REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
LICATA - PROGETTO P.U.D.A. - PROGETTO PER LA RISTRUTTURAZIONE DI UN IMMOBILE E LA CREAZIONE DI UNA RETE TERRITORIALE DI FRONT-OFFICE DA DESTINARSI AI SERVIZI SOCIALI E SANITARI INTEGRATI

Inviato il 18/02/2025 | Di 3°C S.c. Liceo Classico V. Linares, Civic Future

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

L'obiettivo del progetto monitorato è quello di rafforzare la rete dei servizi di prevenzione e delle attività rivolte alle persone che vivono situazione di disagio nelle aree urbane. É importante perché chiunque abbia bisogno di assistenza a causa di violenze, di abbandoni o di problemi economici può rivolgersi ai rappresentanti delle strutture interessate, chiedere aiuto e ricevere supporto.

Attività previste

Le specifiche attività previste dal progetto consistevano nell'accoglienza, in strutture apposite, di persone che vivono situazioni di disagio a causa di violenze o problemi familiari. I tempi previsti per la ristrutturazione andavano dal 18/02/2010 al 27/05/20; essi sono stati rispettati. Mentre l'utilizzo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) era previsto dal 2007 al 2013.

Origine del progetto

Il comune di Licata ha partecipato in data 22/06/2006 al "Bando per la promozione di proposte di riqualificazione urbana e miglioramento della qualità della vita nei Comuni della regione Siciliana Capoluogo di Provincia e nei Comuni con popolazione di almeno 30.000 abitanti", presentando un progetto denominato "Progetto per la ristrutturazione di un immobile e la creazione di una rete di front-Office da destinarsi ai servizi integrati sociali e sanitari". Il progetto cofinanziato dall'Unione Europea (FESR-Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) rientra nella linea di intervento 6.1.4 PO FESR Sicilia 2007-2013. I realizzatori del progetto sono stati: EDILTECNICA RESTAURI S.R.L., CARMELO MESSINA S.R.L., ANTONINO CELLURA.

Soggetti Beneficiari

I beneficiari finali del progetto, a cui sono destinate queste strutture di Front-Office, sono principalmente le donne vittime di violenza domestica.

Contesto

Nel territorio di Licata e di Palma di Montechiaro, le numerose situazioni di disagio sociale rilevate hanno giustificato il finanziamento del progetto monitorato. In questo contesto territoriale, infatti, molte sono le persone che hanno bisogno di assistenza sociale. Attraverso queste strutture diversi cittadini del comune di Licata e Palma di Montechiaro possono godere di tale beneficio.

Avanzamento

Le nostre attività di monitoraggio e raccolta dei dati sono andate a buon fine. Siamo riusciti ad entrare in contatto con il responsabile della ristrutturazione degli immobili in causa, il geometra Napoli, che ci ha fornito copia dei documenti scritti contenenti gli specifici dettagli relativi alla ristrutturazione che è stata realizzata come previsto. Un'intervista con l'assistente sociale Silvana Burgio ci ha permesso, inoltre, di capire come questi immobili sono stati gestiti nel corso del tempo, quanti benefici hanno tratto e continuano a trarre le persone in difficoltà e come sarebbe auspicabile potere avere altri centri di accoglienza per soddisfare le richieste nel nostro territorio.

Risultati

Il progetto monitorato ha portato all'acquisizione di tre immobili, tutti ristrutturati. Tra questi, l'immobile situato in via Marianello, ex raffineria di zolfo, è l'unico impiegato al fine preposto, ovvero, a centro di accoglienza indirizzata alle donne che hanno subito violenze familiari. Il secondo, ossia il Chiostro Sant'Angelo, per i primi anni è stato utilizzato per lo stesso fine ma, a conclusione del contratto, è stato impiegato come museo del mare. Il terzo immobile, in Corso Brasile, sequestrato alla mafia, è stato ristrutturato come previsto dal progetto, ma per motivi strutturali riguardanti il secondo piano è inagibile e inutilizzato.

Punti di debolezza

Tra i punti di debolezza del progetto si evidenzia il mancato utilizzo di due immobili su tre destinati all'accoglienza di persone in difficoltà. In particolare un aspetto negativo consiste nel fatto che uno sia inutilizzabile per qualsiasi uso, a causa della sua inagibilità.
Il geometra Napoli ci ha fornito questa informazione che noi abbiamo verificato nelle visite di monitoraggio documentate attraverso foto.

Punti di forza

Noi crediamo che questo progetto abbia, comunque, giovato alla società licatese, poiché tre immobili inutilizzati sono stati ristrutturati, anche se solo uno è stato usato per l'accoglienza di persone in difficoltà secondo i principi del progetto P.U.D.A.

Rischi

Inizialmente il progetto prevedeva l'uso di tre immobili ristrutturati. Oggi, però, solo un immobile su tre viene utilizzato come centro di accoglienza per persone in difficoltà. Secondo noi ciò potrebbe costituire un problema per il futuro, perché già da tempo la capienza dell'unica struttura adoperata è appena sufficiente alla richiesta di persone in difficoltà.

Soluzioni e Idee

Per aumentare l'efficacia del progetto si potrebbe ristrutturare l'immobile in corso Brasile, in maniera tale da essere impiegato per accogliere persone che necessitano di assistenza.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)

Abbiamo intervistato il geometra Napoli che si è occupato in prima persona della ristrutturazione degli immobili, successivamente abbiamo intervistato l'assistente sociale Silvana Burgio che invece si è occupata della gestione di questi immobili.

Domande principali

Le principali due domande fatte agli intervistati sono state:
1. Inizialmente quali soggetti sono stati coinvolti nella definizione del progetto e in che modo?
2. Quante persone attualmente usufruiscono dei benefici del progetto?
A queste domande ha risposto Silvana Burgio.

Risposte principali

Le principali risposte sono state:
1. I principali soggetti coinvolti nella definizione del progetto sono stati architetti, ingegneri e tecnici ai quali si impone che cosa si vuole fare e gli si indicano le strutture;
2. L'utenza è molto ampia, infatti gli operatori socio sanitari hanno in carico circa 100 minori con l'educativa domiciliare e 50 famiglie con assistenza psicologica. A beneficiare del progetto sono circa1300 persone a Licata e altrettante a Palma di Montechiaro.