REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
RIQUALIFICAZIONE DELLE AREE VERDI DEL PARCO FALCONE BORSELLINO IN VIA SAN GREGORIO MAGNO, DI VIA NAPOLI E DEL PARCO PARADISO

Inviato il 11/05/2024 | Di Angeli di Grugliasco

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

Il progetto di riqualificazione delle aree verdi del parco Falcone e Borsellino e del Parco Paradiso consiste in una serie di interventi mirati a migliorare le strutture propedeutiche al godimento delle aree verdi, estremamente necessarie nel contesto di un parco dove numerosi istituti scolastici si affacciano su questo polmone verde di Grugliasco. I lavori sono stati co-finanziati dall’Unione Europea nel quadro del progetto PINQuA (volti a migliorare la qualità dell’abitare) e ammontano nel loro totale a 630.000 euro.
Il progetto monitorato consiste nella riqualificazione dell’area giochi del Parco Paradiso, quindi rinnovamento di altalene e scivoli, insieme ad una serie di migliorie generali alle altre strutture del parco: come panchine, tavoli da picnic e piantumazione di nuovi alberi per fornire zone d’ombra. È inoltre previsto un intervento meno appariscente nel Parco Falcone e Borsellino, dove verrà sostituita una staccionata in legno con una in plastica riciclata per aumentarne la durabilità.
L’obiettivo del programma è quello di migliorare la qualità dell’abitare attraverso la costruzione di spazi accessibili a tutte le età e tutti i tipi di disabilità. Non sono quindi solo interventi sul verde ma sulla più generale qualità abitativa, implementata con lo scopo di far accedere ai parchi chiunque sia interessato e voglia godere del benessere offerto dallo sport e dallo stare all’aperto.

Attività previste

Le attività previste dal progetto di riqualificazione sono state quattro:
• Miglioramento dell’accessibilità: tramite la costruzione di strutture atte a rendere l’area parco accessibile a tutti, rispondendo alle più disparate necessità dell’utenza, dalle disabilità motorie a quelle legate alla vista, all’udito e alla parola. Sono state infatti costruiti percorsi muniti di pannelli scritti in braille, e altalene a cestoni.
• Piantumazione di nuove piante/alberi: all’interno del Parco Paradiso sono state piantumate 94 nuove piante (51 finanziate con il PNRR e 43 tramite fondi comunali). La piantumazione risponde all’esigenza di creare nuove zone d’ombra, dovuto anche ai precedenti abbattimenti.
• Sport: all’interno del parco paradiso sono state adibite delle aree dedicate allo sport, in particolare si nota la messa a punto di strutture dedicate alla pratica del calisthenics.
• Sostenibilità: la riqualificazione ha visto la sostituzione delle strutture in legno (di difficile manutenzione e un alto livello di costi) in favore di materiali in platica riciclata. Dal punto di vista del Parco Falcone e Borsellino, questo ha riguardato la sostituzione della staccionata in legno con una nuova composta da materiali in plastica riciclata e riciclabile. Nel parco Paradiso, sono state conservate le preesistenti strutture in ferro (ancora in buono stato), eliminando e sostituendo tutte le strutture in legno: i tavoli sono in plastica riciclata, i tavoli da scacchi sono in cemento e i tavoli da ping-pong sono in acciaio. La ratio consiste nell’aumento della durabilità degli oggetti e il minor costo di manutenzione.

Origine del progetto

L’intervento di riqualificazione del parco Falcone e Borsellino e del parco Paradiso afferisce al piano di investimento Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare previsto dalla Missione 5 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il PINQuA è pensato per realizzare interventi di edilizia sociale e rigenerazione urbana del territorio nazionale con particolare riferimento alle periferie. Tra gli obiettivi elencati dal MIT, figurano infatti la riqualificazione e l’incremento del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale; la rigenerazione del tessuto socioeconomico; il miglioramento dell’accessibilità, della sicurezza dei luoghi e della rifunzionalizzazione degli spazi e degli immobili pubblici; il miglioramento della coesione sociale e della qualità di vita dei cittadini. Nello specifico, l’intervento di riqualificazione del parco Falcone e Borsellino e del parco Paradiso vede come capofila la Città Metropolitana di Torino.

Soggetti Beneficiari

I principali beneficiari del progetto sono specialmente i fruitori dei parchi Falcone e Borsellino e Paradiso, i quali sono prevalentemente ragazzi e ragazze in età compresa fra i 6 e i 14 anni. Le nuove aree giochi sono infatti destinate a migliorare le strutture, già molte utilizzate, che accolgono ogni giorno gli alunni appena usciti da scuola. Il parco diventa così un punto di ritrovo per questa fascia d’età, fungendo da polo centrale per la socialità e il gioco. È bene altresì aggiungere come godranno degli interventi non solo le fasce giovani della popolazione ma anche chiunque voglia fare sport, con nuovi impianti di calisthenics, o semplicemente rilassarsi in compagnia, con nuove panche e tavoli da picnic. Lo scopo del progetto è infatti rivolto alla cittadinanza nel suo insieme, con un’attenzione particolare all’inclusione e a rendere il parco un luogo attraente per tutta la cittadinanza.

Contesto

Come visto dai punti di cui sopra, i lavori di riqualificazione dei parchi rientrano a pieno titolo all’interno dei requisiti per accedere ai fondi del PNRR afferenti al piano di investimento PINQUA. Le aree in oggetto risiedono infatti nel contesto periferico della città di Grugliasco e i lavori di riqualificazione sono destinati al miglioramento dell’accessibilità e della fruizione da parte dei soggetti abitanti quelle aree periferiche. Dai sondaggi effettuati si evince infatti come il 70% dei soggetti ritenga che i lavori di riqualificazione in oggetto possano avere un effetto positivo per la comunità. Di conseguenza, è ragionevole suppore che nel contesto pregresso ai lavori di ristrutturazione vi fosse una forte condizione di precarietà in quelle aree destinate alla collettività.

Avanzamento

Stando alle parole della responsabile del progetto, l’architetta Marcella Gentile, la quale abbiamo avuto il piacere di intervistare insieme all’assessore per le aree verdi del comune di Grugliasco, i lavori stanno procedendo ampiamente entro i limiti dati dai fondi erogati dal Progetto Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). I cantieri procedono speditamente al parco Paradiso mentre, nel Parco Falcone e Borsellino la staccionata deve ancora essere costruita, ma non necessiterà molto tempo. Il termine ultimo per i lavori è il 17 novembre 2024, data che sembra verrà rispettata senza intoppi.

Risultati

Visto e considerato il carattere non ultimato dei progetti di riqualificazione, è impossibile definire empiricamente l’impatto che i lavori hanno avuto nella collettività. Si è quindi deciso di dare la parola alla popolazione locale attraverso l’utilizzo di sondaggi online circa i lavori in corso d’opera. Dal sondaggio, (inviato tramite gruppi Facebook dedicati alla città di Grugliasco) emerge come nessuno dei partecipanti fosse a conoscenza di incontri pubblici o altre forme di comunicazione volte ad informare e coinvolgere la cittadinanza nel progetto. Questi risultati evidenziano dubbi riguardo alla complessità del PNRR. Inoltre, ci sono perplessità riguardo alla portata dei lavori di riqualificazione e alla scelta di alcune strutture permanenti nel progetto. Tuttavia, secondo il 70% dei partecipanti, il progetto di riqualificazione può avere effetti positivi sulla comunità.
Si è altresì deciso di indagare il livello di conoscenza e consapevolezza dei cittadini rispetto all’impatto delle politiche e dei finanziamenti comunitari nei loro confronti: l’'80% dei cittadini partecipanti non era a conoscenza del fatto che il PNRR co-finanziasse i progetti di riqualificazione, ciononostante, l'80% è più o meno a conoscenza dell’esistenza del PNRR. Dal quadro finale emerge quindi una scarsa consapevolezza della cittadinanza, rispetto alle politiche pubbliche comunitarie, le cui cause possono essere rintracciate in un più generale scarso interesse al tema a livello nazionale e, nel contesto locale, alla mancanza di interazione tra la cittadinanza e gli attuatori delle politiche pubbliche.

Punti di debolezza

Come emerso dalle risposte ottenute dai sondaggi somministrati via Facebook siamo rimasti colpiti dalla mancata iniziativa del comune di Grugliasco di rendere attivamente partecipi i cittadini in questi cambiamenti, seppur piccoli, che li riguardano da vicino. Dovrebbe infatti essere un processo più trasparente e meno calato dall’alto in quanto facente parte del PNRR, il quale richiederebbe proprio la maggiore partecipazione democratica nelle modalità di utilizzo dei fondi provenienti dall’Unione Europea.

Punti di forza

Valutiamo in maniera estremamente positiva l’attenzione che è stata posta verso l’accessibilità delle aree verdi. Parlando con la responsabile del progetto abbiamo notato con piacere che molti dettagli del progetto tendono a rendere più semplice l’accesso verso persone con problemi di vista o deambulazione, non un valore sbandierato, bensì dei criteri pragmatici che hanno guidato il processo di progettazione. Vi è inoltre attenzione al risparmio e all’utilizzo di materiali durabili e riciclabili, come la plastica riciclata. Infine, l’esperienza da agronoma di Marcella Gentile è emersa nella scelta degli alberi selezionati per la nuova piantumazione, sempre con lo scopo di garantire ombra ai frequentatori del parco

Rischi

Tra i rischi che è possibile individuare risultano evidenti i possibili ritardi nell’attuazione del progetto dovuto ad alcuni ostacoli burocratici in fase di attuazione. Dall’ intervista effettuata durante la visita al cantiere è infatti emerso che, se da un lato il PNRR ha portato ad un considerevole aumento di liquidità da dedicare all’attuazione del progetto, dall’altro ha comportato un aumento delle difficoltà complessive di carattere burocratico che potrebbero comportare un ritardo complessivo del progetto, che attualmente risulta essere in una fase mediana. L’altro possibile rischio è la pressoché assenza di canali formali di comunicazione tra gli attuatori e i cittadini: l’assenza di interazione tra cittadinanza e burocrati, caratteristica, questa, ravvisabile in tutto il territorio nazionale, può portare ad una mancata soddisfazione degli obbiettivi che i progetti di riqualificazione hanno cercato di raggiungere.

Soluzioni e Idee

Viste e considerate le possibili criticità riguardanti gli ostacoli burocratici e la mancanza di comunicazione e pubblicità nei confronti della collettività, le soluzioni che il gruppo di monitoraggio è riuscito ad individuare riguardano principalmente la creazione di canali di informazione e comunicazione bottom-up. Da un lato, si rende necessaria l’attivazione di un canale di comunicazione formale/informale tra i soggetti attuatori del comune di Grugliasco, della Città Metropolitana di Torino e il legislatore. Questo potrebbe portare, da un lato all’individuazione di procedure tecniche e specifiche per il territorio, dall’altro al circolo e ricircolo dell’expertise utile gli addetti ai lavori. In ultima analisi, si ritiene essenziale un miglioramento della comunicazione tra i soggetti attuatori e la cittadinanza interessata. Si possono pensare, per esempio a istituire delle funzioni di democrazia partecipativa quali ad esempio i debats publiques attraverso cui i cittadini possono prendere parte alle decisioni collettive, fornendo la loro esperienza, il loro interesse ed esporre le eventuali criticità.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma

Durante la visita di monitoraggio, il gruppo è stato accompagnato dal dott. Dario Lorenzoni, Assessore alle Attività Sportive e Promozione della città con deleghe alle Aree Verdi e dalla dott.ssa Marcella Gentile, referente del servizio Aree verdi e Servizio arredo urbano. È stata quindi condotta un’intervista in cui sono emerse, da un lato, le motivazioni per le quali è stato scelto di utilizzare dei materiali in plastica riciclabile anziché in legno, e dall’altro i disagi e le difficoltà tecniche causate dalla mancanza di sinergia tra le procedure burocratiche standard e le nuove regole per i fondi PNRR.

Domande principali

Le seguenti domande sono state poste alla responsabile del progetto Marcella Gentile:
1) Per quale motivo si è deciso di usare materiali in plastica anziché in legno?
2) Avete avuto difficoltà nell’attuare il progetto di riqualificazione?

Risposte principali

1) Marcella Gentile sui materiali utilizzati: “Molte delle strutture presenti e preesistenti erano in legno che, per quanto sia un materiale molto bello sicuramente, dal punto di vista della manutenzione porta a costi e difficoltà spesso non considerati. Nel parco Paradiso per tutte le panchine è stata recuperata la struttura in ferro, poiché decisamente in buono stato, e le assi sono state sostituite con materiale riciclato. Questo con fondi comunali per tale manutenzione. Persino i tavoli sono in plastica riciclata, i tavoli da scacchi sono in cemento, i tavoli da ping-pong sono in acciaio, e persino i giochi e le attrezzature di fitness non hanno nulla in legno. A parte i singoli pezzi che necessitano di essere sostituiti nel tempo, come la viteria o le corde che si usurano, le strutture complessive durano così molto di più. Escludendo il legno, non si riscontrano grandi difficoltà dal punto di vista della manutenzione.
Questa è una buona considerazione, visto che di solito si fanno queste osservazioni critiche: “Ecco, mettono le cose in plastica, adesso sulla sostenibilità?”. Ma laddove la fruizione è pubblica, e dunque laddove vi è altissima usura, occorre prevedere anche questo. Il legno ha poi bisogno di una manutenzione ordinaria. Le panchine vanno scartavetrate e nuovamente riverniciate. Questa operazione va bene per un contesto come quello di una scuola, della casa, o comunque del piccolo centro. A livello comunale, una quantità di attrezzature così elevata con lavori manuali avrebbe costi esagerati e con la sostituzione in plastica questo si evita. Si guardi quella staccionata in legno a falcone e Borsellino: è di recente costruzione, ma è già danneggiata. Anche gli atti vandalici sono una voce molto importante da considerare. In più, nel momento in cui bisogna smaltire una staccionata in legno o una struttura sempre comunque in legno, questa non può essere smaltita facilmente, perché è comunque un rifiuto. Le strutture in plastica riciclata passano invece per riciclabili appunto.”

2) Da quanto emerso dal punto di vista del Comune di Grugliasco: "La burocrazia e la modulistica PNRR sono ingombranti, poi tutte le check lists da compilare. Ma proprio lo stesso linguaggio, il contenuto di queste check lists, è davvero incomprensibile. Anche le stesse ditte devono compilare moduli su moduli. Grande opportunità economica certo, ma ha ingolfato ulteriormente l’amministrazione pubblica, più di quanto non lo fosse già!
L'Italia è tra i beneficiari maggiori del PNRR tra tutti i paesi UE. Ma noi ci siamo complicati l’esistenza! Oltre ai vincoli dal punto di vista operativo, si pensi ad esempio ai vari cartelli che devono essere fatti in un certo modo, vi sono vincoli anche nel bilancio, che è una materia complessa. Sul bilancio sono stati creati capitoli di fondi propri PNRR e capitoli di fondi propri comunali, e quindi si pensa di attingere dai fondi PNRR. Ma no, ci sono i fondi PNRR e ora esistono anche i FOI (Fondi Opere Indifferibili) che devono essere a sé stanti con un proprio capitolo. Tramite il FOI si può pagare solamente i lavori e non le spese di progettazione. Non si è poi ancora capito che cosa si può fare con i fondi risparmiati dal ribasso al termine della fase di gara: possono essere utilizzati per i lavori? Vanno svincolati e rimandati?
Questo progetto è partito nel 2021: la prima cosa che è stata fatta è stata l’impegno di spesa per l’incarico per il professionista. Questo avveniva in un capitolo unico, ma le regole sono cambiate e adesso bisogna dividere anche i fondi PNRR dai fondi propri.
Un altro problema è che gli impegni assunti fin dall’inizio non possono essere cambiati, anche se era già preventivata una modifica. Si devono mettere percentuali di qua e di là, questo su un fondo e questo su un altro. L'importante è che poi alla fine nel contenitore si rispetti il quadro economico, cioè la spesa.
Un altro problema è quello delle liquidazioni: abbiamo una procedura telematica già ben rodata, ma le fatture PNRR devono essere fatte con determina e non con certificati di liquidazione come avviene normalmente.
Normalmente, infatti, una volta che il professionista fa la fattura, si predispone il certificato di liquidazione e si invia il mandato alla banca e si paga. Per il PNRR le fatture invece devono arrivare ben compilate, e si deve fare una determinazione, dopodiché si può liquidare. Insomma, per liquidare è necessaria l’approvazione di un atto, nonostante prima il tutto avveniva velocemente tramite una firma".