REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
OPERE DI RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE FUNZIONALE (OPERE DI VALORIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE AREA ARCHEOLOGICA-PAC) DEL PARCO ARCHEOLOGICO DELLE MURA MESSAPICHE DI MANDURIA
Inviato il 25/02/2025 | Di TEAM KLEOS MESSAPIKA classe 4^AAFM IISS Luigi Einaudi
Cosa abbiamo scoperto
Obiettivi del progetto Tweet
Il progetto valorizza il Parco Archeologico delle Mura Messapiche di Manduria attraverso interventi di tutela e riqualificazione. L’obiettivo è migliorare la fruibilità dell’area, promuoverne il patrimonio storico e integrarla nel tessuto culturale e turistico del territorio. Il tema del progetto riguarda la tutela, riqualificazione e valorizzazione del Parco Archeologico delle Mura Messapiche di Manduria, un patrimonio storico di grande valore. Gli interventi puntano a conservare le strutture archeologiche, migliorare l’accessibilità dell’area e promuoverne l’integrazione nel contesto culturale e turistico. Attraverso questi lavori, il sito diventa un luogo di memoria e fruizione moderna, capace di raccontare la storia messapica e attrarre visitatori, contribuendo allo sviluppo culturale e socio-economico del territorio.
Attività previste
• Interventi per rendere fruibile in modo totale il Parco, con numerosi interventi che mirano a migliorare la fruibilità dei luoghi con sentieri, segnaletica, pannelli illustrativi, percorsi aperti ed accessibili a tutti, anche ai visitatori con disabilità; interventi sull’accoglienza dei turisti con chiosco all’ingresso amovibile e non impattante, rifacimento della piazza per l’accesso al Fonte Pliniano, dato che il Parco è incentrato sul tema dell’acqua di cui già Plinio il Vecchio scriveva. Nella zona degli edifici rurali, sistemazione di un’area per il tempo libero accessibile a tutta la cittadinanza, sfruttando parte del fossato e l’area circostante.
L’obiettivo finale è il miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale nelle aree di attrazione del territorio.
Origine del progetto
Il progetto di riqualificazione del Parco Archeologico delle Mura Messapiche di Manduria è stato avviato in seguito alla Circolare dell'Autorità di Gestione (AdG) del PON Cultura e Sviluppo del 18 febbraio 2016. Questa circolare ha delineato le linee guida e i criteri per l'accesso ai finanziamenti destinati alla valorizzazione del patrimonio culturale nelle regioni del Mezzogiorno, tra cui la Puglia.
Procedura amministrativa e atti correlati:
La Circolare AdG PON Cultura e Sviluppo del 18/02/2016 ha rappresentato l'atto amministrativo chiave che ha dato origine al finanziamento del progetto. Tale circolare ha stabilito le modalità di presentazione delle proposte progettuali e i criteri di selezione per l'ottenimento dei fondi europei destinati alla tutela e valorizzazione dei beni culturali. Il progetto di Manduria è stato selezionato nell'ambito di questo programma, beneficiando di un finanziamento europeo di 3.800.000,00€.
La definizione del progetto ha visto la partecipazione di diversi attori chiave:
Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia: Responsabile della supervisione e coordinamento degli interventi di restauro e valorizzazione del sito archeologico.
Comune di Manduria: Ha collaborato attivamente nella pianificazione e promozione del progetto, facilitando l'interazione tra le istituzioni e la comunità locale.
Comunità scientifica e associazioni culturali locali: Coinvolte attraverso consultazioni e incontri per garantire che gli interventi rispettassero il valore storico e culturale del sito.
Modalità di coinvolgimento e consultazione pubblica:
Durante la fase di progettazione, sono state organizzate diverse iniziative per coinvolgere la comunità e gli stakeholder:
Eventi di presentazione pubblica: Prima dell'inizio dei lavori, sono stati organizzati incontri per illustrare gli obiettivi e le fasi del progetto alla cittadinanza, raccogliendo feedback e suggerimenti.
Collaborazione con esperti e studiosi: Sono stati coinvolti archeologi, storici e altri specialisti per assicurare un approccio scientifico e rispettoso del patrimonio durante le fasi di intervento.
Soggetti Beneficiari
Tra i soggetti che possono trarre vantaggio dal progetto ci sono:
Cittadini di Manduria, che potranno usufruire di un’area archeologica migliorata e più accessibile.
Turisti italiani e stranieri, grazie a percorsi più fruibili e a una migliore accoglienza.
Studenti e ricercatori, per la valorizzazione del sito come luogo di studio e apprendimento.
Operatori turistici e commerciali, che beneficeranno dell’incremento del turismo culturale.
Contesto
Il progetto di riqualificazione del Parco Archeologico delle Mura Messapiche di Manduria risponde a esigenze fondamentali del territorio, focalizzandosi sulla valorizzazione del patrimonio culturale e sullo sviluppo turistico sostenibile.
Bisogni del territorio:
Valorizzazione del patrimonio culturale: Manduria possiede un ricco patrimonio archeologico, tra cui le antiche mura messapiche, che necessitano di interventi per la conservazione e la promozione. La riqualificazione del parco mira a preservare queste testimonianze storiche, rendendole accessibili e fruibili sia per i residenti che per i visitatori.
Sviluppo turistico ed economico: Il potenziamento delle attrazioni culturali è essenziale per incrementare il flusso turistico, con ricadute positive sull'economia locale. Un parco archeologico ben curato e valorizzato può diventare un polo di attrazione, stimolando attività commerciali e servizi correlati.
Educazione e consapevolezza culturale: Offrire spazi adeguati per attività didattiche e culturali contribuisce a sensibilizzare la comunità sull'importanza della propria storia, rafforzando l'identità locale e promuovendo la partecipazione attiva dei cittadini.
Progetti simili o complementari:
Progetto "Smart in Area San Pietro Mandurino": Questo progetto si concentra sulla creazione di interscambi tra il Parco Archeologico delle Mura Messapiche e la città, attraverso la valorizzazione di un antico asse viario messapico-medievale. L'obiettivo è integrare il parco nel tessuto urbano, facilitando l'accesso e coinvolgendo attivamente giovani e scuole.
Progetto pilota "Poli Museali d'Eccellenza nel Mezzogiorno": La riqualificazione del Parco Archeologico delle Mura Messapiche rientra in questo progetto più ampio, che include anche il Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MarTa) e il Parco Archeologico di Saturo a Leporano. L'iniziativa mira a creare una rete di siti culturali di eccellenza nel Sud Italia, promuovendo il turismo culturale e la valorizzazione del patrimonio storico.
Piani e strategie pubbliche locali:
Piano Strategico di Comunità per Manduria: Questo piano sottolinea l'importanza di partire dal patrimonio culturale locale, sia materiale che immateriale, per creare e rafforzare l'identità della comunità manduriana. La riqualificazione del parco si inserisce in questa visione strategica, promuovendo la cultura come motore di sviluppo sociale ed economico.
Programma Amministrativo del Comune di Manduria: Nel programma amministrativo, l'amministrazione comunale evidenzia la necessità di valorizzare e proteggere il patrimonio culturale locale, riconoscendo il suo ruolo centrale nello sviluppo della comunità. Il progetto di riqualificazione del parco è in linea con questi obiettivi, contribuendo alla tutela e alla promozione delle risorse storiche del territorio.
Avanzamento
1. Completamento del progetto: I lavori di riqualificazione sono stati interamente conclusi, con l’inaugurazione già avvenuta. Sono stati completati sia i pagamenti che i collaudi amministrativi e tecnici.
2. Interventi realizzati:
• Scavi archeologici che hanno reso visibile la terza cerchia di mura della città messapica.
• Riqualificazione della Piazza del Fonte Pliniano con la realizzazione di un “mosaico di comunità”.
• Restauro del fabbricato rurale e dell’agrumeto annesso.
• Creazione di percorsi accessibili con terra e sabbia, corredati di rampe per disabili e pannelli in Braille.
• Implementazione di tecnologie innovative, come realtà aumentata e virtuale per arricchire l’esperienza dei visitatori.
3. Gestione e valorizzazione futura: Attualmente la gestione del Parco è provvisoria, in attesa di un appalto specifico. È stato ottenuto un ulteriore finanziamento regionale di circa 1 milione di euro (“SMART-in”) per sviluppare progetti di valorizzazione e coinvolgimento delle comunità locali, scuole e associazioni.
4. Nuove scoperte archeologiche: Durante i lavori sono emerse importanti evidenze, tra cui una necropoli preesistente alla cerchia muraria esterna, con 49 tombe ancora da indagare.
5. Accessibilità e sicurezza: Sono state adottate misure per garantire la fruibilità del Parco a persone con disabilità, inclusi percorsi accessibili, sistemi di videosorveglianza e illuminazione notturna.
La fonte delle informazioni è l’intervista condotta con il Sindaco Gregorio Pecoraro e l’architetto Maria Formosi, raccolta nel report del monitoraggio civico.
Risultati
Il progetto di riqualificazione del Parco Archeologico delle Mura Messapiche di Manduria è stato completato con successo, come confermato dal Sindaco Gregorio Pecoraro e dall’architetto Maria Formosi nell’intervista di monitoraggio civico. Di seguito, i principali risultati ottenuti:
1. Recupero e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico
• Il progetto ha permesso di portare alla luce la terza cerchia di mura della città messapica, prima visibile solo in vecchie fotografie e scavi parziali. Questa scoperta migliora la comprensione storica del sito e la sua fruibilità per studiosi e visitatori.
• Sono stati condotti scavi approfonditi che hanno portato alla luce una necropoli preesistente alla costruzione della cerchia esterna, con 49 tombe ancora da analizzare.
2. Miglioramento dell’accessibilità e della fruibilità del Parco
• Creazione di percorsi accessibili realizzati con materiali non invasivi (terra e sabbia) e installazione di rampe per disabili, rendendo il sito più inclusivo.
• Aggiunta di pannelli informativi in Braille e altri dispositivi per migliorare l’accessibilità a persone con disabilità visive.
• Installazione di un sistema di videosorveglianza e illuminazione notturna per garantire la sicurezza del sito e dei visitatori.
3. Innovazione tecnologica per la valorizzazione del sito
• Implementazione di un percorso interattivo con realtà aumentata e virtuale: i visitatori possono utilizzare visori per ricostruire digitalmente l’aspetto della città messapica e accedere a contenuti educativi.
• Presenza di un grande schermo con webcam nella Grotta del Fonte Pliniano, permettendo alle persone con disabilità di esplorare il sito senza ostacoli fisici.
4. Creazione di spazi di aggregazione e coinvolgimento della comunità
• Riqualificazione della Piazza del Fonte Pliniano, con la creazione di un mosaico di comunità realizzato attraverso laboratori con la cittadinanza, dando identità e valore culturale all’area.
• Recupero e restauro di un fabbricato rurale e del suo agrumeto, trasformando una zona degradata in uno spazio verde curato e funzionale.
• Creazione di un’area di accoglienza presso la Chiesa di Santa Croce, dotata di un cinema all’aperto e un bar-ristoro, che migliora l’ospitalità per turisti e visitatori.
5. Impatti a lungo termine e prospettive future
• Nuove opportunità di ricerca: grazie al progetto “SMART-in” finanziato dalla Regione Puglia con circa 1 milione di euro, verranno avviati scavi archeologici in collaborazione con l’Università di Lione, per approfondire la storia del sito, incluse le fasi medievali di Manduria.
• Sviluppo di una gestione strutturata: attualmente il Parco è in gestione provvisoria, ma è previsto un appalto per affidare la gestione a soggetti qualificati, con il coinvolgimento di scuole, associazioni e istituzioni culturali.
Conclusione
Dal punto di vista dell’utilità ed efficacia, il progetto ha raggiunto risultati concreti e rilevanti: il Parco è ora più accessibile, tecnologicamente avanzato e dotato di infrastrutture che ne favoriscono la fruizione e la promozione turistica. Tuttavia, per garantire un impatto duraturo, sarà fondamentale una gestione efficace e un piano di promozione ben strutturato.
Punti di debolezza
Non riteniamo che il progetto presenti punti di debolezza significativi, ma piuttosto margini di miglioramento legati alla promozione del Parco Archeologico delle Mura Messapiche dopo la riqualificazione.
Se da un lato il restauro e gli interventi di valorizzazione hanno reso il sito più accessibile e fruibile, dall’altro riteniamo che sia necessario rafforzare la rete di promozione a livello territoriale, nazionale e internazionale. Il Parco ha tutte le potenzialità per diventare un punto di riferimento per il turismo culturale e archeologico, ma per raggiungere questo obiettivo è fondamentale:
• Migliorare la strategia di comunicazione per far conoscere il sito a un pubblico più ampio, anche attraverso i canali digitali e le piattaforme turistiche.
• Rafforzare le collaborazioni con istituzioni culturali e università italiane e straniere per incentivare la ricerca e gli scavi futuri.
• Creare eventi, visite guidate e iniziative educative per coinvolgere scuole, turisti e appassionati di storia.
• Strutturare una gestione più definita e continuativa del Parco, superando l’attuale fase provvisoria, per garantire una programmazione stabile e a lungo termine.
In sintesi, il progetto di riqualificazione ha raggiunto obiettivi importanti, ma per valorizzare pienamente il Parco è necessario un ulteriore impegno nella promozione e gestione strategica, affinché possa diventare una vera e propria eccellenza nel panorama archeologico italiano e internazionale.
Punti di forza
Dal punto di vista del team di monitoraggio civico, il progetto di riqualificazione del Parco Archeologico delle Mura Messapiche di Manduria presenta diversi punti di forza, che lo rendono un intervento di grande valore per la comunità.
1. Recupero storico e nuove scoperte archeologiche
Uno degli aspetti più affascinanti è stata la scoperta della terza cerchia di mura della città messapica, che fino a prima del progetto era solo ipotizzata. Il fatto che oggi sia visibile e accessibile arricchisce la conoscenza storica del sito e permette una comprensione più approfondita dell’antica struttura difensiva della città. Anche il ritrovamento di una necropoli preesistente offre nuove prospettive sulla storia locale, rendendo il sito ancora più prezioso dal punto di vista archeologico.
2. Accessibilità e inclusività
Abbiamo apprezzato molto le soluzioni adottate per garantire l’accessibilità al Parco, che lo rendono fruibile anche per persone con disabilità. L’inserimento di percorsi accessibili, rampe, pannelli in Braille e una webcam nella Grotta del Fonte Pliniano è un esempio concreto di come il progetto abbia tenuto conto delle esigenze di tutti i visitatori, favorendo una cultura più inclusiva.
3. Innovazione tecnologica e coinvolgimento del pubblico
L’introduzione di realtà aumentata e virtuale per far rivivere la storia del Parco è un elemento estremamente positivo. Grazie a queste tecnologie, i visitatori possono immergersi nella storia della città messapica e scoprire dettagli che altrimenti sarebbero difficili da comprendere. Questo approccio moderno è particolarmente efficace per coinvolgere le nuove generazioni e rendere l’esperienza più interattiva e stimolante.
4. Riqualificazione degli spazi e creazione di nuovi luoghi di incontro
La trasformazione di aree precedentemente degradate in spazi di aggregazione è un altro punto di forza. Il restauro della Piazza del Fonte Pliniano, arricchita con un mosaico di comunità, così come la creazione di un cinema all’aperto e di un bar-ristoro, rendono il Parco un luogo non solo di visita, ma anche di socializzazione e valorizzazione culturale.
5. Opportunità per la comunità e la ricerca
Il progetto non si è limitato alla sola riqualificazione, ma ha anche creato le basi per future iniziative culturali e di ricerca. Il finanziamento aggiuntivo del progetto “SMART-in”, che prevede il coinvolgimento di scuole, università e associazioni locali, è una grande opportunità per garantire che il Parco resti un punto di riferimento per lo studio e la promozione del patrimonio messapico.
Conclusione
Ciò che ci ha colpito di più è il modo in cui il progetto è riuscito a coniugare tutela del patrimonio, accessibilità, innovazione e coinvolgimento della comunità. Il Parco Archeologico di Manduria non è solo un luogo da visitare, ma da vivere, e crediamo che questa sia la vera forza del progetto.
Questi risultati positivi ci fanno sperare che il Parco possa diventare un polo di attrazione non solo per la città, ma anche a livello regionale e nazionale, contribuendo a diffondere la conoscenza della storia messapica e a rafforzare l’identità culturale del territorio.
Rischi
Sebbene il progetto di riqualificazione sia stato completato con successo, il Parco necessita di una gestione strutturata e a lungo termine per mantenere e ampliare i risultati ottenuti. Attualmente, la gestione è ancora provvisoria, in attesa di un appalto specifico per affidarne l’amministrazione. Eventuali ritardi in questa fase potrebbero rallentare la piena operatività del Parco, limitando le attività di promozione, ricerca e fruizione turistica.
Inoltre, il progetto “SMART-in”, finanziato con circa 1 milione di euro dalla Regione Puglia, prevede importanti iniziative di coinvolgimento della comunità e nuove campagne di scavo. Tuttavia, eventuali difficoltà burocratiche o mancanza di coordinamento tra enti coinvolti potrebbero compromettere i tempi di attuazione di queste iniziative, ritardando ulteriormente lo sviluppo del Parco come polo culturale e turistico.
Infine, per garantire l’efficacia del progetto a lungo termine, sarà essenziale evitare ritardi nella manutenzione e nella promozione del sito, assicurando una continuità gestionale che valorizzi al massimo il patrimonio archeologico di Manduria.
Soluzioni e Idee
Dal punto di vista del Team di monitoraggio civico, il progetto di riqualificazione del Parco Archeologico delle Mura Messapiche di Manduria ha posto solide basi per la valorizzazione del sito, ma crediamo che alcune azioni possano potenziarne l’efficacia e garantirne un impatto ancora maggiore nel tempo.
1. Creazione di un piano strutturato di promozione turistica
Per far conoscere il Parco a un pubblico più ampio, proponiamo:
• Collaborazioni con tour operator e piattaforme turistiche per inserire il sito nei circuiti archeologici nazionali e internazionali.
• Maggior utilizzo dei social media e delle tecnologie digitali, con campagne promozionali che evidenzino la storia e le innovazioni del Parco (come la realtà aumentata).
• Organizzazione di eventi e rievocazioni storiche per coinvolgere il pubblico in esperienze immersive legate alla civiltà messapica.
2. Implementazione di un sistema di gestione stabile e partecipato
Attualmente, la gestione è provvisoria. Suggeriamo:
• L’istituzione di un ente di gestione dedicato, che coinvolga Comune, associazioni culturali e realtà locali per garantire una programmazione continua.
• Creazione di un abbonamento o biglietto integrato che permetta ai visitatori di accedere al Parco e ad altri siti culturali della zona, favorendo il turismo sostenibile.
3. Potenziamento dell’offerta educativa e scientifica
Per coinvolgere scuole, studenti e studiosi, proponiamo:
• Laboratori didattici per studenti e percorsi interattivi che rendano l’archeologia più accessibile ai giovani.
• Collaborazioni con università e centri di ricerca, per incentivare nuove indagini archeologiche e valorizzare le scoperte emerse durante la riqualificazione.
4. Maggiore coinvolgimento della comunità locale
Un Parco vissuto dai cittadini è un Parco destinato a durare nel tempo. Per questo, suggeriamo:
• Progetti di volontariato e cittadinanza attiva, in cui le persone del posto possano contribuire alla tutela e valorizzazione del sito.
• Incentivi per le attività economiche locali, come guide turistiche, artigiani e ristoratori, per creare un indotto economico legato alla presenza del Parco.
Conclusione
Il Parco Archeologico di Manduria ha un potenziale enorme, ma per diventare un punto di riferimento nel panorama archeologico italiano serve un lavoro costante di gestione, promozione e coinvolgimento della comunità. Siamo convinti che, con queste proposte, il progetto possa raggiungere il suo massimo impatto, trasformando il Parco in un centro culturale e turistico di rilievo.
Parità di Genere
Nel progetto è coinvolta, direttamente o indirettamente, la parità di genere?
NO
Nel progetto i partecipanti (a volte chiamati beneficiari) sono distinti per genere (donne, uomini, altri), utilizzando - per esempio -parole come donne, bambine, anziane, studentesse, lavoratrici, etc.
NON SAPREI
Il progetto stanzia risorse finanziarie esplicitamente destinate ad azioni che promuovono la parità di genere?
NO
Sono stati indicati esplicitamente indicatori (es. numero di operatrici formate o percentuale di aumento delle studentesse iscritte a corsi STEM) per monitorare e valutare l’impatto del progetto in termini di promozione della parità di genere?
NON SAPREI
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
- Intervista con i referenti politici
Per il monitoraggio del progetto di riqualificazione del Parco Archeologico delle Mura Messapiche di Manduria, abbiamo intervistato due figure chiave che hanno avuto un ruolo diretto nella progettazione e attuazione dell’intervento:
1. Gregorio Pecoraro – Sindaco di Manduria
• Ruolo nel progetto: In qualità di Sindaco, ha supervisionato il progetto dal punto di vista amministrativo, seguendo l’iter del finanziamento e la gestione delle risorse.
• Organizzazione di appartenenza: Comune di Manduria.
• Temi affrontati: Il Sindaco ha fornito informazioni sull’iter del finanziamento, sulla distribuzione delle risorse economiche, sulla gestione attuale del Parco e sulle prospettive future per la valorizzazione del sito.
2. Maria Formosi – Architetto responsabile della riqualificazione
• Ruolo nel progetto: Ha seguito da vicino la progettazione e la realizzazione degli interventi di riqualificazione del Parco, collaborando con la Direzione Regionale Musei della Puglia e la Soprintendenza.
• Organizzazione di appartenenza: Collaboratrice della Direzione Regionale Musei della Puglia.
• Temi affrontati: Ha illustrato le sfide tecniche e archeologiche affrontate, le scelte progettuali adottate, l’impatto degli scavi e l’integrazione di tecnologie innovative come la realtà aumentata.
Entrambi gli intervistati hanno fornito risposte dettagliate e utili al monitoraggio del progetto.
Domande principali
Domanda 1 (al Sindaco): Quali sono gli obiettivi principali che il Comune di Manduria ha inteso raggiungere attraverso questo progetto di riqualificazione del Parco Archeologico delle Mura Messapiche?
- Domanda 2 (all’Architetto): In quali aree specifiche del parco archeologico delle messapiche di Manduria e del Fonte Pliniano si sono concentrati maggiormente gli interventi di riqualificazione?
Risposte principali
Risposta 1 (Sindaco): questo progetto è stato voluto fortemente dal Segretariato di Bari che ha attinto a un finanziamento direttamente del Ministero della Cultura. Quindi questa attenzione per noi è molto importante poiché permette al Comune di Manduria di riqualificare un Parco Archeologico molto steso e nello stesso tempo dà la possibilità al territorio e al Comune di Manduria di meglio promuoverlo e quindi inserirlo nei circuiti dell'Archeologia per la storia dei Messapi, un popolo molto presente nel Salento.
- Risposta 2 (Architetto): Il progetto Era diviso in quattro corpi d'opera. Diciamo che uno era l'area accoglienza, quindi la chiesa di Santa Croce e il cimitero annesso. E’ un'area di accoglienza che quindi è stata arredata per accogliere. E’ stato organizzato un cinema all'aperto nel cimitero, è stato realizzato un bar-ristoro che speriamo funzioni quanto prima possibile, anche perché è un'area
all'aperto, quindi potrebbe essere sicuramente un punto di forza per la fruizione del parco.
Nella zona del Fonte pliniano è stata completamente ricostruita la piazza con il laboratori fatti insieme alla comunità nell'ambito di un progetto che si chiama “Extraordinaria”, che ha voluto il segretario. Abbiamo realizzato un “mosaico di comunità” per dare carattere e identità a questa piazza. Attraverso i laboratori ognuno ha costruito un blocchetto di argilla e l'ha scolpito, dopo aver fatto delle full immersion nel museo, in giro per il parco ecc. Poi un maestro ceramista, Antonio Vestita, l'ha riconfigurato in un Mandala in ceramica che è diventato un po' un simbolo dell'ingresso all'area. Poi c'è San Pietro Mandurino dove ho già detto che interverremo più ampiamente con il prossimo progetto. Lì si curato l'aspetto illumino-tecnico, sia all'interno che all'esterno, almeno per
cominciare a poter apprezzare gli affreschi. Fra l'altro c'è un altro finanziamento, sempre ottenuto con la Regione Puglia e sempre elaborato durante la fase del progetto, per mettere in sicurezza proprio gli affreschi. Poi c'era un'area veramente negletta e abbandonata che era denominata in progetto “Fabbricato rurale” e che si trova nella parte est del parco. Praticamente era un fabbricato rurale che il progetto prevedeva di utilizzare come deposito. In realtà, facendo le prime ricognizioni, ci siamo resi conto che questo fabbricato insisteva esattamente sullo spessore della cerchia muraria
esterna e nel Fossato era stato nel tempo impiantato un giardino. Ora, questa cosa era bella perché ti racconta di come si è evoluto il rapporto con l’antico e di come nel tempo ci sia stata una convivenza. E questa cosa è stimolante, perché la sfida di un parco archeologico come quello di Manduria è proprio immaginare la possibilità di viverlo, la possibilità di abitarlo. Quindi questa era una testimonianza di come era stato abitato il parco archeologico e questo agrumeto. Quindi noi abbiamo restaurato l' agrumeto. C’era stato un incendio, alcuni alberi erano morti, altri avevano bisogno di cure… Quindi abbiamo curato gli alberi malati, ne abbiamo impiantati di nuovi, c'è tutta un'area verde che si spera possa avere un prosieguo, un futuro. In ultimo, abbiamo curato i percorsi.
Il parco non aveva percorsi. Noi abbiamo fatto dei percorsi assolutamente reversibili, utilizzando solo terra e sabbia, quindi senza andare a impattare profondamente sulla struttura del suolo. Sono percorsi accessibili anche per i disabili. Ci sono delle rampe per scendere all'interno del possato e prima di fare i percorsi abbiamo fatto una consulta sulla disabilità, invitando l'associazione ciechi, prima di compiere delle scelte. Proprio in merito, abbiamo sentito loro e abbiamo deciso queste cose. Poi abbiamo i pannelli Braille. Ma in realtà sono molti i dispositivi adottati per rendere la visita al parco accessibile.