REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
INTERVENTI DI DRAGAGGIO DEI FONDALI MARINI, REALIZZAZIONE DELLA BANCHINA SUD-EST E COMPLETAMENTO DEL PIAZZALE SUD-OVEST

Inviato il 17/02/2025 | Di 3Bi | @MolfettaWave

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

Il progetto prevede una serie di interventi infrastrutturali volti a migliorare la funzionalità e l’accessibilità di un’area portuale. In particolare, include: dragaggio dei fondali marini, realizzazione della banchina Sud-Est e completamento del piazzale Sud-Ovest. È importante perché l’intervento complessivo punta a potenziare l’efficienza del porto, supportando lo sviluppo economico e commerciale della zona.
L’obiettivo principale è quello di riqualificare un’area abbandonata e al miglioramento del grado di interazione / integrazione tra l’ambito portuale e il sistema urbano.

Attività previste

Gli interventi presenti all’interno del progetto (di fattibilità tecnica ed economica) sono:
• Il dragaggio del canale di accesso al porto con il successivo reimpiego del materiale roccioso dragato per la realizzazione del nucleo della banchina sud-est.
• Il dragaggio di una porzione del bacino interno portuale, prospiciente la banchina sud-est, con il successivo reimpiego del materiale roccioso dragato per la realizzazione del nucleo della banchina sud-est e del materiale sabbioso, presente nella parte superficiale delle stesso fondale, per il completamento del riempimento della vasca di colmata situata in adiacenza al lungomare Colonna.
• La realizzazione della banchina sud-est.
• Il completamento della banchina e di parte del piazzale sud-ovest esistenti , mediante la realizzazione della pavimentazione delle stesse aree.

I tempi di consegna sono previsti in data 31/12/2026.

Origine del progetto

Le procedure amministrative che hanno dato origine al progetto sono:
• Delibera di giunta n.140 del 10/07/2020 Approvazione del Progetto di Fattibilità tecnica ed economica;
• Delibera di giunta n.33 del 19/01/2022 Presa d’atto dell’ammissione del finanziamento;
• Delibera di giunta n.122 del 27/06/2023 Approvazione dell’aggiornamento del Progetto di Fattibilità tecnica ed economica;
• Avviso esplorativo per l’acquisizione di disponibilità alla presentazione di proposte di partenariato pubblico privato prot.3701 del 15.01.2024
• Avviso pubblico di manifestazione d’interesse prot. 20864 del 15.03.2024 con scadenza 15.05.2024;
Nessuno tipologia di persona è rimasta esclusa dalla definizione del progetto.

Soggetti Beneficiari

Il trasporto marittimo è essenziale per l'economia globale, vantaggioso per grandi volumi e lunghe distanze grazie alle economie di scala e al basso consumo di carburante. Le moderne navi portacontainer supportano settori come manifattura, edilizia, energia e agricoltura. È versatile e relativamente sostenibile, con investimenti in tecnologie ecologiche che ne migliorano l’impatto ambientale. Inoltre, riduce la congestione stradale e l’inquinamento, integrandosi strettamente con l’economia globale e la vita quotidiana.
1. Il trasporto marittimo è più economico rispetto ad altri mezzi, grazie alle economie di scala e al basso consumo di carburante per unità di carico.
2. Nonostante le sfide ambientali, il trasporto marittimo è relativamente sostenibile, con investimenti crescenti in tecnologie ecologiche.
3. Contribuisce a ridurre la congestione stradale, migliorando il traffico e diminuendo l’inquinamento in città e lungo le arterie di trasporto.

I soggetti che possono trarne vantaggio dagli esiti del progetto sono:
I porti commerciali vicini, per esempio il porto di Bari nel caso di un sovraffollamento portuale può dirottare alcune navi al porto di Molfetta.
La cittadinanza generale dato che creerebbe nuovi posti di lavoro.

I soggetti che possono subirne le conseguenze sono:
L' ambiente marino che ha subito delle trasformazioni dovute al dragaggio.
La cittadinanza dato che un porto più grande porterebbe più afflusso navale che comporterebbe una maggiore quantità di CO₂.

Contesto

Nel contesto dei Porti commerciali del basso Adriatico, quello di Molfetta si colloca tra il porto di Bari, da cui dista circa 20 km e il porto di Barletta, distante circa 30 Km. Nel sistema dei porti locali si trovano verso est , i porti di Giovinazzo e S. Spirito e a nord-ovest i porti di Bisceglie e Trani, nel raggio di 20 km. Il porto venne classificato, quale scalo commerciale, con R.D. 07/08/1887 n.1053, nella II classe della II categoria. Attualmente lo scalo, essendo tra quelli di rilevanza economica regionale e interregionale, ai sensi dell’art.4, comma 1, dalla Legge n.84 del 28/01/1994 e s.m.i., rientra tra i porti marittimi nazionali di II categoria, III classe. Pertanto, il suo bacino allargato è riconducibile in primo luogo alla Puglia ma, come dimostrano i dati di origine – destinazione dei flussi merci, il bacino di operatività è ancora più ampio e comprende la penisola balcanica, la Russia ed il Mediterraneo. Tale classamento di livello regionale, più che dalla funzione storicamente svolta e da quella potenzialmente esprimibile, deriva da una posizione differente rispetto ai porti di Bari, Brindisi e Taranto, che sono considerati di rilievo nazionale e dotati di Autorità Portuale. Tuttavia in considerazione della grave condizione di saturazione del vicino porto di Bari, il porto di Molfetta, qualora fosse convenientemente attrezzato, potrebbe accogliere i picchi di domanda generata dalle attività di trasporto merci che lo scalo di Bari non è in grado di smaltire e quindi potrebbe svolgere un’utile funzione di soccorso e di riequilibrio funzionale configurandosi come scalo regionale di primo ordine, ma la regione non sarebbe più limitata alla Puglia o all’Adriatico ma si potrebbe estendere alla macroregione corrispondente, alla penisola balcanica ed all’interno bacino mediterraneo.

Avanzamento

Il progetto è in fase di realizzazione, infatti sta proseguendo secondo un piano articolato in priorità, con l'obiettivo di potenziare le infrastrutture portuali e favorire lo sviluppo economico della zona.
1. Messa in salvaguardia.
2. Pavimentazione e impianti.
3. Realizzazione del rondò e collegamento con la zona industriale.
4. Completamento del nuovo molo.

Le seguenti informazioni sono basate su: domande e intervista effettuati al responsabile dei lavori e visita in loco.

Risultati

Il progetto è in corso d'opera, quindi al momento non è possibile descrivere i risultati ottenuti.
Le seguenti informazioni sono basate su: domande e intervista effettuati al responsabile dei lavori e visita in loco.

Punti di debolezza

La parte meno gradita del progetto monitorato riguarda la attuazione, dato che se le pratiche burocratiche fossero state più semplici il progetto attualmente sarebbe in stato molto più avanzato rispetto alla realtà. L'aspetto che è possibile valutare come negativo riguarda le tempistiche e la poca promulgazione del progetto.

Punti di forza

Il progetto che è stato monitorato in sè è molto interessante, tuttavia la parte più bella è la realizzazione dato che si è potuto assistere di persona ad una piccola operazione che i lavoratori stavano effettuando sul cantiere. Uno degli aspetti che possiamo valutare come positivi sono: l'aumento del traffico commerciale che porterebbe un significativo aumento degli introiti.

Rischi

Il progetto essendo un porto commerciale ha poche possibilità di avere problemi di efficacia, anche perché l'attuale porto di Molfetta, ha una buona mole di lavoro quindi nel nuovo porto ciò non potrà che migliorare. Gli aspetti che potrebbero rivelarsi problematici possono essere di tipo: ambientale, infatti un porto con molta affluenza emette quantità significative di CO₂, oltre a potenziali sversamenti di carburante; economico, dato che un porto con una buona affluenza ha bisogno di manutenzioni periodiche e investimenti per la modernizzazione delle infrastrutture; e in termini di sicurezza, c'è la necessità di bilanciare velocità e rigidità nei controlli per prevenire traffici illeciti.

Soluzioni e Idee

L'azione che consigliamo potrebbero aumentare l'efficacia del progetto monitorato è una maggiore pubblicizzazione, che potrebbe estendere la conoscenza del progetto attirando maggiormente possibili investitori.

Parità di Genere

Nel progetto è coinvolta, direttamente o indirettamente, la parità di genere?

NO

Nel progetto i partecipanti (a volte chiamati beneficiari) sono distinti per genere (donne, uomini, altri), utilizzando - per esempio -parole come donne, bambine, anziane, studentesse, lavoratrici, etc.

NO

Il progetto stanzia risorse finanziarie esplicitamente destinate ad azioni che promuovono la parità di genere?

NO

Sono stati indicati esplicitamente indicatori (es. numero di operatrici formate o percentuale di aumento delle studentesse iscritte a corsi STEM) per monitorare e valutare l’impatto del progetto in termini di promozione della parità di genere?

NON SAPREI

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)

Le persone che abbiamo contattato sono state: l'Ing. Sergio Claudio de Candia, Responsabile Unico dei lavori; Giuseppe Andriani, Responsabile della sicurezza esecutiva; Domenico Messina, ispettore di cantiere per le aree demaniali.
Successivamente è stato intervistato l' Ing. Sergio Claudio de Candia.

Domande principali

Quale è l’obiettivo principale del progetto? (Sergio Claudio de Candia, Responsabile Unico dei lavori);
Si prevedono nuovi posti di lavoro? E se si, Quali saranno le principali figure coinvolte? (Sergio Claudio de Candia, Responsabile Unico dei lavori);

Risposte principali

1. l’obiettivo principale è quello di riqualificare un’area abbandonata e al miglioramento del grado di
interazione / integrazione tra l’ambito portuale e il sistema urbano. Ovviamente la realizzazione
degli stessi sono coerenti con gli obiettivi degli strumenti di pianificazione vigenti e i risultati attesi
nell’ambito del Programma Azione e Coesione “Infrastrutture e reti “ 2014-2020 del Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti;
2. Certo che sì. Saranno individuate nel quadro delle strategie di sviluppo economico e urbano,
interventi specifici atti a riproporre spazi operativi all’imprenditorialità private, in modo tale da
incentivare eventuali partnership pubblico-private.

Ulteriori approfondimenti possono essere letti nell'intervista allegata come testo e come video.