domenico.
Nel progetto approvato ad aprile 2023 e presentato alla popolazione a giugno 2023 il mix tipologico era il seguente: 72 abitazioni con 9 monolocali(34-36mq+balcone), 46 bilocali (45-50mq+balcone), 9 small trilocali (64-68mq+balcone), 4 trilocali large(75-80mq+balcone), 4 quadrilocali(90-95mq+ balcone)
Nel progetto esecutivo approvato a dicembre 2023 (lotto B) si prevede la realizzazione di 73 nuove abitazioni. La maggior parte di queste verrà affidata all’Ater mentre 5 appartamenti al piano terra lato sud saranno a disposizione della Comunità Piergiorgio per progetti di autonomia possibile destinati alle persone con disabilità. Uno degli appartamenti sarà al servizio degli altri per garantire l’assistenza e l’organizzazione delle attività.
Le abitazioni saranno in grado di ospitare un totale di 186 abitanti. Gli appartamenti si articolano in 4 tipologie abitative: 2 monolocali, 38 bilocali, 11 trilocali small, 15 trilocali large, 7 quadrilocali.
Nel progetto esecutivo sono state accolte anche le indicazioni su aree verdi e parcheggi con l'aggiunta di aree verdi di pertinenza degli appartamenti al piano terra lato nord, la creazione intorno al lotto B di due parcheggi: uno più grande, privato, a servizio dell'utenza e allargato verso il lato dell'edificio e uno più piccolo, a sud mentre su via della Faula, la via che ospita le attività commerciali, rispetto al progetto iniziale sono stati recuperati diversi posti auto e sarà realizzato il primo tratto della pista ciclabile.
Risultati
Non concluso
Punti di debolezza
Credo vada mantenuta l'attenzione sul fatto che venga assicurato alla fine del processo di riqualificazione un affitto sostenibile che consenta il rientro nelle loro abitazioni delle 62 famiglie trasferite (visto che è noto che il valore dell'affitto dipende anche dalle caratteristiche dell'immobile che a fine intervento saranno di certo migliori si pensi, tra tutti, al passaggio della classe energetica delle case da G ad A). Questo potrà essere garantito grazie al sostegno dell'Amministrazione comunale la cui volontà in tale senso è emersa nell'incontro pubblico del 20 giugno 2023.
Va compreso bene e monitorato il ruolo dei Consigli di quartiere in un'ottica di creazione delle condizioni per una reale Partecipazione dei cittadini su tale elemento avvierò il confronto del terzo periodo di monitoraggio che prende avvio dal 1 marzo 2024
Punti di forza
Valuto molto positivamente la capacità della nuova giunta comunale insediata ad aprile 2023 di avviare e mantenere un Dialogo con la popolazione che ha consentito di apportare delle significative modifiche al progetto definitivo presentato a giugno 2023 andando incontro alle esigenze della popolazione.
Rischi
Vorrei approfondire l'effettivo avvio di un coordinamento tra i Servizi sociali del Comune di Udine e le associazioni presenti sul territorio per supportare gli inquilini ed i residenti (età media over 65) che stanno vedendo demolire gli edifici dove hanno trascorso la loro vita con un conseguente impatto emotivo.
Rischio che non sia strutturato un percorso di Partecipazione per la co-creazione del nuovo Quartiere di San Domenico con i residenti e gli inquilini vecchi e nuovi.
Soluzioni e Idee
Nell’incontro di inizio settembre 2023 con l'amministrazione di Udine, ho proposto che, in considerazione delle ingenti risorse che il Comune ed ATER (vedi report SICURO, VERDE, SOCIALE - progetto SAN DOMENICO finanziato dal Piano nazionale complementare) andranno ad investire sul quartiere di San Domenico oltre 25MLN, accanto all'investimento strutturale, sia definito un PATTO, un impegno comune per la costruzione” condivisa” del nuovo quartiere perchè sono convinta che un intervento infrastrutturale non accompagnato da una pianificazione della gestione del nuovo quartiere potrebbe risultare nel tempo un percorso fallimentare. Questo PATTO dovrebbe contenere indirizzi per la gestione condivisa, con un cronoprogramma di incontri ed una governance multilivello articolandosi ad esempio in: un piano manutenzione aree verdi e aree comuni, un piano per la circolazione, un piano di sicurezza e illuminazione per la libera fruizione degli spazi, un piano di valorizzazione delle attività economiche esistenti, un piano di eventi di sensibilizzazione con la cittadinanza di Udine (per sgomberare il timore che il quartiere possa diventare un ghetto e ribadire che deve rimanere RISORSA), un piano di gestione delle nuove attività che si insedieranno (quali il punto sanitario e la ciclofficina), un piano per la fruizione dei benefici delle misure di efficientamento energetico implementate dal Comune, un piano di attivazione dei servizi socio-sanitari a supporto delle persone residenti e dei nuovi inquilini rispetto ad eventi impattanti come: demolizione delle case, rientro, ecc.
Un interessante esempio di percorso partecipato a cui ispirarsi in termini di metodologia è quello del Comune di Reggio Emilia che ha voluto creare dai centri sociali, le Case di quartiere https://www.comune.re.it/argomenti/citta-collaborativa/i-progetti/case-di-quartiere
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
- Intervista con altre tipologie di persone
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
- Intervista con i referenti politici
Anche in questo secondo periodo di monitoraggio che va da aprile 2023 a gennaio 2024 ho mantenuto un dialogo con Rosanna Bulfoni, per la Parrocchia di San Domenico, Simona Longhitano, tra i fondatori del Comitato dei residenti, Rita Nassimbeni, Presidente associazione ANTEAS
Ho incontrato ed intervistato il nuovo Assessore alle Politiche abitative del comune di Udine (Soggetto attuatore del progetto), Andrea Zini
Domande principali
In questo periodo di monitoraggio ho preso parte ad incontri pubblici come sopra descritti senza fare vere e proprie interviste.
Tuttavia reputo rilevante l'avvio di un confronto con il nuovo Assessore alle Politiche abitative del comune di Udine (Soggetto attuatore del progetto), Andrea Zini. Nel corso dei successivi incontri avvenuti tra aprile, giugno e settembre 2023 ho avuto modo di porre le seguenti domande: come procede il progetto San Domenico, quale l'approccio della nuova Giunta comunale rispetto al coinvolgimento dei Cittadini? Quali modifiche migliorative per i cittadini possono essere portate al progetto? Viene garantito il rimborso delle spese sostenute dagli inquilini per i trasferimenti?
Risposte principali
Nel corso del confronto di questi mesi con l'Assessore Zini, che insieme alla giunta si è impegnato ad ascoltare ed accogliere i suggerimenti del Comitato dei residenti, ho ricevuto delle indicazioni sul nuovo progetto esecutivo in termini di mix tipologico degli appartamenti modificato per rispondere alle esigenze degli inquilini, la conferma dello stanziamento di 50 mila euro da parte del Comune per rimborsare le spese sostenute nei traslochi dalle famiglie trasferite ed ho avuto l'opportunità di proporre l'idea di creare un PATTO per gestire in modo condiviso con la popolazione e ATER il nuovo quartiere di San Domenico.