REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Risalita meccanizzata Palazzo degli Anziani (Ancona)
Inviato il 20/04/2014 | Di Corsisti di "Scuola di Partecipazione"
Descrizione
Il Palazzo degli Anziani è uno dei monumenti più insigni della città: già sede storica del potere civile (ma anche magazzino di deposito delle derrate sbarcate nel Porto)svetta con la sua imponenza lungo l’arco portuale ed è l’edificio che, insieme al duomo di San Ciriaco sul crinale, attira maggiormente l’attenzione dei viaggiatori in partenza ed in arrivo dal mare. Dopo il trasferimento della facoltà di economia, insediatavi nella prima metà degli anni Settanta, l’edificio è stato recentemente riconvertito nei suoi livelli più alti in sede istituzionale dell’Amministrazione.Il progetto monitorato prevede la realizzazione di una risalita meccanizzata pubblica in maniera da fare del Palazzo degli Anziani la porta di accesso dal porto alle eccellenze monumentali e paesaggistiche del crinale storico Guasco-Cappuccini.
Il progetto di risalita meccanizzata è stato approvato con delibera di Giunta n.192 del 31/05/2011. L'impegno economico è stato così articolato:
- € 450.000 contributo assegnato dalla Regione Marche su fondi comunitari POR
- € 781.900 contributo privato (Cariverona)
- € 168.100 fondi rientri Centro Storico (c.d. fondi CER)
L’ascensore consente di superare un dilivello di circa 35 metri, sopporta un carico di 1300 kg, la struttura portante è realizzata in acciaio, mentre la pareti sono in vetro, a bassissimo consumo energetico e ad altissima resistenza alla frequenza di utilizzo, fornito di pulsantiera resistente ad atti vandalici. Tutte le sue componenti sono state realizzate artigianalmente su misura.
Il progetto si inserisce in un piano di interventi più vasto, all’interno del Piano Nazionale Città. (cfr. http://ww1.comune.ancona.it/comune/urbanistica/prg/download/Piani/PianoNazionaleCitta_2012.pdf).
Tale piano più vasto prevede altri interventi sullo stesso Palazzo degli Anziani:
- completamento del restauro delle facciate e valorizzazione dei bassorilievi con scene dell’antico testamento di Margheritone d’Arezzo
- recupero degli spazi interni con accesso verso il porto da destinarsi ad “urban center” e servizi di accoglienza
- sistemazione della zona archeologica del versante di Via delle Rupi Comunali col fine di costituire un sistema integrato di fruizione delle aree archeologiche presenti sul fronte città-porto: dalla città alto medioevale ai resti del porto traianeo.
Il Piano Nazionale Città prevede inoltre interventi lungo tutto il waterfront cittadino, ovvero lungo la fascia di contatto tra la città storica e l’infrastruttura portuale, che si estende dal Colle Guasco, limite settentrionale del porto, nonché nucleo originario della città, fino ad arrivare all’area della stazione ferroviaria.
Il waterfront si snoda per circa 4 km, attraversando diverse situazioni urbane:
- il quartiere Guasco San Pietro che rappresenta il centro storico della città affacciato direttamente sull’arco portuale
- il quartiere Archi Stazione che si identifica con la periferia storica della città a contatto con l’ampliamento della ZIPA (Zona Industriale Portuale)
- la cerniera costituita dalla Mole Vanvitelliana
Si tratta di un programma complesso che comporterà per la sua attuazione il coinvolgimento di altri soggetti pubblici e privati già individuati (Fincantieri- Cantieri Navali spa, Compagnia lavoratori Portuali, Autorità Portuale, Amministrazione Provinciale, proprietari privati etc.).
Per informazioni più puntuali sugli interventi previsti dal Piano Nazionale Città per Ancona cfr. http://ww1.comune.ancona.it/comune/urbanistica/prg/download/Piani/PianoNazionaleCitta_2012.pdf
Cosa abbiamo scoperto
Avanzamento
La fine dei lavori era prevista per il Febbraio 2013, tuttavia al momento della passeggiata di monitoraggio (05/04/2014) il progetto risulta ancora in fase di ultimazione. Durante il sopralluogo non è stato possibile provare l’impianto di risalita meccanizzata, poiché esse ancora attendono il collaudo.
Dall’ingresso superiore in Piazza Benvenuto Stracca è stato possibile vedere parte dell’impianto di risalite meccanizzate. Erano presenti in loco due operai specializzati in impianti elevatori: stavano effettuando gli ultimi controlli sull’impianto meccanico prima del collaudo, programmato a breve.
L’accesso da Piazza Dante Alighieri, nella parte più bassa del Palazzo degli Anziani, appare concluso: esso ha ripreso il mattone grezzo di valenza storico-architettonica.
Risultati
Punti di debolezza
La consegna dei lavori non è stata rispettata: a parere dei due operai specializzati intervistati nel corso della passeggiata di monitoraggio, la realizzazione artigianale su misura di tutte le componenti dell’impianto di risalita ha sicuramente contribuito al ritardo.
Sulla tabella dell'appalto (cfr. foto) manca il logo della UE (cofinanziatore) e l’indicazione del cofinanziamento del Comune di Ancona al progetto.
L'ingresso superiore al cantiere da Piazza Benvenuto Stracca non è stato messo in sicurezza. Invece l’ingresso al cantiere nella parte più bassa, da Piazza Dante Alighieri, risulta regolarmente transennato.
Sono stati intervistati alcuni cittadini di Ancona che passeggiavano nella zona: tutti credevano che l’ascensore fosse destinato al solo utilizzo interno dell’Amministrazione. In effetti il progetto non è stato molto pubblicizzato sui canali istituzionali o sui giornali locali. Inoltre è opinione comune che ai fini di una migliore accoglienza turistica, insieme alla costruzione dell’ascensore, la città necessiterebbe di ulteriori servizi rivolti ai turisti come per esempio uffici IAT (Informazioni e Accoglienza Turistica) più facilmente reperibili (uno potrebbe essere ospitato proprio nel Palazzo degli Anziani) e/o un servizio di guide turistiche in grado di parlare almeno due lingue europee.
Punti di forza
La scelta dei materiali è stata molto accurata e le nuove strutture risultano essere armonizzate con quelle antiche e con il paesaggio circostante: per l’accesso da Piazza Dante Alighieri si è scelto il mattone grezzo invece l’ascensore ha le pareti in vetro ed il suo impatto visivo risulta minimizzato.
Rischi
Soluzioni e Idee
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
- Intervista con altre tipologie di persone
Sono stati intervistati due operai specializzati in impianti elevatori, responsabile della parte meccanica della struttura ed alcuni cittadini di Ancona.