REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
ECO-SMART MERCATO DEI SERVIZI ECOSISTEMICI PER UNA POLITICA AVANZATA DI PROTEZIONE DELLE AREE NATURA: RIQUALIFICAZIONE DEL PARCO DELLA CAVANA
Inviato il 26/02/2024 | Di ALISSxFUTURE
Cosa abbiamo scoperto
Obiettivi del progetto Tweet
Il progetto è volto alla valorizzazione della Cavana, area naturalistica e alla realizzazione di un percorso ecologico didattico. L’intervento si basa sulle direttive europee per migliorare lo stato delle biodiversità e le condizioni delle specie e degli stati habitat. Il Comune di Monfalcone, dove si estende il parco, si sta facendo carico di un’ampia operazione di informazione ed educazione. L’intento è promuovere il rispetto e la conoscenza di questa parte del territorio, organizzando una campagna di sensibilizzazione nell’ambito del programma RETE ECO SMART 2000. Questa è solo una tessera di un mosaico più grande, che racchiude progetti ed interventi notevoli per il territorio e la comunità. Gli effetti del cambiamento climatico rendono necessaria una cooperazione transfrontaliera congiunta per tutelare la varietà delle specie, la biodiversità e gli ambienti nell’intera area di programma. La varietà delle specie soffre dello sfruttamento intensivo dell’ambiente. Perciò è necessario contrastare il crescente isolamento e l’emarginazione degli habitat, al fine di migliorare le condizioni degli habitat e delle specie. L’obiettivo è quello di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. L’attuazione della strategia ha lo scopo di contribuire a raggiungere alti livelli in termini di occupazione, produttività e coesione sociale e anche rafforzamento della cooperazione transfrontaliera. La priorità dell’investimento è conservare, proteggere, promuovere e sviluppare il patrimonio naturale e culturale in quanto l’area di programma è caratterizzata da un elevato grado di biodiversitá e di ecosistemi di grande rilevanza funzionale. Tra le opere in programma c’è il collegamento e la valorizzazione degli habitat non collegati grazie alla realizzazione di accessi e biotopi con conseguente rivalutazione. Si prevedono misure di contenimento delle acque in ruscelli, nonché misure di regolamentazione e di protezione di laghi e corsi d’acqua nella zona di frontiera. Si vuole disporre una messa in rete delle attività turistiche nell’ambito del turismo soft e sostenibile, in particolare nei settori della natura, della cultura, della salute e del benessere nonché dell’esperienza della natura e si intende promuovere un turismo rispettoso dell’ambiente.
Attività previste
Saranno attuati eventi formativi per gli insegnanti degli istituti scolastici di formazione primaria e secondaria sul tema delle misure di adattamento ai cambiamenti climatici per fornire loro strumenti didattici. Si prevede la formazione di un percorso didattico-naturalistico con installazione di cartelloni, che consentiranno di far apprezzare le specie vegetali e animali da proteggere. Sarà instituito un Infopoint NATURA 2000. L’oasi diventerà scenario, a piedi e in canoa, di percorsi naturalistici con visite ecologiche in un luogo incontaminato tra canali e piante acquatiche, alla scoperta delle insenature, percorsi su antichi sentieri naturali. A fare da sottofondo ci sarà la voce di una guida che descrive bellezza, natura, storia e paesaggio. Il progetto ECO- SMART punta alla salvaguardia delle biodiversità delle AREE NATURA 2000, sostenuto dall’Unione Europea. Comprende studi e analisi focalizzati alla ricognizione e quantificazione degli effetti dell’erosione marina e della Co2 alla Cavana e più in generale per mettere a punto, con l’aiuto degli esperti linee guida e strumenti per tutelare le aree più sensibili e vulnerabili ai cambiamenti climatici.
Origine del progetto
La RETE N2000 è il principale strumento della politica dell’UE per la conservazione delle biodiversità. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’UE, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “HABITAT” per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e elle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario.
Soggetti Beneficiari
SIAMO IL MONDO IN CUI OPERIAMO. Raggiungere la consapevolezza di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, per noi, vuol dire molte cose. Vuol dire contrastare i cambiamenti climatici, ma anche avere un impatto positivo sul territorio in cui operiamo. Vuol dire ridurre le emissioni di CO2, ma anche restituire alla comunità valore economico. Significa agire in sinergia con le persone, con l’ambiente e con le istituzioni per raggiungere risultati concreti e costruire un futuro migliore, per tutti.
Monitoriamo la nostra terra di origine e ci sentiamo parte integrante del territorio in cui viviamo. Ci impegniamo affinché la nostra presenza apporti benefici alle comunità. Il futuro che perseguiamo è quello di estendere il nostro impatto e restituire valore a tutti coloro che condividono la nostra stessa visione, per un bene comune più ampio. Il team si impegna nell’ambito dell’educazione ambientale. Dall’incontro con le istituzioni locali sono nate idee di collaborazione e sinergie, volte a sensibilizzare i cittadini, ma in modo particolare i giovani ad una maggiore responsabilità e attenzione alle questioni ambientali e al buon governo del territorio. Si intendono attuare campagne di divulgazione del messaggio civico, dimostrando e riflettendo come le azioni dell’uomo possano influire sull’ecosistema in cui viviamo; aiutando a comprendere l’interdipendenza tra l’ambiente e la società; promuovendo la conservazione della natura, delle risorse naturali e della biodiversità, la riduzione dell’impatto ambientale delle attività umane; aiutando a promuovere stili di vita sostenibili e a ridurre gli sprechi; favorendo la partecipazione attiva dei cittadini nella tutela del patrimonio ambientale e comportamenti rispettosi della natura e dell’ambiente”. Non c’è dubbio che il progetto monitorato si ponga come fine anche una economia equa e sostenibile. La cittadinanza potrà beneficiare di questo luogo o cmq una parte di esso. L’amministrazione ha più volte sottolineato l’importanza della presenza umana non invasiva. I visitatori fruiranno di percorsi naturalistici, contrassegnati con apposita segnaletica. Ci saranno aree destinate al ristoro, nel rispetto di un turismo assolutamente soft. Saranno previste sanzioni a carico di coloro che trasgrediranno alle norme. Sara’ assolutamente vietato invadere le aree protette e limitate. Il principio importantissimo sarà il rispetto assoluto dell’ecosistema. Tratti individuati e delimitati di corsi d’acqua saranno destinati a passeggiate in canoa. La natura sarà vissuta, ma ne rispetto e nella difesa del Parco. Aree pic nic, visite guidate con guide naturalistiche, attività didattica e tanta formazione per gli studenti e i docenti saranno solo alcune possibilità previste nel piano di intervento da parte delle Istituzioni locali. L’area protetta verrà per monitorare pressioni e stato delle specie, semplificare le procedure amministrative e migliorare i servizi ai visitatori, rafforzando gli strumenti che consentano un pieno sviluppo territoriale sostenibile.
Contesto
Gli ecosistemi risultano gravemente compromessi da fenomeni legati all’incremento della temperatura atmosferica e dell’acqua, dai cambiamenti nei regimi piovosi nei bacini idrografici a monte, dall’innalzamento del livello del mare e dall’acidificazione degli oceani. La combinazione di cambiamenti climatici e di altri effetti negativi che le attività dell’uomo hanno sull’ambiente, determina una riduzione della biodiversità negli ecosistemi marino-costieri e dei connessi Servizi Ecosistemici. Obiettivo generale del progetto ECO SMART2K è di valutare e testare a livello interregionale, attraverso l’applicazione pilota dei Sistemi di Pagamenti per i Servizi Ecosistemici (PES), la fattibilità economica per finanziare azioni di salvaguardia della biodiversità nelle aree costiere della Rete Natura 2000 minacciate dai cambiamenti climatici.
A tal fine nell’ambito del progetto sono stati realizzate le seguenti attività: 1) identificazione e valutazione della vulnerabilità dei servizi ecosistemici nei seguenti 6 siti pilota della Rete Natura 2000: la laguna superiore di Venezia (IT3250031), la Laguna di Caorle – Foce del Tagliamento (IT3250033), la Foce del Tagliamento (IT3250040), la Valle Vecchia – Zumelle – Valli di Bibione (IT3250041) per il Veneto, la Cavana di Monfalcone (IT3330007) per il Friuli-Venezia Giulia e la Riserva Naturale Val Stagnon (SI5000008, SI3000252) per la Slovenia; 2) n. 3 piani di adattamento (2 in Italia e 1 in Slovenia) resi sostenibili tramite i sistemi di Pagamento per i Servizi Ecosistemici (PES) che permettono di finanziare le misure di adattamento del piano; 4) 3 piani operativi delle misure di adattamento identificate; 4) una procedura armonizzata per poter applicare la metodologia messa a punto dal progetto rivolta prevalentemente a identificare e valutare la vulnerabilità dei Servizi Ecosistemici (ESS), determinare le misure di adattamento più appropriate da applicare e scegliere l’applicazione PES più opportuna per finanziare le azioni di salvaguardia; 5) informazione e formazione degli operatori del settore sulla procedura adottata e da applicare per i siti costieri; 6) n. 1 sito didattico interattivo per la promozione dei Servizi Ecosistemici e dei Sistemi di Pagamenti per i Servizi Ecosistemici. Questo strumento permetterebbe di finanziare misure di adattamento che migliorerebbero lo stato di conservazione della biodiversità nei siti di Rete Natura contribuendo ad aumentare la resilienza degli habitat agli effetti dei cambiamenti climatici. il partenariato di ECO-SMART, nella prima fase, ha raccolto i dati utili all’individuazione e quantificazione dei servizi ecosistemici di ciascuna area pilota. Attraverso la consultazione di 90 tipologie di servizi ecosistemici presenti nella scheda di rilevamento e con l’aiuto degli stakeholder locali, è stata definita una mappatura per ciascuna area. I dati raccolti e sintetizzati in apposite schede, hanno costituito il materiale per l’elaborazione del Rapporto congiunto sull’ identificazione degli ESS e del Report illustrato sulla mappatura degli ESS. Il Partenariato ha proseguito l’attività realizzando accordi di cooperazione con gli stakeholder locali per avviare le azioni necessarie all’applicazione delle misure di adattamento e dei PES. La Palude del fiume Cavana è stata tutelata come Sito di importanza comunitario “Cavana di Monfalcone” ed è, attualmente, una ZSC (Zona Speciale di Conservazione ai sensi della direttiva europea “Habitat”). É stata istituita come Biotopo regionale ai sensi della L.R.42/96 ed è stata inserita anche come IBA (Important Birds Area) delle Foci dell’Isonzo, Isola di Panzano della Cona e Golfo di Panzano.
Avanzamento
In data 11 marzo 2024 il team alissxfuture ha incontrato le istituzioni presso il Comune di Monfalcone: assessore all'ambiente Sabina Cauci, La Dott.ssa Rada Orescanin, esperta in finanziamenti europei e il dott. Paolo Utmar, ornitologo e guida turistica. E' stata condotta un'intervista volta a conoscere e monitorare lo stato di avanzamento dei lavori. Ne è emerso che al momento il progetto risulta concluso nelle prime fasi di indagine, analisi e accertamenti interventi futuri.
Risultati
Il progetto, in fase di ripianificazione, si pone di affrontare il delicato problema del Cuneo Salino. Essendo il Parco della Cavana situato in prossimità del mare, costante è il pericolo che l'acqua salata penetri nelle acque dolci dei canali e corsi d'acqua che attraversano l'area. Questo provocherebbe una devastazione per le specie acquatiche che vi convivono. Già delle infrastrutture sono state realizzate a contenimento di questo pericolo, ma i cambiamenti climatici con il conseguente innalzamento del livello dei mari rende l'allerta altissima.
Punti di debolezza
I soggetti intervistati hanno più volte sottolineato l' importanza di intervenire e salvaguardare l'area, tutelare le biodiversita', il panorama incontaminato e lo scenario fantastico, ma anche tanto vulnerabile.... eppure al momento il progetto è fermo. La prima fase, a parte opere urgenti di contenimento, è stata impegnata in pianificazioni, preventivi e proiezioni e successivamente, si spera in breve tempo, di attuare lavori risolutivi che vadano a potenziare il sito.
Punti di forza
E' emerso un grande gioco di squadra tra istituzioni, tecnici e cittadinanza. Si operano campagne di sensibilizzazione che portino a maturare una profonda coscienza civica.
Rischi
Il rischio futuro, ma non tanto futuro, è il terribile cambiamento climatico che il mondo sta vivendo. Uno degli effetti più tremendi è l'innalzamento del livello dei mari e questo, se non tempestivamente affrontato, causerà l'invasione del Parco e l'estinzione principalmente della fauna acquatica e terrestre, nonche' la scomparsa di tantissime specie vegetali, tra le quali si annoverano molteplici tipologie esotiche e rare.
Soluzioni e Idee
Sicuramente occorrono opere infrastrutturali notevoli e che siano continuamente potenziate. Bisogna attuare un monitoraggio costante della riserva naturale, attività di vigilanza e controllo e la possibilità di intervenire in tempi immediati. La coscienza civica, la sensibilizzazione, la lotta all'inquinamento, la formazione della popolazione puntando sulle nuove generazioni affinchè coltivino e fortifichino un profondo spirito di attaccamento e difesa della propria terra, sono principi basilari su cui poter costruire un fronte comune di intervento e valorizzazione.
Risultati e impatto del monitoraggio
Diffusione dei risultati
Connessioni
Contatti con i media
Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio
Descrizione del caso
Durante l'intervista alle istituzioni, queste ultime si dono mostrate molto interessate e propositive verso i pareri espressi e le nostre iniziative. Avendo visitato e fatto sopralluoghi, abbiamo espresso diverse idee circa la possibilità di creare degli eventi di aggregazione nell'area, sempre nel rispetto delle norme e dell'ecosistema. Le istituzioni si sono mostrate pronte a incontrarci nei prossimi tempi per discutere insieme sulla fattibilità delle nostre nostre idee. La competenza delle istituzioni insieme all'entusiasmo del nostro team, rappresentante dei giovani del luogo potrà concretizzarsi nella realizzazione di iniziative di forte coesione ed aggregazione per tutta la comunità.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
- Intervista con i referenti politici
Assessore all'ambiente Dott.ssa Sabina Cauci del Comune di Monfalcone
Dott.ssa Rada Orescanin, esperta in finanziamenti europei del Comune di Monfalcone
Dott. Paolo Utmar, ornitologo e guida turistica
Domande principali
1. Qual è lo scopo di questa opera, oltre alla riqualificazione del territorio?
2. A che punto sono i lavori?
3. Secondo il ministero delle politiche di Coesione, da cui abbiamo scelto il progetto da monitorare, il comune di Monfalcone ha ricevuto un finanziamento di € 159.594,12 e risultano spesi euro 131.170,94 e secondo il Goriziano il Comune risulta aver ricevuto euro 240.000. Siete in linea con la programmazione preventivata?
Risposte principali
1. Potrebbe essere turistico, ma fino ad un certo punto. L’ambiente è molto delicato e la presenza incontrollata dell’elemento umano disturberebbe il ciclo vitale delle specie animali e vegetali. Si può pensare di intervenire a scopo turistico-ricreativo solo su una piccola parte dell’area, individuandola con criteri di rispetto assoluto.
2. L’assessore Rada ha risposto che attualmente non sono in corso lavori di riqualificazione. L’ornitologo Dott. Paolo Utmar, in un suo sopralluogo, pare abbia riscontrato zone di degrado e abbandono, vittime di vandalismo incontrollato.
3. Al momento sono stati compiuti pochi lavori infrastrutturali, la parte di finanziamento speso è stato investito nella ricerca, nelle analisi e nella programmazione di interventi futuri, volti alla salvaguardia e al rispetto del Parco della Cavana.