REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
IVREA – PALAZZO E GIARDINI GIUSIANA
Inviato il 29/04/2024 | Di Arance meccaniche
Cosa abbiamo scoperto
Obiettivi del progetto Tweet
Il progetto prevede il recupero, la riqualificazione e la rifunzionalizzazione del Palazzo e del Giardino Giusiana, siti in Via dei Patrioti 20 a Ivrea. L'immobile risale al XV secolo, motivo per cui è sottoposto anche alla tutela della Sovrintendenza ai Beni culturali. Negli anni ha avuto diverse funzioni, fra cui sede del tribunale della città di Ivrea dalla fine del XIX secolo sino allo scorso decennio. Inoltre, parte dei suoi locali ospita alcune classi dell'attiguo Liceo classico Carlo Botta, cui saranno destinati ulteriori locali in seguito al restauro. In seguito al trasferimento del tribunale in via Pavese, gli spazi del sito sono rimasti chiusi ad eccezione di alcuni eventi culturali, come ad esempio in occasione della nomina di Ivrea a Capitale italiana del Libro nel 2022.
Negli ultimi anni è dunque emersa la necessità di rivitalizzare il Palazzo Giusiana e gli ambienti circostanti. A tal fine, l'amministrazione cittadina è intervenuta per sondare la fattibilità del progetto già nel 2019, per poi trovare il sostegno e la collaborazione della Città metropolitana di Torino nel 2022 nel contesto dei fondi europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nell'ambito d'azione dei Piani Urbani Integrati (PUI). Tuttavia, a seguito del decreto legge 19 del 2 marzo 2024, il progetto non appartiene più alla linea di finanziamento PNRR, pur rimanendo nell'ambito PUI, condizione che permette una maggiore flessibilità nella sua realizzazione. Gli obiettivi principali dell'intervento prevedono, oltre alla già citata espansione dei locali liceali, la creazione di un luogo di inclusione e interazione generazionale aperto a tutta la comunità eporediense.
Attività previste
Il progetto, nella sua prima versione, prevedeva tre interventi di recupero e rifunzionalizzazione per l’attivazione di percorsi di rigenerazione e inclusione sociale: il primo riguardava Palazzo Giusiana in sé; il secondo, la riqualificazione del Giardino Giusiana, strettamente integrato al palazzo omonimo, dove si prevedeva l’inserimento di attività sociali a vantaggio della comunità; il terzo e ultimo, la rifunzionalizzazione della Sala Cupola, strettamente integrata ai due interventi precedenti, per dotare la città di un luogo che potesse ospitare grandi eventi culturali e musicali.
Tuttavia, in seguito ai rincari dovuti alle varie crisi che hanno caratterizzato gli ultimi anni - rispetto alla fase di progettazione hanno raggiunto il 25% - il progetto ha subito un ridimensionamento, in seguito alla revisione dei costi preventivati, che ha portato all'esclusione dell'intervento riguardante la Sala Cupola.
Il Palazzo sarà oggetto di una riqualificazione energetica, che prevede due salti di classe energetica, oltre che strutturale, per garantire le prestazione energetiche e gli standard che ci si aspetta oggi da un edificio pubblico. In particolare, gli interventi saranno volti a: dotare il Liceo Carlo Botta di nuove aule; fornire alla comunità e alla società civile nuovi spazi di riunione, individuati dall'amministrazione cittadina nell'area attorno al Chiostro.
In merito ai tempi di realizzazione, inizialmente era prevista e richiesta dai vincoli del PNRR la conclusione dei lavori entro il primo febbraio 2026. A causa, però, dell'incremento dei costi e grazie allo svincolo dai limiti del PNRR, ci si aspetta uno slittamento di almeno un anno. Infatti, al momento, i lavori non sono ancora iniziati, se non per quanto riguarda lo studio e la stratigrafia dei locali: per esempio, sono state battute le pareti di tutte le stanze per capire se dietro agli intonaci fossero presenti degli affreschi.
Origine del progetto
L'intervento di recupero, di riqualificazione e di rifunzionalizzazione del Palazzo e del Giardino Giusiana si inserisce all'interno del progetto dei Piani Urbani Integrati (PUI) e della Città Metropolitana di Torino, con capofila la città di Ivrea. In particolare, l'intervento PUI è dedicato alle periferie delle Città Metropolitane e prevede una pianificazione urbanistica partecipata, con l'obiettivo di trasformare territori vulnerabili in città smart e sostenibili, limitando il consumo di suolo edificabile. Lo scopo principale è, infatti, recuperare spazi urbani e aree già esistenti al fine di migliorare la qualità della vita promuovendo processi di partecipazione sociale e imprenditoriale. I progetti PUI devono restituire alle comunità un'identità attraverso la promozione di attività sociali, culturali ed economiche con particolare attenzione agli aspetti ambientali (Missione 5, Investimento 2.2 PNRR: https://www.interno.gov.it/it/m5c2-investimento-22-piani-urbani-integrati).
Proprio in questo contesto si pone questo progetto, che affonda le sue radici in una delibera d'indirizzo della precedente amministrazione del Comune d'Ivrea del 2019, che esplorava la fattibilità progettuale dell'intervento di recupero funzionale del Palazzo Giusiana (https://www.comune.ivrea.to.it/images/delibere_giunta/2019/337_GC_2019_Approvazione_Palazzo_Giusiana.pdf).
La progettazione vera e propria è cominciata su decisione della Città Metropolitana di Torino, che ha coinvolto l'amministrazione d'Ivrea nel 2022, in una collaborazione all'interno della linea di finanziamento del PNRR. In seguito alle elezioni amministrative del 2023, vi è stato un cambio della giunta comunale, guidata ora dal sindaco Matteo Chiantore, la quale ha ereditato il progetto e ha deciso di proseguire l'iniziativa in continuità programmatica, contrattando, però, con la Città Metropolitana di Torino per riservarsi una parte dell’immobile, che nel progetto era interamente destinato al liceo. Con l'adozione del decreto legge 19, del 2 marzo 2024 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2024/04/30/24A02201/sg), così come altri progetti nazionali, anche quello riguardante il Palazzo Giusiana e il Giardino omonimo di Ivrea, non è più di pertinenza del PNRR, pur rimanendo in ambito PUI.
Avendo ereditato il progetto, l'attuale amministrazione non ha avuto la possibilità di incontrare la società civile e consultarla per coinvolgerla nella progettazione e nell'attuazione dell'intervento. In ogni caso, per avvicinare la cittadinanza con lo scopo di tenerla informata sullo stato dei lavori, non solo di Palazzo Giusiana, ma anche di tutti gli altri cantieri attivi in città, il Comune ha pensato al progetto di comunicazione "Ivrea in corso" (https://www.comune.ivrea.to.it/notizie/3689-ivrea-in-corso.html). Inoltre, quando ci si troverà in prossimità della conclusione dei lavori, l'amministrazione pensa di incontrare la società civile e il mondo associazionistico eporediense per comprenderne i bisogni e capire quale indirizzo assumere in merito alla gestione dell'immobile.
Soggetti Beneficiari
A beneficiare del progetto di restauro e riqualificazione del Palazzo e del Giardino Giusiana sarà in prima battuta tutta la cittadinanza eporediense e del Canavese, dato la rilevanza di Ivrea nella regione. In primis la società civile, che potrà usufruire di nuovi spazi di aggregazione, in cui poter svolgere attività di vario tipo, sia negli ambienti interni al Palazzo, sia all'aperto nel Giardino. Dato l'allargamento del Liceo Botta, gioveranno di questo progetto sia gli studenti, che tutto il personale scolastico, che finalmente potranno avere delle nuove aule, che verranno incontro alle loro esigenze, senza dover più affittare locali a dei privati, a causa dell'attuale carenza di spazi.
Contesto
Il Palazzo e il Giardino Giusiana si trovano nel centro storico di Ivrea, capoluogo della regione storica del Canavese, da sempre area di grande innovazione e di spessore culturale. Non a caso, Ivrea è la patria dell'azienda Olivetti, che sin dalla sua fondazione si è integrata nel tessuto economico e socio-culturale del territorio, divenendo uno dei fiori all'occhiello dell'industria italiana. In questo contesto di fervore culturale è emersa, però, la mancanza di un luogo adeguato, dove la cittadinanza potesse esprimere il suo potenziale. Nell'ambito degli investimenti dei Piani Integrati Urbani (PUI), che prevedono una pianificazione urbanistica partecipata, con l'obiettivo di trasformare territori vulnerabili in città smart e sostenibili, si è dunque pensato che si potesse utilizzare a tal scopo il Palazzo Giusiana. Infatti, i grandi spazi dell'edificio, ad eccezione di quelli riservati al Liceo Botta, negli ultimi anni, in seguito al trasferimento del Tribunale, sono rimasti inutilizzati, fatta esclusione per la breve parentesi rappresentata da Ivrea capitale italiana del libro nel 2022.
Avanzamento
Il progetto attualmente è ancora in fase di partenza, infatti al momento è stata realizzata soltanto la fase preliminare di studio e stratigrafia dei locali, andando a indagare le pareti dei vari locali, per comprendere se dietro gli intonaci fossero presenti degli affreschi. Il progetto è in ritardo rispetto a quanto previsto inizialmente, a causa dei rincari precedentemente illustrati e da tutto ciò che ne è conseguito, come ha ben spiegato il dirigente tecnico Fabio Flore in occasione dell'intervista di monitoraggio.
Risultati
Poiché al momento i lavori sono in una fase di stallo, non è ancora possibile rilevarne e giudicarne l'efficacia e i risultati futuri.
Punti di debolezza
Il maggior punto di debolezza del progetto riguarda il mancato coinvolgimento della cittadinanza nella fase progettuale, anche a causa dei tempi stringenti dati dal bando del PNRR. Tuttavia l'amministrazione ha già pensato di rimediare, sia con progetti comunicativi, come quello di "Ivrea in corso", che con degli incontri con i cittadini, in corrispondenza della fine dei lavori, per comprendere come utilizzare gli spazi rinnovati in base alle necessità comuni.
Punti di forza
Fra i punti di forza del progetto è da annoverare l'importanza storico-culturale dell'edificio, grazie al pregio della sua architettura e dei suoi fregi e affreschi interni, che finalmente potranno essere apprezzati da tutti i cittadini e da chi si recherà in visita a Ivrea, andando ad ampliare la proposta turistica e culturale della città. Inoltre gli spazi saranno utili agli studenti e al personale scolastico del Liceo Botta, che potranno avere degli spazi adeguati per dimensione e quantità, non dovendo più ricorrere all'affitto a privati. Mentre per quanto riguarda il mondo associazionistico, si potranno avere dei nuovi locali in cui esercitare le loro attività.
Rischi
Il rischio maggiore riguarda la tempistica, che potrebbe subire un ulteriore ritardo se si pensa ai continui rincari cui assistiamo. Ma forse ancor più rilevante, un altro grande rischio riguarda la manutenzione e la gestione futura dei locali. Infatti, una volta restaurato l'immobile dovrà essere gestito da del personale qualificato, riscaldato (secondo le stime del comune il costo si aggirerà intorno ai 60mila euro annui) e mantenuto a dovere: tutte spese che andranno a gravare sul bilancio della città.
Soluzioni e Idee
Come abbiamo potuto constatare durante la visita di monitoraggio, l'amministrazione sta portando avanti dei progetti per coinvolgere e informare quanto più possibile la società. Ci sentiamo di suggerire un approfondimento di tali iniziative, fornendo ulteriori e puntuali dettagli anche sulle pagine istituzionali e di portare avanti concretamente l'intenzione di consultare i cittadini sui futuri usi di Palazzo Giusiana.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
- Intervista con i referenti politici
Durante la visita di monitoraggio civico, abbiamo avuto la possibilità e il piacere di intervistare: il Sindaco Matteo Chiantore; l’assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici Francesco Comotto; il dirigente tecnico, ingegner Fabio Flore.
Domande principali
1 - Quanto il progetto si inserisce in una dimensione di sviluppo strategico del contesto comunale e quanto cambia la natura e la qualità della vita dei cittadini? (Domanda rivolta al sindaco, all'assessore all'urbanistica e al dirigente tecnico)
2 - Come viene recepita la complessità del progetto da parte della cittadinanza, al di là dei disagi che possono essere percepiti, anche in virtù dei lavori, avendo constatato che si tratta di un momento di grande cambiamento. Ricevete delle lamentele o avete dei feedback positivi? (Domanda rivolta al sindaco e all'assessore all'urbanistica)
Per visionare l'intervista completa, si rimanda all'allegato "INTERVISTA DI MONITORAGGIO CIVICO DEL PROGETTO".
Risposte principali
1 - Quello di Palazzo Giusiana è un progetto importante che si inserisce nell’ottica del cambiamento del polo culturale centrale della città. Era la sede del tribunale sino al 2012, per circa una trentina d’anni. Il progetto permetterà di restituirlo in parte alla cittadinanza, in quanto buona parte dei locali saranno destinati all’allargamento del liceo classico Botta, mentre il comune si è riservato la parte d’immobile che gira attorno al chiostro, per un totale di tre piani, che saranno di supporto per eventi, per la socialità e l’associazionismo della città. Al primo piano vi erano le sale d’udienza, che si vorrebbe utilizzare come sale espositive, per incontri o come luogo per organizzare un consiglio comunale maggiormente partecipato, date anche le dimensioni ridotte dell’attuale sala consiliare sita all’interno del municipio.
Come affermato dall’assessore Comotto, l’attenzione politica e tecnica è rivolta su tutto ciò che vi è da fare per portar avanti i vari progetti, dati anche i tempi piuttosto stringenti dettati dal PNRR, che ne richiedono la conclusione entro il 2026. La città di Ivrea, prima di tali fondi, faceva degli investimenti annuali per due/tre milioni di euro, mentre oggi si ritrova a gestirne venti. L’amministrazione vede una sfida per i prossimi mesi e anni nel capire come ottimizzare anche da un punto di vista della sostenibilità economica, tutti i siti che verranno restaurati, ognuno dei quali dovrà essere poi gestito e mantenuto. Tutto ciò ovviamente andrà a gravare sul bilancio cittadino, si dovranno assumere dei nuovi dipendenti che dovranno essere pagati, gli ambienti andranno riscaldati, ad esempio il riscaldamento di palazzo Giusiana costava intorno ai 60mila euro all’anno. Trattandosi infatti, di un palazzo quattrocentesco, non è stato costruito in modo da non disperdere il calore, con dei serramenti privi di particolari guarnizioni e con vetri singoli, con dei muri capacitivi ma non in grado di garantire le prestazioni energetiche che ci si aspettano oggi da degli edifici pubblici.
2 - Per coinvolgere i cittadini e tenerli informati sullo stato dei vari progetti, la città di Ivrea ha creato il progetto di comunicazione “Ivrea in corso”, accessibile tramite il sito del comune, proprio con lo scopo di raccontare come le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dei fondi nazionali e dell’Unione Europea sono e verranno impiegate sul territorio comunale. Alla base di questo progetto vi è l’idea che la comunicazione sia fondamentale per chiarire i dubbi dei cittadini e rispondere alle loro domande, cercando di anticiparle ove possibile. Anche per questi scopi l’amministrazione pensa di proporre nei prossimi anni delle visite guidate ai vari cantieri, per avvicinare la società civile ai lavori e tenerli aggiornati sul loro stato, ritenendo che coinvolgere significhi anche corresponsabilizzare.