REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Costituzione di un servizio di bike sharing elettrico nel Comune di Siena
Inviato il 23/05/2025 | Di Spingola Giulia, Chini Sofia, Toppi Alessandra, Maio Maria Rosaria, Giuman Bianca
Cosa abbiamo scoperto
Obiettivi del progetto Tweet
Il progetto "Sipedala" è un'iniziativa strategica promossa dal Comune di Siena, in collaborazione con diverse realtà locali, con l’obiettivo di incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo, sostenibile e salutare, sia all’interno del tessuto urbano che nelle aree circostanti. Il progetto riconosce i molteplici benefici della mobilità ciclistica in termini di riduzione dell’impatto ambientale, miglioramento della salute pubblica e valorizzazione del patrimonio territoriale. In generale, il servizio mira a coniugare tutela ambientale, promozione della salute, sviluppo del turismo sostenibile e miglioramento della qualità della vita urbana. Il rinnovamento del parco mezzi e l’introduzione di una nuova App sono finalizzati a rendere il servizio di bike sharing più moderno, accessibile e funzionale, superando le criticità legate all’obsolescenza delle dotazioni precedenti.
Attività previste
“SiPedala” si articola in una serie di azioni integrate che spaziano dalla fornitura di servizi di bike sharing all’organizzazione di eventi dedicati, dalla promozione della mobilità ciclabile allo sviluppo di infrastrutture adeguate.
Origine del progetto
Lo strumento di programmazione utilizzato per il progetto è “ALTRO - Piano triennale e relative deliberazioni/determinazioni”, a indicare che l’iniziativa è stata pianificata e approvata attraverso gli strumenti ordinari di programmazione dell’ente locale.
Approfondendo i dettagli relativi al soggetto titolare, il Comune di Siena, emerge che esso rientra nella categoria delle “Amministrazioni locali”, nello specifico "Enti Territoriali e di Amministrazione del Territorio", e più precisamente "Amministrazioni Comunali". Questa classificazione consente di inquadrare con chiarezza la natura istituzionale del soggetto promotore e le sue competenze in materia di gestione del territorio e dei servizi pubblici.
È importante sottolineare che il titolare dell’iniziativa è lo stesso Comune di Siena, evidenziando il ruolo attivo dell’amministrazione locale nella promozione di politiche di mobilità sostenibile.
Soggetti Beneficiari
Il progetto "SiPedala" è rivolto sia ai residenti che ai turisti, con un'attenzione particolare alla popolazione studentesca, considerata una componente significativa dell’utenza. La localizzazione di alcune ciclo-stazioni è stata infatti pianificata strategicamente in prossimità di punti di interesse per gli studenti universitari.
Contesto
Il progetto "SiPedala" è stato concepito in un contesto in cui l’amministrazione comunale di Siena, insieme ad altri enti locali, riconosce la necessità di ridurre l’impatto ambientale del traffico urbano e di promuovere stili di vita più sani e attivi.
Il territorio per cui è stato sviluppato il progetto presenta caratteristiche morfologiche peculiari che rendono la bicicletta a pedalata assistita un mezzo particolarmente adatto. Siena è infatti caratterizzata da salite ripide e dislivelli significativi che rendono l’utilizzo della bicicletta tradizionale faticoso per molti utenti. L’introduzione della pedalata assistita consente di superare agevolmente tali difficoltà, rendendo la mobilità ciclabile accessibile a un pubblico più ampio, inclusi anziani, studenti e lavoratori.
La presenza dell’Università di Siena e del Policlinico Santa Maria alle Scotte genera un flusso quotidiano significativo di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo. Per queste categorie, spesso residenti in diverse zone della città o nei comuni limitrofi, un servizio di bike sharing efficiente rappresenta una soluzione pratica e sostenibile per gli spostamenti casa-studio e casa-lavoro, contribuendo al decongestionamento del traffico e a una minore pressione sui trasporti pubblici.
Con questo progetto il Comune di Siena insieme alla Regione Toscana dimostrano un forte impegno verso la promozione della mobilità sostenibile e la riduzione dell’impatto ambientale. "SiPedala" si inserisce in una strategia più ampia volta a incentivare stili di vita salutari e a valorizzare il territorio attraverso pratiche ecocompatibili.
Avanzamento
Come riportato nel sito OpenCoesione, il progetto risulta “concluso”. Le date di realizzazione sono le seguenti:
- inizio previsto: 15/01/2015
- inizio effettivo: 06/02/2015
- fine prevista: 28/02/2015
- fine effettiva: 27/03/2015
- inaugurazione: 30/07/2015
Si rileva un leggero ritardo sia nell’avvio, sia nel completamento del progetto rispetto alle tempistiche inizialmente pianificate.
Dalle interviste effettuate durante le attività di monitoraggio civico, all’allora Assessore ai Trasporti Stefano Maggi e al RUP Lorenzo Pampaloni, è emerso che il progetto "SiPedala" è oggetto di un processo continuo di sviluppo e consolidamento, con aggiornamenti anche recenti.
Il progetto è stato infatti rilanciato nel 2024 con l’obiettivo di modernizzare il servizio, rendendolo più efficiente, accessibile e attrattivo. I principali interventi hanno riguardato il rinnovo del parco biciclette, la sostituzione dei mezzi obsoleti con nuovi modelli e l’introduzione di una nuova App per la gestione telematica del servizio. È inoltre in corso un ampliamento del sistema, che prevede la realizzazione di due nuove ciclo-stazioni e l’estensione di alcune di quelle già esistenti.
Risultati
Nel corso degli anni il progetto "SiPedala" ha dimostrato di rappresentare un elemento chiave nella promozione della mobilità sostenibile sul territorio del Comune di Siena, producendo risultati concreti, seppur in continua evoluzione e influenzati da fattori esterni, come la pandemia.
Pur risultando complesso quantificarne l’impatto in termini assoluti, "SiPedala" contribuisce attivamente alla riduzione del numero di veicoli privati in circolazione, in particolare nel centro storico e nelle aree caratterizzate da significativi dislivelli. L’utilizzo di biciclette elettriche comporta zero emissioni di gas serra e assenza di rumore durante l’uso, con effetti positivi sulla qualità dell’aria e sul miglioramento della vivibilità urbana.
Le biciclette a pedalata assistita hanno reso gli spostamenti in una città collinare come Siena decisamente più accessibili. Hanno consentito a residenti, studenti e lavoratori di affrontare le salite senza eccessivo sforzo, incentivando l’uso della bicicletta per gli spostamenti quotidiani – casa-lavoro, casa-università, casa-ospedale – che altrimenti sarebbero stati effettuati in automobile o mediante i mezzi pubblici.
Punti di debolezza
Sebbene le 19 ciclo-stazioni siano ben distribuite nei principali punti strategici della città, l’attuale estensione del servizio potrebbe risultare ancora insufficiente per alcune aree periferiche o per collegamenti specifici che beneficerebbero significativamente della presenza del bike sharing. Questa limitazione rappresenta una possibile criticità, in quanto riduce l’attrattività del servizio per coloro che risiedono o lavorano in zone meno centrali.
Nonostante siano stati intrapresi sforzi promozionali, le attività di comunicazione e sensibilizzazione potrebbero essere ulteriormente rafforzate. Una parte della cittadinanza e dei visitatori potrebbe non essere pienamente informata sull’esistenza del servizio, sulla sua semplicità d’uso attraverso l’app Weelo, o sui vantaggi offerti, come ad esempio la prima mezz’ora gratuita per gli abbonati. Una strategia di comunicazione più incisiva e mirata, rivolta a target specifici (studenti, pendolari, turisti), potrebbe contribuire ad ampliare sensibilmente la base di utenti.
Un altro aspetto da considerare riguarda le infrastrutture ciclabili. La disponibilità di biciclette è un prerequisito fondamentale, ma la qualità, la continuità e la sicurezza della rete di piste ciclabili costituiscono fattori altrettanto determinanti per incentivare l’uso del mezzo. La frammentarietà di alcuni percorsi, insieme a condizioni di scarsa sicurezza, soprattutto in presenza di traffico veicolare intenso, può rappresentare un deterrente all’utilizzo della bicicletta, anche a pedalata assistita.
Punti di forza
Tra i punti di forza del progetto "SiPedala" figura una rete composta da 19 ciclo-stazioni distribuite in punti chiave della città, al fine di massimizzare l’utilità del servizio. Si tratta di un vantaggio significativo, poiché molte stazioni si trovano in prossimità dei principali poli attrattori di Siena, come l’Università e il Policlinico Le Scotte, facilitando così gli spostamenti quotidiani di studenti, lavoratori e personale sanitario.
Allo stesso modo altre ciclo-stazioni sono collocate presso i principali nodi di interscambio, come la stazione ferroviaria, il terminal dei bus e i parcheggi scambiatori. Questa scelta consente a chi proviene da fuori città di lasciare l’auto o scendere dai mezzi pubblici e proseguire comodamente in e-bike.
Per i visitatori e i turisti il servizio è altrettanto accessibile grazie alla presenza di stazioni in aree centrali e di interesse turistico, come la Fortezza Medicea, Viale Curtatone e il Prato di Sant’Agostino. Questa distribuzione capillare garantisce che il servizio sia sempre a portata di mano, rendendo gli spostamenti semplici e veloci, sia per chi vive quotidianamente la città, sia per chi vi si trova di passaggio.
"SiPedela" è un pilastro della strategia di mobilità sostenibile del Comune di Siena, in quanto contribuisce alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, alla decongestione del traffico e dei parcheggi, e alla promozione di uno stile di vita più sano.
Il recente rilancio, avviato nel 2024 con l’introduzione di una nuova App per la gestione del servizio, testimonia l’impegno costante dell’amministrazione comunale nel migliorare e modernizzare "SiPedala", mantenendolo al passo con i tempi e rispondente alle esigenze degli utenti.
Rischi
Una sfida rilevante è rappresentata dalla tendenza delle biciclette a concentrarsi in alcune stazioni più frequentate, richiedendo un’attività costante di redistribuzione tramite furgoni. Questo processo comporta costi logistici significativi e, se non gestito in modo efficiente, può compromettere la disponibilità di biciclette in altre aree della città, riducendo l’attrattività e l’affidabilità del servizio.
Inoltre l’uso intensivo delle biciclette, amplificato dalla conformazione collinare di Siena, accelera l’usura dei mezzi. In questo contesto è fondamentale che la manutenzione, affidata a un soggetto privato, garantisca tempi di intervento rapidi e un’adeguata disponibilità di pezzi di ricambio in particolare per le e-bike, che presentano una maggiore complessità tecnica rispetto alle biciclette tradizionali.
Infine sono state segnalate criticità legate alla velocità eccessiva di alcuni utenti nelle aree pedonali e alla scarsa attenzione nei confronti dei pedoni. Questi comportamenti evidenziano un problema di rispetto delle regole d’uso e di convivenza nello spazio urbano. Se non affrontato adeguatamente, questo rischio può tradursi in un aumento delle lamentele e degli incidenti, o persino in restrizioni all’accesso per le biciclette in alcune zone sensibili, compromettendo così gli obiettivi di sostenibilità del progetto.
Soluzioni e Idee
Raccomandazioni per il miglioramento del servizio "SiPedala"
1. Incentivi per la redistribuzione attiva da parte degli utenti
Si propone lo sviluppo di funzionalità all'interno dell'App che incentivino gli utenti a lasciare le biciclette in stazioni meno affollate o a trasferirle verso stazioni con disponibilità ridotta. In cambio, gli utenti potrebbero ricevere crediti, sconti sulle corse future o piccoli premi. Questo sistema di "redistribuzione collaborativa" contribuirebbe a ridurre la dipendenza dalla logistica manuale tramite furgoni, con vantaggi in termini di costi, efficienza e sostenibilità ambientale.
2. Campagna informativa e di sensibilizzazione
È consigliabile attivare una campagna informativa mirata, realizzata anche in collaborazione con l’Università di Siena, gli istituti scolastici e altri attori locali, con l'obiettivo di:
- aumentare la consapevolezza dell’esistenza e del funzionamento del servizio
- educare all’uso corretto delle biciclette
- promuovere comportamenti responsabili nelle aree pedonali e nelle vie strette del centro storico
Una comunicazione mirata potrebbe migliorare l’immagine del servizio, ampliarne l’utenza e ridurre le criticità legate alla convivenza tra ciclisti e pedoni.
3. Piste ciclabili temporanee e sperimentazione urbana
Si suggerisce di valutare l’introduzione di soluzioni temporanee per piste ciclabili in alcune aree strategiche della città con l’obiettivo di testarne l’efficacia e il gradimento da parte dei cittadini. Queste sperimentazioni potrebbero costituire una fase intermedia prima di investire in infrastrutture permanenti. In tal modo, si favorirebbe la percezione della bicicletta come mezzo autonomo e sicuro, distinto dal traffico automobilistico.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
- Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
- Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
- Intervista con i referenti politici
Stefano Maggi, assessore ai trasporti per due mandati consecutivi, dal giugno 2013 a marzo 2016 e da marzo 2016 a giugno 2018.
Lorenzo Pampaloni, responsabile del servizio ambiente del Comune di Siena, ha seguito il progetto fin dall'inizio.
Domande principali
1. Quali erano le aspettative iniziali per la realizzazione del servizio di bike sharing in termini di utilizzo e impatto sulla mobilità urbana di Siena? (RUP Lorenzo Pampaloni)
2. Può descrivere l'utenza del servizio? Chi sono gli utenti principali e come è composta la base di abbonati? (RUP Lorenzo Pampaloni)
1. Come è stato presentato il progetto ai cittadini? (Assessore ai trasporti Stefano Maggi)
2. Come è stato accolto il servizio dai cittadini? (Assessore ai trasporti Stefano Maggi)
Risposte principali
1. "L’obiettivo di questo servizio era il miglioramento della qualità dell’aria, visto che il Comune di Siena rientrava tra quelli della Toscana che negli anni precedenti avevano superato i parametri previsti. Quindi la finalità principale era proprio questa, perché l'uso della bicicletta va a sostituire i mezzi di trasporto più inquinanti, come l’auto privata. Oltre ai benefici per la qualità dell’aria, ci sono anche vantaggi sull’inquinamento acustico e sulla possibilità di favorire l’interscambio tra diversi mezzi: ad esempio, si può arrivare a Siena in autobus o in treno e poi prendere la bici per spostarsi in città, oppure lasciare la macchina in uno dei parcheggi scambiatori e usare la bici per raggiungere la destinazione finale".
(RUP Lorenzo Pampaloni)
2. "Gli utenti principali del servizio sono soprattutto gli studenti universitari. Ci sono anche alcuni turisti, grazie alla possibilità di fare abbonamenti giornalieri o per due giorni. Va detto, però, che il turista che visita il centro storico di Siena spesso non ha realmente bisogno della bici, mentre chi fa turismo in bicicletta, magari soggiornando in agriturismo, può usarla per spostamenti più lunghi. Anche alcuni cittadini la usano per andare a lavoro. Durante il periodo del Covid si è verificato un problema, perchè le bici venivano usate dai fattorini per le consegne, quindi in modo improprio, visto che il bike sharing è pensato per spostamenti brevi. In quel caso il servizio veniva quasi monopolizzato e i mezzi si usuravano molto velocemente. Per questo motivo è stato necessario modificare il regolamento, vietando l’uso delle bici per attività lavorative.
(RUP Lorenzo Pampaloni)
1. "La promozione del servizio è avvenuta tramite presentazioni ufficiali e tour dimostrativi in bicicletta per le vie della città".
(Assessore ai trasporti Stefano Maggi)
2. "L'innovazione è stata accolta con rapidità e, in generale, ha ottenuto un ampio consenso positivo da parte della cittadinanza. Tuttavia, sono state registrate alcune lamentele relative alla velocità delle biciclette nelle aree pedonali e alla scarsa attenzione di alcuni utenti".
(Assessore ai trasporti Stefano Maggi)