REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
AVIGLIANA - ISTITUTO TECNICO GALILEI, VIA G.B NICOL N.1- DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DI UN NUOVO EDIFICIO ADIBITO AD USO SCOLASTICO

Inviato il 5/05/2025 | Di Di Vincenzo Niccolò, Morgante Pasquale, Theodor Florentin Pesterau

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

Possibile grazie ad un finanziamento del PNRR e della Città Metropolitana di Torino di circa 6 milioni di euro, il progetto ha come obiettivo la demolizione e la ricostruzione di un edificio scolastico per garantire dei nuovi spazi adeguati e sicuri per gli studenti di Avigliana e dintorni. L’attenta cooperazione di tutti gli attori coinvolti nel progetto ha permesso di concepire il nuovo edificio all’insegna dell’inclusività, accessibilità, sostenibilità. In fabbricato a due piani a pianta poligonale, con un patio centrale, verrà collocato nella parte meridionale del complesso scolastico, fra palestra attuale e il confine verso piazzale Che Guevara. La superficie coperta dal nuovo edificio sarà di 1.523 metri quadrati, mentre la superficie calpestabile complessiva sarà di 2.300 metri quadrati.

Attività previste

Le attività previste dal progetto si dividono in due fasi.
1. Costruzione del nuovo edificio nella parte sud del complesso scolastico attuale (fra l'attuale palestra e il piazzale Che Guevara), con una struttura a due piani e una pianta poligonale con patio centrale.
2. Demolizione dei due edifici esistenti, a causa delle problematiche di difficile risoluzione legate all'adeguamento alle norme sismiche ed energetiche.
Inoltre, è importante evidenziare che la demolizione avrà luogo una volta terminata la costruzione del nuovo edificio per assicurare la continuità didattica alla popolazione studentesca.
La chiusura dei lavori, incluso il collaudo, è prevista per il 30/03/26.

Origine del progetto

Il progetto, presentato dalla Città Metropolitana di Torino, è stato approvato nell’estate del 2023 e prevede una spesa totale di circa 6 milioni di euro.
L’esigenza di dare una nuova sede agli studenti della succursale dell’Istituto Tecnico Galilei locata in Via Nicol 1, nasce dalla valutazione del dirigente della Direzione Edilizia Scolastica 2 della Città Metropolitana di Torino, l’architetto Claudio Schiarì, che ha osservato le problematiche dell’attuale plesso scolastico. I fondi destinati al progetto sono ripartiti nel seguente modo:
- 4.088.680 di euro per la Missione 2 “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica” prevista dal PNRR;
- 2 milioni di euro stanziati da Città Metropolitana di Torino per il completamento dei lavori.

Soggetti Beneficiari

Poiché l'Istituto Tecnico Galilei è tra le scuole più frequentate nella Val di Susa, anche per via della sua prossimità alla stazione ferroviaria, i beneficiari del nuovo progetto saranno sia gli studenti (presenti e futuri), sia i cittadini di Avigliana e dintorni.

Contesto

La nascita di questo progetto è motivata dall’importanza che l’istituto riveste per il territorio della Val di Susa, rappresentando uno dei principali poli didattici della zona per numero di iscritti, grazie alla presenza di studenti provenienti dai comuni limitrofi. Alla luce di queste considerazioni, si è reso necessario investire nel progetto, anche in ragione delle attuali condizioni critiche dell’edificio.

Avanzamento

Durante il monitoraggio sul campo del 29 Maggio 2025, abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con gli architetti Claudio Schiari e Marta Mancini, i quali ci hanno confermato che l'avanzamento dei lavori procede senza complicazioni particolari e che le tempistiche previste saranno rispettate (scadenza programmata per Giugno 2026).

Risultati

La visita di monitoraggio ci ha permesso di visualizzare concretamente l'andamento dei lavori e lo sviluppo infrastrutturale del nuovo edificio (in continuazione con l'analogo progetto di monitoraggio del 2024, https://it.monithon.eu/report/view/1953), il quale sembra procedere senza attriti. Sebbene il progetto stia avanzando correttamente, esso non ha prodotto certamente effetti tangibili per i beneficiari in quanto non ancora completato.
Tuttavia, abbiamo tentato di raccogliere le sensazioni dei futuri beneficiari (studenti, docenti e cittadini) del progetto attraverso un questionario a loro sottoposto. I risultati ottenuti sono molto interessanti. Innanzitutto, l'80% dei soggetti era a conoscenza della provenienza dei fondi stanziati, mentre il 100% ha confermato invece che attraverso questo progetto l'UE ha dimostrato la propria presenza sul territorio. Inoltre, nonostante il 40% degli intervistati indirizzerebbe i fondi verso progetti considerati più urgenti (possibile conseguenza del fatto che, come indicano i dati raccolti, la maggioranza non ha riscontrato un concreto coinvolgimento nella fase decisionale), la totalità dei soggetti ha riconosciuto come positivo l'impatto della struttura.
Infine, gli intervistati hanno riconosciuto l'importanza di vari aspetti del progetto: efficienza energetica, accessibilità e inclusività, rispetto delle norme di sicurezza, miglioramento degli spazi e strumenti dedicati all'istruzione, valorizzazione dell'immagine urbana.

Punti di debolezza

Il principale punto critico riscontrato dal monitoraggio precedente dei nostri colleghi (2024) era l'incertezza riguardo alla gestione dei lavori e del rispetto delle tempistiche. Tuttavia, attraverso il nostro progetto di monitoraggio, abbiamo potuto constatare che i lavori procedono attualmente secondo le tempistiche, ma possiamo rinnovare l'incertezza anche per la fase conclusiva dei lavori.
Inoltre, gli edifici NZEB (ad alta efficienza energetica) non sono esenti da possibili problematiche legate a ponti termici ed isolamento termico. I ponti termici, causati da discontinuità geometriche o di materiali, possono favorire la dispersione di calore e portare a formazione di muffe e condensa, mentre l'isolamento termico, se non adeguato, potrebbe non mantenere la temperatura interna stabile e non ridurre il consumo energetico.
Infine, permane il dubbio riguardo l'effettiva autonomia energetica garantita dai pannelli fotovoltaici installati (soprattutto in inverno o in caso di consumo elevato).

Punti di forza

Nonostante il progetto sia ancora in stato di avanzamento, esso promette già alcuni rilevanti punti di forza.
L'edificio punta a diventare una struttura ad altissima efficienza energetica grazie all'installazione di 364 metri quadrati di pannelli fotovoltaici e ad un'importante modifica alla centrale termica, inizialmente prevista come ibrida (a gas ed elettricità), in esclusivamente elettrica, rispettando i CAM (criteri ambientali minimi) e i DNSH (requisiti di sostenibilità richiesti dal PNRR).
Dal punto di vista architettonico, è fondamentale evidenziare che il progetto mira a favorire una maggior accessibilità attraverso la costruzione di una rampa facilmente utilizzabile da studenti/docenti con disabilità. La posizione centrale di quest'ultima la renderà il tragitto principale per accedere a tutto lo spazio scolastico, enfatizzando il principio di inclusività. Ovviamente, saranno previste anche ulteriori vie di accesso (scale, ascensori). Inoltre, il fabbricato della struttura è uniformato alle attuali norme sismiche e di sicurezza.
Infine, la prevista costruzione di un bar (con piccolo dehors incluso) aperto anche alla cittadinanza e la futura costruzione, sul suolo degli edifici scolastici demoliti, di una palestra utilizzabile anche da società sportive, rappresenteranno una connessione tra l'istituto scolastico e la città.

Rischi

L'unico rischio che potrebbe mettere in pericolo l’efficacia del progetto monitorato è legato ai dubbi riguardo il futuro rispetto delle tempistiche e l'erogazione dei fondi, ma tutti gli attori coinvolti condividono la volontà di completare il progetto entro i tempi prestabiliti (giugno 2026).

Soluzioni e Idee

La visita di monitoraggio svolta non ha evidenziato particolari condizioni che necessitano di eventuali revisioni.
A nostro avviso, il progetto sta andando nella giusta direzione e crediamo possa avere un impatto importante sul territorio.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

Durante la visita di monitoraggio abbiamo avuto la possibilità di intervistare due attori chiave del progetto:
- Claudio Schiari, architetto e responsabile del procedimento, segue da vicino l'avanzamento dei lavori. Durante l'intervista, egli ci ha saputo donare una visione più approfondita del progetto e del suo sviluppo, oltre a sottolineare l'ottimo lavoro della SECAP, l'impresa che sta effettuando i lavori.
- Marta Mancini, architetto e collaboratrice dell'arch. Subhash Mukerjee, segue anch'essa l'avanzamento dei progetti. Anche il suo intervento è stato prezioso, in quanto ci ha raccontato la struttura con chiarezza, soffermandosi su diversi elementi cruciali legati alla sua progettazione.

Domande principali

Durante le interviste sono state poste diverse domande, ma le due principali sono state:
1. L'andamento dei lavori procede secondo le tempistiche oppure ci sono dei ritardi?
2. In cosa consiste la dimensione innovativa di questo edificio?

Risposte principali

Il riscontro degli intervistati è stato molto articolato. Abbiamo deciso dunque di presentare qui in seguito una sintesi che racchiude gli elementi principali delle risposte di entrambi i soggetti dell'intervista (arch. Claudio Schiari e arch. Marta Mancini):
1. Nonostante un leggero ritardo nell'avvio dei lavori dovuto alla presenza di piogge intense, il progetto procede secondo le tempistiche e tutti gli attori coinvolti condividono la volontà di completare il progetto entro i tempi prestabiliti.
2. Malgrado sia stato l'unico caso in Italia in cui il Ministero non ha fornito un disegno del progetto, questo aspetto non ha intaccato la nascita dell'iniziativa, permettendole di esplorare diverse opzioni all'avanguardia con maggiore libertà. Infatti, la struttura presenta diversi elementi decisamente interessanti. In primis, tra le priorità del progetto figura sicuramente la costruzione di spazi più ampi e sicuri che rispettino le norme sismiche e di sicurezza. In aggiunta, c'è stata la volontà di fare proprio il principio di accessibilità dal punto di vista progettuale, dotando la struttura di una rampa centrale che possa costituire un rilevante elemento di inclusività nell'ambiente scolastico. Inoltre, il progetto mira ad essere un edificio innovativo anche dal punto di vista ambientale, attraverso l'installazione di 364 metri quadrati di pannelli fotovoltaici e di una centrale termica esclusivamente elettrica, rispettando i requisiti di sostenibilità richiesti dal PNRR. Infine, la prevista costruzione di un bar aperto al pubblico e di una palestra (utilizzabile anche dalle società sportive) rappresenta un elemento significativo di coesione e sinergia tra la scuola e la cittadinanza.