REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
A.B.I.T.A.R.E (ACCEDERE AL BISOGNO INDIVIDUALE TRAMITE L'ABITARE RESPONSABILE ED ESIGIBILE) IN FIORINDA SINTESI DEL PROGETTO

Inviato il 18/03/2024 | Di Team ASOC 23/24 Obiettivo zero

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

Dal 2011, il Comune di Napoli dispone di un bene immobile confiscato alla camorra destinato a soluzione abitativa per la messa in sicurezza di donne vittime di violenza, sole e/o con figli minori, denominato Fiorinda.
Il progetto “A.B.I.T.A.R.E. (Accedere al Bisogno Individuale Tramite l’Abitare Responsabile ed Esigibile) in Fiorinda” si prefigge l'obiettivo di garantire un'accoglienza residenziale alle donne vittime di violenza (sole e/o con figli minori) che abbiano scelto di iniziare un percorso di uscita dai circuiti di violenza attraverso un piano di intervento individuale basato sulla emancipazione ed indipendenza abitativa e lavorativa.

Attività previste

La struttura è un servizio di prima accoglienza per donne maltrattate che garantisce ospitalità temporanea ed immediata alle donne sole e/o con figli minori; offre alle donne e ai loro figli un luogo sicuro e protetto in grado di tutelarle dalla violenza salvando la vita; crea una rete di supporto per le donne in difficoltà e per i loro figli minori; attiva percorsi di presa in carico per i minori vittime di violenza assistita; offre la possibilità concreta di intraprendere un percorso risolutivo di uscita dalle situazioni di difficoltà attraverso consulenze psicologiche, legali, di orientamento al lavoro e all’autonomia alloggiativa; monitora il fenomeno della violenza sulle donne attraverso azioni di ricerca, di analisi culturale, di confronto e dibattito.
Le donne collocate in sicurezza sono immediatamente coinvolte in un processo di autoconsapevolezza della violenza subita e di autodeterminazione nell’uscirne e nell’affermare il principio del “sé”, mediante percorsi svolti con le Assistenti Sociali, Psicologhe e Sociologhe presenti nella casa.
Inoltre, con le Avvocate possono fin da subito avviare un processo di conoscenza dei diritti e delle strade da percorrere dal punto di vista legale per tutelare loro persona e quella dei figli; l’assistenza fornita dalle educatrici/animatrici riveste un ruolo fondamentale laddove sono presenti in accoglienza anche figli minori.
L’aver a disposizione “una dote basket” da poter utilizzare per fare acquisti utili o sostenere le prime spese generiche o cure mediche, consente loro di riconoscere una piccola dose di autonomia; tale principio andrà nel tempo coltivato mediante anche l’orientamento formativo e la consulenza alla ricerca di occupazione. Se non la completa autonomia, almeno una buona semi-autonomia del nucleo familiare determinerà anche la loro fuori uscita da Casa Fiorinda.
Casa Fiorinda è cogestita con la Cooperativa sociale Dedalus.

Origine del progetto

Mediante l’Unità Operativa Autonoma P.N.R.R. e Politiche di Coesione dell’Amministrazione Comunale i Servizi utilizzatori vengono a conoscenza di Bandi/Avvisi e relative fonti di finanziamento a valere su fondi strutturali (di natura regionale, nazionale o europea) ai quali è possibile candidarsi per la realizzazione delle attività specifiche a loro assegnate dal funzionigramma aziendale.
Se gli assi di riferimento, ovvero le tematiche alle quali il Bando/Avviso fa riferimento, sono coerenti con una progettualità e con gli obiettivi che il Servizio persegue, quest’ultimo propone la propria candidatura mediante la stesura di una scheda progetto (progettazione di massima) completa di cronoprogramma temporale ed economico delle attività che intende svolgere nell’ambito della misura proposta.
In seguito all’approvazione di tale progettualità, con un documento amministrativo solitamente di ammissione a finanziamento, l’Ente può avviare le fasi operative dell’intervento nel rispetto dei principi espressi dalla norma di riferimento nell’ambito della quale il finanziamento è avvenuto (tipicamente ogni tipologia di finanziamento prevede delle proprie linee guida per la selezione delle operazioni, dei beneficiari e le regole di monitoraggio e rendicontazione della spesa).
La cooperativa Dedalus ha partecipato ad un avviso pubblico ed è ente gestore del progetto messo a bando dall’amministrazione Comunale nell'ambito di questa linea di finanziamento. Per poter partecipare a questo avviso pubblico ha dovuto dimostrare di essere in possesso di una serie di requisiti.
Requisiti che in qualche modo fanno riferimento da un lato alla Convenzione di Istanbul e dall'altro al regolamento 4-2014 della Regione Campania.
La prima edizione del progetto, a valere sul PON Metro 2014-2020, ha previsto lo svolgimento delle attività da ottobre 2017 a dicembre 2020 – importo progetto circa € 680.000,00.
Con una proroga tecnica, nelle more dell’espletamento della nuova procedura a evidenza pubblica, le attività sono proseguite fino al 01/04/2021, con fondi del PON Metro 2014-2020 - importo progetto circa € 48.500,00.
Sempre con la medesima fonte di finanziamento, un’ulteriore gara europea ha consentito di affidare le attività da svolgere nella casa di accoglienza per n. 21 mesi, ovvero fino al 31/12/2022 - importo progetto circa € 395.000,00
Successivamente, nelle more del reperimento di nuove fonti di finanziamento che consentissero l’avvio di una nuova gara europea, le attività sono state garantite con affidamenti diretti prima fino al 31/05/2023 (fonte di finanziato il Piano Sociale di Zona - importo progetto € 95.000,00) e dopo fino al 31/10/2023 (fonte di finanziato comunale il Fondo Spese Potenziali - importo progetto € 99.999,99).
Attualmente le attività sono garantite da un affidamento diretto che terminerà il 31/05/2024 a valere sulle risorse del Programma Operativo Complementare Città Metropolitane 2014-2020 (importo progetto circa € 144.000,00).
Il Servizio è attualmente in attesa di ricevere l’ammissione a finanziamento di un nuovo progetto dal titolo “R.I.N.A.S.C.E.R.E. (responsabilizzarsi in autonomia, scegliendo consapevolmente emancipazione e resilienza) in Fiorinda” per garantire la prosecuzione delle attività di Casa Fiorinda per quasi altri 4 anni, a valere sulla nuova programmazione dei fondi comunitari del PON METRO plus e Città Medie Sud 2021-2027 (importo progetto circa € 1.030.000,00).


Soggetti Beneficiari

Donne vittime di violenza (sole e/o con figli minori) che abbiano scelto di iniziare un percorso di uscita dai circuiti di violenza attraverso un piano di intervento individuale basato sulla emancipazione ed indipendenza abitativa e lavorativa.

Contesto

Dai dati forniti dal Comune di Napoli durante l'azione di monitoraggio, si evince che dall’analisi di contesto emergeva un aumento di fenomeni di violenza e la fascia di età con più richieste di attivazione di servizi era quella compresa tra i 30 ed i 44 anni, ma il dato che si poneva come maggior interesse è che, nella più ampia forbice compresa tra i 30 ed i 59 anni, si giungeva ad una percentuale del 67.3%. La maggioranza degli autori di maltrattamenti era costituita dai mariti (51,9%). Il quadro che ne emergeva era di una violenza prevalentemente domestica e/o in relazioni di intimità.
Pertanto, il Comune di Napoli nel voler garantire a questa tipologia di disagio sociale uno spazio specifico ove elaborare strategie concrete di fuoriuscita dal tunnel della violenza ha avviato la co-gestione diretta della casa di accoglienza residenziale per donne vittime di violenza “Casa Fiorinda”.

Avanzamento

Durante la visita di monitoraggio abbiamo scoperto che Il progetto "A. B. I. T. A. R. E. (Accedere al Bisogno Individuale Tramite l’Abitare Responsabile ed Esigibile) in Fiorinda" ha beneficiato, nel corso degli anni, di una serie di finanziamenti che ne hanno assicurato le attività dal 2017 ad oggi senza soluzione di continuità.
Il progetto A.B.I.T.A.R.E. (Accedere al Bisogno Individuale Tramite l’Abitare Responsabile ed Esigibile) ha raggiunto gli obiettivi predefiniti ed ha risposto al bisogno di sicurezza e di autonomia delle donne, il progetto si divide sostanzialmente in queste tre fasi :
1. la procedura di messa in sicurezza prende avvio da segnalazione/richiesta di centri antiviolenza, servizi sociali territoriali, Forze dell' Ordine, Pronto Soccorso Ospedalieri ecc. cui la donna si rivolge, ma è C.S.S.T. della Municipalità competente per territorio a valutare l'urgenza della presa in carico;
2. le donne che arrivano in casa Fiorinda sono supportate nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro da volontarie, assistenti sociali, psicologhe , avvocate;
3. le ospiti della casa partecipano a programmi di inserimento lavorativo attraverso tirocini lavorativi.



Risultati

Il progetto A.B.I.T.A.R.E. (Accedere al Bisogno Individuale Tramite l’Abitare Responsabile ed Esigibile) ha raggiunto gli obiettivi predefiniti ed ha risposto al bisogno di sicurezza e di autonomia delle donne, inoltre sono stati attivati programmi individualizzati finalizzati alla fuoriuscita delle donne dal circuito della violenza ed a promuovere l’inserimento lavorativo delle donne attraverso tirocini lavorativi.

Punti di debolezza

Dall'incontro con le operatrici della cooperativa Dedalus che gestisce ed attua il progetto è emersa la necessità di un struttura abitativa di pronta accoglienza che possa accogliere le donne vittime di violenza nella prima settimana di allontanamento dal contesto in cui nasce la violenza da sole o con i figli per poter iniziare i contatti con le forse dell'ordine e con il pronto soccorso. Inoltre, per sostenere le donne nel loro percorso di empowerment sarebbe necessario investire in percorsi formativi per l'inserimento nel mondo del lavoro.

Punti di forza

Ogni fase del progetto sembra ideata e realizzata nella maniera più efficace

Rischi

L'impossibilità di accedere ad ulteriori finanziamenti che possano dare continuità al progetto, cosa che al momento sembra scongiurata.

Soluzioni e Idee

Non abbiamo individuato suggerimenti sul proseguimento del progetto, ma riteniamo opportuno Inserire tra le attività collaterali di casa Fiorinda incontri nelle scuole di sensibilizzazione alle tematiche sulla violenza di genere.

Parità di Genere

Nel progetto è coinvolta, direttamente o indirettamente, la parità di genere.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

1.Dott.ssa Maria Rosaria Amato, assistente sociale presso il Comune di Napoli, con la quale il Team ha comunicato a mezzo e-mail.
2. Tania Castellaccio, Responsabile Area accoglienza Donne Cooperativa Dedalus; Nicoletta Schiano di Cola, coordinatrice casa Fiorinda, con le quali il Team ha effettuato una call.

Domande principali

1. Dal sito Open coesione si apprende che il progetto è in corso, e vero? Quando ha avuto inizio e quando finirà? Quali sono gli obiettivi del Progetto "Abitare In Fiorinda"? (alla dott.ssa Maria Rosaria Amato)
2. Il Comune di Napoli è ente-programmatore beneficiario per il progetto Abitare in Fiorinda, nell’ambito del programma con Metro Asse 3, servizi per l'inclusione sociale con fondi FSE 2014-2020, che ruolo ha la cooperativa Dedalus? (alle operatrici della cooperativa Dedalus Tania Castellaccio e Nicoletta Schiano di Cola)

Risposte principali

1. Il progetto "A. B. I. T. A. R. E. (Accedere al Bisogno Individuale Tramite l’Abitare Responsabile ed Esigibile) in Fiorinda" ha beneficiato, nel corso degli anni, di una serie di finanziamenti che ne hanno assicurato le attività dal 2017 ad oggi senza soluzione di continuità.
La Casa di Accoglienza per donne maltrattate del Comune di Napoli denominata “Casa Fiorinda” rispondeva alle necessità delle donne, che per la gravità degli eventi, non hanno potuto elaborare una linea di difesa dalla violenza subita e che hanno come necessità primaria quella di allontanarsi dai luoghi del conflitto e dei maltrattamenti (dott.ssa Maria Rosaria Amato).
2. L'amministrazione comunale attraverso l'Agenzia di Coesione ha presentato un idea, un progetto che avrebbe voluto realizzare sul territorio di Napoli, quindi il primo a beneficiare di risorse di fondi pubblici, dei fondi europei, è stata l'amministrazione comunale. Infatti fondi che poi attraverso un avviso pubblico a disposizione di un ente che è Dedalus che ha partecipato a un avviso pubblico e solo attraverso una corretta rendicontazione annuale del finanziamento l'amministrazione comunale ha avuto la possibilità di ricevere anno dopo anno sempre lo stesso finanziamento.
Ci occupiamo della gestione delle attività, facciamo delle riunioni anche molti disciplinari con il comune e con i vari enti che ruotano intorno alla presa in carico di una donna e poi anche ci occupiamo dell'attività rendicontazione di tutte le spese e di tutte le attività che abbiamo fatto che poi presentata al comune (operatrici della cooperativa Dedalus Tania Castellaccio e Nicoletta Schiano di Cola).