REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
AREA ARCHEOLOGICA ANTICA ABELLINUM

Inviato il 11/12/2024 | Di CIVICHE STELLE

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

Il sito archeologico dell'antica Abellinum conserva i resti dell'antica città romana di Abellinum con importanti reperti murari, templi, abitazioni e un anfiteatro, testimonianza di un periodo storico florido e prospero. Il progetto di monitoraggio civico dell'antica Abellinum ha lo scopo di far conoscere, tutelare e valorizzare un sito archeologico ancora tutto da scoprire ed è finalizzato alla promozione del Patrimonio Archeologico e Culturale del Comune di Atripalda (AV).
Per la tutela e valorizzazione della suddetta area sono state colte numerose opportunità offerte da finanziamenti regionali, nazionali, europei e internazionali, destinati alla sistemazione del parco, al restauro delle emergenze già note e alle eventuali strutture emerse dalle nuove indagini stratigrafiche.

Attività previste

1. I tempi previsti non possono essere specificati in quanto le attività di scavo sono concentrate solo nei mesi estivi e l'area è molto vasta e anche morfologicamente complessa.
2.Le attività previste sono primariamente studiare il terreno prima di scavare attraverso dei geo radar e poi procedere nello scavo.
3. Una volta studiato il territorio gli archeologi portano alla luce i reperti.
4. Successivamente i reperti vengono studiati per ricostruire le varie caratteristiche e per scoprire il periodo storico.

Origine del progetto

Fondo per lo Sviluppo e la Coesione relativo alla programmazione 2014-2020.
Il progetto si fa promotore della formazione di nuove competenze scientifiche e professionali, mediante la partecipazione attiva alle fasi della ricerca di studenti, specializzandi e dottorandi dell’Ateneo di Salerno.
Sono coinvolti dipartimenti e corsi di laurea dell’Università di Salerno, come quello di Agraria, del dipartimento di Farmacia, di quello di Ingegneria Civile o del Centro di Ateneo ICT per i Beni Culturali.

Soggetti Beneficiari

-Direzione Regionale Musei Della Campania (DRM).
-I cittadini della Campania e di tutta Italia.
-Giovani archeologi e studenti universitari.

Contesto

Il contesto storico di riferimento del sito in cui opera il progetto monitorato è quello della romanizzazione della Campania interna, un processo avviato dopo la conquista romana del territorio sannita del III secolo a.C.

Avanzamento

A seguito dell’individuazione nel 2021 di un nuovo tratto del decumano e di sei ambienti isorientati, si è deciso di proseguire nel 2022 con le indagini nell’area compresa tra queste due evidenze. Si è così potuto portare alla luce un grande edificio che occupa buona parte di un isolato in affaccio sul decumano. Si tratta di una struttura che, per la sua impostazione originaria, risale almeno alla prima età imperiale, ma per la quale i livelli finora indagati sono quelli relativi alla rioccupazione tardo-antica e successivamente all’eruzione del Vesuvio denominata “di Pollena” del 472 d.C.
Dalle testimonianze archeologiche emerse nel corso dello scavo, affiora in maniera chiara una continuità di frequentazione dell’area e un recupero degli ambienti ancora agibili, sfruttando anche le evidenze strutturali precedenti.

Risultati

Oltre alle notizie finora note sul contesto archeologico, il progetto di ricerca condotto dal professore Alfonso Santoriello sta gettando ulteriore luce sulle dinamiche evolutive di Abellinum. Dopo due anni di lavori di ricerca di archivio bibliografico, di ricognizioni archeologiche e geo-morfologiche e una prima campagna di scavo svolta tra luglio e settembre 2021, una nuova indagine sul campo ha permesso di ampliare le conoscenze relative alla cittadina campana.

Punti di debolezza

Non ci sono state difficoltà di alcun genere nella attuazione del progetto monitorato e nella ricerca di monitoraggio civico.
Abbiamo riscontrato grande disponibilità da parte dell'Ente locale (Comune) e dei Dirigenti preposti all'area del parco Abellinum e della Dogana dei grani.
Se proprio dobbiamo indicare un punto di debolezza probabilmente lo possiamo individuare nella fase di progettazione che è risultata alquanto articolata dal numero considerevole di siti ed edifici da poter monitorare che erano stati suggeriti dal gruppo classe.

Punti di forza

L'aspetto più stimolante di questo Progetto è stato verificare come i lavori di restauro sono portati avanti da un team di archeologi dell'Università di Salerno nel piano rispetto della morfologia del terreno e del circostante territorio abitativo in una dimensione di sostenibilità ambientale e demografica.
Inoltre il progetto ha un forte impatto culturale ed è finalizzato ad implementare il flusso turistico che, al momento è molto limitato, per non dire scarso.

Rischi

Ci sono diversi fattori che potrebbero mettere in pericolo il progetto di restaurazione dell'area archeologica di Abellinum
. Ecco alcuni dei principali:
1. Fattori ambientali: Cambiamenti climatici, come piogge eccessive possono danneggiare le strutture archeologiche e compromettere il processo di conservazione.

2.Tecniche inappropriate: L’uso di metodi di restauro non idonei o tecniche moderne non compatibili con i materiali originali può compromettere irreparabilmente il patrimonio archeologico.
3.Inadeguato monitoraggio: L’assenza di una costante sorveglianza durante e dopo il restauro può portare a danni che non vengono rilevati in tempo.
4.Problemi legali e burocratici: Ritardi o difficoltà legate a permessi, normative locali o conflitti giuridici possono ostacolare l’avanzamento del progetto.

Soluzioni e Idee

1. Coinvolgimento attivo della comunità:
*Consultazioni pubbliche: Organizzare incontri, sondaggi o forum per raccogliere feedback dai cittadini durante tutte le fasi del progetto.
*Comunicazione trasparente: Creare canali informativi (social media, sito web, newsletter) per aggiornare la popolazione sul progresso e sull'impatto del progetto.

2. Rafforzamento del monitoraggio:
* Creazione di un sistema di monitoraggio: Implementare strumenti digitali per tracciare i progressi in tempo reale.
* Verifica indipendente: Coinvolgere enti terzi o esperti esterni per assicurare un controllo imparziale.

3. Coinvolgimento di partner
strategici
* Collaborazioni pubblico-privato:
Lavorare con aziende, associazioni e organizzazioni non governative per ottenere risorse aggiuntive.
* Sinergie con altri enti locali:
Condividere esperienze e buone pratiche con comuni vicini.

4. Adattamento e flessibilità
* Revisione continua: Integrare un sistema per rivedere e correggere il progetto in base ai risultati ottenuti.
* Gestione del feedback: Accogliere suggerimenti dai cittadini e adattare il progetto per rispondere meglio ai
bisogni locali.

5. Incentivi e sensibilizzazione
* Incentivare la partecipazione:
Offrire premi o riconoscimenti per chi contribuisce attivamente (es. concorsi
o sconti).
* Campagne di sensibilizzazione:
Educare la popolazione sui benefici del progetto per ottenere maggiore supporto.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

Come figura coinvolta nel Progetto di restauro dell'area archeologica dell' antica Abellinum abbiamo intervistato il Consigliere Comunale con Delega alla Cultura e Turismo Lello Barbarisi.
L'Ente al quale ci siamo rivolti per monitorare il progetto è il Comune di Atripalda e il Sindaco Avv. Spagnuolo Paolo.
Come supporto esterno: dott.ssa Marino Maria ISTAT-DIRM-DCCI-CIC- Servizio di coordinamento della promozione della cultura statistica e della diffusione dei dati a livello territoriale.

Domande principali

Le domande fatte al consigliere comunale con delega alla cultura e al turismo sono le seguenti:
-Qual è il luogo esatto del progetto?
-Come nasce il progetto?
-Cosa significa DISPAC?
-Chi è il direttore di ricerca di DISPAC?
-Come si svolge il lavoro?
-Qual è il ruolo del comune?

Risposte principali

-Il Consigliere ci ha tenuto a specificare che il luogo del progetto, spesso impropriamente definito scavi di Abellinum, ricopre il ruolo di sito archeologico dell'antica Abellinum.
-Il progetto nasce da una ricerca in corso da parte dell'università di Salerno, ad opera del DISPAC. Prevede un'opera di valorizzazione iniziata nel 2019, ad oggi ancora in atto che, fino ad ora, ha messo alla luce una serie di luoghi di abitazione, isolati ed edifici come presidenze.
Ha portato alla scoperta delle antiche modalità di approvvigionamento idrico attraverso un serbatoio e della distribuzione connessa, alle utenze dell'area.
- L'acronimo DISPAC significa Dipartimento di Scienze Del Patrimonio Culturale.
-Il ruolo di Direttore di ricerca è ricoperto dal professore Santoriello Alfonso.
-Alcuni studenti dell'Università di Salerno al seguito della preparazione delle planimetrie e dello studio delle mappature del luogo si recano sul posto e iniziano a scavare in maniera mirata riuscendo a ricavare interi isolati in poche giornate di lavoro.
Il progetto costituisce una campagna di scavo estivo della durata di un mese.
- Il ruolo del Comune è quello di mettere a disposizione degli studenti vitto e alloggio tramite i fondi ottenuti con l'avvio del progetto.