REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
INTERVENTI PER LO SVILUPPO AEROPORTO D'ABRUZZO - ALLUNGAMENTO DELLA PISTA DI VOLO
Inviato il 13/03/2024 | Di TRACK REVOLUTION
Cosa abbiamo scoperto
Obiettivi del progetto Tweet
Il progetto monitorato riguarda l’allungamento della pista di volo dell’ aeroporto” Liberi” di Pescara e interessa i comuni di Pescara e San Giovanni Teatino; l’intervento è in atto dal 2019 e si pone l’obiettivo di concludersi entro il 2024, visto che la città di Pescara ospiterà a settembre 2024 una delle riunioni del prossimo G7; tale evento, annunciato a sorpresa dal Ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, catapulterà la città in una vetrina mondiale, nella quale i grandi della Terra si confronteranno sul tema della cooperazione allo sviluppo.
Dopo aver vissuto anni di disagio, la nostra regione Abruzzo si è messa in moto per dare la possibilità ai cittadini di raggiungere destinazioni intercontinentali. Essi infatti, allo stato attuale per poter prendere il volo desiderato, sono costretti a spostarsi con altri mezzi verso uno dei due aeroporti di Roma (Ciampino o Fiumicino), incrementando così l’inquinamento atmosferico oltre che creando costi e disagi economici e di tempo.
L’ allungamento della pista fino a quota 3mila metri, porterà quello di Pescara nel gruppo di aeroporti italiani con piste più lunghe, comprese tra 2.800 e i 3.900 metri, tali da poter garantire anche i voli intercontinentali, puntando di cogliere le opportunità del cosiddetto “turismo di ritorno” ovvero quei collegamenti con i Paesi che ospitano molti abruzzesi come il Canada, il Sud America, Dubai e New York. Questi traguardi porterebbero l’aeroporto d’Abruzzo a raggiungere la quota di addirittura 1 milione di passeggeri l’anno diventando così una valida alternativa all’aeroporto di Ciampino.
Attività previste
Le attività finalizzate all’allungamento della pista di 386m sono partite il 5/02/2024 con una cerimonia inaugurale della posa della prima pietra, a cui hanno preso parte, tra gli altri, i membri del CdA della Società di Gestione Aeroportuale, il direttore generale Dott. Luca Bruni, il presidente della Regione Marco Marsilio, il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, i sindaci di Pescara, Carlo Masci e di San Giovanni Teatino, Giorgio Di Clemente, il presidente della Provincia, Ottavio De Martinis, e Grazia Caligiore, funzionario Enac.; la fine prevista è il 30/04/2024 e la fine effettiva non è ancora disponibile perché il lavoro è ancora in corso. Per la realizzazione dell’opera sono stati effettuati gli espropri di terreni che erano destinati all’uso aeroportuale fin dal 2006. L’estensione della pista della pista fino a 2 km e 800 m circa consentirà l’aumento della corsa al decollo in direzione mare.
Il progetto si sviluppa in 4 fasi:
1) nella prima fase i lavori si concentreranno sulla demolizione dell’esistente strada perimetrale e relativa recinzione nel tratto dove avverrà l’allungamento della pista di volo.
2) nella seconda i lavori riguardano la realizzazione del primo tratto di allungamento della pista (175 metri), nel rinforzo dei terreni su cui insisteranno il nuovo tratto di pista e le superfici di sicurezza;
3) nella terza fase i lavori saranno relativi alla realizzazione dell’ultimo tratto di allungamento della pista di volo, della piazzola di backtrack e della segnaletica orizzontale, verticale e luminosa;
4) nella quarta fase sarà realizzata la pista di volo con nuove dimensioni, una piazzola di inversione e nuovo impianto di sistema di atterraggio.
I lavori dureranno quattro mesi e mezzo. I lavori sono stati aggiudicati al raggruppamento temporaneo di imprese Laghetto Conglomerati di Roma, Zappa Benedetto di Sulmona e Appalti Engineering di Elice.
Origine del progetto
Per tale progetto è stato previsto un finanziamento complessivo di circa €7.500.000 da parte del fondo di Masterplan del Piano sviluppo e coesione 2014-2020, si tratta di un’opera inserita nel Masterplan Abruzzo - Patto per il Sud (delibera di giunta regionale n. 229 del 19 aprile 2016), sottoscritto il 17 maggio 2016 tra presidenza del Consiglio dei ministri e Regione Abruzzo. Il programmatore del progetto è la REGIONE ABRUZZO mentre attuatore e beneficiario è la SAGA- SOCIETA’ ABRUZZESE GESTIONE AEROPORTO S.P.A.
L’Arta Abruzzo, l’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente, nel mese di novembre 2023 ha emesso parere favorevole alla verifica di ottemperanza delle condizioni ambientali alle prescrizioni stabilite dal ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. L’ agenzia, dopo aver effettuato tutte le procedure inerenti il monitoraggio del rumore, della qualità dell’aria e di tutti gli accorgimenti antinquinamento, ha espresso parere positivo.
Soggetti Beneficiari
Tanti sono coloro che trarranno vantaggio dalla realizzazione del progetto, le attività previste dal progetto porteranno non solo ad aumentare la sicurezza della pista ma anche ad aprire la possibilità che lo scalo abruzzese accolga aerei più capienti e potenti, quindi anche i voli intercontinentali, per cui a beneficiarne saranno tutti i cittadini Abruzzesi.
Contesto
Il progetto in esame riguarda l’allungamento della pista di volo dell’aeroporto di Pescara, pertanto in merito alla sua localizzazione e all’inquadramento a livello territoriale del progetto si fa riferimento all’intero aeroporto. L'aeroporto di Pescara, identificato con il nome commerciale di Aeroporto internazionale d'Abruzzo "Pasquale Liberi", sorge lungo la Via Tiburtina Valeria ed è situato nel territorio del comune di Pescara, salvo una parte della pista e della via di rullaggio, a sud ovest, che ricadono nell’ambito comunale di San Giovanni Teatino, in cui è localizzato l’intervento in oggetto. L’aeroporto è ben collegato con importanti arterie viarie e ferroviarie ed essendo l'unico aeroporto internazionale della regione Abruzzo, riveste un ruolo strategico per il bacino del Centro-Italia.
Avanzamento
Dall'intervista all'ingegnere Luisa Del Proposto, durante la nostra prima visita di monitoraggio, siamo venuti a conoscenza che finora i costi sostenuti hanno coperto la progettazione e l'acquisto di alcune apparecchiature per l'indagine di carattere ambientale che erano necessarie preliminarmente all’avvio dei lavori, perché ovviamente il Ministero dell’ambiente ha voluto che l’opera fosse monitorata prima della sua realizzazione (situazione di esproprio superata) e una parte del finanziamento copre i costi degli espropri, perché per ottenere le superfici necessarie per poter allungare la pista, si sono dovuti acquisire dei terreni che erano dei privati che erano destinati già da venti anni a quest’opera, infatti nel P.R.G. di San Giovanni Teatino queste erano aree destinate ad attività aeroportuale, aree vincolate da un decreto di compatibilità urbanistico che ha destinato queste aree all’aeroporto.
Risultati
Non siamo riusciti a renderci conto del vero stato di avanzamento del progetto, i lavori sono appena avviati e il progetto non ha ancora prodotto risultati valutabili.
Punti di debolezza
Il progetto monitorato attualmente non presenta alcuna debolezza, anche se non è stata rispettata l’iniziale data di avvio lavori.
Punti di forza
La cosa che più ci ha colpito di questo progetto, è la possibilità che avremo noi, come futuri passeggeri, di effettuare viaggi intercontinentali, ma sicuramente la tranquillità di viaggiare in sicurezza, una maggiore circolazione economica e un aumento del turismo per la nostra regione Abruzzo.
Ma riteniamo che il più importante punto di forza del progetto sia la volontà politica della Regione Abruzzo e di questa amministrazione comunale nel portare a compimento il progetto. La perseveranza della Regione nel perseguire gli obiettivi e l'entusiasmo del Direttore della SAGA Dott. Luca Bruni nel sottolineare la motivazione principale della spinta al progetto che è la sicurezza, ci hanno profondamente colpiti.
Rischi
Un aspetto problematico che è emerso anche durante l’intervista al Dott.Luca Bruni è quello della presenza, nel territorio sottoposto al progetto, di possibili mine inesplose delle guerre mondiali; comunque siamo stati rassicurati in quanto si faranno verifiche punto per punto sull’area interessata, con controllo e apparecchi gps per sminare e per mettere in sicurezza il territorio. Altri elementi che possiamo indicare come futuri rischi possono essere problemi di inquinamento acustico e atmosferico sulle zone limitrofe.
Un altro timore è che una nuova crisi economica possa comportare la perdita dei fondi europei che, in questi anni, hanno contribuito a sostenere le politiche di coesione sociale.
Soluzioni e Idee
Noi troviamo già eccellente il progetto di allungamento della pista, perché tutta la comunità se ne potrà avvantaggiare sia in termini economici che turistici.
Risultati e impatto del monitoraggio
Diffusione dei risultati
Connessioni
Contatti con i media
Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio
Non le abbiamo contattate
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
Le persone che abbiamo intervistato ci hanno aiutato molto nella fase del monitoraggio, molto accoglienti ci hanno aiutato ad avere le idee chiare e più informazioni possibili su questo progetto.
Il 27 febbraio 2024 alle ore 10,30 siamo stati ricevuti dall’Ufficio Amministrativo della S.A.G.A. Società Abruzzese Gestione Aeroporto, dopo contatti telefonici e mail con la Sig.ra Luciani Loredana, la quale ci ha presentato il Direttore Dott. Luca Bruni già dirigente d’industria nelle linee aeree Osm Aviation/Norwegian, Air Italy, Volotea e precedentemente manager Alitalia, nominato direttore della SAGA da ottobre 2023, e l’Ingegnere Luisa Del Proposto, responsabile tecnico presso la S.A.G.A. Siamo stati accolti con molta disponibilità e abbiamo potuto effettuare l’intervista così come era stata da noi progettata, ma purtroppo il Direttore Dott. Luca Bruni ci ha spiegato, con rammarico, che non avremmo potuto effettuare foto o riprese video né del momento dell’intervista né della zona aeroportuale, per motivi di sicurezza, ci ha spiegato che nella stessa data, in ore pomeridiane, l’aeroporto era in attesa della visita del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, per cui la presenza della Digos aveva vietato ogni tipo di ripresa.
In data 15 febbraio 2024 abbiamo contattato via mail la Regione Abruzzo tramite l’Ufficio Relazioni con il pubblico e protocollo unico giunta regionale d’Abruzzo servizio innovazione e dipartimento risorse,in seguito alla nostra richiesta di appuntamento è stata aperta la segnalazione nr.00001920 con la promessa di risposta nel minor tempo possibile, ma purtroppo non siamo stati più contattati, sicuramente perchè ci siamo trovati in prossimità delle elezioni regionali che si sono tenute in data 10 marzo.
Domande principali
1. Da dove nasce l'idea di allungare la pista? Chi ha spinto molto su questo progetto? (Dott. Luca Bruni Direttore S.A.G.A.)
2. Al termine dei lavori quali saranno le proposte di volo per le nuove destinazioni? (Dott. Luca Bruni Direttore S.A.G.A.)
3. Ci può raccontare di quali fasi è composto il progetto? (Ingegnere Luisa Del Proposto)
4. Quali sono i punti di forza e i punti critici di questi lavori di allungamento della pista? (Ingegnere Luisa Del Proposto)
Risposte principali
1. E’ una domanda importante, perché rappresenta un po' la motivazione, per cui l'aeroporto in questo caso di Pescara, gli aeroporti in generale, puntano sull'allungamento della pista per avere maggiori vantaggi.
Allora la pista è elemento sicuramente cardine, portante di un aeroporto, non stiamo dicendo banalità ma sulla pista ci si confronta in termini di, non soltanto lunghezza, ma anche di impianti, perché è sulla pista che arrivano e partono gli aeroplani.
Pescara è un aeroporto molto antico, risale al primo ventennio del novecento, già la prima struttura aeroportuale ed è rimasta la sua configurazione più o meno fino ad oggi come lunghezza e struttura senza subire particolare interventi nel corso della storia; già da tempo, diciamo 20 anni fa, negli anni 80, c'è stata una forte spinta del territorio vuol dire la regione, le autorità, il sistema turistico abruzzese, per dare questa spinta per allungare la pista.
L'allungamento della pista non è qualcosa di semplice, non è qualcosa quindi che immaginiamo possa essere fatta come una strada, è qualcosa che implica il coinvolgimento di tantissimi attori, che sono in parte il Ministero dell’Ambiente per le autorizzazioni, in parte autorità vere e proprie che ci controllano giorno e notte, mi riferisco all’Enac e all'Enav, sono due strutture importanti di autorità di controllo, che sono proprio preposte al controllo dell’aerazione civile, quindi dell'aeroporto; quindi per poter toccare una pista e modificarla e quindi allungarla bisogna essere sottoposti a tutta una serie di autorizzazioni che sono molto lunghe nel tempo.
Per rispondere alla domanda quindi, la Regione, il territorio, tutti volevano una pista più grande, perché una pista più grande e più lunga vuol dire la possibilità di poter far atterrare aerei più grandi, che hanno una maggiore capacità di carico, passeggeri e carburante, perché se imbarcano più carburante possono andare più lontani; i voli sapete si distinguono fondamentalmente in tre tipologie: nazionali, sono quelli che collegano destinazioni italiane, internazionali facciamo riferimento a tre ore di volo, quindi europa e bacino mediteraneo e intercontinentali, che sono quelli che collegano i cinque continenti. Pescara oggi è un aeroporto nazionale e internazionale e diventerà intercontinentale con questo allungamento della pista, la motivazione è stata quella di avere maggiori voli e passeggeri, aerei di grande portata, spinta turistica per questo si è stati autorizzati a procedere.
Ci vuole tanto tempo per ottenere tutte le autorizzazioni, sono cose molto complicate, magari approfondiremo un’altra volta nel dettaglio queste complicazioni in che cosa consistono. Sapete tutti che il 5 febbraio di quest’anno c'è stata la posa della prima pietra, abbiamo avviato i lavori, sembrava una data difficile da avere ma abbiamo ottenuto dal Ministero dell’Ambiente l’ultima autorizzazione sul via che ci ha consentito di partire.
2. Bella domanda! Premesso che noi tutti vorremmo vedere aeroplani grandi e intercontinentali, però la pista è un aspetto di una catena di prodotto che va da uno a tre, perché prima c’è la pista poi esiste il traffico passeggeri e poi esistono le compagnie aeree che prendono questo traffico e lo portano; in realtà a noi aeroporto non decidiamo, non possiamo convincere le compagnie aeree, lo vorremmo, ci sono delle interlocuzioni con compagnie aeree internazionali, per convincerli a portare passeggeri e anche compagnie lontani charter; chiaramente però non basta la pista dell’aeroporto perché il passeggero per venire all’aeroporto di Pescara deve avere un turismo accogliente, noi siamo molto sensibili al turismo, ma di questo non se ne occupa l’aeroporto, su tante cose non possiamo intervenire, sugli alberghi del litorale, sulla montagna abruzzese, sui trasporti che dall’aeroporto portano agli alberghi non possiamo intervenire, tutto l’insieme di interesse del segmento leger cioè del turismo, ma esiste anche il segmento business, cioè che riguarda il mondo industriale i grandi avvocati che si spostano per lavoro, gli industriali che devono andare a fare dei business, che pagherebbero anche di più il volo per poter andare e tornare velocemente, tutto questo mondo lo monitoriamo dando dei dati per convincere le compagnie aeree che Pescara è un ottimo posto, e con la pista abbiamo una carta in più da spendere, ha una infrastruttura su cui si è investito. Ho un passato di direttore con quattro compagnie aeree, ho un rapporto non privilegiato però mi danno accesso riesco a dialogare con i loro delegati; la Ryanair è quella che ci sta seguendo al momento di più, è attentissima, ieri ho letto che ha fatto un accordo con la regione Calabria, c’è un programma fortissimo con la Calabria . Io vorrei fare come hanno fatto loro, riuscire ad aumentare questi passeggeri che sono tanti; sono 875.000 i passeggeri che abbiamo fatto quest’anno, non sono pochi, siamo in crescita e in spinta, non noi aeroporto ma è l’Abruzzo, e vogliamo spingere questo numero ancora più in alto. Il milione è un target che a me piace, forse non sapete ma ve lo dico, nel mondo degli aeroporti d’Italia c’è una grande distinzione tra grandi aeroporti e piccoli aeroporti, questo livello che divide il grande e il piccolo è il milione di passeggeri, da noi tecnicamente; Pescara per poco è ancora piccolo, se riuscissimo ad arrivare al milione di passeggeri, potremmo arrivare ad essere grandi, avremo accesso a lobby particolari associazioni aeroportuali e movimenti che possono aiutare il complesso dello sviluppo dell'aeroporto per conto della Regione.
3. Allora, del progetto ormai ne hanno parlato anche sui social, abbiamo visto che l’interesse è stato molto diffuso; ci sono 4 fasi di cantiere che abbiamo studiato: la prima fase è quella di acquisizione appunto delle aree esterne che abbiamo in parte fatto sotto il profilo amministrativo, l'esproprio è stato già come abbiamo già detto, la prima fase è di lavorazione della parte esterna, per chi conosce un po' qui l'area che si trova nella zona di Leroy Merlin, c’è tutta una zona verde , non so se avete mai sbirciato in quella zona, una prima fase riguarda la recinzione della nuova area, con una recinzione specifica perché l’aeroporto, siccome è un’area demaniale, quando entrate un aeroporto diceva il Direttore, c’è l’area airside, vi mette in connessione con tutto il mondo, e quindi un’area demaniale che porta in contatto con il resto del mondo; ecco perché voi potete passare soltanto con un tesserino oppure con un biglietto aereo, perché potenzialmente voi quasi come se si uscisse fuori dal confine dell’Abruzzo o della nazione, passando i zona ecco perché la recinzione è particolare, con una concertina sopra come aree militari perché non può essere varcata, una recinzione che ha delle caratteristiche specifiche di sicurezza.
Quindi prima viene realizzata questa recinzione importante non solo fisicamente ma anche concettualmente e poi dovremmo realizzare tutta una serie di lavori sulle infrastrutture che attualmente sono interrate e che non vediamo, perché e passano degli acquedotti, delle linee telefoniche che dovremo deviare per costruire la pista, quindi una prima fase preparatoria sull’area di nuova acquisizione; poi una volta che abbiamo fatto la recinzione possiamo togliere l’attuale recinzione che ci separa: quindi con la fase due entriamo nel vivo, perché quella nuova area diventerà sedime aeroportuale, diventa quindi airside e tra l’altro richiede che tutte le imprese che lavoreranno qui, abbiano delle specifiche autorizzazioni; non può entrare a lavorare in aeroporto un’impresa o operai che abbiano dei precedenti anche banalissimi sotto il profilo penale. Quindi nel momento in cui andiamo nella fase due, si toglie la recinzione e la nuova area farà parte del sedime. Le imprese sono tutte controllate, viene fatto un check ad ogni operaio. in questa fase si inizieranno le vere opere preparatorie alla realizzazione della pista, preparazione terreni, che vengono smossi, con particolari tecniche, non solo la pista deve avere la portanza ma anche le superfici verdi che voi vedete intorno alla pista hanno una particolare funzione: in caso di fuoriuscita dell'aereo dalla pista devono sostenere e frenare al tempo stesso; quindi questi terreni vengono preparati in maniera particolare. Consolideremo anche un attraversamento di un canale che è tombato, dovremo rinforzare la parte in calcestruzzo del canale che è già interrato e che attraversa il sedime, poi in una ulteriore successiva fase inizieremo a stendere quello che sarà l’infrastruttura della pista; la pista ha una fondazione come i fabbricati, la pista che è come una strada ha una fondazione molto consistente perché gli aeromobili hanno un peso elevatissimo, e tra parentesi quando atterrano scaricano un peso molto elevato perché ovviamente arrivano in velocità, e anche l’azione di frenata sollecita tanto la pavimentazione della pista. Quindi c'è un importante lavorazione di realizzazione della fondazione e poi viene messo l'asfalto, che ha particolari caratteristiche per rispondere all'azione non solo di frenata degli aerei ma anche di drenaggio delle acque. La pista ha una particolare inclinazione, perché non si devono mai poter creare delle pozze d’acqua ovviamente sarebbero molto dannose per la circolazione degli aeromobili.
Questa realizzazione della pista viene fatta in due pezzetti: un primo tratto si innesta sulla vecchia pista già esistente e un altro tratto (mostra le immagini) a racchetta: vedete sostanzialmente l’attuale estensione della pista, tutto il sedime aeroportuale, piazzale di sosta, vie di rullaggio e vera e propria pista, la zona acquisita, il tratto rettilineo e segno giallo indica la manovra che effettua l'aereo per posizionarsi su questo punto che sarà uno start point, un punto per aumentare la corsa al decollo. La maggiore lunghezza di pista consentirà agli aeroplani di avere una maggior corsa al decollo che serve per poter caricare più carburante, perché un aeroplano più è pesante più pista deve percorrere potersi staccare dal suolo, perché ovviamente fa più fatica; quindi la possibilità di caricare più carburante ci consente di fare tratte maggiori: voi pensate che se noi adesso dobbiamo arrivare ai confini dell’Europa l'aereo può atterrare per fare carburante, nel momento in cui deve attraversare l’Oceano, non può più fare carburante per un bel tratto, fa una grossa differenza il volo intercontinentale dal volo nazionale nel momento in cui dobbiamo sorpassare l’Oceano, la differenza il carburante che l'aereo può caricare per fare questo; non che prima non ci fossero, prima ad esempio c’era il volo per Toronto, ma poi veniva fatto carburante con scali tecnici, cioè l’aeroplano doveva fare scalo in un certo aeroporto più prossimo possibile all’Oceano e poi ripartire. in questo modo invece avremo la possibilità di fare voli intercontinentali senza lo scalo tecnico, e per noi è importantissimo.
4. I punti di forza sicuramente l'espansione delle nostre mete commerciali e turistiche; i nei che sono le difficoltà che abbiamo dovuto incontrare nell'ambito del nostro progetto sono il fatto che purtroppo l’aeroporto è conurbato: purtroppo e per fortuna perché il nostro è un aeroporto piccolo in un'area urbanizzata e quindi facilmente accessibile, questo è tutto un elemento di vantaggio per noi, d'altra parte la vicinanza di tanti fabbricati costruiti nel tempo sull’onda dell'urbanizzazione, forse un po' troppo spinta del territorio, ci ha creato qualche problema sullo studio delle superfici di volo: idealmente l’aeroporto é contornato da tutte superfici inclinate che sono a protezione del volo, e queste superfici se sono forate idealmente, immaginate sono dei piani che hanno delle pendenze specifiche, lateralmente 1 a 7 e diciamo le direzioni di decollo e atterraggio sono 1 a 50, sono molto basse queste inclinazioni, se ci sono dei fabbricati alti che spuntano creano un ostacolo alla navigazione. Non so se avete mai notato che ci sono su alcuni fabbricati alti, su dei tralicci ci sono delle luci rosse, perché sono ostacoli alla navigazione e devono essere segnalati, altrimenti di notte giustamente potrebbe essere pericoloso. La presenza di questo territorio così urbanizzato e la presenza di ostacoli alti nella direzione dove noi ci dovevamo espandere ha creato qualche problema e lungaggine nella approvazione del progetto, però poi siamo riusciti a trovare la giusta direzione, il risultato è questa lingua di asfalto però dietro ci sono tanti studi aeronautici che hanno studiato la configurazione complessiva delle procedure di volo ottimale per quello che stiamo andando a realizzare.