REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
PORTALE WEB DEDICATO AL DIGITAL DIVIDE

Inviato il 3/05/2014 | Di Luigi Reggi, Chiara Ciociola, Paola Liliana Buttiglione, Andrea Gianassi, Erica Sirgiovanni, Davide Mancino, Cinzia Roma.

Descrizione

Il progetto nasce dall'esigenza di monitorare lo stato del Digital Divide nel territorio regionale e si inserisce nell'ambito delle attività per l’Umbria Digitale legate all'Agenda Digitale Europea ed all'Agenda Digitale Italiana. L’obiettivo è quello di conoscere l’evoluzione del digital divide, anche a seguito delle iniziative messe in campo dalla Regione Umbria e realizzate da CentralCom S.p.A., al fine di mantenere un quadro accurato ed attuale della situazione di connettività regionale.

Per l’aggiornamento si è chiesto contributo dei cittadini, delle imprese, delle Pubbliche Amministrazioni e degli Operatori per consentire, le cui segnalazioni dovrebbero evidenziare le aree regionali coperte e le criticità, o segnalando eventuali esigenze di integrazione e adeguamento delle infrastrutture causate dall'evoluzione della domanda di banda.

Le informazioni acquisite dovrebbero supportare le scelte di investimenti pubblici e privati per lo sviluppo delle reti di ultima generazione (NGN).

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto risulta concluso e il portale è funzionante e raggiungibile a questo indirizzo: http://digitaldivide.umbria.it/ Secondo i dati di OpenCoesione, i pagamenti corrispondono al totale dei finanziamenti ricevuti, pari 80 mila euro.
Le segnalazioni raccolte dai cittadini sono ancora poche, circa 100, dopo un anno esatto dall'inizio del progetto. Questo dato risulta in linea con analoghe esperienze effettuate in Campania e Sicilia, Toscana e nel comune Roma, tenendo conto del ridotto numero di abitanti in regione Umbria. Questi dati danno l’idea della difficoltà di realizzare iniziative di questo tipo.

Risultati

Secondo Maria Presenza (Centralcom, soggetto attuatore del progetto), le segnalazioni degli utenti sono state utilizzate dalla Regione e dal Dipartimento Comunicazioni del Ministero Sviluppo Economico per programmare gli interventi del Piano Nazionale Banda Larga. Tuttavia il cittadino che ha collaborato segnalando problematiche legate al servizio di connettività non ha un immediato ritorno del contributo fornito. Sempre secondo Centralcom, sono state comunque fornite informazioni ai singoli cittadini che li hanno contattati via email. Proprio perchè si tratta di un monitoraggio continuo i dati sono analizzati periodicamente e, seppur di tipo puntuale, sono importanti per definire nuovi interventi proprio in quelle aree più svantaggiate, cosidette a fallimento di mercato. Resta comunque inteso che il concetto di divario digitale è in continua evoluzione, in considerazioe della crescente domanda di connettività.

Punti di debolezza

Le principali difficoltà riguardano il coinvolgimento dei comuni e degli operatori di comunicazione.
Secondo Giovanni Gentili, i comuni - che potrebbero agire nel doppio ruolo di rispondenti in prima persona e facilitatori presso i cittadini e il territorio - mancano di competenze tecniche specifiche e risultano quindi poco sensibili alle richieste della Regione (solo 13 comuni su 92 hanno risposto a un questionario sullo stesso tema, che era stato inviato l’anno prima del lancio del portale).
Gli operatori sono stati, come spesso avviene, reticenti nel fornire informazioni sui propri servizi per timore di concorrenza.
L’applicazione per smartphone rappresenta il punto più debole dell’iniziativa. Sono stati riscontrati problemi di usabilità.

Punti di forza

L’idea di coinvolgere direttamente i cittadini nella mappatura del digital divide è interessante. Questo metodo rappresenta una “via obbligata” per individuare le sacche di digital divide in aree specifiche, dove non è facile valutare l’effettiva disponibilità di banda secondo metodi più tradizionali (es. sondaggi). Sono emersi infatti anche i limiti legati ai dati attualmente disponibili. Ad esempio, secondo Giovanni Gentili un problema riguarda la mancata corrispondenza tra i dati sulle centraline Telecom Italia sul territorio non sono corrispondenti ai confini amministrativi comunali.
Ci sembra interessante anche il fatto che questa iniziativa rientri in una progettazione partecipata più ampia dell’Agenda Digitale Umbra (“UmbriaDigitale”).

Rischi

Soluzioni e Idee

MIgliorare l’interfaccia della app, in modo da rendere più facile l’invio delle segnalazioni. In particolare, tra i possibili suggerimenti:
1) inserire nella prima pagina informazioni sul progetto e “istruzioni per l’uso”
2) nella seconda pagina (copertura operatori), inserire una legenda sulle aree coperte dagli operatori
3) nella pagina di invio delle segnalazioni, occorrerebbe specificare di inserire le credenziali (username e password) prima dell’invio

Secondo gli intervistati, la comunicazione del portale verso i cittadini è avvenuto tramite circa 10 eventi organizzati dalla Regione. Sulla base dello scarso riscontro in termini di segnalazioni, potremmo consigliare di potenziare e migliorare la comunicazione dello strumento moltiplicando i canali per allargare la base partecipativa. Ad esempio, le segnalazioni sul digital divide potrebbero essere raccolte anche tramite twitter e incluse nella mappa.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)

Giovanni Gentili, responsabile Agenda Digitale presso la Regione Umbria
Maria Presenza, CentralCom (ora Umbria Digitale)

Domande principali

Risposte principali