REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Mura di Pisa: restauro e valorizzazione del sistema fortificato.

Inviato il 26/03/2015 | Di Cinzia Roma, Paola Liliana Buttiglione, Francesca Pisano, Marco de Martino

Descrizione

Il progetto di restauro e valorizzazione del sistema fortificato delle Mura prevede interventi sulla cinta muraria che si sviluppano dalla piazza del Duomo situata a N fino alla Cittadella Nuova (Giardino Scotto) posto a SE e fino all’area della Cittadella posta ad O. In particolare i tratti interessati risultano:
- Santa Chiara - Torre del Catallo - Torre di Santa Maria (area Duomo) - Porta a Lucca/ Bastione del Parlascio area universitaria ex Marzotto - Piazza delle Gondole - Porta via Garibaldi - area S. Silvestro/ Lungarno/ Giardino Scotto - area Cittadella - bastione San Giorgio.
Nel tratto delle mura poste a S, (zona piazza Vittorio Emanuele e zona Arno adiacenti alle aree ex C.P.T. e Largo Stampace) è programmato un intervento di restauro e riqualificazione da realizzare con fondi provenienti da Fondazioni Bancarie (Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa) e con l’operazione in corso già approvata per la realizzazione della Sesta Porta posta a S (stazione autobus). Il finanziamento della Fondazione colma una lacuna per quanto riguarda i lavori di riqualificazione delle antiche mura. Il progetto del Piuss, infatti, non prevedeva né il tratto del Bastione Stampace né quello di via Bixio interessato dai lavori per la Sesta Porta. Senza l’intervento della Fondazione quello del Bastione sarebbe stato l'unico tratto di mura non recuperato (http://tinyurl.com/krwyk5y)

Il recupero e la valorizzazione delle mura si realizza anche attraverso il ripristino di una fascia di rispetto, e quindi di una “promenade architecturale”, sia interna che esterna, ricostruendo una situazione originaria che ne permetta la completa fruizione.

Oltre al restauro delle Mura, sono previsti anche i seguenti interventi:
- accessibilità ai camminamenti in quota con strutture di salita poste all’interno di torri bastioni o strutture esistenti, o con la realizzazione di nuove scale in legno (e con impianti di abbattimento delle barriere architettoniche);
- realizzazione di un impianto di illuminazione della cinta muraria con utilizzo di lampade a basso consumo energetico
- realizzazione di una pista ciclopedonale lungo la cinta muraria che fungerà da collegamento fra Porta a Lucca e il centro storico (San Francesco) attraverso la porta all’altezza dell’ex Marzotto;
- bonifica di aree con fabbricati abusivi e creazione di aree a verde;
- realizzazione di un impianto di videosorveglianza;
- saggi, campionature e rilievi archeologici.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

I tratti per cui sono stati completati i lavori sono:
- tratti di mura restaurate: dalla Torre di Santa Maria (posta sul retro del Battistero, in piazza del Duomo) a piazza delle Gondole - cfr. foto 2-10;
- pista ciclopedonale: la costruzione è stata avviata nel tratto di mura vicino porta San Zeno (tra via del Brennero e via Vittorio Veneto) e in via Lalli - cfr. foto 16, mentre già conclusa è la cosiddetta “bretella ciclabile”, fra la pista parallela alle mura in via del Brennero e la cosiddetta “scorciatoia” che, attraverso la piccola porta riaperta della cinta muraria, consentirà di accedere direttamente al centro sociale di San Zeno e da lì a Piazza Santa Caterina e al centro storico;
- camminamento fruibile: dalla Torre santa Maria - cfr. foto 3 e 4 - alla Piazza delle Gondole - cfr. foto 21 e 22 -(2,1 km percorribili). A progetto concluso sarà possibile giungere fino a Lungarno Buozzi in corrispondenza di Piazza Del Rosso.

I restanti lavori dovranno essere completati entro giugno 2015, pena la perdita dei finanziamento PIUSS. I primi sei mesi del 2015 serviranno per il collaudo dell’opera e assegnare attraverso un bando la gestione del camminamento per garantirne l’apertura al pubblico.
L’assessore ai lavori pubblici Serfogli ha recentemente dichiarato che i lavori ripartiranno a settembre dopo la pausa estiva, poiché grazie alla variazione di bilancio approvata dal consiglio comunale nello scorso giugno è stata recuperata la liquidità necessaria a pagare le ditte, saldando le pendenze (http://tinyurl.com/l2vtl9p).
I primi interventi riguarderanno il bastione Stampace e quel tratto della cinta muraria di via Garibaldi che dalla Porta Calcesana arriva fino al Bastione del Barbagianni. In queste zone i lavori da completare interessano sia il camminamento in quota che la pista ciclopedonale che segue il tragitto delle mura.
L’amministrazione comunale attende anche una perizia di variante da parte della Regione per utilizzare i ribassi d’asta (1.339.435,83 euro).
Sempre in questi giorni è stata presentata una convenzione tra Comune e Amur, l’Associazione per le Mura di Pisa, nata nel febbraio 2013 per tutelare e far conoscere la cinta muraria. In attesa che riprendano i lavori e venga completato il restauro del camminamento in quota, l’obiettivo è far tornare presto visitabile e fruibile il tratto di mura lungo Piazza dei Miracoli, da piazza Manin al Camposanto monumentale. La convenzione nasce con una delibera della Giunta approvata nei giorni scorsi e sarà in vigore fino alla fine dell’anno, ma già si parla di una proroga al 30 giugno 2015. Amur si occuperà della piccola manutenzione ordinaria e della pulizia dell’ingresso alla Torre di Santa Maria e del camminamento, della predisposizione di materiale informativo telematico da collocare lungo il percorso accessibile ma anche dell’organizzazione, su prenotazione, di visite gratuite e aperture periodiche, anche legate a eventi quali manifestazioni storiche, in maniera del tutto volontaria, in attesa della conclusione del restauro e della gara che affiderà ad un soggetto privato la gestione del camminamento (http://tinyurl.com/lxx6f2u).

Risultati

Il progetto non è ancora concluso, ma già il recupero parziale ha avuto un impatto positivo sul territorio, avendo liberato finalmente da anni di abusi, degrado e sporcizia la cinta muraria e le aree limitrofe, restituite alla città nella loro antica bellezza. Tale impatto risulterebbe potenziato qualora venisse realizzata una solida struttura gestionale per la conduzione del circuito delle mura. Tra le proposte avanzate, una dall’”Associazione Amici di Pisa”, “Associazione per le Mura” e “Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti Pisani” per una gestione tramite una Fondazione di partecipazione a capitale misto pubblico e privato: il Comune metterebbe il bene ed eserciterebbe il controllo unitamente alla Soprintendenza, il privato metterebbe i capitali e l’attività di gestione e promozione delle Mura. Il nome potrebbe essere “Fondazione Opera delle Mura Medievali Pisane”, similmente a quanto realizzato dal Comune di Lucca con l’”Opera delle Mura”. Inoltre le competenze di tale Fondazione potrebbero essere estese anche agli altri beni del Demanio Culturale del Comune attualmente sotto-utilizzati, se non abbandonati. Attualmente il progetto della Fondazione si è arenato a causa della convenzione deliberata dalla giunta per la gestione temporanea affidata soltanto alla Amur. La convenzione ha scatenato alcune polemiche relative all’affidamento senza bando e alla delicata questione del volontariato non retribuito nel settore dei beni culturali
(http://tinyurl.com/lk6sqcp e http://www.lanazione.it/pisa/mura-affidate-senza-bando-e-scoppia-la-rivolta-dei-professionisti-dei-beni-culturali-1.67716).
Le prime due passeggiate sulle Mura, organizzate nello scorso 14 e 27 Aprile, hanno registrato un’amplissima partecipazione che lascia ben sperare nel raggiungimento dell’obiettivo operativo per cui il progetto è stato finanziato. Tra gli indicatori di impatto (POR FESR Toscana, pag 147 e ss: http://tinyurl.com/mgeh64r) vi sono infatti:
- attivazione dei flussi turistici;
- investimenti attivati nel settore del turismo sostenibile;
- incremento di visitatori nelle strutture e nelle aree oggetto di riqualificazione;
- apporto visitatori fuori stagione/visitatori alta stagione.

Punti di debolezza

Il progetto è stato bloccato a causa di un contenzioso legale tra comune di Pisa e quattro residenti che hanno le proprie abitazioni a ridosso delle mura, tre in via Maffi ed una in via De Simone - cfr. foto 12. Le quattro famiglie hanno depositato un ricorso al Tar a tutela della loro privacy e sicurezza immediatamente dopo la camminata straordinaria sulle mura avvenuta domenica 14 aprile 2013, in cui 12.000 turisti hanno visitato dall’alto il primo tratto compiuto. Dopo la prima sentenza del Tar, che ha dato ragione ai residenti, comune e cittadini hanno cercato un negoziato, ma alcuni dei ricorrenti hanno interrotto le trattative avanzando la richiesta di pesanti risarcimenti, sostenendo che la riqualificazione e in particolare l’apertura delle mura potesse limitare il diritto di proprietà e deprezzare il valore della stessa. In data 2 maggio 2014 la seconda sentenza del Tar ha dato ragione ad entrambe le parti. Definita “insindacabile” la decisione dell’amministrazione di “riqualificare e valorizzare il proprio antico sistema fortificato comprendente la cinta muraria”, per il tribunale “occorre” che il Comune riveda le sue determinazioni “per limitare l’impatto dell’accesso della collettività” sulla proprietà privata confinante “in termini di quiete, riservatezza, sicurezza ed igiene”. E che “in particolare verifichi l’opportunità di erigere pannellature sulle mura” a “schermatura”. Sembra sia stato raggiunto un accordo informale con l’architetto Marco Guerrazzi, responsabile del progetto per il Comune, e l’avvocato Massimo Messina, che cura gli interessi dei residenti. Il progetto di schermatura è stato approvato della Soprintendenza e il comune non sarà costretto a pagare nessun risarcimento ai residenti. Tuttavia è evidente come gli interventi previsti a tutela della sicurezza e della privacy comporteranno inevitabilmente un ulteriore dispendio di fondi.

A causa dei vincoli imposti dal patto di stabilità, il Comune ha avuto difficoltà con l’erogazione dei pagamenti alla ditta Gaspari di Ascoli Piceno esecutrice dei lavori da metà gennaio e così gli operai hanno lasciato il cantiere. Il comune ha dovuto attendere la variazione di bilancio approvata dal consiglio comunale lo scorso giugno e ha previsto la riapertura dei cantieri per settembre 2014.

Ugualmente bloccati i lavori della pista ciclopedonale ai piedi delle mura. I lavori erano ripartiti nello scorso febbraio (http://tinyurl.com/l7n7nfa)ma nuovamente sono fermi sempre a causa del mancato pagamento. Riprenderanno, secondo le recenti dichiarazioni dell’assessore ai lavori pubblici Serfogli, anch’essi a settembre.

Su OpenCoesione e varie altre fonti il finanziamento indicato è di 5.826.782,00 euro, tuttavia sul cartello è riportata la cifra con la voce “importo al netto di contratto” di 5.205.646,65 euro.
Abbiamo contattato l’architetto Marco Guerrazzi per chiedergli spiegazioni sulla differenza di importi, ma purtroppo non era disponibile per una intervista. Ugualmente è stato contattato anche telefonicamente l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Serfogli ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Un incontro con gli amministratori locali e i direttori dei lavori sarebbe stato fondamentale per avere maggiori delucidazioni tecniche in merito all’avanzamento dei lavori e al costo del finanziamento, ma soprattutto per capire in maniera più dettagliata i motivi del rallentamento degli interventi di recupero e quali sono le difficoltà (finanziarie in primis) incontrate dal comune nella realizzazione del progetto.
Altra domanda che non ha trovato risposta è quella relativa alle macchie di umidità che corrono verticali lungo la cortina esterna delle mura, in genere in corrispondenza dello spazio tra un merlo e l’altro (da cui quindi verosimilmente percola acqua piovana), nel tratto già restaurato lungo via Contessa Matilde.
E’ risultata del tutto assente, nonostante fosse ritenuta necessaria da parte dei cittadini pisani, un’attività periodica di informazione rivolta alla cittadinanza circa il futuro del progetto e i motivi del rallentamento dei lavori. Un livello minimo di comunicazione riguardante l’andamento degli interventi di recupero è stato garantito tramite i giornali locali, ma sul sito ufficiale del PIUSS Pisa (www.pisa2015.it) non è mai stata pubblicata nessuna informazione aggiornata sul progetto.

Punti di forza

Il progetto di restauro oltre a restituire alla città un gioiello di storia e architettura medievale ha previsto anche la riqualificazione e il recupero dei terreni e delle aree verdi adiacenti alle mura, rimaste per decenni in uno stato di abbandono e degrado. Il camminamento sulle mura è esistito per secoli ma era interrotto dal Settecento; il suo ripristino fa sì che le mura non siano solo un monumento da fotografare ma anche da vivere e visitare.

Rischi

Soluzioni e Idee

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone

I cittadini ed Ilario Luperini, presidente dell’Associazione delle Mura di Pisa (Amur).

Domande principali

Risposte principali