REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Pescatori di Storie
Inviato il 15/03/2025 | Di classe 4G
Cosa abbiamo scoperto
Obiettivi del progetto Tweet
Il progetto monitorato riguarda un luogo semi-aperto nel centro storico cittadino: la piazzetta a forma di esedra della ex pescheria di Chieti, in via Arniense 168. E' un luogo antico, nato come macello/mattatoio voluto della curia poco prima dell'unità d'Italia, su progetto del 1838, situato vicino ad una delle porte cittadine, che solo negli anni '20 del Novecento ha assunto l'attuale fisionomia di portico semicircolare in stile neoclassico all'interno del quale si ospitavano le botteghe dei venditori di pesce. Il luogo, intitolato ad una personalità del mondo culturale cittadino del tardo novecento Mario Zuccarini, era un punto di riferimento primario per il commercio ittico locale, ospitato nella piazzetta fino al 2000, quando l'amministrazione comunale ha deciso di trasferire le attività del commercio ittico in piazza Malta, trasformando l'esedra della ex pescheria in un luogo di eventi culturali, tenutisi però con poca frequenza ed in determinati periodi dell'anno. Ci siamo resi conto che questa area ha avuto un significato molto grande, storicamente ed economicamente per la nostra città e abbiamo scoperto che nelle sue vicinanze ci sono altri luoghi ancora di valore storico e turistico - culturale rilevante. E di conseguenza, viste anche le poche informazioni disponibili in rete, abbiamo cominciato a fare indagine su questo suggestivo spazio e ci siamo interrogati sulle sue potenzialità future dopo la riqualificazione che si sta al momento portando a termine
Attività previste
Le attività previste per il progetto monitorato mirano a creare uno spazio, denominato “FORO Sm@rTeate”, che abbia sia funzione di un punto fisico di informazione a valenza civico/turistica (oggi inesistente in città) che come punto anche di manifestazioni culturali, esposizioni di opere d'arte, eventi seminariali all'aperto, eventi di attrazione turistica, esposizioni di mostre ed artigianato. Le attività previste in elenco sintetico per la riqualificazione dello spazio dell'emiciclo della ex pescheria sono le seguenti: interventi edilizi 'interni' (cioè riservati alla parte di porticato coperto dell'emiciclo (pareti, controsoffitti, pavimentazioni, tinteggiature); interventi di isolamento e sugli impianti (impianto elettrico, idrico e fogniario); servizi igienici; illuminazione con sistema rgb, da poter cambiare nelle tonalità a seconda dell'evento o del messaggio culturale da veicolare (illuminazione uniforme delle pareti, diffusa e d'accento). I tempi previsti hanno purtroppo registrato un ritardo, poichè stiamo parlando di un progetto “POR FESR ABRUZZO 2014-2020 ASSE VII - SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE” alla Priorità “5.3- Conservare, proteggere, promuovere e sviluppare il patrimonio naturale e culturale”, che sarebbe dovuto terminare a dicembre 2023, ma che a tutt'oggi ha conosciuto un avvio attività parziale con un impegno di spesa monitorato pari a 10.362,84 euro (di cui risorse di coesione 2.864,06 euro) a fronte di 267.000 euro totali di fondo di coesione. Le cause del ritardo: eventi e circostanze impreviste ed imprevedibili relativi a infiltrazioni di acque meteoriche che hanno comportato delle varianti nei lavori; l'avvicendamento anche di due ditte diverse nel corso dei lavori, con conseguenti tempistiche tecniche di affidamento appalto.
Origine del progetto
Il progetto monitorato ha origine nell'ambito di una iniziativa più ampia: il POR FESR all’interno degli interventi dell’ “Azione 6.7.1 – INTERVENTI PER LA TUTELA E VALORIZZAZIONE E LA MESSA IN RETE DEL PATRIMONIO CULTURALE, MATERIALE, IMMATERIALE, NELLE AREE DI ATTRAZIONE DI RILEVANZA STRATEGICA TALI DA CONSOLIDARE E PROMUOVERE PROCESSI DI SVILUPPO” le cui linee strategiche propongono il recupero del patrimonio culturale ed ambientale oggi non valorizzato ed in stato di abbandono e degrado. La decongestione del traffico urbano della città di Chieti prevista dalle linee guida progettuali presentate dalla municipalità per una mobilità sostenibile, avrebbe dovuto consentire un processo di “rigenerazione urbana” per il miglioramento della qualità e della vivibilità urbano-architettonica di aree importanti della città. Ciò avverrà nello specifico mediante l’Azione 6.1. della S.U.S. (Sviluppo Urbano Sostenibile) di Chieti “RESTAURO E CONSERVAZIONE DI ALCUNI EDIFICI MONUMENTALI E DI ALCUNI LUOGHI STORICI DELLA CITTÀ” non ancora ultimata in tutte le sue numerose sotto-articolazioni progettuali (delle quali la ex pescheria è una parte).
Soggetti Beneficiari
I beneficiari del progetto sono sicuramente i cittadini di Chieti appartenenti a varie fasce di età e tipologie di utenza: giovani e meno giovani; utenti di servizi culturali, artistici, turistici, di spettacolo, seminariali. Ma pensiamo anche ad una utenza di naturale imprenditoriale e commerciale, nella misura in cui lo spazio sarà adibito ad esposizioni e mostre/fiere di artigianato.
Contesto
Nel nostro indagare circa l'emiciclo della ex pescheria, per capirne il valore culturale, storico ed economico nell'ambito dello spazio cittadino, abbiamo deciso di focalizzarci sul rapporto tra densità abitativa, attività commerciali, infrastrutture ed attività culturali negli ultimi decenni (circa 70 anni) della regione Abruzzo prima, delle province e della città di Chieti poi, con particolare attenzione all'area della esedra della ex pescheria. Non è stato semplice, abbiamo dovuto interpellare più enti ed abbiamo fatto ricerca online soprattutto per i dati rintracciabili numericamente sui siti ISTAT, Regione Abruzzo, Confcommercio ed altri ancora. Ed ecco i risultati in termini di contesto territoriale nel quale si colloca il progetto. Negli ultimi settant’anni, l’Abruzzo ha vissuto grandi cambiamenti nella popolazione e nell’economia. Tra il 1951 e il 1981, gli abitanti della regione sono diminuiti di 59.000 persone, con una crescita annua negativa (-1,6‰), mentre la media italiana era positiva (+4,4‰). Nei trent’anni successivi, la popolazione è tornata a crescere (+2,4‰ all’anno), ma negli ultimi otto anni è di nuovo calata di 13.000 abitanti (-1,3‰). Questi cambiamenti hanno influenzato anche le città. Le zone vicino alla costa, come Pescara e la provincia di Chieti, hanno visto aumentare il numero di abitanti, mentre le zone interne, come la provincia dell’Aquila, si sono spopolate. Per fare un confronto: la provincia dell’Aquila occupa quasi metà della regione (46,6%), ma ospita solo il 22,8% della popolazione, mentre la provincia di Pescara, che è molto più piccola (11,4% del territorio), ospita il 24,4% degli abitanti. Anche il commercio è cambiato: nel 2022, in Abruzzo c’erano 156.347 attività commerciali, di cui 40.790 nel commercio al dettaglio e all’ingrosso. Molti lavoratori sono impiegati nell’agricoltura (26.589), nelle costruzioni (19.058) e nell’industria manifatturiera (14.530). Anche se alcuni negozi hanno chiuso rispetto al 2021, sono aumentati gli addetti nei settori di ospitalità (+4.255), edilizia (+3.688) e produzione (+2.405).
Il settore della pesca e dell’agroalimentare ha sempre avuto un ruolo importante, specialmente nelle città costiere come Ortona e Vasto, dove ci sono grandi flotte di pescherecci e industrie di trasformazione del pesce. Il commercio ittico è sostenuto dai porti di Ortona, Vasto e Pescara, che sono fondamentali per il trasporto e la distribuzione del pescato. Nella provincia di Chieti lavorano 30.313 persone come autonomi e 66.743 come dipendenti nel settore delle imprese (dati ISTAT 2011), e molte di queste attività sono collegate alla filiera del cibo e della pesca.
La città di Chieti, invece, ha seguito un percorso diverso: ha avuto una crescita della popolazione fino ai primi anni 2000, ma poi ha cominciato a perdere abitanti. Nel 2004, la provincia contava 391.167 abitanti, mentre nel 1971 erano 351.567. Il centro storico di Chieti ha visto la chiusura di molti negozi, mentre la popolazione e le attività si sono spostate verso Chieti Scalo, dove si trovano industrie e uffici provinciali.
Un esempio di questo cambiamento è Via Arniense, una delle strade più importanti del centro storico. Qui si trova l’Esedra della Pescheria, un edificio in stile neoclassico costruito nell’800. Questa zona, un tempo ricca di botteghe, ha perso gradualmente la sua funzione commerciale. Negli anni '70 e '80 c’erano circa 80-85 negozi, tra cui alimentari, sartorie e botteghe artigiane. Nel 2010 erano rimasti circa 75 negozi, mentre nel 2020 erano solo 60. Le chiusure sono aumentate nel tempo: negli anni ‘80 erano circa 10, ma oggi superano le 70 attività cessate.
L’Ex Pescheria, che originariamente ospitava un mercato del pesce, è stata dismessa come attività commerciale già negli anni '90. Da allora è diventata un luogo di eventi culturali.
• Negli anni '90 ospitava mercatini artigianali e fiere enogastronomiche.
• Nel 2005, si è svolta una mostra fotografica sulla storia di Chieti.
• Dal 2010 in poi, sono stati organizzati concerti, spettacoli teatrali e presentazioni di libri.
• Durante le festività, l’area è stata spesso usata per mercatini di Natale e rievocazioni storiche.
Per valorizzare questo spazio, nel 2021 il Comune di Chieti ha avviato un progetto di riqualificazione, finanziato con 267.000 euro da fondi europei (POR FESR Abruzzo 2014/2020). L’obiettivo è trasformare l’Ex Pescheria in un centro polifunzionale per eventi culturali. I lavori (inizialmente affidati alla ditta G.G. Lombardi & C. Costruzioni Edilizie Srl) ora sono eseguiti dalla NR Genio Civile S.r.l. e prevedono il rifacimento della pavimentazione, il miglioramento dell’illuminazione e degli impianti termici ed elettrici, oltre a interventi per rendere la struttura più accessibile.
Questo progetto fa parte di un più grande piano di recupero del centro storico, che punta a migliorare la mobilità (ampliamento delle ZTL e nuove strade a senso unico) e a trasformare le aree un tempo commerciali in spazi dedicati alla cultura e alla socialità.
Ecco alcuni dei link consultati per fare la nostra ricerca dati: www.istat.it (Popolazione e Famiglie → Demografia e Statistica Territoriale); www.chpe.camcom.it (Registro delle Imprese e Commercio Locale); www.regione.abruzzo.it (Cultura e Spettacoli - Turismo e Manifestazioni); www.tripadvisor.it, www.chietitoday.it, www.ilcentro.it (ricerche sulla ex esedra- manifestazioni ospitate); per quanto concerne la parte progettuale direttamente riguardante l'esedra e dunque il POR, i documenti li abbiamo potuti vedere e consultare con l'Architetto Capone Progettista e Direttore dei Lavori, ma si preferisce che non siano pubblicati. Infine, circa la storia architetturale ed altre informazioni ci sono state narrate a voce dagli intervistati.
Avanzamento
Il progetto ha visto lo sblocco e il riavvio celere dei lavori con la seconda ditta appaltante e si prevede la chiusura dei lavori e la restituzione intorno a maggio 2025, cioè tra due mesi circa. Questo è quanto ci viene detto dall'Architetto Capone - Progettista e Direttore dei Lavori nel corso del nostro incontro di sopralluogo esterno del cantiere del 12 marzo 2025. Inoltre, la data stimata si può calcolare da una relazione stilata dallo stesso architetto circa una variante in corso d'opera e relativa perizia che abbiamo potuto consultare grazie all'architetto stesso.
Risultati
Il progetto non è ancora concluso, inoltre alcuni lavori dovranno essere effettuati in un secondo momento, parliamo dell'impianto termico, poichè per ora non si pensa ad una chiusura totale degli spazi per due ordini di motivi: non sembra funzionale all'idea progettuale globalmente intesa come foro o agorà informativo-culturale-espositivo; e un secondo motivo è legato al reperimento di fondi ulteriori, che tuttavia non sono così importanti da comportare problemi per la municipalità in termini di reperimento e non sono di sicuro la motivazione principale al rinvio degli interventi di chiusura ed impianto termico rinviati
Punti di debolezza
L'unica nota da segnalare è relativa al primo ritardo corposo sui lavori, che però adesso ci sembra ben recuperato, grazie anche alla volontà ed all'impegno dei referenti unici di progetto del Comune che ci hanno dimostrato un forte entusiasmo verso le potenzialità di questa opera in riqualificazione. Il punto è trasferire in modo efficace a tutte le parti interessate, agli stakeholders locali ed alla cittadinanza questa vision
Punti di forza
I punti di forza di maggiore rilievo sono sicuramente rintracciabili nelle destinazioni d'uso dell'opera pubblica che stiamo monitorando e nelle potenzialità che secondo noi potrebbe ulteriormente sviluppare: centro di informazione turistica ben attrezzato con dispositivi informatici su strada e collegamenti wi-fi; centro di aggregazione culturale; ente ospitante esposizioni artigianali ed artistiche. E a nostro avviso, rappresenta anche un perfetto piccolo anfiteatro... Pertanto, è uno spazio nel cuore della città che una volta restituito ai suoi cittadini in condizioni 'Smart' può sicuramente costituire di nuovo un centro nevralgico di vita urbana, anche se non più per attività commerciali. Inoltre, abbiamo scoperto che nelle vicinanze c'è un antichissimo teatro gestito dalla curia che potrebbe fare gioco per iniziative articolate su più spazi ed ambientazioni interno-esterno.
Rischi
Al momento non ci sembra che ci siano rischi particolari
Soluzioni e Idee
Sicuramente proporremmo un'azione ulteriore di comunicazione al territorio dell'importanza e delle potenzialità dell'intera linea di progetti di sviluppo urbano sostenibile presentati dal Comune sui fondi POR regionali. Sappiamo che un'attività di divulgazione è già stata fatta in passato su SMARTeate nell'ambito di una manifestazione con punti itineranti nel corso centrale della città, ma crediamo che sia importante insistere e organizzare una pluralità di canali e occasioni di confronto/punti di informazione per rinnovare il messaggio della opportunità di un centro storico cittadino sostenibile e turisticamente/culturalmente attraente in primis per i suoi cittadini, affinchè le varie iniziative in corso e/o concluse nell'ambito di questa linea progettuale non siano percepite semplicemente come una riduzione di auto in città con le conseguenti problematiche di raggiungimento luoghi e parcheggio
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
- Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
Le persone alle quali abbiamo fatto riferimento provengono da diversi enti, in relazione alla diversa tipologia di informazioni che abbiamo dovuto reperire: Europ Direct Chieti - Dr.ssa Annalia Michetti; Comune di Chieti RUP di progetto - Ing. Tommaso Colella; Architetto Augusto Capone - Progettista e Direttore dei Lavori; Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara - Architetto Roberto Orsatti
Domande principali
1-Ci racconta la storia di questo spazio (origini, ente che lo ha voluto, evoluzione nel tempo) - (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara - Architetto Roberto Orsatti)
2- Ci racconta l'evoluzione da pescheria a spazio culturale e ci spiega la linea di sviluppo del progetto presentato sul fondo POR FESR ABRUZZO 2014-2020 ASSE VII - SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE facendoci capire l'evoluzione dei lavori e la finalità di questa riqualificazione? (Progettista e Direttore dei Lavori - Architetto Augusto Capone)
Risposte principali
1-Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara - Architetto Roberto Orsatti: L'Esedra della Pescheria è situata davanti al Seminario diocesano, ed è un luogo da sempre stato destinato a funzioni di mercato, data la vicinanza con una delle porte storiche cittadine. Ma bisogna sapere che quell'area in origine, precisamente nel 1850, fu sottoposta a bonifica dall'Arcivescovo Maggese perchè vi si realizzasse un mattatoio cittadino, proprio perchè in prossimità di una delle porte storiche dalle quali si accedeva alla città soggette a traffico commerciale. Il progetto di sistemazione era stato ideato già all'inizio del XIX secolo (nel 1838),tuttavia fu portato a compimento per intero e nel formato definitivo che conosciamo solo negli anni settanta del Novecento, regalando alla città l'elegante esedra in stile neoclassico che tutti oggi possiamo ammirare.
2- Progettista e Direttore dei Lavori - Architetto Augusto Capone: la ex pescheria era uno spazio destinato per l'appunto al commercio dei prodotti ittici e così è stato fino al 2000, anno in cui la nuova gestione comunale ha deciso per ragioni non del tutto arbitrarie, ma di praticità logistica di collocare il commercio ittico nella palazzina situata in piazza Malta (spazio già adibito al commercio di frutta e verdura). Successivamente, vuoi per lo sviluppo delle catene di supermercati, vuoi per la nascita di franchising ittici in città anche quella palazzina in piazza Malta non ha più ospitato il commercio ittico. E si è deciso di adibire la ex pescheria in Via Arniense a spazio culturale, che nel corso di un paio di decenni ha ospitato alcuni eventi. Naturalmente però si è sentita la necessità di riqualificare, cioè ridare veste nuova e vita nuova a questo posto nell'ottica di un piano più ampio di sviluppo urbano sostenibile che coinvolgeva varie aree della città e così si è presentata la proposta progettuale sul fondo POR FESR ABRUZZO 2014-2020 ASSE VII - SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE. Tuttavia, per motivi in parte non prevedibili (infiltrazioni da precipitazioni) e per motivi organizzativi di cambio ditta addetta ai lavori, si è generato un ritardo sulla esecuzione progettuale che ora stiamo cercando in tempi rapidi di concludere