REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
AREA DI LAMINAZIONE DEL T. SEVESO IN COMUNE DI MILANO

Inviato il 4/09/2024 | Di Studenti della 3I del Liceo Classico Statale G.Carducci, Milano

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

Il progetto riguarda la realizzazione di una vasca di laminazione urbana del fiume Seveso al parco Nord, a Milano. La vasca è un bacino artificiale di 250.000 m³, collocata nel parco Nord tra via Aldo Moro e via Papa Giovanni XXIII, con lo scopo di prevenire le esondazioni del fiume nei quartieri a rischio di inondazione, come Ca’ Granda, Zara, Isola, Niguarda, Pratocentenaro, Istria e Maggiolina.
Di norma, la vasca avrà l'aspetto di un semplice lago, videosorvegliato, con zattere per gli uccelli, abbellimenti ambientali e percorsi ciclopedonali a cui si potrà accedere tutto l’anno. Ma nelle situazioni di precipitazioni intense, all’incirca tre o quattro volte all’anno, l’accesso di pedoni e ciclisti sarà vietato tramite delle barriere e la vasca verrà riempita con le acque del Seveso in poche ore, fino al termine della fase critica, quando la vasca sarà svuotata, pulita e riempita di nuovo con l’acqua di falda in circa 5 giorni.

Attività previste

Data inizio dei lavori: 22/06/2020
Stato di avanzamento del cantiere: Concluso (la vasca è in stato sperimentale)

Origine del progetto

Dal 1976 al 2023 le esondazioni del fiume Seveso a Milano sono state 120, alcune estremamente significative: nel 1979 vi furono14 esondazioni per un totale di 74 ore, nel 2002 la peggiore degli ultimi 20 anni: 39 ore di esondazione dal 25 al 27 novembre. Un altro picco importante è del 2014: nove esondazioni in un anno, una delle quali durata 15 ore.
Il Comune ha quindi realizzato una vasca di laminazione del Seveso nell'area compresa tra via Aldo Moro (ingresso da piazzale Martiri della Deportazione) e il confine con Bresso (via Papa Giovanni 23). Si tratta del primo impianto di un sistema che comprende altri tre invasi a Lentate, Paderno Dugnano-Varedo, e Senago.

Soggetti Beneficiari

Cittadinanza di Milano in generale, soprattutto gli abitanti dei quartieri limitrofi al Seveso.

Contesto

I quartieri interessati dalle esondazioni del Seveso sono Maciachini, Istria-Pratocentenaro e Niguarda. Ogni volta che ci sono le esondazioni i danni maggiori vengono subiti dai negozi e dagli abitanti, costretti a restare in casa e spesso anche a vedere cantine e locali allagati e danneggiati.

Avanzamento

La vasca è stata collaudata con le esondazioni di maggio 2024, pertanto è stata conclusa anche la fase di esecuzione.

Risultati

Ora la vasca è pronta per eventuali piogge intense ma mancano ancora i lavori sulle sponde come la predisposizione della vegetazione. Manutenzione, pulizia e gestione saranno a carico di MM (Metropolitane Milanesi).
Appena la vasca sarà decantierizzata si potrà collaudare con la prima pioggia e diventerà anche un luogo dove si potrà passeggiare, come risulta dalle diverse fonti consultate e allegate al report.


Punti di debolezza

Matilde Minella, membra del comitato “No Vasca” che abita nei pressi della vasca, sostiene che “è antiquata, cementificante e arrecante consumo di suolo”. Manifesta anche contro gli impatti sulla qualità dell’aria della zona, minata dalle polveri emanate dai cantieri.
Non solo i comitati si sono opposti ma anche membri dell’amministrazione pubblica, come la consigliera a palazzo Marino del Movimento 5 stelle Patrizia Bedori che in un’intervista ha detto: “Nonostante gli appelli dei cittadini e del M5S per fermare l’ennesimo scempio, oggi è iniziato l’abbattimento del bosco al parco Nord per far posto alla vasca di laminazione. Altro che amministrazione green. Quello che non riusciamo a comprendere è come mai, visto che le alternative che rispettano l’ecosistema c’erano, si è andati avanti con questo progetto. Negli ultimi 7 anni (intervista del 2020) sono stati consumati 125 ettari di suolo. Il sindaco Sala continua a sottolineare il suo impegno per la salvaguardia dell’ambiente ma le scelte vanno in un’altra direzione. Chiediamo di fermare l’abbattimento degli alberi e di rivedere il progetto”.

Punti di forza

L'adattamento ai cambiamenti climatici è fondamentale. In generale il progetto delle vasche di laminazione del Seveso risolve quindi un grave problema di esondazioni e allagamenti per la città di Milano, però d'altra parte crea un disagio alla popolazione che risiede fuori dalla città dove viene costruita la vasca. Le istituzioni stanno mettendo in campo soluzioni per risolvere i problemi che una vasca può creare (odori, insetti ecc..), ma i fondi stanziati potrebbero non essere sufficienti.

Rischi

I rischi futuri, come già evidenziato, sono legati alla struttura stessa della vasca di laminazione, che può creare e sta creando già un impatto non del tutto positivo sulla qualità dell'aria e della vita degli abitanti della zona.

Soluzioni e Idee

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con i referenti politici

Elena Grandi, assessora all’ambiente del Comune di Milano
Marco Granelli, assessore alla sicurezza Comune di Milano
Fabio Marelli, MM s.p.a.
Anita Pirovano, presidente municipio 9 del Comune di Milano:
Marco La Veglia, direzione territoriale-idrografica Lombardia occidentale, dirigente Agenzia Interregionale per il fiume Po
Mario Esposito, vicepresidente municipio 9, assessore ambiente, lavori pubblici, manutenzione del verde
Stefano Indovino, presidente del Consiglio del Municipio 9
Matilde Minella, membra del comitato “No Vasca”

Inoltre è stato somministrato un questionario a 77 persone (cittadini del comune di Milano), di cui 25 abitano o lavorano nei quartieri interessati. In allegato i risultati del questionario.

Domande principali

1) Perché esonda il Seveso? È un problema di cementificazione o è legato ad altre cause, anche naturali?
2) In cosa consiste il progetto? Come funzionano le vasche?
3) Chi si è occupato di realizzare il progetto?
4) Sono state rispettate le date di inizio e fine del progetto? Se no, a causa di cosa?
5) Quando saranno completate anche le altre vasche?
6) Quanti fondi sono stati stanziati per il progetto e quanti sono stati utilizzati effettivamente? Se non sono stati investiti
7) Il problema sarà risolto con la terminazione dei lavori?
8) Sappiamo che c'è un movimento no-vasca: ha interferito con i lavori? Cosa ne pensate?
9) L'esondazione verificatasi ad ottobre perché non è stata fermata? Ha dato problemi al cantiere?

Risposte principali

Direttore Acquedotto MM spa-Marelli spiega:
1) il Seveso esonda perché il tratto di fiume che passava per Milano è stato cementificato, quando si verificano forti precipitazioni la portata del tratto tombinato non riesce a contenere la grande quantità d'acqua e per questo esonda
2) il progetto consiste nella realizzazione di una vasca di laminazione per il contenimento delle piene del Seveso; raggiunto un livello d'acqua che non riuscirebbe a essere contenuto dalla tombinatura, l'acqua eccedente viene deviata in dei vasi di capacità 250000 m³ per poi essere restituita quando l'evento di piena si sarà concluso, così si riuscirà ad evitare l'allagamento
3) il progetto è stato realizzato da MM, Metropolitana Milanese, mentre la pianificazione dell'opera è stata seguita da AIPO
4) Fine lavori prevista: aprile 2023, ritardati di un anno a causa dei cittadini, fine prevista marzo 2024.
Infatti la vasca di Senago che è cominciata per prima non hanno ancora finito.
5) la conclusione dei lavori della 2° e della 3° avverrà nei tempi stabiliti.
6) Nel 2017 il governo Renzi aveva già stanziato cento milioni di euro nell’ambito del progetto “Italia Sicura” per le cinque vasche di laminazione da realizzare lungo il corso del Seveso (Senago, Paderno Dugnano, Varedo, Lentate sul Seveso e Milano).
Considerando che il piano gode in totale di 110 milioni di euro, il Comune di Milano ne ha destinati 30 per la vasca di Milano, la Regione Lombardia e lo Stato hanno finanziato le altre vasche, che al momento non sono ancora pronte.
La Regione ha comunicato che l'ultima vasca (a Paderno), la più grande, non ha più fondi per poter essere costruita.
7) Il problema delle esondazioni è dovuto all’eccessiva urbanizzazione del suolo e ai cambiamenti climatico, come i periodi alluvionali alternati a quelli di siccità.
Ci ha informati inoltre che nel 2017 è stato istaurato il principio dell’invarianza idraulica.
Dice infatti: “siamo stati i primi in tutta Europa a introdurlo. È un concetto per cui qualsiasi nuova costruzione urbana deve garantire che ciò che piove e si infiltra nel terreno deve continuare a filtrare nel suolo per evitare il sovraccarico delle fognature. Ci sono stati impatti veramente positivi grazie a questo concetto, infatti potrebbero non servire le vasche se lo scarico nei corsi d’acqua si riduce.
8) Matilde Minella, membra del comitato “No Vasca” che abita nei pressi della vasca, dice “risolvono un problema e ne creano un altro e non valgono la pena di contenere una quantità di acque pari solo al 5% del totale, colma di sostanze nocive, non bonificate e dunque colme di inquinanti chimici e reflui fognari”.
“Avete spostato il problema da casa vostra a casa nostra”.
Manifesta anche contro gli impatti sulla qualità dell’aria della zona, minata dalle polveri emanate dai cantieri.
Si sono lamentati per la prova di verifica, che è stata lenta proprio per verificare il funzionamento.
Anita Pirovano (presidente del Municipio 9) risponde: “Capiamo il disagio ma stiamo facendo tutto il possibile per la pulizia (nasi elettronici per la puzza). Stiamo cercando di limitare l'impatto ma non è paragonabile al disagio che crea a 6 quartieri di Milano”.
Queste proteste hanno ritardato i lavori di un anno.
Infatti la vasca di Senago che è cominciata per prima non ha ancora finito a causa delle proteste.
9) L'esondazione del 31 ottobre è stata improvvisa, non ha dato il tempo di prepararsi e di reagire.
L'onda per fortuna non ha compromesso i lavori.

In allegato ulteriore documentazione sulle interviste.