REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
BICIPLAN 6 CONNESSIONE RETE CICLABILE - STRADE A PRIORITA' CICLABILE
Inviato il 17/03/2024 | Di Classe 4Cinfo 2023/2024 IIS Avogadro, Torino
| @openavo2324
Cosa abbiamo scoperto
Obiettivi del progetto Tweet
Il progetto BICIPLAN mira a promuovere e potenziare la mobilità sostenibile, incentivando l'uso della bicicletta. E’ un piano strategico cruciale per la salvaguardia dell'ambiente a Torino, in quanto si propone di portare la rete ciclabile della città da 270 km a 310 km in 10 anni, con l'utilizzo di fondi europei per l'ampliamento delle infrastrutture ciclabili. L'aumento della rete ciclabile non solo contribuirà alla riduzione dell'inquinamento, ma migliorerà anche la salute e la qualità della vita nelle aree urbane. La creazione di spazi più sicuri e accessibili per i ciclisti è essenziale per rendere la città di Torino più vivibile e sostenibile. Inoltre, il progetto punta ad aumentare la percentuale degli spostamenti in bicicletta dal 3% al 15%, trasformando significativamente il modo in cui le persone si spostano nella città.
Attività previste
Il progetto "BICIPLAN 6 CONNESSIONE RETE CICLABILE - STRADE A PRIORITA' CICLABILE" si articola in diverse fasi procedurali, ciascuna caratterizzata da specifiche attività e relativi tempi. Tuttavia, è importante notare che alcune di queste fasi hanno subìto variazioni significative rispetto alla pianificazione iniziale. Sulla base dei dati in formato JSON del portale OpenCoesione.it si evince che gli step e le relative tempistiche delle specifiche attività sono :
1. Studio di fattibilità (IN01):
- In questa fase si è svolto lo studio di fattibilità del progetto.
- Tempi: L’inizio era previsto per il 15 settembre 2021, l'attività è effettivamente iniziata e conclusa il 28 settembre 2021 come da calendario.
2. Progettazione preliminare (IN02):
- Si è proceduto con la progettazione preliminare del sistema ciclabile prioritario.
- Tempi: L'inizio effettivo è stato il 23 dicembre 2021 è risultato essere in ritardo rispetto alla data prevista del 29 settembre 2021. La fase si è conclusa il 01 febbraio 2022, divergendo dalla pianificazione originale.
3. Progettazione definitiva (IN03):
- Nella fase di progettazione definitiva, sono state definite in dettaglio le specifiche del progetto.
- Tempi: L'inizio effettivo è stato il 23 dicembre 2021, quindi posticipato rispetto alla data prevista del 18 ottobre 2021. La fase si è conclusa il 01 febbraio 2022 anziché il 29 ottobre 2021 come inizialmente pianificato.
4. Progettazione esecutiva (IN04):
- Si è passati alla progettazione esecutiva, delineando i dettagli operativi del progetto.
- Tempi:Inizialmente prevista per iniziare il 30 ottobre 2021, l'attività è effettivamente iniziata il 23 dicembre 2021, concludendosi il 01 febbraio 2022 superando di poco la data prevista ovvero il 31 dicembre 2021.
5. Aggiudicazione gara (IN05):
- Questa fase coinvolge l'aggiudicazione della gara per la realizzazione del progetto.
- Tempi: La gara d’appalto è stata aggiudicata il 15 aprile 2022.
6. Stipula contratto (IN06):
- Si è proceduto con la stipula del contratto per l'esecuzione delle attività progettuali.
- Tempi: L'inizio effettivo è il 30 agosto 2022 , in ritardo rispetto alla data prevista del 15 febbraio 2022. La fase si è conclusa il 09 settembre 2022 invece del 16 maggio 2022 come previsto.
7. Esecuzione lavori (IN07):
- Fase chiave del progetto, caratterizzata dall'effettiva realizzazione fisica delle infrastrutture ciclabili.
- Tempi: L'inizio era previsto per il 20 maggio 2022, l'attività è effettivamente iniziata il 27 settembre 2022. La fine dei lavori, prevista per il 30 giugno 2023 risulterebbe conclusa il 09 ottobre 2023, ma su opencoesione lo stato di avanzamento del progetto risulta ancora in corso. Proprio su questo dato avremmo voluto chiedere ulteriori informazioni all’assessorato alla mobilità della città di Torino. Speriamo di riuscire a recuperare queste informazioni entro il prossimo report.
8. Collaudo (IN08):
- Questa fase coinvolge il collaudo delle infrastrutture ciclabili realizzate.
- Tempi: L'inizio era previsto per il 01 luglio 2023, l'attività è effettivamente iniziata il 10 novembre 2023. La fine era prevista per il 29 settembre 2023 ma si è conclusa il 10 novembre 2023.
Origine del progetto
Il progetto "BICIPLAN 6 CONNESSIONE RETE CICLABILE - STRADE A PRIORITA' CICLABILE" ha origine da decisioni pubbliche e procedure amministrative legate al Piano Urbano della Mobilità (PUMS). Nel caso specifico, il consiglio comunale ha delegato l'implementazione del BICIPLAN, definendo le linee guida attraverso un atto amministrativo.
L'iter di definizione del progetto ha coinvolto diversi soggetti e fasi di consultazione pubblica. Ad esempio, risulta che siano stati organizzati eventi di presentazione del BICIPLAN per informare la comunità locale, e incontri di coprogettazione per coinvolgere la partecipazione attiva dei cittadini e delle parti interessate nella definizione delle strategie e delle priorità.
In aggiunta, la gestione del BICIPLAN varia da comune a comune. Nel caso di Collegno, la responsabilità è stata affidata a Decisio, una società specializzata in ricerca economica e consulenza. L' obbligatorietà del BICIPLAN, sancita dalla legge 2/2018, art. 7, sottolinea l'importanza normativa di iniziative volte a migliorare la mobilità ciclabile. È essenziale garantire che la definizione del progetto abbia considerato in modo inclusivo le diverse esigenze della comunità, evitando l'esclusione di specifiche categorie di persone.
Sono molti gli enti che hanno partecipato alla progettazione delle piste ciclabili; uno di questi è F.I.A.B (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che si è occupata di promuovere la mobilità sostenibile, ma che, nonostante il livello di importanza e il numero di attività svolte, non è stata coinvolta nella componente amministrativa del progetto.
Soggetti Beneficiari
Il progetto "BICIPLAN 6 CONNESSIONE RETE CICLABILE - STRADE A PRIORITÀ CICLABILE" avrà un impatto significativo su diverse categorie di soggetti, ciascuna con potenziali vantaggi e conseguenze:
Cittadinanza in generale:
- Vantaggi: Maggiore accessibilità e sicurezza per la mobilità ciclabile, riduzione dell'inquinamento grazie al miglioramento della qualità dell'aria e conseguente impatto positivo sulla salute dei cittadini. Risparmio economico. Miglior benessere fisico e mentale, meno stress per gli spostamenti e benefici sulla salute in genere.
- Possibili conseguenze: Disagi temporanei durante i lavori e difficoltà di accettare e adeguarsi ai cambiamenti nella circolazione stradale.
Utenti del Servizio Ciclabile:
- Vantaggi: Aumento delle opzioni di trasporto sostenibile, percorsi più sicuri e accessibili per i ciclisti.
- Possibili conseguenze: Disagi durante i lavori.
Gruppi Specifici:
- Donne: Potenziale vantaggio sulla sicurezza del trasporto in bici negli spostamenti per il lavoro, per accompagnare i figli a scuola, o per fruire di servizi bicibus.
- Giovani: Benefici grazie ad un ambiente urbano meno inquinato e più sicuro nella mobilità.
- Anziani: Essendo mediamente più fragili, si permette loro maggior accessibilità e una mobilità più sicura.
- Studenti: Maggiore sicurezza nei percorsi verso scuola o università, con riduzione di rischio di incidenti automobilistici e di infrazioni del codice della strada.
Persone con Disabilità:
- Vantaggi: Possibile beneficio ad esempio con l’uso di carrozzine da infrastrutture accessibili.
- Possibili conseguenze: Difficoltà durante i lavori e la manutenzione, necessità di avere piste accessibili, ben collegate tra loro senza ostacoli o interruzioni, ed adeguatamente attrezzate
Commerci e Attività Locali:
- Vantaggi: Benefici per l'aumento della pedonalizzazione e del flusso di persone nelle aree ciclabili.
- Possibili conseguenze: all’inizio potrebbe essere necessario un periodo di adattamento per convincere i commercianti che non perderebbero clienti. Potrebbe essere un problema la gestione dei dehor e dei parcheggi delle bici.
Ambiente Urbano:
- Vantaggi: Miglioramento della qualità dell'aria, riduzione dell'inquinamento acustico, riduzione del traffico delle autovetture e mezzi pubblici.
- Possibili conseguenze: disturbi temporanei durante i lavori.
È fondamentale che durante la progettazione e l'implementazione del progetto si considerino attentamente le esigenze di queste categorie di cittadini, operando per garantire una mobilità sostenibile e inclusiva per l'intera comunità.
Contesto
Il progetto "BICIPLAN 6 CONNESSIONE RETE CICLABILE - STRADE A PRIORITÀ CICLABILE" è finanziato in risposta a specifici bisogni del territorio di riferimento, i quali sono:
Mobilità Sostenibile: La necessità di promuovere un sistema di trasporto ecologico, riducendo l'uso dell'auto per migliorare la qualità dell'aria e l'ambiente urbano.
Sicurezza Stradale: La richiesta di migliorare la sicurezza per i ciclisti attraverso la creazione di percorsi dedicati, riducendo il rischio di incidenti.
Accessibilità: La volontà di favorire l'accesso alle aree urbane attraverso la bicicletta, potenziando la connettività tra i quartieri e incoraggiando uno stile di vita più sano ed attivo.
Inclusività: L'esigenza di progettare infrastrutture inclusive, considerando le diverse esigenze dei cittadini, compresi anziani, persone con disabilità e gruppi specifici.
Riduzione dell'Inquinamento: L'obiettivo di diminuire l'inquinamento atmosferico e acustico, contribuendo a un ambiente più salubre.
Promozione della Salute: L'intento di migliorare la salute pubblica promuovendo uno stile di vita attivo e creando spazi urbani favorevoli alla salute.
Il progetto si integra con il "Piano Urbano della Mobilità Sostenibile" e altre strategie locali mirate a migliorare la qualità della vita urbana. La sua realizzazione va però affiancata ed integrata con iniziative complementari, quali la pedonalizzazione di determinate zone o l'espansione dei servizi di trasporto pubblico.
Avanzamento
Il progetto sul portale di OpenCoesione risulta in corso nonostante siano stati utilizzato soltanto il 13% dei fondi messi a disposizione. Dal file JSON scaricabile da portale risulta che i lavori siano conclusi ma a noi questo non risulta. Siamo in attesa di risposte da parte di alcuni decisori politici della nostra città, che hanno garantito una risposta a breve.
Risultati
Dagli iniziali 190 Km di piste ciclabili nel 2013, si è passati ai 270 Km attuali. Anche il numero di utenti che utilizzano la bicicletta è aumentato, passando da 15.000 nel 2013 a 70.946 nel 2023/24. Inoltre, dalle nostre rilevazioni sul territorio, abbiamo notato un netto miglioramento della qualità delle piste ciclabili in alcune zone di Torino. Nonostante ciò vi siano ancora dei problemi quali il mancato collegamento tra le piste ciclabili e la loro diversa tipologia.
Punti di debolezza
Fondi spesi parzialmente e alcune informazioni sui dati incomplete o non coerenti.
Punti di forza
Nonostante le varie difficoltà riscontrate nella gestione del progetto, alcuni dei risultati previsti, anche se non interamente soddisfatti, sono chiaramente visibili, come l'incremento delle piste ciclabili e una migliorata qualità della mobilità a due ruote.
Rischi
Una cattiva gestione dei fondi e una visione politica non chiara sulla visiona futura della città.
Soluzioni e Idee
Si auspica un maggior coinvolgimento dei cittadini tramite azione di promozione e comunicazione chiara sul progetto. Si spera inoltre che il progetto si possa concludere in tutte le sue fasi, e che possano essere utilizzati adeguatamente i fondi previsti.
Risultati e impatto del monitoraggio
Diffusione dei risultati
- Blog/Sito web del Team
- Volantinaggio o altri metodi off-line (non via Internet)
Connessioni
- , Euro Direct
- , FIAB
- , Istat
- , Torino Respira
- , MSC
- , Moby for all
Contatti con i media
Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio
- Nessuna risposta
Descrizione del caso
Siamo ancora in attesa di risposta dai decisori politici della nostra città. Ad oggi quindi non possiamo dire che impatto abbia avuto il nostro monitoraggio.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
- Intervista con altre tipologie di persone
- Intervista con i referenti politici
Durante i vari incontri abbiamo potuto intervistare le seguenti persone:
Beppe Piras (Associazione Torino respira). Architetto esperto di tematiche ambientali
Massimo Tocci (F.I.A.B): Appassionato ciclista e socio di Bici e Dintorni
Cristina Pronello (Politecnico di Torino e MobilityForAll): docente ed esperta di mobilità
Alba Garavet (Europe Direct): ci ha supportati nel progetto parlandoci dei fondi di coesione e dell'Europa
Anna Maria Cavorsi (ISTAT): ci ha aiutati a navigare sul sito ISTAT per recuperare informazioni utili al progetto
Assessorato alla Mobilità (Chiara Foglietta): abbiamo cercato di contattare l'assessora alla mobilità della città di Torino. Lo staff ci ha garantito che ci fornirà a breve le risposte alla nostre domande. Abbiamo però recuperato una sua recente intervista sul giornale La Stampa riguardo questo tema
Alessandro (Museo A come Ambiente): lo abbiamo intervistato durante un'uscita al Museo A Come Ambiente
Marco Glisoni (Arpa Piemonte): lo abbiamo intervistato durante una uscita in ARPA Piemonte per visitare il laboratorio del geoportale dati ambientali.
Cittadini locali: li abbiamo intervistati durante alcune uscite di ricognizione sul territorio
Domande principali
1) Domanda rivolta a Cristina Pronello (Politecnico di Torino): Quali azioni potrebbero essere implementate a Torino per aumentare ed incentivare l’utilizzo delle biciclette.
2) Domanda rivolta a Massimo Tocci (FIAB e Bici&DIntorni): Sa qualcosa sulla gestione dei fondi stanziati per il progetto Biciplan? Sapendo che sono stati preventivati 2.800.000 euro dei quali solo € 369.063,68 sono stati utilizzati.
Risposte principali
1) Negli ultimi anni è cambiato il comportamento di mobilità dei torinesi, anni fa quando giravo per le strade di Torino ed ero sempre sola, invece adesso ho notato un incremento di ciclisti a Torino, sicuramente il Covid ha aiutato nella situazione. Su audimob è possibile leggere diversi report del periodo pre e post covid. Da questi ne risulta un abbandono sempre più marcato del trasporto pubblico, al contrario della bicicletta che invece sta riscontrando più interesse in termini di utilizzo. Sono piccole le percentuali di differenza nella nostra città, ma una tendenza positiva è notevole.
La bicicletta ha una sua cultura dietro, carente nelle popolazioni del sud Europa; viene percepita di più la scomodità e la pericolosità, soprattutto quando il tempo non è dei migliori. Nei paesi del nord Europa, nonostante il tempo sia peggiore, il sistema ciclistico funziona molto meglio e il numero di ciclisti è maggiore. La mentalità e la cultura fanno la differenza; l’educazione alla mobilità da noi è carente e questo si nota, c’è scarsa consapevolezza delle conseguenze delle nostre azioni e questo porta a scegliere il mezzo di trasporto che ci conviene di più, e di conseguenza si preferisce l’automobile. Questo per colpa del maltempo, della paura su strada, per le infrastrutture eccetera.
Quindi per aumentare la mobilità ciclabile, secondo me, dobbiamo sì migliorare le infrastrutture ma prima di tutto, come sta facendo la Norvegia, lavorare sulla cultura della mobilità che è fondamentale per raggiungere una consapevolezza. Questa è fondamentale per raggiungere un cambiamento.
In Norvegia stanno creando un'app che permette di tracciare la mobilità delle persone, così da capirne le necessità e i problemi. Quello che serve è un dialogo con le persone.
Un'altra iniziativa è quella di coinvolgere diecimila studenti di sei scuole di farsi tracciare per dieci settimane, dando incentivi a coloro che utilizzeranno di più la bicicletta, così da spronare i giovani ad usare la bici.
2) Il Biciplan, avete visto lo sviluppo che ha avuto ed è arrivato pure in ritardo, quello però è legato anche al PUMS e solo da adesso sono riusciti a colpire il piano regionale della mobilità ciclistica, quindi un'integrazione, sapendo che il Biciplan è partito dal comune di Torino, poi inteso come città metropolitana, riuscendo nelle ultime linee guida a fare i collegamenti intercomunali. Ad esempio, da Grugliasco io posso arrivarci a Torino, ecc. Il problema dei fondi è che le città di solito si trovano senza soldi e quindi non investono quanto dovuto e si basano su altri finanziamenti per altri bandi. Ad esempio, Vento passa da Torino, posso usare un fondo di Vento che passa per San Mauro piuttosto che Piemonte in bici, che tramite edifici che già esistono e che collega tutte le città ad anello. Magari si implementa qualche pezzo per renderlo più funzionale Casa-Lavoro e Casa-Scuola.