REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
NICHELINO – POLO LUDICO-EDUCATIVO E CENTRO POLIFUNZIONALE
Inviato il 19/05/2024 | Di 10042 Kidz
Cosa abbiamo scoperto
Obiettivi del progetto Tweet
Il progetto “Riqualificazione parco urbano inclusivo di via XXV aprile - strutture ludico educative per le famiglie” prevede la riqualificazione dell’area dell’attuale scuola Rodari (11052 MQ di area), ubicata nel Comune di Nichelino, tramite la creazione di un nuovo polo ludico-educativo. L'obiettivo principale del progetto è quindi il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale, ambientale ed economico, attraverso la riqualificazione dell’area dell’attuale scuola Rodari per la realizzazione di un nuovo polo di servizi culturali per la cittadinanza.
Si tratta di un progetto da quasi 10 milioni di euro (€ 9.400.000,00 per la precisione), metà dei quali (€ 4.375.000,00) reperiti dalla Città metropolitana grazie ai fondi per i PUI-Progetti Urbani Integrati messi a disposizione nell’ambito del PNRR. I restanti fondi derivano da altri fondi nazionali e fondi comunali. Un milione è stato stanziato dal Ministero per la Transizione ecologica per finanziare l’abbattimento dell’attuale scuola. Il Bando sicurezza del Ministero dell’Interno ha consentito inoltre di reperire 600.000 euro per demolire l’ex piscina adiacente alla scuola e riqualificare l’area. La Città di Nichelino ha coperto il resto delle risorse necessarie con fondi propri.
I lavori di costruzione del progetto sono ufficialmente iniziati il 7 marzo 2024, con l’evento di posa della prima pietra, e i tempi di chiusura sono previsti per il 30 marzo 2026.
Attività previste
La riqualificazione dell’area prevista dal progetto prevede innanzitutto la demolizione dei fabbricati presenti nell’area: la vecchia scuola Rodari e il rudere dell’ex piscina comunale. Dopodiché si procederà alla realizzazione di due lotti principali, che porteranno alla realizzazione di due strutture NZEB (Nearly Zero Energy Building), a sostituzione di strutture comunali energivore e obsolete. Il primo lotto prevede la realizzazione della nuova scuola Rodari, che si propone di diventare une struttura educativa innovativa caratterizzata da elevate prestazioni e da un alto grado di accessibilità, nella quale possano attivarsi esperienze di partecipazione della cittadinanza e della comunità di quartiere in attività di didattica, studio e incontro. Il secondo lotto prevede la realizzazione di un Centro Polifunzionale per le Famiglie, una seconda struttura in cui si trasferirà la ludoteca e in cui si cercherà di favorire la socializzazione e la crescita globale dei bambini e supportare i nuclei familiari in difficoltà. Oltre a queste due nuove strutture il progetto prevede anche la sistemazione dell’area verde pertinenziale attrezzata, ad accesso controllato ma aperto alla cittadinanza e rispondente ad esigenze di fruizione da parte della più ampia platea possibile di utenti, con l’obiettivo di renderlo un parco urbano inclusivo. Durante l’intervista con i vertici del Comune, abbiamo rilevato anche l’intenzione di portare avanti una campagna di recupero della memoria storica dei luoghi interessati dai lavori richiedenti eventuali reperti della costruzione della vecchia scuola ai cittadini. L’idea sarebbe quella di realizzare una mostra fotografica sull’evoluzione dei luoghi ed un libro che riporti tali reperti fotografici oltre ai racconti delle persone legate a tali luoghi. La volontà dietro questi propositi è quella di coinvolgere anche le vecchie generazioni nel progetto e di non perdere per sempre le storie legate ai vecchi spazi della scuola Rodari.
Origine del progetto
Vi erano diverse idee attorno al ripensamento degli spazi della scuola Rodari, del parco attiguo e della ludoteca. C’era l’idea di delocalizzare la ludoteca dalla biblioteca di Nichelino. Si è colta così l’occasione per collegare ed unire due esigenze con un solo progetto: liberare gli spazi della biblioteca e risanare la scuola Rodari che iniziava a richiedere interventi di ristrutturazione. In questo contesto, si inserisce la grande opportunità costituita dai fondi PNRR che vengono stanziati nel post-pandemia. Città Metropolitana di Torino ha deciso di spendere circa la metà dei 232 milioni di euro messi a disposizione dal PNRR per progetti nei comuni della cintura e dell’hinterland. In questa politica di Città Metropolitana di Torino è riuscito così a rientrare il progetto di Nichelino, che è tra l’altro una delle opere pubbliche più importanti e che ha stanziato più fondi tra quelle finanziate dal PNRR.
Soggetti Beneficiari
I beneficiari del progetto sono per quanto riguarda la scuola e la ludoteca i bambini e le loro famiglie. In particolare si vuole favorire la socializzazione e il supporto ai nuclei familiari in difficoltà. La cittadinanza tutta beneficerà invece della rigenerazione del parco e dell' agorà inserita tra la scuola e la ludoteca, in cui avranno luogo eventi culturali e sarà possibile passare il tempo al di fuori degli orari prettamente scolastici.
Contesto
Nichelino è un comune di 47.000 abitanti che si estende per 20 chilometri quadrati parte della Città metropolitana di Torino. Si trova circa 11 Km a sud di Torino e la scuola Rodari, che si trova in centro, è una delle otto scuole primarie presenti in città. È un comune storicamente popolare, che ospitava in origine le famiglie operaie, data la vicinanza con gli impianti industriali di Mirafiori.
Nell'area della scuola è presente una zona verde limitata e frammentata non aperta alla cittadinanza, ma la volontà del comune è quella di creare un parco pubblico, che possa diventare un importante luogo di socializzazione e incontro, eliminando le barriere architettoniche.
Avanzamento
Il 7 marzo 2024 si è tenuto l’evento istituzionale di posa della prima pietra al cantiere della Scuola Rodari, sancendo così l’inizio dei lavori. Attraverso la nostra visita di monitoraggio sul luogo abbiamo potuto vedere che si è ancora ad una fase iniziale dei lavori con l’area che è stata completamente recintata e le demolizioni che sembrerebbero ancora da iniziare. Non riuscendo ad entrare nel cantiere e non avendo potuto intervistare nessun responsabile della direzione dei lavori, non abbiamo informazioni più precise sull’avanzamento dei lavori. All’entrata del cantiere è affisso pubblicamente il pannello informativo del progetto, la data di fine lavori presunta è il 22/01/2026.
Risultati
I lavori sono iniziati solo da un paio di mesi, non sono per questo ancora visibili risultati concreti ancora visibili, ma l’obiettivo delle istituzioni promotrici del progetto è quello di creare luoghi condivisi per la comunità, attorno cui ricostruire l'incontro intergenerazionale e interculturale.
Punti di debolezza
Non abbiamo rilevato gravi punti di debolezza, vista anche la fase iniziale in cui versano i lavori. Forse il progetto non è stato (ancora) sufficientemente divulgato ai cittadini, in quanto non era conosciuto dai pochi passanti intervistati davanti al cantiere.
Domande poste alla cittadinanza:
“Lo sa che è stato approvato con i fondi PNRR un progetto di riqualificazione che prevede la ristrutturazione della scuola Gianni Rodari e un polo ludico-educativo per le famiglie?”
“Ritiene utile il progetto?”
“Si sente coinvolt* in prima persona dal progetto, immaginando di poter utilizzare gli spazi e i servizi che saranno realizzati?"
Le persone intervistate, hanno risposto di non essere a conoscenza del progetto.
Nonostante ciò si sono comunque rivelate interessate e predisposte positivamente a prendere parte alla vita di comunità attraverso gli spazi che saranno messi a loro disposizione.
Punti di forza
Dalle ricerche effettuate e dalle interviste fatte abbiamo rilevato che progetto risponde alle esigenze della città fornendo dei servizi fondamentali per lo sviluppo della comunità, dando la possibilità di vivere lo spazio scolastico ed educativo in modo partecipativo da parte di tutti e tutte, unendo il servizio bibliotecario e la ludoteca al complesso scolastico.
E’ stata data rilevanza anche al fattore estetico del progetto, con l’obiettivo di cambiare la recinzione di cemento per aprire il parco visivamente.
Rischi
Non ci è stato possibile rilevare fattori di rischio importanti, in quanto si tratta di un progetto appena avviato.
Soluzioni e Idee
Confrontandoci con i referenti politici abbiamo potuto riscontrare un ottimo piano, soprattutto di comunicazione e divulgazione del progetto, per coinvolgere la cittadinanza e promuovere il progetto.
Ottima la presenza di cartellonistica dettagliata davanti il cantiere e davvero originale l'idea di allestire una mostra fotografica per non perdere la memoria della scuola, tanto da superare le nostre aspettative. Per questo motivo, non abbiamo ulteriori proposte e suggerimenti.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
- Intervista con i referenti politici
L'Assessore all'istruzione di Nichelino Alessandro Azzolina, e la Consigliera delegata della Città Metropolitana di Torino Valentina Cera
Domande principali
Domanda 1: “Il progetto era già pronto da tempo ed aspettava finanziamenti come il PNRR, oppure è stato concepito in seguito, in tempi recenti?”
Domanda 2: “I cittadini sono stati coinvolti nella definizione a monte del progetto? Se sì in che modo?”
Le risposte riportate sono una sintesi di quanto emerso dal dialogo con l'assessora all'istruzione e la Consigliera delegata della città metropolitana di Torino.
Risposte principali
Risposta 1: Il progetto era già nei progetti del Comune da diverso tempo, soprattutto per quanto riguarda la ricollocazione necessaria della ludoteca, da lungo tempo ospite della Biblioteca Comunale
Risposta 2: Le figure al vertice di Nichelino hanno spiegato che lo stendardo posto davanti al cantiere ha il ruolo di presentare il progetto alla comunità. Inoltre, la cittadinanza è stata coinvolta, soprattutto chi vive gli ambienti quotidianamente e professionalmente, La dirigente, gli insegnanti e le ludotecarie sono state coinvolte nella fase di progettazione, tramite diversi tavoli ,offrendo molti stimoli. La comunità si sta organizzando in un recupero della memoria storica dei luoghi con una campagna in cui chiunque ha vissuto gli spazi può donare fotografie che documentino la storia degli ambienti. Sarà organizzata una mostra fotografica per descrivere i cambiamenti del luogo, ed infine verrà redatto un libro che ricorda la memoria della città.
I bambini e bambine della scuola sono stati coinvolti attraverso un monitoraggio del cantiere.