REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Adeguamento schema fognario depurativo N° 135 “Bosa” (Or) - Depuratore consortile
Inviato il 7/02/2025 | Di Classe 3^E, I.I.S. "G. A. Pischedda", Bosa
Cosa abbiamo scoperto
Obiettivi del progetto Tweet
Il progetto si concentra sull'adeguamento del sistema fognario e di depurazione nella zona di Bosa (provincia di Oristano, Sardegna), con particolare attenzione alla realizzazione di collettori fognari. L'obiettivo principale è convogliare i liquami provenienti dalla marina di Tresnuraghes e Magomadas all'impianto di depurazione di Bosa. Sono inclusi anche impianti di rilancio tra Porto Alabe, Marina di Magomadas e Turas.
Attività previste
Le attività previste sono:
- realizzazione della rete fognaria nelle aree urbane e industriali
- installazione di impianti di sollevamento e pompaggio
- costruzione dell'impianto di trattamento con le tecnologie previste.
Origine del progetto
Il progetto trae origine da un progetto di massima del 1998, (delibera del consiglio regionale del 26/03/2008, n. 18/14) "La razionalizzazione e completamento dello schema di depurazione del bacino del fiume Temo", con l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale e i costi di gestione del trattamento dei reflui, creando un unico impianto di depurazione per l'intero bacino.
Soggetti Beneficiari
I beneficiari sono i cittadini di Bosa, Magomadas, Tresnuraghes e l'intera regione.
Contesto
I bisogni della collettività sono quelli relativi al miglioramento dell'efficienza degli impianti, della sostenibilità ambientale, del miglioramento della qualità della raccolta e della depurazione delle acque reflue riducendo i costi e l'impatto ambientale.
Avanzamento
La fase di pianificazione è stata completata al 100%, si sono svolte le seguenti fasi:
- l’analisi di fattibilità
- lo studio d’impatto ambientale
- sono stati coinvolti gli stakeholders
Le fonti consultate sono:
- Deliberazione regionale n. 22/53 del 20/06/2019
- Relazione tecnica, amministrativa e illustrativa e quadro economico
- Intervista al sindaco e all’assessore ai lavori pubblici
Risultati
Il progetto è appena avviato.
Punti di debolezza
Abbiamo riscontrato i seguenti punti di debolezza:
- tempi troppo lunghi nella realizzazione delle opere legati anche legati ai innumerevoli adempimenti burocratici
- aumento dei costi di realizzazione dovuto alle lungaggini burocratiche.
Punti di forza
Ci ha fatto piacere constatare:
- l’interesse della pubblica amministrazione verso la tutela ambientate
- ottenimento delle economie di scala che consentono di ridurre i costi d’investimento e operativi rispetto ad impianti più piccoli
- migliore efficienza depurativa dovuta ad impianti con tecnologie avanzate rispetto ad impianti più piccoli
- controllo ambientale più puntuale
- riutilizzo delle acque trattate.
Rischi
I rischi potrebbero essere connessi al superamento tecnologico dell’impianto progettato e non ancora realizzato.
Soluzioni e Idee
Gli interventi complementari per migliorare l’efficacia della raccolta e dello smaltimento dei reflui nel depuratore consortile sono:
- potenziamento della rete fognaria per evitare perdite e infiltrazioni
- separazione delle acque meteoriche per ridurre il carico sul depuratore
- monitoraggio costante per rilevare guasti
- impianti fotovoltaici per ridurre i costi energetici
- attività di educazione ambientale per ridurre gli scarichi inquinanti.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
- Intervista con i referenti politici
Abbiamo intervistato:
- il sindaco, l’assessore ai lavori pubblici e l’assessore al turismo
- referenti della Acciona Agua Spa e Abbanoa Spa.
Domande principali
La domanda n.1 è stata rivolta al sindaco e all’assessore ai lavori pubblici:
- Qual è l’oggetto del progetto da noi monitorato?
La domanda n. 2 è stata rivolta a referenti della Acciona Agua Spa e Abbanoa Spa:
Come funziona un impianto di depurazione consortile?
Risposte principali
Risposta alla domanda n. 1:
L’oggetto del progetto da noi monitorato riguarda la progressiva dismissione dell’impianto esistente ne l comune di Bosa nella località Terridi e la realizzazione e messa in esercizio delle nuove linee al fine di garantire la continuità del servizio.
Risposta alla domanda n. 2:
Il processo avviene in quattro fasi principali:
1) Pretrattamento:
- grigliatura e dissabbiatura (rimozione dei rifiuti solidi)
-vasche di equalizzazione per regolare il flusso delle acque
2) Trattamento primario:
- Sedimentazione primaria (le particelle solide formano i fanghi)
- rimozione di oli e grassi
3) Trattamento biologico:
- processi biologici (i batteri degradano la materia organica)
- sedimentazione secondaria (rimuove il fango biologico prodotto)
4) Affinamento
- filtrazione e disinfezione per migliorare la qualità dell’acqua con filtri e cloro
- scarico finale (l’acqua depurata viene immessa in agricoltura e sul fiume Temo.