REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
PARCO DI MONZA - CASCINA PARIANA*VIA PARCO REALE DI MONZA*INTERVENTO DI RESTAURO RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE DI AREE DESTINATE A PARCO E GIARDINO STORICO NELL AMBITO DEL PARCO REALE DI MONZA
Inviato il 28/05/2025 | Di Alice Nava, Alice Agliardi, Marwa Marrhoubi, Laura Lai, Sofia Marchesi
Cosa abbiamo scoperto
Obiettivi del progetto Tweet
Gli obiettivi principali del progetto sono:
* Restauro del patrimonio storico-architettonico, con particolare attenzione a edifici secondari (cascine, serre, padiglioni, portali) e arredi storici;
* Riqualificazione del patrimonio naturale, tramite la messa a dimora di nuove alberature, il ripristino di filari, viali storici e zone boschive, e il controllo delle specie invasive;
* Miglioramento della fruizione pubblica, con interventi su percorsi pedonali, ciclabili, segnaletica, aree di sosta, illuminazione e sicurezza;
* Sostenibilità ambientale, attraverso la gestione integrata delle risorse idriche, l’uso di materiali ecocompatibili e la promozione della biodiversità locale;
* Educazione e valorizzazione culturale, tramite la creazione di percorsi didattici, eventi culturali e strumenti digitali per raccontare la storia e l’evoluzione del parco.
Attività previste
Le attività previste per la riqualificazione del parco di Monza sono il rimboschimento dell'area nord in cui sono previste le fasi di progettazione, preparazione del terreno, rimboschimento e cure colturali. La durata prevista di questa attività è 5 anni.
Un'altra attività prevista è la ripiantumazione e aumento della biodiversità boschiva, si sono già svolti degli interventi in cui sono stati piantati 900 alberi e arbusti, il programma complessivo prevede la piantumazione di oltre 10.000 alberi nei prossimi anni.
Inoltre sono previste attività masterplan per la valorizzazione del patrimonio storico, naturalistico e culturale cioè attività che permettono il restauro della villa, recupero di cascine storiche, restauro di muri e coperture e viali alberati. La scadenza per la maggior parte degli interventi proprietari sul patrimonio storico e culturale è prevista per maggio 2027-febbraio 2028.
Origine del progetto
Le decisioni pubbliche e procedure amministrative che hanno dato origine a questo progetto sono innanzitutto la legge regionale L.R. 40/1995 che ha avviato i primi interventi di manutenzione e riqualificazione del parco e villa reale.
Successivamente è stato fatto un accordo di programma del 30 luglio 2008 che è stato firmato dal ministero dei beni culturali, regione Lombardia, comuni di Monza e Milano che ha creato il "Consorzio villa reale e parco di Monza" con finalità di tutela, gestione, recupero del complesso per 20 anni.
Infine con il bando gestito da ARIA s.p.a per l'affidamento dei lavori si ha avuto l'avviamento concreto dell'intervento di restauro e valorizzazione del complesso monumentale Villa reale e parco di Monza previsto dal Masterplan.
I soggetti coinvolti nella definizione del progetto sono il Consorzio villa reale e parco di Monza il cui ruolo era la gestione integrata, la regione Lombardia e ARIA S.p.A interessate nella programmazione, supervisione gare e redazione masterplan.
Le Infrastrutture Lombarde S.p.A si sono occupate della gestione delle gare pubbliche per lavori e concessioni, un altro soggetto coinvolto è stata l'università statale di Milano che è un partner PNRR per la riqualificazione, infine la soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio che ha come ruolo la vigilanza su interventi architettonici e paesaggistici.
Gli incontri erano aperti a cittadini, associazioni e ordini professionali quindi non si hanno riferimenti particolari ad esclusioni formali tuttavia la consultazione pubblica sembra essersi concentrata su associazioni culturali, professionisti e cittadini interessati e meno concentrata su utenti abituali (es famiglie, sportivi, dog-walker)
Soggetti Beneficiari
Il progetto di restauro e valorizzazione del Parco di Monza finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) coinvolge diversi attori e beneficia vari gruppi di utenti. Ecco una panoramica dei principali beneficiari finali: Università degli studi di Milano. L’Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali, partecipa al Festival di Monza con diverse attività.
Partendo dalla Porta di Villasanta i docenti della Statale accompagnano i partecipanti nell’area compresa fra via Lecco, viale Cavriga e il fiume Lambro, una delle aree del Parco meno conosciute e che poco sono state modificate nel tempo. Lungo il percorso si racconteranno la storia, le caratteristiche peculiari di questa zona del Parco dell’area e gli interventi di recupero in corso, finanziati dal PNRR e i progetti per il futuro.
Durante il Festival, i visitatori potranno scoprire l’area della Statale anche in autonomia grazie a pannelli informativi posti nei punti più significativi ed una mappa distribuita all’ingresso della Porta di Villasanta.
Anche quest’anno il Festival del Parco di Monza ci sarà e si terrà nel mese di settembre, come ormai da consuetudine. Lo hanno annunciato i referenti del Comitato Promotore del Festival durante l’evento pubblico Dal Festival 2024 al Festival 2025, che si è tenuto giovedì 8 maggio al Capitolo Anteo SpazioCinema di Monza. L’ottava edizione della manifestazione si svolgerà dal 19 al 21 e dal 26 al 28 settembre.
Diverse fonti riportano che si é già iniziato a lavorare, in stretta connessione con Istituzioni, Fondazioni, realtà pubbliche e private, professionisti e tantissimi volontari.
La prossima edizione del Festival - che si fonda sull’ormai consolidato binomio “Arte e Natura” - orienterà il proprio sguardo al Parco del Futuro. Un’ispirazione che guida le scelte del Comitato Promotore in tre direzioni:
- la prima, volta ad aumentare la consapevolezza del valore del bene comune “Parco” e della sua tutela, anche in relazione ai cambiamenti climatici globali;
- la seconda, dedicata a migliorare l’accessibilità del Parco, in modo che possa accogliere tutti nel rispetto delle singole necessità e, nel contempo, nella massima salvaguardia del suo patrimonio arboreo, paesaggistico, architettonico;
- la terza, è l’implementazione di percorsi di progettazione su come vorremmo che fosse il Parco del Futuro, attraverso azioni di responsabilizzazione e di coinvolgimento delle istituzioni e di tutta la cittadinanza.
L’obiettivo ultimo è lasciare, Festival dopo Festival, un’eredità duratura, rendendo sempre più l’iniziativa un motore di cambiamento per il Parco e la città di Monza, oltre che un momento di iniziative ed eventi artistici e culturali realizzati nel massimo rispetto del luogo che li ospita, che possono valorizzarlo e renderlo di grande attrattività per flussi di turismo responsabile, con ottime ricadute economiche e di visibilità per tutto il territorio.
Tra le novità di quest’anno abbiamo l’allargamento del Comitato Promotore nel quale entrano la Cooperativa Novo Millennio e Legambiente - Circolo A. Langer di Monza: la prima contribuirà in modo ancor più consistente alla progettazione sul tema dell’inclusione e dell’accessibilità; la seconda apporterà indicazioni e proposte puntuali ed efficaci legate alle tematiche ambientali e alla sostenibilità.
Oltre alle Università, i beneficiari finali del progetto PNRR sul Parco di Monza includono i cittadini e visitatori del parco, enti di ricerca e istituzioni ambientali, e il pubblico generale che potrà godere di un parco più sostenibile, accessibile e ricco di opportunità culturali e ricreative. Infatti, gli interventi mirano a migliorare la qualità ambientale e la fruibilità del Parco di Monza per i cittadini e visitatori. Inoltre, la partecipazione della cittadinanza è parte integrante del progetto, con attività di sensibilizzazione e coinvolgimento diretto.
Attualmente non risultano soggetti specificamente esclusi dal progetto; al contrario, si é cercato di promuovere un coinvolgimento il più ampio possibile, includendo anche categorie fragili come persone detenute o con disabilità (Il progetto è realizzato dall’équipe di Museo per tutti dell’associazione L’abilità Onlus, con il contributo di Fondazione della Comunità di Monza e Brianza – Ente Filantropico (bando 2024.6 “Cultura per tutti”) e del “Fondo Professor Alfonso Riva”).
Per quanto riguarda i detenuti, grazie alla collaborazione tra il Consorzio Parco e Villa Reale e la Casa Circondariale e alla convenzione stipulata con Manpower SRL é stato avviato un percorso riabilitativo per fare attività lavorativa all’esterno per 3 detenuti del carcere monzese.
I detenuti hanno la possibilità di stare all’aria aperta per occuparsi di manutenzione del verde e di piccoli lavori all’interno del Parco di Monza.
Contesto
Il progetto PNRR per il Parco di Monza risponde a bisogni concreti del territorio, come il degrado ambientale, la perdita di biodiversità e la scarsa accessibilità per categorie fragili. Gli interventi mirano alla rigenerazione ecologica, al miglioramento dell’inclusione sociale e alla valorizzazione del patrimonio naturale e storico del parco.
Il progetto si inserisce nella Strategia di Transizione Climatica “Monza & CO – Green and Blue Transition”, che coinvolge anche il Parco Valle Lambro e mira alla sostenibilità ambientale e alla resilienza climatica. È inoltre in linea con altri interventi PNRR locali, come la nuova fermata ferroviaria “Monza Est-Parco” e progetti di rigenerazione urbana, contribuendo così a uno sviluppo integrato e sostenibile della città.
Avanzamento
Nel Parco di Monza sono attualmente in corso diversi interventi di riqualificazione e valorizzazione finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e da fondi regionali. I progetti si concentrano sul recupero del patrimonio ambientale e architettonico, e presentano stati di avanzamento differenti.
Uno dei principali interventi riguarda il rimboschimento dell’area nord del Parco, gravemente danneggiata dal maltempo del luglio 2023, che ha causato l’abbattimento di circa 10.000 alberi. Il progetto, dal valore complessivo di 3,38 milioni di euro (di cui oltre 2,6 milioni stanziati da Regione Lombardia), è attualmente in corso senza particolari intoppi. Prevede tre fasi principali: progettazione, rimboschimento con piante autoctone e cure colturali per cinque anni, seguite da un periodo di manutenzione di altri quattro anni. L’attuazione è seguita da un comitato tecnico-scientifico formato da enti regionali e locali. La conclusione complessiva è prevista per il 2028.
Un secondo intervento riguarda la riqualificazione della zona sud-est del Parco, finanziata con 2 milioni di euro dal PNRR. Questo progetto comprende il restauro conservativo di Cascina Isolina (Cascina Pariana), la sistemazione dei viali alberati e la piantumazione di nuove essenze arboree e arbustive. L’obiettivo è migliorare la fruibilità, l’accessibilità e la biodiversità dell’area, preservandone anche il valore storico e paesaggistico. Anche in questo caso, i lavori sono regolarmente in corso, Pertanto, sebbene la conclusione fosse inizialmente prevista per la fine del 2024, i lavori sono ancora in fase di completamento e si prevede che vengano ultimati entro la fine del 2025.
Parallelamente, è stato avviato un ampio progetto di recupero del patrimonio architettonico del Parco, che include la Villa Reale, Cascina Fontana, Villa Mirabello e la Cappella Reale. Il piano, che rientra in un Masterplan complessivo da 55 milioni di euro, ha però incontrato diversi ostacoli. Finora, l’unico intervento significativo realizzato riguarda la messa in sicurezza dell’ala nord della Villa Reale, chiusa da oltre 40 anni. Non sono stati ancora resi noti dettagli aggiornati sui cronoprogrammi o sullo stato effettivo degli altri cantieri. A causa di questi ritardi e della scarsa trasparenza sulle tempistiche, questo intervento presenta dei problemi di realizzazione. La conclusione complessiva è prevista tra il 2027 e il 2028.
Risultati
Essendo il progetto ancora in fase di completamento, non è al momento possibile effettuare una valutazione definitiva sull’efficienza e sull’efficacia degli interventi. Tuttavia, si riconosce il potenziale impatto positivo dell’iniziativa, in particolare in termini di valorizzazione del Parco di Monza e di miglioramento della fruibilità da parte dei cittadini e dei visitatori.
Punti di debolezza
I punti di debolezza riscontrati in questo progetto sono la trasparenza e la comunicazione pubblica che però possono essere migliorate. Non sempre, infatti, vengono pubblicate informazioni aggiornate e complete sullo stato dei lavori, sulle tappe raggiunte o sugli eventuali problemi incontrati. Inoltre, c’è una scarsa disponibilità di documenti ufficiali accessibili al pubblico: Piani di lavoro, cronoprogrammi, report di avanzamento e bilanci spesso non sono facilmente reperibili o condivisi in modo trasparente dagli enti coinvolti (come Aria Spa o Regione Lombardia). Inoltre, alcuni interventi risultano ancora incompleti rispetto alle scadenze previste, il che potrebbe compromettere il pieno raggiungimento degli obiettivi nei tempi stabiliti dal PNRR.
Punti di forza
Uno degli aspetti positivi di questo progetto è sicuramente l'approccio integrato tra natura, storia e cultura.
Il progetto non si limita a interventi edilizi ma punta ad un riequilibrio paesaggistico, storico e culturale, si lavora sia su elementi architettonici monumentali (villa, cascine, mura) e ambientali (biodiversità). Gli elementi ambientali hanno interventi mirati su siepi, prati, altri secondo criteri ecologici e di sostenibilità per recuperare la matrice forestale storica e attenuare l'impatto dell'autodromo.
Un altro punto positivo di questo progetto è il coinvolgimento della cittadinanza, sono stati attivati processi di consultazione pubblica, si ha avuto un coinvolgimento della associazioni culturali, ambientali nei momenti di progettazione strategica. Questo approccio partecipativo ha rafforzato la legittimazione sociale del progetto
Rischi
L’unico rischio futuro che si potrebbe individuare in questo progetto é che, una volta conclusi i lavori, non venga garantita la manutenzione ordinaria e straordinaria con potenziale degrado delle opere nel tempo.
Soluzioni e Idee
Delle azioni che potrebbero aumentare l'efficacia del progetto potrebbero essere il coinvolgimento delle persone nei diversi ambiti di interessamento.
Per quanto riguarda la natura si potrebbe fare una mappatura interattiva della biodiversità, tramite app o cartelli lungo i percorsi.
Inoltre si potrebbero fare laboratori educativi sulla natura per bambini e scuole primarie in modo da aumentare la consapevolezza ecologica.
Per quanto riguarda la valorizzazione culturale si potrebbero fare eventi stagionali nei cortili delle cascine restaurate (cinema all'aperto, spettacoli teatrali, concerti) e degli spazi espositivi per gli artisti e artigiani del territorio.
Un'altra azione migliorativa per quanto riguarda la partecipazione civica e inclusione dei cittadini potrebbe essere fare un patto di collaborazione tra il consorzio e associazioni per la cura di determinate aree.
Inoltre per aumentare l'efficacia del progetto nel tema dell'inclusione per le persone disabili si potrebbe mettere il noleggio gratuito o agevolato di ausili alla mobilità (es.navette, carrozzine elettrica, e-bike per disabili).
Risultati e impatto del monitoraggio
Diffusione dei risultati
Connessioni
Contatti con i media
Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio
Non le abbiamo contattate
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
Le persone contattate sono state Arianna Bettin, assessora al Comune di Monza con delega al parco e alla villa reale, è stata contattata in quanto ha un ruolo chiave nella gestione e nel restauro del patrimonio del parco di Monza. Il suo incarico comprende la supervisione di progetti e iniziative che riguardano la valorizzazione e conservazione del parco. L'assessore Bettin ci ha risposto 20 giorni dopo dicendo di avere inoltrato la nostra email a Natalia Fumagalli responsabile del progetto dell'Università di Milano ma non abbiamo ricevuto risposte.
Inoltre è stato contattato il gruppo di partecipazione per il restauro del parco di Monza che è parte integrante del progetto che ha come obbiettivo coinvolgere attivamente gli studenti, cittadini e portatori di interesse del parco. Non abbiamo ricevuto nessuna risposta